Archive for the ‘Luca Battista’ Category
In Loco Motivi, un tentativo per salvare l’Avellino -Rocchetta s.a.
Pubblico qui una intervista pubblicata sul sito web Il Cambiamento. Lo scorso anno per sette giorni sette la stazione ferroviaria di Cairano ritornò ad ospitare due coppie di treni giornalieri. L’azione di In Loco Motivi e la rete di associazioni che la sostengono ha prodotto concreti esempi di nuovi usi e di nuove modalità di fruizione del “Treno irpino del Paesaggio”. Il Cairano 7x, potrebbe continuare a ripercorre questa strada, se l’organizzazione lo ritenesse coerente ci sta da inoltrare richiesta ufficiale a TreniItalia e trovare economie necessarie a rimettere il treno sui binari almeno per una volta, casomai a settembre. (Luca Battista ) ******************
La linea ferroviaria Avellino Rocchetta nel dicembre 2010 è stata sospesa dalla Regione Campania perché considerata “antieconomica”. Il problema riguarda tutto il territorio nazionale: per una logica puramente economicista,8000 chilometridi linee minori sono soppresse, abbandonate o in via di soppressione. Abbiamo incontratoLuca Battista, uno degli ideatori del progetto In Loco Motivi. di Virginiano Spiniello – 16 Giugno 2011 (da http://www.ilcambiamento.it )
L’Avellino Rocchetta è una tratta che, sviluppandosi per circa 120 km, unisce il capoluogo irpino alle aree montuose interne e arriva fino in Puglia, toccando la Basilicata. È una ferrovia minore, nata nel 1895 e voluta fortemente da Francesco De Sanctis. Un treno che si inerpica lungo le valli fluviali, salta sui ponti, mastica le montagne, penetra territori dalla forte valenza paesaggistica, sconosciuti ai più, anche nella stessa Campania.
È una tratta considerata antieconomica per il basso numero di clienti. Nel giro di poco più di un anno, però, un raggruppamento di organizzazioni, cittadini e associazioni ha realizzato il progettoIn Loco Motivi, dimostrando che si può fare animazione territoriale dal basso e valorizzare e promuovere a costo zero le aree interne del meridione proprio utilizzando quelle ferrovie che, sempre più, le regioni stanno dismettendo ritenendole improduttive.
Nonostante i numeri e i risultati, nel dicembre 2010 la linea è stata sospesa dalla Regione Campania. Un eufemismo per dichiararne la soppressione visto che, ad oggi, non si ha notizia di nuovi treni in partenza da Avellino. Luca Battista, referente provinciale di Amici della Terra, è stato dall’inizio parte attiva di questa avventura.
Memo. Storia e mistero del genere umano
Un’azione di teatro civile per non smettere di fare domande ai nostri decisori politici.
Una azione culturale inedita ed originale per l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio, per riportare al centro dell’attenzione il Borgo Ferrovia di Avellino, per valorizzare una delle opere d’arte contemporanea più importanti dell’ITalia: “Il Murales della Pace.Bomba Atomica e Coesistenza pacifica” di Ettore De Conciilis.
Il “Treno Irpino del Paesaggio” ha creato le condizioni affinchè i decisori politici e gli amministratori locali potessero difendere concretamente un’infrastruttura a servizio del turismo, un valore territoriale segnalatore di concreti sviluppi anche economici ed in termini di ricaduta occupazionale; non implementando ideologiche linee di principio, ma partendo da flussi e richieste reali del territorio.
Prima della incombenza della cecità e della sordità di parte della classe dirigente e politica campana, si è proposta una visione di un uso del treno legato alla fruizione del paesaggio ed ai principi di un turismo sostenibile, dove la variabile ambientale è prioritaria.
Oggi, facendoci anche rinvigorire
dalle parole forti, accorate, ricercate, pesate, sofferte, dolorose e ricche di speranza di Paolo Battista che ha dato “voce” alla forza grandiosa delle immagini del maestoso affresco del Murale della Pace di Ettore De Conciilis, chiediamo alla classe dirigente di dare seguito ai loro “spot” sull’Avellino-Rocchetta. E’ il momento di dire ciò che veramente si pensa e di fare ciò che si dichiara. Abbiamo assistito ad un gioco delle parti , ad esempio tra l’assessorato ai trasporti e l’assessorato al turismo della Regione Campania , che hanno vanificato la concretezza di una azione di cittadinanza attiva, mascherando scelte ingiustificate e dolorose, rimandando le decisioni alla correzione – ricalibrando le appartenze politiche sui territori – di programmazioni economico-finanziarie ultra milionarie.
E’ soprattutto un invito a partecipare, per darci ancora forza per difendere l’Avellino_rocchetta s.a.
(Luca Battista)
Pubblico qui la introduzione di Paolo Saggese al libro : Memo. Storia e Mistero del Genere Umano edito dalla Scuderi Editrice.
