PARCO RURALE dell’IRPINIA – presentazione a s.andrea
PARCO RURALE dell’IRPINIA
di ANGELO VERDEROSA
Nella mappa una prima bozza dell’area del parco naturale paesaggistico dell’Irpinia. E’ una bozza e serve per iniziare a sognare e a discutere. stamane (24) a calitri, all’istituto d’arte, spontaneamente si è riunita buona parte della C.P. ; è stata proiettata la bozza della mappa del parco >>> docenti e ragazzi lavoreranno allo studio del LOGO del PARCO
.
L’area è delimitata naturalmente dal Parco Regionale dei Monti Picentini a sud e dal complesso del Vulture a est; a nord abbiamo la pianura della capitanata, a ovest il promontorio della Baronia. I confini del parco sono dati dalla statale 7 a sud, dall’arcata dell’Ofanto, a sud sud-est; dal confine provinciale e regionale verso la Puglia, a nord-est; dalle sorgenti dell’Ufita a nord; dalla direttrice Sferracavallo – Mefite – Goleto a ovest. Area baricentrica il Formicoso con il Monte Toppo a 988 m. (cfr. zoomata al termine del post). L’area del Parco coincide con la propaggine geografica orientale della Campania, una mammella, un altopiano che si insinua tra lucania e puglia; un pianoro a 800 m. slm che dal Formicoso scende ad abbeverarsi all’Ofanto e all’Ufita. Due laghi artificiali all’interno dell’area, a Conza, sull’ Ofanto e sull’Osento la diga di Monteverde. Densità abitativa tra le più basse d’italia. E’ l’area del viaggio elettorale di Se Sanctis. E’ l’area amministrata dalla comunità montana alta irpinia. Un’area di 720 kmq.; la distanza sulla direttrice Goleto-Monteverde è 40 km.; sulla ortogonale Calitri-La Toppa è 25 km. 50.000 abitanti ca.; 70 ab./kmq. Strade interne all’area : la statale 7 (appia), la 91, la 303 e la 399.
Serve una mano da parte di tutti; finora sono giunte queste disponibilità
(LISTA AGGIORNATA AL 24.4.2008)
Biagio Cillo, con facoltà di architettura II università di Napoli, coordinam.
Luca Battista, con Amici della Terra Irpinia, impianto normativo e urbanistico e riferimenti preliminari per contenuti tecnici
Gianni Fiorentino, struttura normativa ed economica, rapporti col POR
Enzo Luongo, dati statistici e cartografici (lavora anche per elda)
Dario Bavaro, eventi teatrali per la promozione del territorio
Enzo Maddaloni, con Legambiente, passaggi normativi e regionali
Michele d’Onghia, mailing list media, distretto energetico
Stefano Ventura, comunicazione e relazioni con siti e blog
Antonio Luongo, immagini da proiettare e spedire
Elda Martino, aspetti storici e archeologici
Antonio Lapenna, rapporti con enti parco e associazioni ambientaliste
Federico Verderosa, coord. nazionale A.N.A.Bioecologica, architettura /ecologia
Pasquale Matarazzo, settore ecologia regione campania, relazioni
Io metto a posto, man mano, testi, immagini e cartografia
… Franco Arminio fornirà il carburante
La promozione la facciamo tutti con il web e spedendo e.mail; bisogna subito veicolare l’idea e radicare diffusamente l’esigenza del parco; ognuno scriva una mail alla propria mailing list, linkando questo post …
Serve adesso un riferimento in ognuno dei comuni per organizzare una prima presentazione dell’idea con una proiezione e un dibattito, coinvolgendo gli amministratori e invitandoli ad approvare una delibera di intenti e adesione; in ogni comune raccoglieremo almeno 100 firme, iniziando dalle scuole.
Questa idea che sta man mano nascendo… su un blog … è il segno di una nuova democrazia; si sta mettendo in moto energia, in modo orizzontale, gratuitamente, volontariamente, intorno ad una speranza di salvezza di questa terra d’irpinia … un domani forse, su questa stessa strada, si potranno intreprendere altre strade di salvezza.
Inizieremo DOMENICA 4 MAGGIO alle ore 16 a S.ANDREA DI CONZA, probabilmente nella sede della vecchia Fornace o su, all’ex Seminario.
Appunti di Arminio:
Domenica 4 sarà un primo scatenamento immaginativo intorno ad un modo di vivere e rappresentare un territorio. Il parco diventa il marchio di un luogo, lo stemma araldico..
Il parco regionale dell’irpinia d’oriente si costruisce con progetti che usano la gomma più che la matita; dobbiamo togliere e non mettere.
Un luogo che comprende da oriente le selve che da monteverde digradano verso l’ofanto e arriva a occidente all’abbazia del goleto e ai luoghi mitici della valle d’ansanto…
Il cuore di tutto è il formicoso, il cuore di tutto è il vento e un’idea di sviluppo che sappia coniugare il computer e il pero selvatico….
Il nostro è un esercizio in cui deliri, sogni, scrupolose utopie si coniugano con le vicende che propone l’attualità: no alla megadiscarica, si all’uso intelligente in questo territorio dei fondi previsti dalla comunità europea.
Il parco regionale dell’irpinia d’oriente diventa la prua di una nave che tiene dentro comunità provvisoria, laboratorio democratico e tutto quello che riusciamo a raccogliere: partiti, associazioni, cittadini sensibili, amministratori non rassegnati al piccolo cabotaggio….
Già qui sul blog è bene dare spazio a tutti i parlamenti possibili e immaginabili intorno all’argomento…
Il vuoto….
Il silenzio…..
La luce…
La lentezza….
Il cibo…
Il pensiero….
L’arte di trascorrere il tempo….
La fabbrica del pane e del vento…
La terra…
Il vento…
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ore 16, primi appelli:
Elda Martino chiede se c’è qualcuno di buona volontà che con carta catastale e IGM alla mano scriva i toponomi dell’area del formicoso; serve per avviare una ricerca su eventuali scavi archeologici compiuti finora >>> (ha iniziato enzo luongo)
c’è qualcuno che prende delle immagini dell’area da google earth ? magari da più angolazioni e altezze
serve iniziare a stratificare dati sull’area: economici, sociologici, storici, geografici, amministrativi, statistici, ecc.; mettiamo tutto nei commenti per il momento (scritti brevi, non trattati)
c’è bisogno di un logo e di una prima campagna di comunicazione … fuori le idee, sia scritte che disegnate >>> i ragazzi dell’ISTITUTO D’ARTE CALITRI
mettiamo tutto sul blog per il momento, compreso e.mail di ognuno e numeri di telefono; studio (@) verderosa.it 0827.215122
ciao a tutti, angelo
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ripeto, la mappa riportata nel post è una prima bozza / la discussione è aperta
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scarica il file sulla normativa regionale per i parchi; cliccare sul link seguente
normativa regionale per l\’istituzione dei parchi file_4682_gnr
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FRANCO ARMINIO lancia l’idea di organizzare insieme l’intera giornata del 4 maggio, vedendoci per una visita al PARCO ARCHEOLOGICO DI CONZA ALLE 10.30, colazione insieme, ALLE 14 a Pescopagano e poi a S.Andrea alle 16_
recapiti telefonici
Angelo Verderosa – S.Angelo 348.6063901
Franco Arminio – Bisaccia 388.7622101
Luca Battista – Capriglia 347.5322333
Pietro Brundu – Nusco 368.3100568
Enzo Luongo – Calitri 333.3556312
Maria Teresa Iarrobino– Torella 339.5897623
Andrea Forgione – Paternopoli 338.8024559
Luisa Valvano – Teora 339.6849356
Luigi Salazarulo – Lioni 347.6491417
Felice Santoro – Castelfranci 347.8844126
Michele D’Onghia – Andretta 349.2114987
Michele Minieri – Carife 331.4121572
Antonio Luongo – Cairano 338.8938111
Sergio Gioia – parte da Napoli 338.7346377
Dario Bavaro – parte da Avellino 3284205474
ANTONIO VESPUCCI – S.Andrea di Conza – info- 0827.35046
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Ovviamente accetto e mi metto a disposizione..Appena posso partirò col pubblicizzarlo dapprima sul mio blog e poi segnalando il tutto agli altri blogger irpini.
A prestissimo.
Stefano
p.s. per FRANCO: Ovviamente, aderisco allo sciopero generale contro l’imposizione della munnezza a tutta l’irpinia.
teoraventura
23 aprile 2008 at 2:29 PM
Nel segnalarvi il commento mio al post “Non vogliamo una discarica …”, vi comunico che questa azione di proposta politica e programmazine territoriale per l’Irpinia, vede coinvolta in pieno l’associazione Ambientalista Amici della Tera Irpinia, che rappresento in questo momento temporale.
Non è una sigla ovviamente, ci sono persone , in alcuna misura anche già comunitarie, che contribuiranno con lavoro effettivo.
