domani siamo a bisaccia
RIFIUTI e disagio
GRUPPO di DISCUSSIONE (dal vivo, non sul Blog) DOMANI mercoledì 9 gennaio 16.30 a BISACCIA, CENTRO ANZIANI, nei pressi della piazza.
anticipo qualche pensiero, prima uno ‘largo’:
consumiamo troppo, non produciamo più alimenti; tutta la produzione agricola passa dai supermercati; tutto viene imballato e cellofanato; tutto si porta a casa con le buste di plastica; l’acqua di rubinetto è ottima ma tutti preferiscono quella nelle bottiglie di plastica; ogni mini-porzione di merendina è avvolta da stagnola e plastica; il pane nella plastica; la carne nella plastica e, ultimamente, su vassoio di polistirolo; e così i formaggi, la frutta, ecc. Certo c’è più igiene (?) e si vende subito e meglio. … Tutta la spazzatura (quella per alimenti incide per il 70%) nasce quindi dai supermercati… Perchè non si obbligano i supermercati a diventare isola ecologica ? Mi spiego: chi immette imballaggi a proprio vantaggio economico dovrebbe preoccuparsi di riprenderseli. Un obbligo così diretto potrebbe comportare un immediato e drastico contenimento della massa imballaggi (il packaging); i cittadini avrebbero immediata comodità a consegnare gli involucri (i rifiuti) stesso lì dove vanno a fare la spesa. ovviamente qui si coagulano le strategie connesse alla selezione e riciclo dei rifiuti; i rifiuti organici ? a casa siamo in 6, abbiamo una compostiera e da 3 anni non gettiamo via più niente di puzzolente.
chiudo con un pensiero’stretto’:
condivido la ‘provincializzazione’ dei rifiuti; sarebbe ancora meglio la comunitamontanizzazione dei rifiuti, ancora oltre: consorzi liberi tra liberi comuni. è bene che napoli si organizzi nel suo ambito territoriale, non possiamo essere lo sversatoio della metropoli. Bassolino e la Iervolino hanno fatto un grande sbaglio: il termovalorizzatore dovevano costruirlo nei pressi del centro direzionale; farlo ad Acerra significa: noi cittadini non vogliamo i rifiuti e pertanto li portiamo ai cafoni di Acerra.
A Brescia, a Milano e a Berlino gli inceneritori sono nella stessa città, ovvero nello stesso luogo di produzione dei rifiuti; in questo modo si è dato un segnale inequivocabile ai cittadini e si risparmia notevolmente sugli spostamenti dei camion; è già questa una soluzione ecologica.
Se si porteranno i rifiuti di Napoli nelle nostre zone interne (e state certi che ciò comincerà ad avvenire nel giro di 48 ore) si svilirà completamente quel processo di differenziazione dei rifiuti qui in atto (in Irpinia siamo in media al 40%, Napoli e Caserta allo 0%).
Nessuno farà più la differenziata e ci ammaleremo di mal-paesaggio.
angelo verderosa
a monaco di baviera si ricicla ormai più del 90% dei rifiuti. Gli stessi termovalorizzatori che producono acqua calda per interi quartieri …sono al centro della citta . tutta tecnologia italiana (sembrerà strano), ma è così.
I supermercati sono obbligati dalla catena del riciclaggio a ritirare tutte le bottiglie di vetro e le lattine. Ogni bottiglia (vuoto) o lattina ha un costo e quindi si crea un interesse da parte del consumatore a raccogliere e non disperdere nell’ambiente il vuoto. La stessa cosa riguarda ogni livello di produzione nella sostanza se all’inizio potrebbe apparire (in rapporto alle nostre cattive abitudine ) un costo aggiuntivo questa semplice azione di controllo riduce notevolmente l’impatto ambientale.