Grande mistero è la storia del genere umano, è un mistero così come un mistero è la stessa umanità, che è capace di opere immense, di creazioni sublimi, come di atrocità che cancellano ogni bellezza, ogni armonia, ogni pensiero. E la “storia del genere umano”, per parafrasare Giacomo Leopardi, testimonia tutto ciò. D’altra parte, come ricorderà poi Eugenio Montale, la storia non è “magistra” di niente, non ci ha insegnato, non ci insegna nulla, perché ogni generazione compie immancabilmente, quasi per una sorta di legge fisica (ma non è così), gli stessi errori, le stesse atrocità, spesso anzi “supera” gli uomini del passato soprattutto nell’uso della violenza e della spietatezza. Leggi il seguito di questo post »
Un’azione di teatro civile per l’avellino_rocchetta s.a.:”Memo”
Domenica 15 maggio 2011, a partire dalle ore 20.00, la Chiesa di San Francesco d’Assisi (in via Fontanatetta, quartiere Ferrovia, Avellino) ospiterà un’azione di teatro civile denominata “Memo – Voci di pace nella nostra storia”, voluta da Amici della Terra Irpinia – con il patrocinio del Comune di Avellino – per tenere accesa la fiamma dell’impegno per il rilancio della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, attraverso un evento culturale inedito ed originale.
La chiesa di San Francesco d’Assisi ha al suo interno un capolavoro dell’arte contemporanea: “Il Murale della Pace. Bomba Atomica e Coesistenza Pacifica”, di Ettore De Conciilis e Rocco Falciano, realizzato tra il 1964 ed il 1965. Nell’affresco compaiono, attorno alla figura di San Francesco, da un lato immagini di guerra e di distruzione, dall’altro di pace e di giustizia sociale. Accanto a Papa Giovanni XXIII e ai vescovi avellinesi, sono rappresentati John Kennedy, Mao Tse Tung, Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini e Fidel Castro. Criticato dai settori più tradizionalisti del cattolicesimo, l’opera ha poi ottenuto l’approvazione della Commissione d’Arte Sacra e di Paolo VI. Paolo Battista, giovane e talentuoso poeta irpino, darà anima e voce a questo straordinario affresco, attraverso una performance teatrale (in un unico atto) ideata con Salvatore Mazza e Andrea De Ruggiero (con la partecipazione del Clan H e della violinista Cristina Fiore), in cui l’uomo viene rappresentato come una metafora della memoria, Leggi il seguito di questo post »
Nucleare. Si torna alla politica ?
La scorsa settimana, con un tempismo “metafisico”, ( rispetto al dramma nucleare giapponese conseguenza del terremoto dell’11 marzo) Caldoro, Governatore campano, ha detto si al Governo centrale. La Campania è a favore del nucleare (lo dice lui ?) ed è pronta ad ospitarne centrali. I consiglieri regionali irpini si sono espressi. Tutti a favore tranne la D’Amelio.La posizione espressa dai rappresentanti del centrodestra irpino è vicino al parossismo, alla elevazione massima del concetto di ambiguità : si al nucleare in Campania , ma non in Irpinia.E’ la solita zuppa, cucinata in tutte le salse e da tutti i partiti nel corso degli anni e che ha consentito , ad esempio, il disastro sulla gestione dei rifiuti. Il problema è che la questione legata al nucleare è pure peggio.Per fornire motivi di riflessione ed approfondimento “copio ed incollo” le dichiarazioni dei rappresentanti politici irpini alla regione Campania, ma anche e soprattutto una sintesi “scientifica” che dimostra e fornisce altro materiale a chi si sta impegnando e si impegnerà nella campagna referendaria contro il nucleare.
L’ultimo week-end di maggio è stata stabilità la prima scena per Cairano 7x.
Il blog vuole raccogliere suggerimenti e proposte.
Mi piacerebbe – indipendentemente dall’offrire un impegno diretto del sottoscritto accompagnato dall’associazione che rappresento – che si dedicasse il primo week-end di Cairano ai temi dell’energia e più in particolare tre giorni densi dedicati esclusivamente a spiegare la necessità di andare a votare e di votare contro il ritorno del nucleare in Italia.
Ecco un bel modo per rimettere in uso modalità e posizioni politiche chiare e differenti, insomma riconoscibili.
Cairano 7x , conserverebbe momenti evidenti di approfondimento dedicati allo sviluppo sostenibile evidenziando anche precise posizioni sulla politica energetica italiana.
(Luca Battista) Leggi il seguito di questo post »
Il treno del paesaggio, un patrimonio da difendere
Le ferrovie dimenticate, i tagli e le opportunità che si perdono. Necessario un progetto comune.
di Anna Donati *
Domenica 6 marzo si è svolta la IV giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, e per sottolineare l’importanza delle linee minori, ho partecipato all’evento organizzato ad Avellino, lungo i binari della ferrovia verso Lioni-Rocchetta Sant’Antonio, organizzato dall’associazione «In_loco_motivi». Tutto l’itinerario si è svolto usando un autobus in quanto in questo momento il servizio ferroviario è sospeso, e questo ha dato purtroppo ancora più significato alla giornata, per non dimenticare e non far cadere nell’oblio la linea ferroviaria irpina. Tante persone amanti del territorio, del sua natura, del buon cibo, delle sue città uniche come Calitri, con paesaggi spaziosi e ricchi di storia, unite da questo filo che la ferrovia disegna sul territorio a cavallo di tre province e tre regioni diverse. Siamo stati accolti dall’amministrazione di Rapone, che con la sua bravissima sindaca Felicetta Lorenzo ha dato un autentico impulso alla sua comunità e alla sua identità. Leggi il seguito di questo post »
Realtà ed amore , provocazione e coraggio.