Proprio su questa scia, stamane dopo il picchettamento fatto a Pianodardine stanotte, da un paio del gruppo (io non c’ero), per evitare l’arrivo delle ecoballe dai CDr napoletani, abbiamo discusso della necessità di impegnarsi per la promozione e la costruzione della proposta del parco Irpinia d’Oriente, per tale motivo c’è la decisione da parte di Amici della Terra Irpinia di farso carico della organizzazione di un incontro ad Avellino , strutturato, per lanciare il Parco anche ai liveli istituzionali.-
Sono lieto che si parte già da San’Andrea di Conza … perchè questa cosa bisogna organizzarla assolutamente in ogni paese , invitando la cittadinanza e raccogliendo e regsitrando le impressioni dei cittadini.- Gli incontri dovrebbero essere strutturati come una sorta di forum, ma comunque ci deve essere la possibilità di distribuire dei questionari che dovranno già costituire la base di quel processo di partecipazione , fondamentale per la costruzione del parco.
Bene utilizzeremo anche i telefoni, per sentirci ed irganizzarci meglio.-
Luca Battista (AdT)
luca b.
23 aprile 2008 at 2:59 PM
Per costruire “l’Isola Che Non C’è:Parco dell’Irpinia D’Oriente”
abbiamo (come già commentavo in un’altro post) due strumenti legali:
Ipotesi A:
Per Istituire un Parco Regionale o Nazionale c’è bisogno di denominarlo e qui ci siamo; di definire i suoi confini e qui lo splenditissimo Angelo ha iniziato a dargli una “FORMA PROVVISORIA” (per fortuna che ci ha inserito anche Cairano …se non stavolta Nanosecondo si incazzava, eh, Uacc Uaa!)
A questo punto bisogna definire un Piano d’Interesse Ambientale, Culturale e Paesaggistico e qui non ci manca niente fate “vuoto nella vostra mente” e metteci tutto quello che sognate;
La Legge sui per l’sitituzione dei Parchi Regionali e Nazionali in questo caso prevede la raccolta di almeno 5000 firme di Cittadini Residente nei comuni interessati;
(Norma di Riferimento: Legge 394 del 1991 art 4 comma 5)
La richiesta và inviata al Comitato del Ministero dell’Ambiente ma l’iter è più lungo.
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Ipotesi B: Parco Urbano Dell’Irpinia d’Orienta:
Idem con pate come sopra per la definizione del Piano d’Interesse Ambientale, Culturale e Paesaggistico;
Ma, in questo caso non servono (formalmente) le 5000 firme (anche se sarebbe utile raccoglierle ai fini di una sensibilizzazione maggiore della Cittadinanza e perché la raccolta firme diventa occasione d’incontro cone le persone per praticare insieme il nostro sogno);
Comuni interessati: qui la prima proposta “provvisoria” di Angelo ne vede già alcuni coinvolti ma ….si sà le vie del signore sono infinite ….come il seme della pianta contiene tutto in un uno anche noi stiamo piantando un primo seme;
Per fortuna che ci ha messo Cairano (è l’Isola che non c’è….!)
Norma di Riferimento: Legge Regionale n. 17 del 7 ottobre 2003 art 1 e le sue linee guida che ho già inoltrato via email ad Angelo e Franco (Arminucis per la prima volto giosus..latino maccheronico).
Osservazioni:
Nell’ipotesi B l’iter burocratico e più semplice e veloce in quanto coinvolge solo i Comuni interessati che deliberano ognuno per il proprio territorio la delimitazione dell’area con la definizione del piano d’interesse raccordando il tutto ai piani regolatori. Il piano d’interesse del singolo comune è evidente che il parco interessando più territori comunali si deve raccordare. La cosa potrebbe essere fatta con uno schema di delibera di consiglio comunale tipo. Il tutto nel rispetto delle “linee guide” di cui alla L.R. 17/2003
Una volta definiti gli atti comunali il piano generale e raccordato del Parco Urbano viene sono sottoposto all’esame preventivo della Giunta Regionale che può formulare osservazioni entro sessanta giorni dalla ricezione. Quindi ciò apre di fatto una strada “oppositiva” al contesto degli usi programmati.
Il Parco Urbano viene gestito direttamente dai comuni interessati anche attraverso associazioni non profit.
Ci vediamo il 4 maggio (facimm i 4 e magg). Mi ha garantito la sua presenza al nostro incontro anche Pasquale Raia – Responsabile Regionale Campania delle Aeree Protette di LEGAMBIENTE per ogni supporto tecnico al nostro progetto.
Camminiamo nella bellezza e pratichiamo il sogno…….Uacc Uaa
Nanosecondo
Nanosecondo al Secolo Enzo Maddaloni
23 aprile 2008 at 3:34 PM
ops …dimeticavo ..vengo con la mia moto…….cosi fi faccio fare un giro!
Uacc Uaa
Nanosecondo al Secolo Enzo Maddaloni
23 aprile 2008 at 3:38 PM
intanto angelo ha fatto ancora una volta un prezioso lavoro.
mi pare che c’è un unico errore e riguarda conza: ovviamente deve entrare nella zona tratteggiata.
il guaio adesso è che mentre noi dobbiamo lavorare a questo suggestivo progetto, ma dobbiamo anche tenere altissima la guardia contro la discarica che ovviamente vanificherebbe tutto.
oggi sul formicoso c’erano dei tecnici dell’istituto di vulcanologia. questo per dire che de gennaro va avanti nella sua ipotesi. l’ho detto in tutte le maniere: la situazione è drammatica.
armin
franco arminio
23 aprile 2008 at 3:44 PM
Carissima Elda,
c’è Angela, è un’archeologa di Flumeri. Non sò se la conosci, la puoi contattare al n°349.3726463 e vedi così se ti da una mano.
il mio cell. è 338. 4122630 enzo maddaloni
Nanosecondo al Secolo Enzo Maddaloni
23 aprile 2008 at 4:11 PM
ops ..per arminio ….ORGANIZZIAMOCI: formiamo due gruppi di lavoro:
il primo lo chiamerei IL SOGNO: e si interessa della progettualita del parco e di tutte le iniziative che ci stanno avanti . Il primo gruppo lo collegherei più alla comunità provvisoria;
il secondo gruppo lo chiamerei IL VENTO….perchè chi semina vento …non può che raccogliere TEMPESTA! ….e questo potrebbe essere collegato al laboratorio demos.
Uacc Uaa. Nanosecundis
Nanosecondo al Secolo Enzo Maddaloni
23 aprile 2008 at 4:15 PM
mi sembra che le cose inizino a procedere nel giusto modo.
non dimentichiamo le coscienze: vanno svegliate, sollecitate. il parco non deve essere solo uno spazio geografico ma soprattutto un luogo dell’anima.
tonino lapenna parlava di scuola e stampa. bisogna lavorare con la scuola: sono i bambini e i giovani i futuri autoctoni attivi dell’irpinia d’oriente. si contattino i dirigenti scolastici, si chieda di partecipare ai collegi dei docenti per chiedere di inserire nel piano dell’offerta formativa dei progetti che abbiano come obiettivo la riscoperta, la salvaguardia e la valorizzazione del proprio territorio. e’ molto importante lavorare su più fronti.
non sottovalutate la scuola: i bambini sono il nostro futuro!
maria rosaria
23 aprile 2008 at 4:43 PM
Una nota sull’idea del Parco e sulla futura programmazione regionale dello sviluppo.
I Parchi, nel periodo 2007-2013, potranno essere individuati come soggetti per l’attuazione di programmi di valorizzazione delle risorse naturali, turistiche e culturali (ad esempio un pò come è accaduto nella passata programmazione per le Comunità Montane). Saranno quindi destinatari di risorse.
Il Parco sarà quindi valorizzato come soggetto attore di sviluppo integrato tra l’ambiente, il turismo, l’agricoltura, la cultura, con la finalità di dare rilevanza al ruolo dei piccoli Comuni nel contesto delle realtà e delle economie rurali. E’, in particolare, prevista la possibilità di assegnazione di una Sovvenzione globale (per capirci, un “fondo unico” per finanziamenti nell’ambito del Parco) per l’attuazione dei programmi di sviluppo coerenti con la strategia di sviluppo regionale: il contenuto di tali programmi locali di sviluppo verrà definito e verificato di concerto con la Regione.
Vi allego la legge (legge Regione Campania n.33/1993) per l’istituzione dei Parchi e delle aree protette come risultante da recenti modifiche -è scaricabile al termine del post-
Gianni Fiorentino
gianni fiorentino
23 aprile 2008 at 5:02 PM
@enzo maddaloni
grazie mille per avermi dato il cell di angela, con la quale ho parlato in passato proprio grazie a questo blog. la chierò appena sarò rientrata.
ossia il 5 maggio.
un abbraccio a tutti
elda
eldarin
23 aprile 2008 at 6:17 PM
oops!: “la chiamerò”
eldarin
23 aprile 2008 at 6:18 PM
Offro la mia disponibilità a discutere del progetto, garantendo attraverso la mia persona il pieno sostegno all’iniziativa, della Direzione Regionale di Legambiente e la collaborazione del Circolo Alta Irpinia.