oggi negli ospedali c’è un ricorso selvaggio al monouso (siringhe di plastica, telini, ecc) le stesse soluzioni fisiologiche oggi non sono più prodotte e consegnate nel vetro ma in contenitori di plastica. A parte l’impatto ambientale cio da solo produce un costo maggior nello smaltimento dei cosiddetti “RIFIUTI SPECIALI OSPEDALIERI” per i quali c’è l’obbligo dell’incenerimento. Anni fa proposi nella mia azienda ospedaliera l’istallazione di un impianto di sterilizzazione dei rifiuti ….attraverso anche la coogenerazione delle energie ……utilizzare una sola fonte energetica il gas in questo caso per produrre vapore ed elettricità per gli impianti, il costo iniziale dell’impianto in ordine ai risparmi prodotti si sarebbe ammortizzato in quattro anni
considera che l’impianto è garantito per la massima efficienza per 15 anni. Mi risero in faccia . oggi per i soli rifiuti ospedalieri si “bruciano“ miliardi di euro senza nessun beneficio.
Inoltre si potrebbe introdurre il sistema della scheda a punti per ogni cittadino che all’interno di un sistema di raccolta differenziata guadagnasse punti per risparmiare sulla bolletta. (è già in atto a Mercato S.Severino con grande successo)
In estrema sintesi, bisogna trasferire l’interesse economico dalla camorra al cittadino al quale si affida direttamente il meccanismo di risparmio sul pagamento della bolletta.
Questi sono solo alcuni esempi. Enzo Maddaloni
comunitaprovvisoria
8 gennaio 2008 at 6:00 PM
Ho notato che per postare un commento sul nuovo blog bisogna autenticarsi, registrandosi al portale che ospita la Comunità Provvisoria. Francamente, la novità non mi piace affatto.
Tale misura mi sembra assolutamente restrittiva. Comunque, ho provveduto ad iscrivermi a wordpress.com (magari aprirò un mio blog personale anche su questa piattaforma).
Mi ero dichiarato disponibile a partecipare all’incontro “comunitario” proposto inizialmemte per giovedì prossimo. Invece il programma è cambiato. Purtroppo, domani non potrò essere presente alla riunione in quanto avevo già preso un impegno familiare inderogabile (ho prenotato una visita dal pediatra di mio figlio e non posso disdire l’appuntamento).
Per quanto concerne il tema dei rifiuti sarò sempre disponibile ad altri incontri futuri, ma in poche parole io credo che la questione non debba essere ridotta ad un ragionamento di tipo egoistico e particolaristico, per cui nessuno vuole la spazzatura altrui, in questo caso l’immondizia di Napoli, ma è necessario vincere ogni campanilismo ed ogni localismo per promuovere ed impostare un discorso di solidarietà e di sensibilizzazione culturale, morale e civile, di natura sovracomunale e intercomunitaria. Oltretutto, la spazzatura in questione non appartiene solo ai napoletani, ma probabilmente proviene in gran parte da fuori, anche e soprattutto dal Nord Italia e dal Nord Europa. Per decenni il territorio di Napoli e della Campania ha ospitato (ed ospita tuttora) numerose discariche abusive, gestite come tutti sanno dalla camorra, discariche dove vengono riversate le peggiori scorie e i peggiori veleni, di tipo chimico e persino nucleare, provenienti da vaste zone del Nord Italia e dell’Europa. Questo problema decennale è una delle conseguenze e degli scotti che paghiamo a causa di un processo di sottosviluppo storico coloniale determinato dallo Stato unitario italiano, sorto in seguito alle guerre “risorgimentali” che non furono altro che guerre di conquista, di espansione e di rapina economica e culturale, condotte dalla monarchia sabauda con la complicità di alcune potenze europee (Francia e Inghilterra in testa), della massoneria anglo-francese e piemontese, nonché col contributo decisivo di squallidi e ambigui personaggi tra cui il pirata-massone-carbonaro Giuseppe Garibaldi, esaltato come “eroe nazionale” dalla falsa e mistificante mitologia filo-risorgimentale.
Queste sono solo alcune riflessioni (anche di ordine storico-meridionalistico) che io avrei sollevato nel corso della discussione fissata per domani. Approfitto dell’esistenza del blog per esporre ugualmente il mio pensiero, seppure in forma scritta. Ripeto: sono pronto a partecipare ad altri incontri ed altre iniziative da organizzare in futuro sulla questione rifiuti, ma per domani sono già occupato e non posso assolutamente liberarmi.