Il 15 luglio 2010 è stata approvata in Argentina una legge che non solo legalizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma consente altresì alle coppie omosessuali sposate di presentare domanda di adozione e (limitatamente alle coppie lesbiche) di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Col nuovo diritto di famiglia l’Argentina si adegua – primo Paese sudamericano – alla soluzione già seguita da altre Nazioni americane (in cinque Stati U.S.A. e in alcune regioni del Canada è del pari consentito alle coppie omosessuali di contrarre matrimonio e di adottare bimbi) ed europee (Spagna, Belgio, Olanda, Svezia, Islanda, Regno Unito).
Proprio in Inghilterra a Febbraio del 2011, si accende di nuovo la polemica tra le varie confessioni religiose dopo che la chiesa anglicana accetta la possibilità di celebrare il rito religioso anche tra gay. E così il ministro liberaledemocratico Lynne Featherstone è pronta a rivedere la legge sulle unioni civili, il Civil Partnership Act del 2004, cancellandone l’unica parte che sancisce ufficialmente una diversità, impedendo alle coppie dello stesso sesso di giurarsi amore eterno in un luogo di culto. «Non è una questione di diritti dei gay. È un fatto di libertà religiosa», ha spiegato un portavoce del governo. Nessuna chiesa sarà obbligata a benedire le coppie gay davanti all’altare, ma a nessuna sarà impedito di farlo. Alcune confessioni protestanti come i Quaccheri, gli Unitari e i rami più progressisti dell’ebraismo hanno comunicato la propria adesione alla riforma. Netto e infastidito il no della Chiesa cattolica. Papa Benedetto XVI ha condannato le relazioni gay e i matrimoni omosessuali definendoli «una distruzione del lavoro di Dio».
L’arcivescovo anglicano , invece (e ci piace molto) sostiene che la vita dovrebbe essere più lineare e semplice di così e che l’amore, quello universale, sta nel cuore di tutti. «Le coppie eterosessuali hanno il diritto di scegliere tra un matrimonio civile e uno religioso. Le coppie gay no. Se i grandi maestri e gli illuminati della storia non sono riusciti a trovare una conclusione, come possiamo trovarla noi?». Libertà. Non chiede niente più di questo.
La regione campania prima chiude l’Av-Rocchetta e poi sponsorizza le Ferrovie dimenticate.
Con il tempo che trascorre si mette a fuoco la insipienza di una intera classe politica, che non ha ancora compreso il significato del progetto di In Loco Motivi per l’AvellinoRocchetta; paragonadolo , forse, ad una gita da dopolavoro, e non comprendendo la forza della dimostrazione degli effetti di una visione nuova per l’uso della più antica ferrovia irpina.
Per ultimo si aggiunge il paradosso beffardo della sponsorizzazione (economica, se è confermato il medesimo sostegno dello scorso anno) della Regione Campania alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate organizzata da COMODO (Confedarazione Mobilità Dolce) per il 6 marzo in tutta Italia.
Il 6 marzo, l’Avellino Rocchetta sarà comunque presente nel cartellone di oltre 50 eventi sparsi su tutto il territorio nazionale. Il gruppo di lavoro di In Loco Motivi spinge perchè almeno per quella giornata ritorni il treno, e verificheremo se l’Amministrazione Provinciale o qualche comune – casomai riuniti insieme – possano investire pochi euro per richiedere l’attivazione almeno di una corsa. Altrimenti, Amici della Terra Irpinia, proverà ad impegnarsi con chi vorrà affiancarsi , affinchè la linea ferroviaria sia interessata per tratti e luoghi differenti, da una festosa e sincera partecipazione , di persone, studenti, associazioni, che “occupino” vari luoghi significativi della tratta (pensiamo al Ponte Principe sul fiume Calore a Lapio, a Castelfranci nella zona dei mulini, a Lioni, e così via) dando vita ad un “trekking” ferroviario di percezione del paesaggio e di costruzione di memoria condivisa.
Da questo Blog il primo appello e speriamo che ci sia adesione.
(Luca Battista)
Di seguito posto una riflessione di Pietro Mitrione apparsa sul Il mattino dell’8 febbraio
Dal 13 dicembre 2010 la ferrovia Avellino-Rocchetta, su decisione della Regione Campania, è stata sospesa, parcheggiata nel limbo delle opzioni da adottare per il futuro del trasporto pubblico locale, regionale e provinciale. Il silenzio calato su questa strana scelta è sintomatico del reale impegno istituzionale: tante promesse, tanti annunci che hanno prodotto Leggi il seguito di questo post »
I castelli di sabbia dell’economia da fonti rinnovabili.
La Terza rivoluzione Industriale è quella che caratterizzerà il tempo che verrà. L’Era dell’Ambiente. Come tutte le rivoluzioni industriali genera economia e benessere . Per questa finalità non può reggersi su incentivi statali e pubblici. E’ quello che è capitato in Italia negli ultimi anni con gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A Roma il 24 gennaio si è svolta una interessante conferenza pubblica promossa dall’associazione Bruno trentin. Un modo per ascoltare le riflessione di chi ricopre ruoli chiave nel sistema economico e di gestione energetica italiano.