Tonino Lapenna- Vallata
Tonino Lapenna
23 aprile 2008 at 6:23 PM
@comunitari
c’è qualcuno di voi che domenica 4 maggio parte da avellino o dintorni verso s.andrea?
vorrei organizzarmi, nel caso, per viaggiare insieme.
fatemi sape’
elda
eldarin
23 aprile 2008 at 6:23 PM
domani mattina a lioni parlano di turismo e cultura in alta irpinia, ma io vado da angelo a calitri.
spero che a lioni non sia la solita manfrina.
in ogni caso nessuno di noi è stato invitato.
armin
franco arminio
23 aprile 2008 at 7:07 PM
do la mia concreta disponibilità:
Federico Verderosa, coordinatore nazionale delegati ANAB – Associazione Nazionale Architettura Bioecologica
temi che posso sviluppare: rapporto tra architettura ed ecologia; uso innovativo nello sfruttamento delle risorse naturali: sole-acqua-vento-vegetazione
federico verderosa
23 aprile 2008 at 7:51 PM
eldarin, vengo da napoli e passo da avellino, se ti serve 081-5567611, 338-7346377
sergio gioia
23 aprile 2008 at 8:48 PM
Può avviarsi un azione unica per una visione programmatica e proiettiva sul futuro di un parte rilevante dell’Irpinia e quindi della provincia tutta. La rete web con modalità orizzontali, non gerarchiche, volontaristiche, multidisciplinari fornisce la cornice per ragionare in termini concreti ed analitici su una proposta, quella della istituzione di un Parco Naturalistico Regionale , che in altre occasioni ha visto invece la scelta imposta dall’alto, e quindi mal digerita dalle comunità locali .
Amici della Terra Irpinia, mette a disposizione risorse umane e conoscenze per arricchire, completare, proporre anche punti di vista, sull’azione avviata.
Offriamo alla Comunità Provvisoria il farsi carico della strutturazione e della organizzazione di un incontro utile a raccogliere e presentare tutti i dati raccolti, ma non solo, (sarebbe riduttivo ; offriamo anche un lavoro di ricerca – in itinere – che l’associazione sta svolgendo sulle modalità di gestione dei parchi e sulle modalità di individuazione della delimitazione delle aree da salvaguardare, confrontando diversi punti di vista di studiosi e ricercatori.-
Tale incontro ragionevolmente potrà essere organizzato nel mese di giugno.-
Propongo in altro post, una traccia della ricerca in itinere che costituisce una proposta di indice relativamente alle tematiche da approfondire per il Parco Irpinia d’Oriente.-
Luca Battista – Amici della Terra Irpinia.-
luca b.
23 aprile 2008 at 9:44 PM
mi pare questa una bella iniziativa da portare avanti, se si accoglie l’idea di coinvolgere le scuole e quindi i bambini si potrebbero scrivere delle favole a tema: l’ambiente, i rifiuti, la raccolta differenziata, ambientate ovviamente nel futuro parco. Si potrebbero coinvolgere scrivani, disegnatori, e lettori.
Nel progetto del nuovo parco non bisogna dimenticare i disabili, quindi il mio consiglio è di progettare un parco senza barriere. Ciao Lucia
PS: per costruire c’è bisogno di fondamenta perciò accanto alle favole nuove necessariamente vanno messe quelle vecchie. Si potrebbe fare una ricerca di vecchie storie nei paesi inclusi nel parco, si potrebbero raccogliere direttamente dai nostri anziani, avvicinare così vecchi e giovani. Sarebbe anche un modo per coinvolgere la popolazione nel progetto. A ri-ciao Lucia
lucia
23 aprile 2008 at 10:58 PM
nei miei veloci appunti ho dimenticato di dire che il parco già dispone al suo interno della prima università a cielo aperto.
è la libera università degli accidiosi con sede a bisaccia.
io sono titolare della cattedra di “TEORIA E TECNICA DELLA PASSEGGIATA”
ARMIN
franco arminio
23 aprile 2008 at 11:15 PM
E’ davvero una bella iniziativa per salvaguardare il nostro territorio.
Naturalmente il capoluogo deve fare la sua parte e dimostrare di essere all’altezza della sua meravigliosa provincia.
Desidero dare anche il mio contributo, avendo rapporti di lunga data con i quotidiani locali e occupandomi di Ambiente curare i rapporti con il settore regionale competente di Napoli (parchi) che è collegato al mio settore di appartenenza Ecologia e Tutela dell’Ambiente.
un caro saluto pasquale matarazzo
hirpus
24 aprile 2008 at 9:04 am
[…] dell’Irpinia d’Oriente 24 Aprile 2008 In tutta questa follia, può servire un sogno (e anche un […]
Parco regionale dell’Irpinia d’Oriente « Reinventing Irpinia
24 aprile 2008 at 9:45 am
Do la mia completa disponibilità come “irpino” e come presidente del Consorzio Centro Commerciale Naturale di Lioni “LIONINCENTRO”, associazione che ha all’interno circa 100 attività commerciali, “naturalmente ubicate” al centro di Lioni. Per capire qualcosa in più di quello che si parla mi sono recato, qualche giorno fà, molto a ridosso del “Formecuso” con i miei amici Federico, Andrea e Luigi. La giornata era soleggiata, il vento era leggero, il silenzio e la bellezza di quel luogo mozzavano il fiato, mi sono emozionato e tornato bambino ….. ho pensato a loro …. non aggiungo altro…. Sono d’accordo nel sensibilizzare tutti, ho già linkato il post il blog alla mia mailing list, ognuno nel proprio piccolo deve dare qualcosa ma spero che i sindaci dei paesi direttamente interessati e non, portino avanti una battaglia politica e sociale, percorrendo tutte le vie legali da poter contrapporre ….
Grazie, Gaetano Voglino.
Gaetano Voglino
24 aprile 2008 at 11:01 am
Bellissimo progetto,
sono già nel Parco dell’Irpinia d’Oriente viaggiatore innamorato.
Propongo la realizzazione di uno spettacolo che racconti la bellezza, la forza, la desolazione,i suoni, i venti, i volti e i passi di questa terrà.
Dario
24 aprile 2008 at 1:09 PM
Apprezzo molto l’iniziativa e, ovviamente, per quello che posso sono pronto a dare il mio contributo; mi chiedo però perchè nel sogno dell’Irpinia d’Oriente non ci sia posto per le Comunità di Villanova del Battista, Zungoli, Savignano, Grieci, Ariano … di Puglia, etc.. ?? Vi sono “ragioni” particolari che ne sconsigliano l’inserimento?
Enzo F.
24 aprile 2008 at 1:26 PM
Signori… sciapò..
Voglio sottolinerae che in questi giorni, su questo blog, si sta materializzando un gene rivoluzionario che potrà modificare geneticamente la vetusta ed anacronistica ed invidiosa modalità di agire sul nostro territorio.
E’ il gene che potrà infettare il polipo tentacolare delle “bande”di persone, che hanno sempre agito solo e per conto di particolari interessi personali o quasi sempre per la necessità di attaccare e distruggere un’altra “banda” .-
Nessuna primogenitura, nessun egocentrismo ideologico ed allora per la prima volta si potrà ragionare “scientemente” senza “empirismi” su una proposta oggettiva e fattiva.-
Ed è sorprendente per me, verificare la disponibilità crescente di molte competenze e professionalità ed è ancora più sorprendente verificare la sintonia di fondo, ed addirittura comprendere che anche senza comunicazioni dirette si pensano e si agisce in modalità molto simili.
(@ Dario)
La proposta di Dario ad esempio, è stata la mia proposta venuta fuori in un colloquio avuto questa mattina (24 aprile) ad ExpoOrienta ad Atripalda (dove è presente Amici della Terra/Irpinia) con Salvatore Mazza ed il suo Laboratorio Teatrale di lungo corso (35 anni), la Mefite, il Borgo di Rocca, la piana di Conza luoghi unici per rappresentazioni e rievocazioni.-
(@ Enzo F. ; @ Tonino La Penna)
Ancora una riflessione, sulla domanda di Enzo F.; la delimitazione dei territori di riferimento oltre che essere provvisoria , scaturisce da una valutazione relativa alla omogeneità paesaggistica e territoriale con precisi limiti dettati dai segni (fiumi, altipiani, montagne) che strutturano da un punto di vista ecosistemico un territorio.- Inoltre è rilevante anche la omogeneita economica ed infrastrutturale del territorio di riferimento. Resta inteso che l’approfondimento analitico , che si farà dopo aver strutturato i gruppi di lavoro come suggerisce Tonino La Penna, serve proprio a capire che confini proporre.-
Luca Battista (Amici della Terra).-
luca b.