Saluti,
Lucio Garofalo
lucio2008
8 gennaio 2008 at 9:12 PM
Vi inoltro e sottopongo alla vostra attenzione di “comunitari provvisori” un articolo postato oggi su http://www.socialpress.it scritto da Franco Berardi, in arte Bifo (*), un VERO intellettuale. Buona lettura.
Sparateci, così fate prima
mercoledì 9 gennaio 2008 di Bifo
Che il governo di centrosinistra nato dalle elezioni del 2006 fosse finito nella poubelle de l’histoire molti lo sospettavano da tempo. Ma gli eventi napoletani degli ultimi giorni stanno trasformando la metafora in una descrizione realistica. Sprofondano nell’immondizia.
La decisione di risolvere il problema della devastazione ambientale con l’invio di un uomo come De Gennaro fa impressione. Vien da pensare che il governo Prodi sia nel panico e non abbia più la capacità di riflettere, di rendersi conto di quello che fa.
De Gennaro sarà certamente una degnissima persona, ma qual è la sua professione, in cosa si è distinto nella vita? Questa è la sua professione: manganellare la gente. Cosa ti viene in mente quando dici De Gennaro? A me viene in mente la mattanza di Genova.
E’ questo il messaggio che il governo Prodi vuole mandare alle popolazioni meridionali? Mandare De Gennaro a Pianura è una scelta idiota o una scelta consapevolmente criminale. In questo modo si consegna alla camorra la possibilità di moltiplicare la sua base sociale, di trasformarsi in esercito popolare. “Sparateci così fate prima” ho visto scritto su un lenzuolo esposto su un balcone di Pianura.
Il governo di centrosinistra ha deciso di mostrare la faccia torva oggi a Pianura domani a Vicenza dopodomani in Val di Susa? E’ questo quello che sanno fare? La scelta di spedire De Gennaro a Pianura trasforma il governo dell’impotenza in un governo di polizia.
Il ministro Damiano dichiara che gli unici aumenti salariali che gli operai possono aspettarsi sono quelli che derivano dalla detassazione del cottimo e dello straordinario.
Piangono lacrime finte per sei operai cremati nei forni della ThyssenKrupp, ma sono loro, i ministri e i deputati del centrosinistra, che hanno votato una legge assassina che premia lo straordinario, che obbliga allo straordinario, che restaura il cottimo come forma generalizzata di rapporto tra capitale e lavoro.
Oggi mandano l’esercito a Pianura per sottomettere le popolazioni costrette a vivere nella spazzatura, domani lo manderanno a Vicenza per sottomettere le popolazioni destinate a vivere in una caserma americana.
E’ ancora possibile chiedervi di ragionare, uomini e donne del centrosinistra, deputati di Rifondazione comunista, del partito verde e così via? E’ ancora possibile chiedervi di ripensarci finché siete in tempo? E’ possibile chiedervi di andarvene, prima di diventare degli assassini?
Fonte: http://www.socialpress.it
***
(*) Bifo è lo pseudonimo di Franco Berardi, laureato in lettere e filosofia. Franco Berardi inizia firmarsi Bifo sui quadri astratti che dipinge alla scuole medie. Più tardi diventa anarcooperaista ed entra nel gruppo Potere Operaio, partecipa al movimento del ’68 nell’università di Bologna dove frequenta lettere e filosofia. Nel 1970 pubblica con Feltrinelli il suo primo libro, nel 1975 fonda la rivista “A/Traverso‿ che diviene il foglio del movimento creativo di Bologna. Nel 1976 partecipa alla redazione di Radio Alice. Nel 1977 fugge da Bologna dove la polizia lo cerca per istigazione all’odio di classe a mezzo radio. Si rifugia a Parigi dove conosce Guattari e Foucault. Rietra per un breve periodo in Italia e poi si trasferisce a New York dove collabora alla rivista “Semiotexte‿ e da dove manda articoli per la rivista milanese “Musica 80‿ diretta dal suo amico Franco Coltelli. Viaggia a lungo in India, Messico, Nepal e Cina. Nel 1985 rientra in Itali e fonda con un gruppo di amici opia, centro per l’ecologia mentale. Nel 1989, dopo un periodo di studio in California, comincia ad occuparsi del fenomeno della rete telematica come fenomeno sociale e culturale decisivo. Nel 1991 partecipa come attore e sceneggiatore al film “Il Trasloco‿ di Renato De Maria. Nel 1994 organizza, con il consorzio università città di Bologna il convegno internazionale Cibernauti. Si impegna successivamente alla creazione di un museo virtuale tra le nove città della cultura europea del 2000.