Se mancassero i fondi pubblici il sistema economico legato alle rinnovabili crollerebbe. Il settore delle energie rinnovabili si sostiene principalmente sulle sovvenzioni pubbliche, e di conseguenza è interessato da una bolla speculativa che potrebbe esplodere se venissero meno i fondi statali. A lanciare il monito è il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, intervenuto il 24 gennaio alla conferenza pubblica “L’energia per il lavoro sostenibile – La terza rivoluzione industriale”, promossa dall’Associazione Bruno Trentin.
Rischio di bolla speculativa
Massari ha spiegato che “i conti economici di queste imprese senza le provvidenze statali non reggerebbero. Avere investito nell’installazione del pannello o del mulino a vento ha determinato la creazione di un sistema economico garantito da soldi pubblici”. Ciò comporta “il rischio di una potenziale bolla speculativa pronta a esplodere” afferma Mussari, in quanto “potrebbe venir meno il finanziamento pubblico” o “qualcuno potrebbe tirare fuori il pannello più efficiente e quello esistente diverrebbe obsoleto”, con effetti sui piani finanziari. Leggi il seguito di questo post »
Rifiuti campani, incubo senza fine.
A Strasburgo il 18 gennaio 2011, a seguito delle interrogazioni orali presentate da eurodeputati, la Commissione Europea in seduta plenaria si è confrontata sulla crisi dei rifiuti in Campania; ha esplicitato tramite il Commissario Potocnik la sua posizione su quanto fatto finora dall’Italia per uscire dalla procedura di infrazione e per evitare la condanna a sanzioni pecuniarie a seguito della sentenza della Corte di Giustizia del marzo 2010. Il Commissario ha segnalato che c’è “molto da fare per ottemperare alla sentenza della Corte” e ha proposto un elenco di priorità incoraggiante: ampliare e migliorare le strutture di gestione dei rifiuti tenendo presente la gerarchizzazione dei rifiuti (e quindi ponendo l’incenerimento come opzione ultima ), dare “priorità alla riduzione dei rifiuti, al riutilizzo e al riciclo”, “garantire la differenziata su tutto il territorio regionale” e “offrire alla Campania le capacità di compostaggio”. “Le autorità italiane dovranno svolgere un’analisi delle eco balle prima di decidere come e dove smaltirle”.Inoltre, in regioni di alto pregio antropico e paesaggistico come la Campania , decidere di smaltire i Rifiuti in un parco naturalistico non rappresenta una violazione di per sé del diritto comunitario; cioè è possibile smaltire rifiuti in aree protette , a patto che si attuino misure di compensazione e mitigazione così come derivanti da una corretta valutazione di impatto ambientale. Leggi il seguito di questo post »
Moratoria per eolico e fotovoltaico a terra contro le speculazioni.
Come contributo al dibattito avviato su questo blog, ed in attesa della annunciata petizione, pubblico il documento di Amici della Terra Italia, diffuso venerdì 14 nell’ambito di una rilevante ed affollate conferenza stampa svoltasi a Roma e promossa da Amici della Terra, Comitato Nazionale del Paesaggio, Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia con l’adesione di Comitato per la Bellezza, Fare Verde, Movimento Azzurro, Altura.
In Irpinia la situazione non è più felice di altri paesaggi e territori tenuti sotto scacco da speculatori senza alcun scrupolo per il paesaggio, anzi pericolosissimi perchè il loro business è ammantato di “verde” e di “ecologia”.
Qui soltanto per sottolineare che prima di un problema paesaggistico ed agricolo eolico e fotovoltaico rappresentano un problema economico, nel senso che massicci investimenti ed incentivi per favorirne la installazione in grandi centrali sono perfettamente inutili in termini di ricadute energetiche sui consumi finali del sistema Italia. (L.B.)
In questi giorni il Parlamento sta esaminando il decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea 28/2009 che impegna l’Italia a coprire con il 17% di energia rinnovabile i consumi finali di energia entro il 2020. Cogliendo opportunamente questa occasione, il Governo ha predisposto un testo di riforma e di riordino dell’intera partita degli incentivi, definendo nuovi sistemi distinti per fonte e fra impianti di piccola taglia e grandi impianti industriali. Leggi il seguito di questo post »
(io, pendente. deluso).
Omaggio a Mio fratello. (L.B.)
COLLAPSUS ( poema in versi liberi ) . Poema dell’antimodernità
di Paolo Saggese
Paolo Battista è un poeta urbano, come da subito si è rivelato con la sua prima plaquette appunto “Canti urbani”, e con “Collapsus – poema in versi liberi” si conferma da irpino trapiantato a Roma poeta della metropoli e della modernità liquida. Una notazione marginale, prima di arrivare al cuore del problema, è che il poeta si richiama sin dal titolo alla cultura classica e alla tradizione letteraria italiana, sebbene proprio il richiamo alla classicità, come in Sanguineti, produca un forte contrasto tra passato e presente, tra canoni codificati e sperimentalismo. Infatti, si parte da un titolo latino, cui segue la nota esplicativa, che nega la natura stessa, la possibilità stessa del poema: non è possibile un poema in versi liberi, un poema che anzi alterna verso e prosa, mediante la tecnica comunque già classica del “prosimetrum”. È un po’ come l’Ovidio dell’“Ars amandi”, che scrive un poema didascalico in distici elegiaci (e non in esametri) dedicato non agli dei, alla filosofia o all’agricoltura (si pensi ad Esiodo, Lucrezio Virgilio), ma all’arte di amare!