24 aprile 2008 at 2:58 PM
Nell’epoca della Lega, perchè pensare solo ad un parco e non ad un’autonoma area a denominazione d’origine protetta, da ogni invasione ?
E’ forse utopistico pensare alla promozione di un referendum popolare per distaccarci dalla Regione Campania ed aderire alla Basilicata ?
raffaele c
24 aprile 2008 at 3:56 PM
Caro Angelo,
proprio oggi ho accennato ai miei studenti la possibilità
di effettuare la visita guidata a Conza vecchia e Conza nuova di cui
ti ho parlato durante l’incontro al Goleto.
Come ti ho accennato allora, mi piacerebbe che i miei studenti potessero visitare i due
insediamenti guidati da un giovane di Conza, nato dopo il terremoto e da un’anziano, nato prima degli anno ’50 (uno come me, insomma) che possano descrivere i luoghi e il loro modo di viverli secondo i loro diversi punti i vista.
La visita potrebbe avvenire nel pomeriggio a partiredalle ore 16 e durare un paio d’ore per centro, quindi terminare intorno alle 20.
In mattinata ( noi potremmo essere in zona intorno alle 10,30/11,00) vorrei portarli alla nuova Bisaccia o all’area archeologica di Aquilonia con colazione nell’area picnic del lago di Monteverde.
In uno dei primi due luoghi potrebbero essere intrattenuti da Franco Arminio sul modo di rapportarsi alla loro terra degli abitanti e sullo spirito dei luoghi, mentre al lago di Monteverde sarebbe interessante organizzare una colazione con prodotti dei luoghi, analogmente a quanto accadde al Goleto, con i produttori che ci spiegano il rapporto con la specigficità dei luoghi e le modalità di produzione.
Ovviamente questa colazione sarebbe a pagamento.
Tra l’altro questa iniziativa potrebbe essere un modo concreto di avviare una azione di promozione del parco di cui leggo stasera per la prima volta, magari coinvolgendo
successivamente gli studenti per proposte e iniziative.
Per quanto riguarda il tuo invito a collaborare lo accolgo volentieri e ne potremmo discutere in quella giornata.
Le date potrebbero essere o sabato 17 o sabato 24 maggio, lasciando alle previsioni del tempo il compito di scegliere l’una o l’altra data . . .
b.c.
24 aprile 2008 at 3:59 PM
Salve … mi chiamo ivana e sono di avellino, ho già scritto una mail a Franco
Arminio per chiedere l’invio al mio indirizzo di una mail-manifesto da
poter inoltrare ad altri indirizzi naturalistici e ambientalisti che
contatto, in cui ci sia quella bella immagine panoramica del formicoso
che ho visto sul vostro sito, per dare un’idea di quale paradiso si
vuole salvare, e con una descrizione del progetto disastroso della
discarica regionale, contrapposto alla salvaguardia ambientale di un
parco regionale da realizzare. Per questo mi è stato detto di
rivolgermi a voi. Io credo che un parco, fatto bene, sia un gran segno
di civiltà e maturità di un popolo, di rispetto per le proprie radici
e per la propria vita, quindi fatela girare questa vostra idea,
facciamola girare, bombardiamo di mail più persone possibile, anche
fuori regione, stuzzichiamo le coscienze di chiunque, e realizziamo il
sogno!!
Scusi per tutta quest’enfasi, aspetto una mail o un allegato da poter
inviare ad altri blog per far crescere ancora di più la discussione e
perchè no, la partecipazione!
Vi ringrazio e se c’è qualche altro modo per aiutare il parco sarò
contenta di dare il mio contributo, ciao buon lavoro, ivana.
ivana
24 aprile 2008 at 4:00 PM
LAVORIAMO TUTTI PER UN GOVERNO PROVINCIALE (EFFICIENTE E AUTOSUFFICIENTE) DEL PROCESSO DI GESTIONE DEI RIFIUTI.
Gianniannaccone
gianni
24 aprile 2008 at 4:01 PM
OGGETTO: Smaltimento rifiuti Regione Campania
Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti della Campania
Al Presidente del Consiglio Regionale
Al Presidente della Giunta Regionale
Al Presidente della Provincia di Avellino
Il Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Avellino, nello spirito di collaborazione con le Istituzioni preposte alla risoluzione del gravoso problema dei rifiuti nella Regione Campania
Valutato che
attualmente, l’intera Provincia di Avellino, virtuosamente,pratica una raccolta differenziata in media del 46% e che la popolazione è incline e sensibilizzata sull’argomento con trend in crescendo;
Vista
la legge Regionale 28 marzo 2007 n°4 recante” Norme in materia di gestione,trasformazione, riutilizzo e bonifica dei siti inquinati” integrata da modifiche di imminente pubblicazione,
Ritiene,
quale organismo preposto alla difesa della salute pubblica nell’interesse del cittadino,
che l’organizzazione,l’affidamento ed il controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti,debba essere esclusivamente di pertinenza Provinciale con realizzazione di almeno una discarica per provincia con un termovalorizzatore e che tale soluzione sia la migliore e non offensiva nei confronti dell’intera popolazione non solo Irpina ma dell’intera Campania;
Chiede
che la gestione del ciclo dei rifiuti sia immediatamente autonoma con restituzione dei pieni poteri,delle risorse e delle opportunità alle Province ed alle Municipalità della Regione Campania per la creazione di un ciclo virtuoso basato sulla raccolta differenziata, riciclaggio,tecnologie dolci per la frazione indifferenziata,incentivando i cittadini ed i Comuni a tali buone pratiche.
IL PRESIDENTE (Dr. Antonio D’Avanzo)
ORDINE MEDICI avellino
24 aprile 2008 at 4:03 PM
C.mo Angelo ti trasmetto alcuni numeri utili per i contatti inerenti i Parchi.
NORMATIVA:
Dott.ssa Anna Pagnozzi Dirigente Sett. ecologia Napoli sez. Parchi 081/7963025
Vittorio La Sala 081/796/3010
Per la parte tecnica (ZPS e SIC) Antonio Esposito (biologo) 081/7963049.
Non conosco bene la materia, da informazioni assunte, sembra che stiano procedendo alla nomina dei comitati.
Non conosco personalmente queste persone avendo i contatti con il servizio tutela dell’ambiente, per quanto riguarda i rifiuti e le autorizzazione degli impianti relativi, in conformità alla normativa vigente (isole ecologiche- AIA- Inp. autodemolizioni e stoccaggio e tratt. rifiuti), con il quale ho buoni rapporti avendo collaborato con loro nel 96 per il piano regionale dei rifiuti.
pasquale matarazzo
24 aprile 2008 at 4:04 PM
sarebbe interessante far entrare nel discorso anche l’agricoltura, la biodiversità e la filiera dei prodotti agroalimentari in genere.
Per tutto ciò si possono contattare i fiduciari Slow Food dell’Alta Irpinia e della Terminio Cervialto che sono rispettivamente:
Enzo Basile di Calitri Tel. 3286299986
Walter Verdacchio di Montella Tel. 3200352990
ciao, a presto, Franco.
CONDOTTA BARONIA e VALLE UFITA
fiduciario Franco Archidiacono
Tel. 339.3443942
franco archidiacono
24 aprile 2008 at 4:05 PM
Carissimi Provvisori e Provvisorie vicine e lontane,
perché ho proposto di utilizzare la Legge Regionale n. 17/2000 e non la Legge Regionale 33/1993 poi modificata dalla Legge Regionale 18 del 2000.
I Parchi Regionali sono sostanzialmente in molti casi “calati dall’alto” perché decisi nell’ambito di valutazioni o proposte presentate alla regione dagli “enti” e/o dallo stesso comitato previsto dalla legge e lo stesso iter rischia di essere molto più lungo.
Al contrario i Parchi Urbani, che certamente in seguito posso aspirare a diventare parchi regionali, nascono a mio modo di vedere dal basso. E’ la comunità locale singole o associate che attraverso i Comuni ne propone la realizzazione alle regioni interessate (il pronicipio normativo in questo caso vale per tutte le regioni bisogna solo informarsi qual’è la legge specifica).
Lo stesso iter procedurale è più veloce e ciò consentirebbe di avere una “tutela dell’area” almeno (questa cosa fà parte del sogno accidioso di Franco ed anche dei più ….) entro i successivi 60 giorni, previsti come termine per esprimere il parere da parte della Giunta Regionale della Campania, attraverso i comitati preposti.
Quindi le questioni di fondo che mi hanno indotto a proporre questa soluzione (almeno nella fase iniziale della presentazione del Piano o meglio dei Piani Comunali di Parco Urbani) è duplice:
a) i tempi;
b) la possibilità di un controllo democratico dal basso del processo “creativo” con tutto ciò che esso può rappresentare: attività di sensibilizzazione; promozione, informazione, culturale ed educativa e quindi partecipazione diretta dei cittadini nel processo di scelta.