Sito web: http://www.rekombinant.org
***
FRANCO BERARDI. All’età di quattordici anni si iscrive alla FGCI, ma ne viene espulso tre anni più tardi per “frazionismo”. Partecipa al movimento del ’68 nella facoltà di lettere dell’Università di Bologna, dove si laurea in Estetica con Luciano Anceschi e aderisce al gruppo extraparlamentare Potere Operaio di cui diviene una figura di spicco a livello nazionale.
Nel 1970 pubblica il suo primo libro, Contro il lavoro (edito da Feltrinelli). Nel 1975 fonda la rivista A/traverso, il foglio del movimento creativo bolognese del 1977; nei suoi scritti si definisce il centro della sua analisi, il rapporto tra movimenti sociali e tecnologie comunicative. Nel 1976 partecipa alla fondazione della radio libera Radio Alice e viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta contro Autonomia Operaia. Per richiedere la sua scarcerazione, Radio Alice organizza una festa in Piazza Maggiore cui partecipano oltre diecimila persone. Bifo viene scarcerato poco dopo, e diviene il leader dell’ “ala creativa” della protesta studentesca bolognese del 1977.
Dopo la chiusura della radio da parte della polizia, Bifo viene ricercato per “istigazione di odio di classe a mezzo radio”, ed è costretto a fuggire da Bologna. Si rifugia a Parigi dove frequenta Félix Guattari e Michel Foucault e pubblica il libro Enfin le ciel est tombè sur la terre (ed. Seuil).
Negli anni ottanta rientra brevemente in Italia e poi si trasferisce a New York dove collabora alle riviste Semiotexte e Musica 80. Viaggia a lungo in Messico, India, Cina e Nepal. In quel periodo inizia ad occuparsi della crescita delle reti telematiche e preconizza la futura esplosione della rete quale vasto fenomeno sociale e culturale.
Alla fine degli anni Ottanta si trasferisce in California dove pubblica alcuni saggi sul cyberpunk. Ritorna a Bologna e partecipa in veste di protagonista al documentario Il trasloco di Renato De Maria prodotto dalla RAI nel 1991.
Nel 2000 fonda con Matteo Pasquinelli l'”ambiente di rete” Rekombinant (www.rekombinant.org).
Nel 2002 fonda Orfeo Tv, la prima televisione di strada italiana. Nel 2005 un suo pamphlet che si scaglia contro le politiche sociali del nuovo sindaco di Bologna Sergio Cofferati viene ripreso con enfasi dalle testate giornalistiche nazionali.
Attualmente lavora come insegnante presso l’istituto Aldini Valeriani, una scuola media superiore di Bologna. Pubblica regolarmente sul quotidiano Liberazione e sul weblog Rekombinant.
lucio2008
9 gennaio 2008 at 10:08 PM
“E’ un territorio che non esce
dalla notte. E che non troverà soluzione”: con questa dura metafora lo
scrittore Roberto Saviano http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Saviano
, autore del best seller ‘Gomorra’, che
racconta dei guasti che la criminalità organizzata provoca in Campania
“E’ una notte cupa quella che cala su queste terre, perché morire
divorati dal cancro diviene qualcosa che somiglia ad un destino
condiviso e inevitalbile come il nascere e il morire, perché chi
amministra continua a parlare di cultura e democrazia elettorale, come
le più vane delle discussioni bizantine e chi è all’opposizione sembra
divorato dal terrore di non partecipare agli affari piuttosto che
interessato a modificarne i meccanismi.”