Dunque, “Collapsus” è un poema dei nostri tempi, un poema che definirei dell’antimodernità, perché questi crolli, queste cadute, queste rovine non sono quelle semplicemente del poeta, né semplicemente di Roma, la città eterna del Cristianesimo, né quelle della città eterna della classicità, sono bensì i crolli comuni, le rovine, le cadute, le polveri di macerie di un’intera civiltà, che è quella umana. Leggi il seguito di questo post »
La consapevolezza del fare. Per non seppellire l’Avellino_Rocchetta
Il ciclico dibattito che si ripete ad ogni coma profondo della storica, identitaria e futuribile tratta ferroviaria Avellino_Rocchetta – favorito soprattutto dalla chiamata in causa dei rappresentanti istituzionali e sollecitata dalla condotta tutta “politica” che è scaturita dall’azione della rete di associazioni di In Loco Motivi – sembra di nuovo arenarsi nel risultato concreto prodotto: corse giornaliere , “turistiche” e dedicate a progetti scolastici soppresse .
L’incontro svoltosi a Napoli con l’assesore regionale ai trasporti, prof. Vetrella, i dirigenti dell’Acam (Agenzia Campana Mobilità Sostenibile) ed i vertici di TreniItalia, “santifica” la definitva chiusura della linea. Nonostante che la riduzione ai tagli dei trasferimenti governativi alla regione , in materia di trasporto pubblico, sia passata dal 30% al 10% , non si è riscontrata alcuna ricaduta sulle scelte decise senza nessun preliminare confronto con il territorio. L’Irpinia è completamente falcidiata di tutto il trasporto su treno , confermando solo pochissime corse per Benevento e quelle, forse, decisamente inutili per Roma, vista la sovrapposizione con diverse corse con autolinee.
Il criterio della soppressione delle corse a “domanda debole“ è un trucco, buono per ingannare i superficiali e gli apatici.Tutto ciò dimostra e rende visibile la mistificazione che la classe politica e dirigente irpina ha messo in atto nelle ultime settimane, abdicando di fatto dal ruolo che le compete : stabilire priorità e scegliere.
Ricordiamo , con la stessa meraviglia di quando ne fu data notizia a caratteri cubitali sulla stampa locale , della presa di posizione del vicepresidente regionale che induceva a ritenere “salva” l’avellno _rocchetta e non soppressa, giocando con i termini ed i significati effettivi che stanno dietro a scelte già compiute.
Riporto un articolo pubblicato su Il mattino il 21 dicembre, spero non un epitaffio o un “quel che poteva essere” , buono solo per future recriminazioni. (luca battista) Leggi il seguito di questo post »
Non battaglia di resistenza, ma priorità di scelte.
Metto qui questa mia riflessione, pubblicata su Il mattino ed. Avellino, l’8 dicembre 2010. Colgo l’occasione anche per ringraziare Generoso Picone, che ha avviato sul suo giornale un dibattito molto interessante e molto utile che ha messo al centro il senso dell’Avellino Rocchetta oggi.
Intanto sabato 12 dicembre alla stazione di Avellino – ore 6,00 – ci sarà un’alba buona per ritrovarci ed accompagnare quella che sembra essere l’ultima corsa dell’Avellino Rocchetta.
Su questo blog, è stata inoltre lanciata una petizione a favore di un riconoscimento della tratta come bene culturale. L’auspicio e che non si traduca in un mero strumento vincolistico; ma questo punto di vista pure è spiegato nell’articoo di seguito e soprattutto in un commento al post che promuove la petizione, che resta un’azione meritoria e fondamentale, perchè misura il grado di attenzione di fruitori e cittadini di questi territori e non solo.
Grazie a chi ha messo da parte l’indifferenza per sostenere la richiesta della non chiusura dell’Avellino _Rocchetta. (L.B.)
Integrazione tra ferro e gomma, questa la strategia per il futuro — di Luca Battista *
L’allarme sull’ennesimo paventato rischio di chiusura totale della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, fu lanciato già il primo settembre del 2009. Da allora una rete irpina di associazioni ambientaliste, sociali, turistiche confluiscono in un unico progetto. Il progetto è «In Loco motivi», che programma dall’autunno del 2009 a quello del 2010 escursioni organizzate che hanno mirato alla conoscenza della tratta, facendo riscoprire le possibilità culturali, paesistiche ed enogastronomiche del territorio attraversato. Leggi il seguito di questo post »
Il premio Nobel alternativo il “Right Livelihood Award” ad un amico dell’Irpinia: Nnimmo Bassey chair di Friends of the earth.
Nimmo Bassey è stato insignito di un importante riconoscimento internazionale : il Right Livelihood Award (Premio al corretto sostentamento) o comunemente definito “Il premio Nobel alternativo”. Il riconoscimento prestigiosissimo che ha ritirato oggi, 6 dicembre a Stoccolma, segue quello già acquisito nel 2009 come eroe per l’ambiente, assegnato però dal giornale “Time”. Siamo davvero felici ed onorati di rappresentare in Irpinia ed in Italia un pezzo del network ambientalista più diffuso del mondo “Friends of the earth international”, di cui Nnimmo è presidente e degnissimo rappresentante. Ricordiamo con fervore le giornate trascorse in Irpinia a giugno del 2010 in occasione di Cairano 7x e a Roma in occasione della conferenza stampa sulla sua azione di denuncia contro le multinazionali petrolifere in Nigeria. Ci auguriamo di rivederlo in Italia, il prossimo anno , a Cairano 7x 2011 disponibile a lavorare e a proporre azioni in linea con lo spirito di cairano 7x, come aveva promesso. (L.B.) Leggi il seguito di questo post »
Per non smantellare tasselli del futuro possibile.