E’ evidente che questa scelta “temporale” non esclude in seguito la possibilità di cogliere l’obbiettivo (più ambito) della realizzazione del Parco Regionale dell’Irpinia d’Orienta denominazione così come formulata qui nella proposta.
Camminiamo nella bellezza e pratichiamo il nostro sogno perché…
Il più bello dei nostri mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello,
non te l’ho ancora detto.
poesia di Nazim Hikmet
a cura di Nanosecondo
esperto nella Pratica dei Sogni
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
24 aprile 2008 at 4:09 PM
ops …..dimenticavo …..domani è il 24 maggio…Uacc Uaa
il giorno della liberazione….
adesso però iniziamo a festeggiarlo tutti i giorni ……
brano tratto da “Universal Soldier” (Soldato Universale) una vecchia canzone contro tutte le “guerre”………
…………….omissis…………………
Gli ordini non vengono più da lontano
Ma vengono da lui, da te e da me
E, fratelli, non lo vedete
Che in questo modo non finirà mai, la guerra?
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
24 aprile 2008 at 4:33 PM
La C.P. è in viaggio all’opera dunque e senza troppe chiacchiere, proposte d’amore e di pace.
Apriamo le braccia al futuro il meglio deve ancora arrivare!
Dario
24 aprile 2008 at 4:54 PM
Comunicazione di servizio: @ivana
– hai indicato un ‘email’ inesistente o comunque errata, risulta impossibile spedirti del materiale. Scrivimi l’indirizzo corretto (beninteso se lo desideri) a: enzo.luongo at tin.it – EnzoLuongo.
enzlu
24 aprile 2008 at 5:18 PM
mi scuso per l’assenza di stamane a calitri causata dai soliti problemi, parto per bisaccia e quindi fino a sabato non mi posso connettere, quanto all’ingresso dell’irpinia nella regione basilicata credo che per motivi archeologici ed etnici sarebbe più corretta una regione unica comprendente le province di avellino, benevento, molise e abbruzzo, parti montane. grazie
sergio gioia
24 aprile 2008 at 8:01 PM
Sono d’accordo con Raffaele C; oltre al parco che è una idea ormai avviata, passare con al Basilicata ci farebbe risovere d’un colpo un sacco di problemi!!
teoraventura
25 aprile 2008 at 12:11 am
Caro Angelo,
vedo che usi termini come democrazia orizzontale. Ottima cosa, sono contento che mi citi (scherzo), sono contento che si cominci a riprendere un linguaggio “comunitario”. Spero solo che non sia l’euforia del momento.
Su questa idea del parco (buona idea, anche in un periodo di crisi dei parchi) mi riservo di intervenire in seguito più ampiamente qui sul blog o magari a Sant’Andrea.
Intanto non sarebbe male la proposta di Franco, quella di mettere Pescopagano dentro la giornata del 4 maggio. Non solo perchè è un paese interessante, ma soprattutto perché è lucano e quindi apre spazi a una discussione quanto mai proficua per noi (ma non mi riferisco alla proposta di aggregazioni regionali con la Basilicata, ormai vecchia, in un’epoca in cui invece occorre una lotta senza quartiere contro la regione in sé).
Se è troppo il tragitto Conza-Pescopagano-Sant’Andrea, si potrebbe rimandare Conza all’incontro di pochi giorni dopo con Cillo e gli studenti dell’università.
Con affetto, saluti orizzontali
(dimenticavo di dire che la traduzione politica di “orizzontale” è “comunista”, ma non ti spaventare).
Michele Fumagallo
michele fumagallo
25 aprile 2008 at 10:38 am
Il Formicoso: parco regionale d’Irpinia d’oriente
…E così il mio amico Franco Arminio volò sul Nido del Cuculo, per salvare l’ultimo nido, sopravvissuto alla caccia selvaggia e alla mega discarica regionale dei rifiuti che De Gennaro vuole realizzare in questo sito.
http://www.girodivite.it/Il-Formicoso-parco-regionale-d.html
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
25 aprile 2008 at 7:06 PM
sarebbe una buona cosa se nei prossimi giorni chi intende partecipare all’incontro di domenica avvisi anche un pò di amici e magari li inviti a manifestare la loro adesione alla nostra idea se non possono venire a sant’andrea.
non possiamo fermarci ogni volta a mezza strada. questa volta si va fino in fondo.
non vogliamo fare un altro carrozzone burocratico. ripeto: vogliamo togliere più che aggiungere.
il nostro oggetto sarà la gomma e non la matita.
armin
comunitaprovvisoria
26 aprile 2008 at 6:36 PM
ovviamente non ha alcun senso infilarci nella baronda delle carte se non si leva alto e collettivo il sogno di questa cosa…
non abbiate paura di delirare, di esagerare…
armin
comunitaprovvisoria
28 aprile 2008 at 10:54 am
E’ un bel sogno ma può diventare realtà.
Come posso aiutare?
Volete foto della zona?
Traduzioni in inglese di qualsiasi materiale?
Pina
28 aprile 2008 at 12:23 PM
Grandissima idea. Da andarci dietro per giorni per mesi per anni per sempre.
MARIO
mario
28 aprile 2008 at 1:43 PM
in questa prima fase non credo di poter essere di aiuto concreto.
offro cmq la mia disponibilità quando ci sarà bisogno di intervenire sull’elaborazione di progetti di ESS (educazione allo sviluppo sostenibile ex educazione ambientale) rivolti alle scuole avendo lavorato a riguardo e con successo con Maurilio Cipparone al progetto Gens dell’Agenzia Regionale Parchi del Lazio per tre anni consecutivi.
maria rosaria
28 aprile 2008 at 7:15 PM
MI PARE CHE LE IMMAGINAZIONI SUL PARCO SI SONO UN Pò FERMATE. NON VA BENE.
SVEGLIA, SVEGLIA!
ARMIN
comunitaprovvisoria
28 aprile 2008 at 10:52 PM
Come la cicogna curò il lupo
Una volta un lupo divorò un montone, ma un ossicino gli rimase
conficcato in gola. Gli faceva molto male, e il lupo cominciò a
gemere da far compassione. Il lupo andò da un dottore per farsi
levare l’ossicino dalla gola. Ma il dottore disse:
– Niente da fare, l’osso è piantato in maniera che levarlo non si può.
Dovrai proprio morire…
Il lupo se ne andò, lamentandosi ancora di piú. Dopo poco incontrò
una cicogna:
– Che ti succede, lupo, che ti lamenti tanto?
– Ahimé, sto per morire. Ho un ossicino in gola e il medico non può levarmelo!
– Aspetta un po’, – disse la cicogna, – lasciami dare un’occhiata.
E infilò il suo lungo becco, e poi tutta la testa, giú nella gola del lupo.
Dimenò il becco di qui e di lí, ed alla fine riuscí ad estrarre l’osso.
Il lupo respirò di gioia e corse via.
– Ehi, cosa mi darai in cambio? – gli gridò dietro la cicogna.
– In cambio? In cambio mai piú in vita mia mangerò una cicogna, – rispose
il lupo. E cosí fu.
(fiaba origine del Tagikistan)
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
29 aprile 2008 at 9:07 am
Proposta:
Considerato che il pensiero costruisce la realtà. Lanciamo come “Comunità Provvisoria” un Concorso per ragazzi, anche attraverso le scuole, di ogni ordine e grado dal titolo “La più bella Fiaba ambientata nel “Parco dell’Irpinia d’Oriente”.
Uacc Uaa
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
29 aprile 2008 at 9:15 am
Preciso Fiaba e non Favola, perchè la fiaba non contiene morali, ma è solo pura immaginazione, a differenza della favola che il più delle volte è dedicata ai grandi perchè deve contenere una morale , anche se poi non imparano mai!
Uacc Uaa
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
29 aprile 2008 at 9:18 am
il suggerimento di ivana mi sembra un ottimo modo per divulgare questa iniziativa.
Creare un manifesto con immagini del formicoso, poche parole per illustrare la situazione ed in calce il link alla cp, avviare una raccolta di adesioni anche fuori regione e di non irpini.
linkare esclusivamente il sito della cp è meno incisivo anche perchè ultimamente tutti gli articoli postati a riguardo sono molto confusi, senza offesa per nessuno…
leggere e voler rileggere articoli e relativi commenti richiede tempo…
maria rosaria
29 aprile 2008 at 1:31 PM
EMERGENZA RIFIUTI, ORMAI NON PIU’ MERAVIGLIA MA VITA QUOTIDIANA!
Campania 1996: chiusura delle discariche scoppia il travaglio dell’emergenza rifiuti, si cerca una soluzione.