Andatevi a vedere questi
filmati: : http://it.youtube.com/watch?v=TkPQ31d6U7k
e poi: http://it.youtube.com/watch?v=TkPQ31d6U7k
Veloce intervista al Dr. Stefano Montanari, superesperto di nanopatologie,
per capire perche’ dobbiamo dire no agli inceneritori (e alle centrali a
carbone e a turbogas),
http://it.youtube.com/watch?v=iKRNIBaS-gM&feature=related
Per quelli piu’ pazienti che REALMENTE vogliono capire cosa e’ successo
a Napoli negli ultimi due decenni, chiedo un ultimo sforzo, leggete
l’articolo che il DR. Montanari ha scritto oggi sul suo blog:
http://www.stefanomontanari.net/index.php?ption=com_content&task=view&id=361&ac=0&Itemid=1
http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=361&ac=0&Itemid=1
Smettiamola di ragionare con la testa di chi lavora per mandare il nostro
cervello all’ammasso.
Alternative agli inceneritori:
http://it.youtube.com/watch?v=o8De1Qt_wGU
Veloce intervista al Dr. Stefano Montanari, superesperto di
nanopatologie, per capire perche’ dobbiamo dire no agli inceneritori (e
alle centrali a carbone e a turbogas),
http://it.youtube.com/watch?v=iKRNIBaS-gM&feature=related http://it.youtube.com/watch?v=iKRNIBaS-gM&feature=related
Per quelli piu’ pazienti che REALMENTE vogliono capire cosa e’ successo
a Napoli negli ultimi due decenni, chiedo un ultimo sforzo, leggete l’articolo
che il DR. Montanari ha scritto oggi sul suo blog:
http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=361&ac=0&Itemid=1 http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=361&ac=0&Itemid=1
Smettiamola di ragionare con la testa di chi lavora per mandare il nostro
cervello all’ammasso, il nostro corpo dall’Oncologo e tutto l’inseme
all’Obitorio.
a cura del Coordinamento salute e ambiente salerno
enzo maddaloni
18 gennaio 2008 at 6:16 PM
…….ops dimenticavo e se proprio non avete nulla da fare e vi và di approfondire alcuni temi dei motivi che hanno fatto morire l’agnello e perchè siamo senza dignità……potete continuare la lettura…….su…..
Ho visto cose qui in Campania …
…che se solo tu potessi vedere quello che ho visto io con questi occhi! Capiresti perché ancora oggi grido: Io voglio più vita, padre!
giovedì 19 ottobre 2006, di Enzo Maddaloni
http://www.girodivite.it/Ho-visto-cose-qui-in-Campania.html
Rifiuti tossici e fitofarmaci… in Campania
Ex Campania felix, milioni di tonnellate di rifiuti tossici nelle campagne, nei pozzi di irrigazione, nelle cave, in mare? Oltre all’uso di un quantitativo doppio della media nazionale di fitofarmaci in agricoltura pone seri rischi alla nostra catena alimentare e aumento di patologie tumorali
mercoledì 24 gennaio 2007, di Enzo Maddaloni
http://www.girodivite.it/Rifiuti-tossici-e-fitofarmaci-in.html
Chi governa in Campania?
Qual’è il vero motivo, nella sostanza, del commissariamento della monnezza in Campania (spero che presto commissarino anche la sanità)…
giovedì 1 febbraio 2007
http://www.girodivite.it/CHI-GOVERNA-IN-CAMPANIA.html
Partito Democratico? No grazie!
…un appello a tutti i socialisti, laici e libertari contro tutti i “Partiti (Unici) Democratici”, per il ritorno ad un “proporzionale esagerato”. Prima che sia troppo tardi.
mercoledì 24 gennaio 2007
http://www.girodivite.it/Partito-Democratico-No-grazie.html
Enzo Maddaloni
19 gennaio 2008 at 10:26 am