Ricopio, in questa nota il bell’articolo di fondo a firma di Aldo Balestra pubblicato sul Il mattino, edizione Avellino del 2 dicembre 2010. E’ l’ultimo tentativo di far compagnia alla moribonda Avellino-Rocchetta. Serve uno scatto d’impeto per procastinarne la fine e trovare -anzi praticare con continuità l’antidoto alla sua morte.
Il 7 dicembre, martedì , conferenza stampa alla stazione ferroviaria di Avellino, ci piacerebbe la partecipazione di tantissimi. Una mobilitazione per testimoniare questa volta a favore di una azione concreta, propositiva fattiva già messa in atto da in Loco Motivi.
Chiederemo, e lo stiamo già facendo, ai sindaci degli oltre 30 comuni interessati dalla tratta, ma perchè no anche di tutti gli altri , di seguire la strada già tracciata dal comune di Paternopoli e di Conza della Campania, che hanno deliberato (o stanno deliberando) contro la chiusura della stessa linea ferroviaria.
Alla Comunità Provvisoria, chiedo, di provare a raccogliersi intorno all’Avellino Rocchetta, elemento infrastrutturale decisivo per lo stesso Parco dell’Irpinia d’Oriente, indipendentemente da quello che diventerà : un’idea, un consorzio, un modo di riconsiderare la terra , un reale parco naturalistico. Magari riempire la stazione di Avellino , martedì 7 dicembre la mattina della conferenza stampa di chiusura.(L.B.)
di Aldo Balestra
Non dobbiamo, né vogliamo, commuovere. Desideriamo magari far riflettere, sollecitare contributi d’idee. Idee forti di una storia gloriosa, ma attuali; progetti sostenuti dal coraggio, ma realizzabili; proposte intrise di sogni ed ottimismo, ma utili. Che servano a questa provincia, proprio oggi e qui che ci domandiamo cosa sarà di una terra in crisi d’identità, sospesa tra passato e futuro, con la consapevolezza a volte inutilmente tronfia del primo e la paura forse eccessiva del secondo. Qui parliamo di una tratta ferroviaria condannata a morte. Esecuzione fissata per il 13 dicembre 2010. E questi sono i giorni più brutti, quelli in cui già si è entrati nel miglio verde, e si sa che il destino è segnato, e che le speranze di salvezza sono legate ad un filo. Leggi il seguito di questo post »
Franco Arminio letto a dieci milioni di italiani.
Ci sono giorni in cui si muore in molti.
Sono i giorni delle grandi sventure.
Quel giorno in questa terra fu il ventitré novembre del 1980.
Oggi è domenica, nel cimitero di Conza sono le undici del mattino. I morti del terremoto sono quasi tutti sulle stesse file, un piccolo cimitero dentro il cimitero. Facce di uomini e donne di ogni età. Facce e storie che non ho mai incrociato. Ora di ogni persona che vedo vorrei conoscere cosa diceva, cosa faceva. Dall’addobbo della lapide a volte si capisce che si tratta di persone di una stessa famiglia. Ecco Luisa Masini, nove anni, col gatto in braccio. Sotto di lei Valeria Masini, dodici anni, e poi Maria, quarantatre anni, la madre. Il pensiero va subito al padre, chissà dov’è nel mondo a trascinarsi con la sua pena. Più avanti un’altra famiglia: Gino Ciccone, quarantanove anni, e poi Michele di dieci e Alberto di ventuno. Quelli che sono qui certamente si conoscevano tutti.
Questo pezzo è stato letto con grande profondità da Roberto Saviano, in prima serata e nell’ultima puntata di Vieni via con me di lunedì 29 novembre, sul canale televisivo di Rai tre.
E’ davvero un grande privilegio, aver condiviso con Franco Arminio l’avventura di questi anni della Comunità Provvisoria e di Cairano 7x.
Testimone che con la sua poesia e la sua capacità di scrittura ha raccontato la nostra storia, anche la mia.
Luca Battista
Nonostante tutto, chiude per sempre l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio
Sta per accadere quello che ormai da sempre si prospetta per l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio: la sua completa soppressione.
A nulla è valsa una delle concrete esperienze di promozione territoriale dal basso e senza fondi pubblici che ha visto letteralmente rinascere a nuova vita il treno sulla più antica tratta irpina , come mezzo a servizio del turismo e della conoscenza del territorio.
Questa non è la posizione ufficiale di In Loco Motivi (la rete di associazioni composta da Osservatorio CGIL, Rosso Fisso, Irpinia Turismo, Irpinando ed Amici della Terra), è solo una sintesi , riportata, con un sofferente stato d’animo , dei documenti che si sono prodotti in questi ultimi mesi.