Campania 2008: visuali mozzafiato ma non per le ricchezze artistico – culturali ma per scenari terrificanti, cumuli e cumuli di rifiuti. Si sta cercando ancora una soluzione.
Sono ben quattordici anni di vacillo tra emergenze rifiuti più o meno catastrofiche, ed ancora oggi ci ritroviamo a cercare soluzioni, molto spesso mirando lontano ma non accorgendoci che la soluzione è sotto i nostri occhi!
Non voglia essere il mio una remissione di colpe o un appello alle istituzioni o quant’altro ma solo una zoomata sulla vera soluzione.
Credo che dobbiamo la VERA soluzione al noto chimico Antonie Lavoisier che enuncia “in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, divenuto anche motto della nostra azienda come “nulla creiamo nulla distruggiamo, ma tutto trasformiamo”che da più di dieci anni opera nel settore dell’ecologia con passione e determinazione, nel rispetto delle norme vigenti e delle esigenze dei nostri clienti, e questo grazie ad una forte collaborazione all’interno del proprio organico e ad attrezzature all’avanguardia. Dimostrando negli anni, il suo personale rispetto per l’ambiente non riducendolo ad un semplice e puro business, ma una lotta quotidiana all’inquinamento nonché propria ragione di esistere, offrendo servizi di qualità, perché, riteniamo che la qualità non è mai coincidenza ma sempre frutto della ricerca del meglio. Questi alcuni dei motivi per cui possiamo annoverare tra i nostri clienti numerose aziende private.
Perché non farlo anche con le istituzioni pubbliche?
Perché distruggere ciò che si può trasformare ?
Perché non pensate che i rifiuti diverranno oro se riciclati?
Quello con cui oggi ci ritroviamo a convivere è un’ennesima emergenza o meglio posso testimoniare che è una perenne emergenza se solo pensiamo che è iniziato dal lontano 1996, tutto questo che da esperti e persone che di rifiuti un po’ se ne intendono, e di riciclaggio e recupero ne hanno fatto la propria esistenza investendo il proprio impegno, già conoscevano l’evolversi dell’aimè grave problema!
Non si sta parlando altro che rimediare con l’individuazione di siti di stoccaggio, ma questo è solo ed esclusivamente una soluzione tampone, e poi? Domani? Se non erro sono quattordici ripeto: quattordici gli anni durante il quale abbiamo adottato questo sistema per fronteggiare l’emergenza. E cos’è cambiato? Nulla!
Ora non credo sia il momento di incolpare, o di ricercare i responsabili ma di accettare umilmente che il motivo di tutto ciò sia stato provocato un po’ da tutti, a partire dalle istituzioni che si ritrovano ancora oggi senza aver avviato all’interno dei propri comuni una vera e seria attività di raccolta differenziata,e dei cittadini che non si sono assunti il senso civico e la cultura ambientale fregandosene della selezione dei rifiuti in casa e perché no anche di molti imprenditori che non hanno investito su impianti di recupero e trattamento rifiuti ma solo di smaltimento (in discariche!).
Con questo chiedo a tutti se intendiamo seriamente e veramente uscirne fuori da questa catastrofica emergenza che sta degradando paesaggi, immagine, natura ed economia, , quindi ognuno contribuisca vivamente, dall’amministrazione, ai cittadini, e agli imprenditori impegnandoci unitamente a procedere alla differenziazione dei rifiuti in modo che diventino materie prime recuperate e non generate da fonti esauribili, ed inoltre che la differenziazione dei rifiuti debba essere gesto involontario e sopratutto abitudinale.
In aziende come le nostra basta che ci portiate la frazione secca e noi procediamo alla valorizzazione di ogni materiale. Pensate che da una tonnellata di rifiuti secchi ( senza la frazione umida) si recupera fino al 90% dei materiali. Il restante diverrà il vero combustibile da rifiuto il così detto CDR, (non come quello che vediamo ogni giorno in tv che sono vere è proprie balle di rifiuti) così agendo con l’ausilio di un solo inceneritore in Campania e con il grande contributo di aziende come la nostra si smaltirebbero tutti i rifiuti prodotti nel nostro territorio, che attualmente si accumulano ogni giorno lungo le strade, e tutto ciò si trasformerà in una notevole ricchezza anche per le casse comunali.
In riferimento a quanto detto ci riserviamo di mettere a disposizione le nostre conoscenze ed esperienze, nonché la nostra azienda, che sin dalla nascita con l’ausilio di impianti di selezione per la “multi materiali”, trituratori e presse, avviamo al riciclo e/o recupero rifiuti come legno, carta, plastica, ferro, vetro conferitoci dalle industrie private locali, consorzi e pochi comuni limitrofi, pensate che solo nel 2008 abbiamo avviato al riciclo ben 4.928 tonnellate di plastica, 8.786 tonnellate di cartone, 12.880 tonnellate di ferro, 1.320 tonnellate di legno, 2.340 tonnellate di vetro, creando un incremento nell’occupazione e nell’economia locale, ma è divenuto un affare soprattutto per la salute dei cittadini.
Con l’intento di partecipare e collaborare vivamente ad un progetto di risanamento e assestamento serio e attuabile in grado di portarci al largo da questo scempio di degrado
ambientale e di disorganizzazione, confidando nella vostra comprensione e ascolto porgo cordiali saluti.
Di fatto la nostra azienda è stata “battezzata” “Ricicloro” perché il riciclo è oro!
Ricicloro
29 aprile 2008 at 4:22 PM
Meglio il rischio di inquinamento dai termovalorizzatore un po’ di fatica per la raccolta differenziata, o un dramma nazionale?
TIENITI LA MIA SPAZZATURA
Che il problema dei rifiuti in Campania mette sotto accusa i politici locai è abbastanza evidente. Meno evidente è che esistono anche altre responsabilità di molti,che hanno privilegiato la difesa di interessi locali (perfino individuali) a scapito di quelli generali. Se è vero che i politici non hanno fatto abbastanza per promuovere la raccolta differenziata, che è alla base di qualsiasi soluzione (serve a ridurre drasticamente il volume dei rifiuti), è anche vero che molti cittadini hanno opposto resistenza ai primi tentativi di questo tipo di raccolta: per pigrizia (<>) o per disinteresse verso i beni comuni. Un modo di fare che in Italia ha radici lontane: si tiene pulita come uno specchio la propria casa ma si lascia spazzatura ovunque, perfino nei prati dove si fa il pic-nic. Rifiutare una discarica vicino casa è poi legittimo, soprattutto se gli impianti sono fatti male. Ma è incivile pensare che il problema possa essere risolto scaricando i propri rifiuti ad altri. Meglio,insomma, battersi per avere discariche (o termovalorizzatori o impianti di riciclaggio) ad alta garanzia ambientale.
Campania: cronaca di un disastro.
La Campania produce ogni giorno 7.200 tonnellate di spazzatura. Gli impianti di produzione di combustibile derivato da rifiuti (Cdr), dove l’immondizia affluisce per essere selezionata (la parte umida è usata per il ripristino ambientale di cave dismesse, la secca è imballata per eserre successivamente incenerita), a pieno regime riescono a trattarne poco più di 5.000. il resto va in discarica o in impianti fuori regione. Bassa la percentuale media di differenziata: 11,3 per cento. Ecco le tappe salienti di un’emergenza al suo quindicesimo anno di vita.
– Dicembre’93 – Gennaio’94.
Il sistema i smaltimento va in tilt per la saturazione delle discariche.. cumuli di immondizia invadono la Campania.
– Febbraio’94.
Il governo conferisce al prefetto di Napoli, Umberto Impronta, i poteri di commissario straordinario.
– Febbraio’94 – Gennaio’96.
Emergenza tamponata con la requisizione di siti privati, dati in gestione all’ENEA. Aprono Ariano Irpino, Paraponti, Serre, Villaricca, Palma Campania.
– Febbraio’96
Chiude,perché satura, la discarica di Pianura. Per 14 anni ha accolto la spazzatura di quattro province campane.
– Marzo’96.
Il governo sdoppia le competenze: il prefetto di Napoli la gestione della raccolta, alla Regione il compito di redigere un Piano. Nuovo commissario: Antonio Rastrelli.
– Giugno’97.
Il commissariato vara il Piano regionale: incremento della differenziata e costruzione di sette impianti di Cdr e due inceneritori. Le discariche si saturano.
– Maggio – Giugno ’98.
Chiudono per saturazione Ariano Irpino, Paraponti e Serre. Il piano resta lettera morta per l’impossibilità di procedere alla costruzione degli impianti di Cdr, vista l’opposizione delle popolazioni interessate. Una percentuale minima di Comuni avvia la raccolta differenziata.
– Luglio ’98.
La commissione parlamentare d’inchiesta censura l’immobilismo di commissariamento ed enti locali, sollecitando l’avvio del ciclo industriale .
– Settembre ’98 – Aprile 2000.
Per ovviare alla mancata costruzione degli impianti Cdr, entrano in funzione 3 impianti di trito vagliatura e 4 di imballaggi: servono a ridurre i volumi dei rifiuti dopo una sommaria selezione. E’ aggiudicato l’appalto per la realizzazione del ciclo: con un forte ribasso di costi che sacrifica la qualità, vince la Fibe spa, gruppo Impregilo, che si impegna a costruire entro un anno un inceneritore. Il commissario Andrea Losco, subentrato a Rastrelli,non convinto dell’operato del predecessore, congela la firma del contratto. Si satura anche Castelvolturno.
– Maggio 2000.
Antonio Bassolino succede a Losco e stipula il contratto con la Fibe, che individua l’area ex Montefibre di Acerra(NA) per l’inceneritore. Il Comune si oppone: nasce una lunga querelle politico giudiziaria.
– Dicembre 2000.
Con un’ordinanza che recepisce il decreto Ronchi, che stabilisce il superamento del sistema di conferimento dei rifiuti in discarica, il commissariato chiude le discariche in esercizio, ormai esauste, fidando nell’avvio del ciclo industriale.
– Gennaio – Aprile ’01.
Nuovo, drammatico, picco dell’emergenza. Riaprono Serre e Castelvolturno; vengono utilizzati altri siti minori. Ogni giorno, 1.000 tonnellate di rifiuti sono spedite fuori regione.
– Dicembre ’01 – Maggio ’03.
Dopo lunghi tira e molla con le popolazioni, entrano in funzione gli impianti Cdr: Caivano, Avellino, Santa Maria Capua Vetere, Giugliano, Casalduni, Tufino e Battipaglia. Indagini successive dimostreranno che producono combustibile di pessima qualità, che non può essere utilizzato negli inceneritori: bisognosi di continue revisioni sempre rimandate a causa dell’emergenza, imballano i rifiuti tal quali. Compaiono le “eco balle”, enormi cubi di rifiuti incellofanati, stipate nei siti di Villa Literno e Giugliano.
– Febbraio ’04.
Bassolino lascia l’incarico di commissario a Corrado Catenacci. Nei 4 anni di gestione del governatore della Campania i costi della struttura si sono quadruplicati. Sono nati i consorzi di bacino per la differenziata: più di 200 addetti pagati – si scoprirà- per non lavorare, perché la differenziata non è stata mai avviata. Alla Regione viene consegnato un piano dettagliato per la differenziata a Napoli: è costato 250 mila euro, ma viene messo in un cassetto. Riemergerà solo all’inizio del 2008.
– Giugno – Luglio ‘04
Catenacci requisisce nuovi siti privati e riapre vecchie discariche per tamponare un’altra emergenza. Disordini a Paraponti, dove i comitati civici bloccano la ferrovia.
– Agosto ’04.
La Fibe prende possesso del sito di Acerra dopo scontri tra manifestanti e polizia. Cominciano i lavori: dovrebbero concludersi entro un anno, sono ancora in corso. Individuato il sito per il secondo inceneritore: a Santa Maria La Fossa.
– Gennaio – Febbraio ’05.
Gli impianti Cdr cominciano a bloccarsi. Tra le cause principali c’è l’utilizzo di tecnologie obsolete. La magistratura emette periodiche ordinanze di sequestro.
– Dicembre ’05.
Il contratto con Fibe è rescisso per inadempienza, ma la società continua a gestire gli impianti.
– Ottobre ’06.
Catenacci si dimette. Al suo posto, il capo della protezione Civile, Guido Bertolaso, nel frattempo gli impianti di Cdr funzionanti sono scesi da7 a 6,per il sequestro giudiziario di Tufino, tuttora vigente.
– Maggio ’07.
Gli impianti, per enormi volumi di spazzatura, vanno in tilt: nuova invasione di rifiuti. Bertolaso individua un’area a Serre della capienza di più di un milione di tonnellate, e 3 aree minori, in Irpinia, nel Sannio e nel Napoletano. Braccio di ferro con il ministro dell’Ambiente su Serre, dove riapre l’antico sversatoio.
– Giugno ’07.
La magistratura sequestra i conti bancari di Fibe. Si bloccano i lavori dell’inceneritore. Apre la discarica di Lo Uttaro.
– Luglio ’07.
Lascia anche Bertolaso, che ha riaperto Ariano Irpino. Al suo posto il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. Il suo piano, mai applicato: 9 nuove discariche.
– Dicembre ’07 – Febbraio ’08.
Napoli e la Campania sprofondano nell’immondizia. Non ci sono discariche, i Cdr sono alla frutta, chiudono i siti dove sono state accatastate quasi 4 milioni di eco balle. A Pansa succede Umberto Cimmino. La riapertura di Pianura accende la protesta popolare, fino al sequestro giudiziario del sito. L’8 gennaio il governo, che dà il via libera alla costruzione di un terzo termovalorizzatore (a Salerno), incarica Gianni De Gennaro: ha 120 giorni di tempo per traghettare la Campania fuori dall’emergenza.
Articolo redatto da Focus Extra
Ricicloro
29 aprile 2008 at 4:39 PM
tutto organizzato, domenica saremo anche noi con voi.
@dario
se vuoi, possiamo partire tutti insieme(con gianni e gli altri, intendo)
@sergio
grazie mille, sei gentilissimo, mi sono organizzata. ci incontreremo lì.
@angela stanco
se leggi questa mia, chiamami o contattami eldamartino@libero.it; 3383723984. devo parlarti della mia idea in merito a quello che noi potremmo fare(ho già qualcosa )
un abbraccio forte
il vostro segugio
eldarin
29 aprile 2008 at 7:59 PM
Speriamo di esserci anche noi.
Franco Festa e Rosalba Delli Gatti
franco
30 aprile 2008 at 12:10 PM
Dei rifiuti in Campania ormai se ne parla dappertutto. L’altro giorno ho fatto uno dei mie viaggi (spazio-tempo) in Cina (figurat!) con la mia “Moto del Tempo”. Parlavano di noi. Ci chiamavano con uno strano nome, impronunciabile in cinese, più o meno “nimby” (?). Un turista Inglese che passava di la mi ha detto, non ci faccia caso, vuol dire “Non nel mio cortile”.
Ritornato in Italia da poco ho letto le ultime riflessioni sul blog di Luca e Michele (quella di Michele la condivido di più) e riflettevo sulle cause “culturali” della nostra condizione e sinceramente non me ne è venuta in mente nessuna se non quella di come ci chiamano i Cinesi.
In breve credo possa essere definita come l’incapacità di un popolo di guardare oltre la siepe, nel mentre rivendichiamo seccessioni.
Sempre più così pensiamo di “conquistare con la forza i nostri diritti” ed in verità sempre più ci allontaniamo da essi. Facciamo sempre più leggi che poi diventa “rivoluzionario” farle applicare.
In verità nel 2006 la stessa Comunità Europea ci era venuta in aiuto con un direttiva la 2001/42/CE obbligando i governi a legificare “Norme in materia ambientale” che portò anche l’Italia ad emanare un Decreto Legislativo n. 152/2006 di recepimento della stessa direttiva e che prevedeva tra l’altro la definizioni da parte delle Regioni di “Piani per la Gestione Integrata dei Rifiuti” e quindi la valutazione di impatto ambientale da parte di tutti i soggetti interessati. C’è stato anche un periodo di sospensione della legge per un contenzioso proprio sul ruolo delle comunità locali (comuni).
Oggi qual è la situazione? La Regione Campania non ha nessun “Piano per La Gestione Integrata dei Rifiuti” (che non significa la Legge Regionale sulla Provincializzazione, pure approvata ultimamente ma non ancora applicata) perché è su questo piano che anche i Comuni, le Province avrebbero potuto esperire tutte le verifiche di impatto ambientale, dimostrando semmai che il loro territorio per diversi motivi “non era idoneo” ad accogliere certi impianti, ma più naturalmente dedicare quel territorio ad es. a parco naturale. Quindi nello stato di emergenza commissariale ci troviamo nel paradosso che i poteri locali sono stati svuotati, anche per loro interesse, dei poteri ed i cittadini defraudati della loro rappresentatività e dei loro diritti. Diritti che sono collegati anche hai loro doveri di scelta.
Scegliere semmai il “male minore”, adottando come in medicina il criterio della “riduzione del danno”, guardando con onestà dentro e fuori il proprio giardino. Nella sostanza, il tentativo di coinvolgere le Comunità Locali è venuto meno proprio per effetto dell’atteggiamento degli stessi cittadini che si sono comportati un po’ come gli struzzi. Le scelte operate, anche se in via di emergenza, non credo però che escludano la corretta applicazione sia della legge che della direttiva della CE e credo che si possano ricercare utili strumenti per opporsi in ordine a quanto rilevato.