Pietro Mitrione, Maria Tolmina Ciriello, Valentina Corvigno, Giovanni Ventre, Agostino Della Gatta, e gli uomini e le donne di Amici della Terra Irpinia hanno tracciato un solco profondo e fertile nell’arido terreno sotto i piedi dei decisori politici e delle realtà istituzionali irpine.
Quel solco, potrebbe essere richiuso soffocando ogni germoglio che pure cominciava a fiorire.
E’ molto probabile che sulla questione più complessiva del sistema dei trasporti in Campania si aprirà un’altra vertenza significativa.
Chiederemo con la forza che ci hanno dato le migliaia di persone in questi mesi, di lasciare germogliare i frutti di In Loco Motivi e del Treno Irpino del Paesaggio e chiederemo quella solidarietà che l’Irpinia ha sempre dimostrato di garantire verso giuste, motivate e concrete cause. (Luca Battista) Leggi il seguito di questo post »
Scorie nucleari. Ecco le aree.
La individuazione di 52 aree possibili, come deposito di scorie nucleari, è stata elaborata dai tecnici della Sogin. Moltissimi di questi siti per depositi sono localizzati sulle aree di confine tra la Puglia e la Basiicata. Se la geografia conserva i suoi confini, molto probabilmente l’area dell’Alta Irpinia, la valle dell’Ofanto e l’Altopiano del Formicoso, per intenderci , potrebbero non essere esenti da questo destino di morte. Il Governo dice che non saranno imposti i depositi di scorie, ma saranno concertati con le Regioni, che nell’accettare saranno inondate da valanghe di milioni di euro come incentivazione e risarcimento.
Amici della Terra è fortemente contraria alla ipotesi nucleare per la produzione energetica nazionale, ritenendo la scelta inutile , costosa e pericolosa anche in termini di sicurezza nazionale, creando in Italia ulteriori possibili bersagli per attentati terroristici internazionali.
Si aprirà una stagione di nuova passione civile, in tutta Italia, ne siamo certi; , così come siamo certi che i risultati di questa contrapposizione tra affaristi, politici e speculatori e società civile proiettata a garantire benessere ambientale e sociale vedrà prevalere quest’ultima. (l.B).
Dal sito web del Corriere.it, una nota a firma di Roberto Bagnoli del 23 setetmbre 2010. Leggi il seguito di questo post »
Efficienza energetica. Il nuovo fronte dell’impegno per una politica ambientale.
Le politiche di efficienza energetica in Italia sembrano ferme al palo, probabilmente quelli delle torri eoliche. Si preferisce investire tutto sulle rinnovabili o peggio ancora sulla scelta scellerata del nucleare. Eppure la efficienza energetica è la vera fonte rinnovabile di energia a costo zero. Questo è il fronte di un nuovo impegno di politica ambientale d’avanguardia e fruttifero di consensi ampi e trasversali. Puntare esclusivamente su eolico e fotovolatico trascina con se rischi di trasformazione inusitata e stravolgimento del paesaggio , oltre che costi ancora troppo alti in proporzione alla quantità di energia utilizzabile per gli usi finali delle utenze, in rapporto anche alla obsolescenza della rete nazionale di trasporto di energia elettrica.
SEGNATELO IN AGENDA : CAIRANO 7X 2011. DIARIO ITALIANO DI NNIMMO BASSEY
di Nnimmo Bassey (presidente di friends of the earth international)
Nei giorni scorsi sono stato ad Avellino, Cairano e Roma, tutti posti in Italia ovviamente. Sono stato invitato dai compagni di Amici della Terra dell’area di Avellino a partecipare a Cairano 7x, un festival che dura un settimana dove artisti, poeti, scrittori, filosofi, musicisti, contadini, muratori, viaggiatori, si incontrano, partecipano a workshop e godono della ospitalità nelle case degli abitanti di Cairano. Io sono sicuro che ognuno di voi avrebbe voluto essere lì. É effettivamente un enorme esperimento culturale basato su sette progetti per sette giorni (così era nella prima edizione ndr). Le date dell’evento quest’anno erano dal 20 al 27 giugno. Ma io ero impegnato in quei giorni e quindi ho potuto visitare Cairano solo un paio di giorni dopo la fine della manifestazione.
Mi sono perso molto? Ci potete scommettere! Ma poiché Cairano è una cosa viva, ho potuto incontrare l’atmosfera e le impronte lasciate dal festival dietro di sé Leggi il seguito di questo post »
CAIRANO 7X 2010
L’avventura del nuovo Cairano 7x prende forma. Mercoledì ad Avellino, alle ore 11,oo nella sede dell’Amministrazione Provinciale in pIazza Libertà, conferenza stampa di presentazione e di avvio.
E’ online il sito web di Cairano 7x 2010.
Ogni commento, ogni approfondimento, ogni riflessione è bene , che almeno per tre settimane, si spostino anche nell’altra casa virtuale.
E’ un modo per sedimentare materiali buoni per la memoria futura , concretizzata , si spera questa volta, in catalogo, documentario, video e foto.
GIOVEDI 8 APRILE A CAIRANO
Un pomeriggio di inizio primavera ottimo per tornare sulla rupe dell’Irpinia d’Oriente e riprendere il filo del discorso su Cairano 7x, con la terra, i luoghi e le genti di Cairano.
Mai il discorso e l’amore per Cairano si sono interrotti.