Nella sostanza i Comuni interessati all’area del Parco dovrebbero fare ricorso alla Comunità Europea, sia in ordine alla mancanza del “Piano di Programmazione dei Rifiuti Regionale” che del mancato coinvolgimento degli Enti Locali sulla Valutazione di Impatto Ambientale per l’individuazione dei siti delle discariche ed a maggior ragione per il loro impatto extra provinciale.
Questa azione non è solo una contrapposizione ad una scelta, che al momento parrebbe obbligata rispetto all’emergenza rifiuti, ma oggi sarebbe il punto di partenza per ripristinare un “nuovo traguardo culturale” nella rappresentazione dei diritti di cittadinanza. L’utopia di cui stavamo parlando prima.
Una piccola curiosità economica l’export verso la Germania dei nostri rifiuti ci costa 215,00 € per tonnellata, equivalenti nel 2007 a 400.000,00 € al giorno, metà dei quali per il trasporto. Nonostante tutto il prezzo risulterebbe più competitivo rispetto al loro smaltimento in Italia o nella stessa Campania, dove costa da un minimo di 290,00 € euro a tonnellata fino ad oltre 1.000,00 euro (120,00 € per farne eco-balle, 20,00 € per il trasporto, 150,00 € l’anno per lo stoccaggio provvisorio che in alcuni casi ormai va avanti da un decennio).
Per consultare il testo del D.L. 152/2006:
http://www.bosettiegatti.com/info/norme/statali/2006_0152.htm
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
30 aprile 2008 at 6:24 PM
ops …ho sbagliato a postare qui il commento di prima……dovevo inserirlo nell’altro post…fa niente. tanto tutto serve alla causa.
Nanosecondo al secolo Enzo Maddaloni
30 aprile 2008 at 6:27 PM
Come partecipare , personalmente e con l’ associazione HK ?
Assente dall’ Irpinia fino ad agosto.
Lontana emotivamente
dai toni catastrofici e dai caratteri cubitali SCARICATI a VALANGA,
che girano sul blog e che
nel mio vissuto, sembrano deleteri quanto una montagna di veleni ed altri percolati….
Come partecipare se non continuando a leggervi, ascoltarvi e DIFFONDERE il blog e le belle foto di Angelo, a testimonio dell ‘ Irpinia?
Come partecipare , quando i GIOCHI CULT sembrano tutti fatti ,
ognuno con le sue competenze e pochissimi che parlano di SALUTE,
ma molti parlano intorno alla salute e all’ enogastronomia …
notoriamente elemento cult per campare fino a 110 anni ?!
Posso partecipare : posso mettermi in contatto con Angelo V, Michele D’ O e Stefano V. per l’ aggiornamento delle mailing list extra-regionali, certo , questo lo posso fare.
Con una riserva grande che TUTTI voi conoscete bene : le mail e gli altri dati personali non possono essere divulgati sul blog tramite pubblici elenchi , in base alle norme della privacy e allo stesso regolamento del blog ( andare alle note legali per scoprirlo).
Detto questo, vi leggo e vi diffondo, ma ci sono tematiche profonde da verificare , che hanno a che fare con la provvisorietà della Comunità Provvisoria e il possibile cambiamento: questo è insito nei giochi cult che sono già in atto, non nelle tematiche di difesa della agricoltura e della pastorizia.
Per ora questo posso offrire : ricerca di indirizzi -mailing e diffusione alla mia mailing list.
Vi auguro un approccio sereno e aperto al dialogo , nei prossimi giorni.
Teresa Cella Per HERA-KlèS
HERA-Klescampania
30 aprile 2008 at 8:54 PM
Domenica a sant’andrea di conza , vi invito a parteciapre attivamente all’incontro che dovrà vedere la discussione intorno alla fattibilità di una proposta (concreta … cioè anche con dati ed analisi) per la realizzazione del parco regionale dell’irpinia d’oriente.-
Propongo di provare a calarsi in un’attività partecipata che come Amici della Terra caldeggiamo e proponiamo spesso.
Vi chiedo di portarvi una penna e dei post-it.
Noi portermo un pò di cartografia e qualche foto !
Se ci va… prima della discussione plenaria… potremmo seriamente scherzando lavorare un pò…….
Luca Battista
luca b.
30 aprile 2008 at 11:45 PM
@luca e tutti gli altri comunitari al lavoro per il parco
spero di riuscire anch’io a portare un pò di materiale per la mia parte.
casomai buttiamo giù un programma di lavoro un pò più dettagliato e partecipato?
@angela stanco
chiamami, appena vuoi/puoi, mi piacerebbe lavorare insieme su questa cosa, se, chiaramente, fa piacere anche a te.
elda
eldarin
1 Maggio 2008 at 5:56 PM
Carissimi amici del’irpinia d’oriente, spero che si riesca nell’impresa di realizzare il parco quanto prima.
Pasquale Innarella
Pasquale Innarella
2 Maggio 2008 at 9:33 am
Nessuno tocchi il cosmico formicoso …
Siamo pronti a scendere in campo con le armi più efficaci .. L’arte , la poesia , i suoni e i colori.
Luca Pugliese e i Fluido Ligneo
Luca Pugliese
2 Maggio 2008 at 2:13 PM
@ Elda , ma @ per tutti , per chi ci sarà Domenica a Sant’Andrea di Conza
Domenica l’incontro dovrà asolutamente concludersi con una chiara organizzazione di gruppi di lavoro tematici.
Poi il blog e le mail serviranno a scambiarci suggerimenti ed integrazioni anche inter-gruppo. E’ evidente che non si può lavorarre a compartimenti stagni.-
E’ importante capire come fattivamente organizzarsi, anche perchè dovrà essere posto un obiettivo temporale che è quello della organizzazione di un importante giornata-convegno-evento (già annunciata e di cui Amici dellaTerra può farsene carico) .. casomai a settembre. (ma nache prima se volete..forse però non è strategico) . così c’è il tempo per sedimentare e raccogliere i materiali e discuterli..prima di presentarli.-
Domenica Amici della Terra porterà con se un cartografia dell’Istituto Geografico dell’intera zona. Poi un pò di schede .. che potrebbero servire a giocare-lavorare seriamente tutti insieme, e quindi cominciare a lasciare traccia di un senso partecipativo e condiviso di un laboratorio per il paesaggio.-
Luca Battista
luca b.
2 Maggio 2008 at 2:29 PM
Ringrazio tutti per aver fatto girare la lettera aperta a De Gennaro, e ringrazio chi ha provveduto a girarmela. Venire a conoscenza dei misfatti dei nostri politici e sempre un bene per sapere chi votiamo per tutelarci. La salute pubblica interessa sempre meno ai nostri governanti ,l’importante per loro e mettere le toppe per rimediare momentaneamente alle loro mancanze. Mi avrebbe fatto piacere essere con voi Domenica 4 Maggio a Sant’Andrea di Conza, purtroppo il mare di mezzo mi nega questa opportunità; dò tutto il mio solidale appoggio affinchè non si realizzi questa ennesima bruttura. Forza Irpini !!!
Gerardo
Gerardo
2 Maggio 2008 at 7:29 PM
@ luca + fluido
domenica dovete essere con noi a conza e/o s.andrea
e se potete, portate da suonare
serve anima, serve musica perchè tristezza e scoramento stanno, purtroppo, per prevalere
verderosa
2 Maggio 2008 at 8:20 PM
Saremo là…
Io e tutti quelli che potranno seguirmi..
Luca Pugliese
2 Maggio 2008 at 9:21 PM
Perdonate la nostra mancata presenza fisica , ma impegni non previsti ci hanno rubato a voi.
La nostra anima è là a lottare , anche se oggi abbiamo appreso , almeno per quel che sembra, buone notizie.
Teneteci informati , nonostante la nostra causa è da sempre , e sarà per sempre quella di amare la nostra cara-amara terra , che a nostro avviso già è stata trattata da noi stessi come una discarica , basta andar a girovagare cercando asparagi per rendersene conto..
e ciò mi riempie di veleno..e spero non dia ragione a quelli che ci stanno puntando l’indice contro.
A presto!
e teniamo forte.
Luca e i Fluido Ligneo
Luca Pugliese
4 Maggio 2008 at 5:17 PM
nel darvi la mia piena disponibilità all’importante e valida iniziativa intrapresa (la trovo utile a prescindere dal momento contingente e gravoso è infatti una operazione di marketing territoriale che manmcava alla nostra bella Irpinia) mi impegno da subito, con i mei allievi dell’Istituto d’Arte di Calitri, per il LOGO sul tema.
Un caro saluto, Antonio Iannece (cell. 3460601973)
Architetto Antonio IANNECE
6 Maggio 2008 at 10:53 am
prof sei grande!
da katiuscia
katiuscia
22 Maggio 2008 at 6:20 PM
Очень классное место, мне тут понравилось, правда…
Столько всего полезного и позновательного, я тут задержусь на долго.
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16 ottobre 2008 at 2:51 am
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4 luglio 2010 at 12:50 am