La Comunità Provvisoria ha lavorato e molto. Tanti ospiti contattati, tante adesioni, alcune anche belle ed importanti ed internazionali.
La rete delle adesioni, delle attenzioni, della partecipazione sta crescendo sempre di più.
Allora giovedì pomeriggio 8 aprile, alle 17,00 a Cairano, per buttare altra legna sul fuoco dell’ardore e della passione per il nuovo Cairano 7x.
Luca b.
IN LOCO MOTIVI: UN PROGETTO TERRITORIALE
Il 7 Marzo in tutta Italia, oltre 80 eventi per focalizzare l’attenzione su quelle linee ferroviarie ormai inutilizzate o in via di dismissione. Co.Mo.Do., Confederazione Mobilità Dolce, tre anni fa avviò questa mobilitazione.
Oltre 8.200 km in tutta Italia sono le linee ferroviarie dismesse, incompiute o superate da varianti di tracciato o sottoutilizzate. Tutte sacrificate sull’altare della cosiddetta modernità.
La rete ferroviaria storica in Italia, così come si è sviluppata a partire dalla metà del secolo XIX, sottoforma di tracciati, impianti, materiale rotabile, possiede un irrinunciabile valore culturale sotto il profilo ingegneristico e testimoniale e sotto il profilo paesaggistico.
Per la prima volta, l’Irpinia con la storica Avellino Rocchetta Sant’Antonio , è parte attiva della Terza Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate.
Oggi si prova a ragionare ripensando ad un uso o riadattamento di queste linee ferroviarie legato a progetti di rilancio economico a fini turistici, tra questi anche il coinvolgimento delle scuole onde permettere a tanti giovani di conoscere ed amare il proprio territorio.
Proprio con questo obiettivo InLoco_Motivi ha coinvolto la Avellino – Rocchetta Sant’Antonio in viaggi che
attraversano i luoghi più suggestivi della provincia.
La storica linea ferroviaria irpina è stata inaugurata nel 1895 e, oggi, rappresenta un monumento di storia e di cultura materiale del territorio provinciale avellinese. Leggi il seguito di questo post »
Tra apollineo e dionisiaco.Amore in maschera.
IN_LOCO_MOTIVI- IL TRENO IRPINO DEL PAESAGGIO
Il treno come una continua scoperta delle terre d’Irpinia.
Carrozze ferroviarie come occasione di eventi e d’incontri
Tra apollineo e dionisiaco, amore in maschera
Prossima fermata: San Francesco a Folloni e Montemarano
per programma e modalità di prenotazione qui: http://avellinorocchetta.wordpress.com/2010/02/10/tra-apollineo-e-dionisiaco/progr_treno_carneval-2/
Semel in anno licet insanire. A Carnevale tutto è permesso, anche innamorarsi.
Carnevale e San Valentino, due ricorrenze che in irpinia hanno la loro celebrazione in luoghi dell’anima e della tradizione.
Cairano 7x 2010. Incontro.
L’avventura di cairano 7x è ripartita!!!!!
GRAZIE A TUTTI
Luigi D’Angelis . Sindaco di Cairano
Cairano7x, Festa della terra e dei paesi edizione 2010. Incontro Venerd’ 12 febbraio ad Avellino, Largo Scoca, 2, sede di Amici della Terra, ore 19,00.
Cairano come luogo d’intreccio, capitale dei confini. Ogni arte, ogni persona si sporge sul bordo di se stessa, si pone in bilico, in ascolto di altre arti, altre persone. La seconda edizione di Cairano7x si svolgerà in questo solco tracciato con la prima edizione, cercando di esaltarne gli elementi più convincenti e di ridurre gli aspetti problematici. Leggi il seguito di questo post »
Il 1° Almanacco di Paesologia
“Credo sia la prima volta che in Irpinia si faccia un incontro in cui si discute intorno a un’idea nata e cresciuta qui. Pensare i paesi coi nostri pensieri e non con quelli degli altri, questo è il punto di partenza.”
Questo è stato l’incipit , dichiarato dal moderatore Franco Arminio, che dettò la traccia delle diverse relazioni presentate al 1° Seminario di Paesologia e dal quale scaturì la discussione svoltasi nel restaurato Castello Aquino di Grottaminarda il 9 gennaio del 2010 . Le relazioni, le slide, i video, le proiezioni di immagini e visioni, affrontarono diverse questioni scaturite da una analisi e da una ricerca teorica, culturale e pratica intorno alla “scienza paesologica” e che tenne incollate alle sedie, nelle due sessioni del seminario, tantissime persone; oltre 150 quelle registrate al tavolo della reception.
Tra gli obiettivi di medio termine del Seminario fu deciso di strutturare , impaginare ed editare i contenuti di quanto relazionato tanto da dare alle stampe (web innanzitutto, ma anche cartaceo) il 1° Almanacco della Paesolgia.
Amici della Terra Irpinia, garantì il lavoro di raccolta e di editazione degli interventi, con la supervisione di Mauro Orlando ed il coordinamento scientifico di Franco Arminio.
Considerato anche l’avvio della attività di programmazione e di organizzazione del prossimo Cairano 7x 2010, è necessario chiedere a tutti i relatori, di inviare il proprio intervento, il proprio testo, la propria ricerca, affinchè l’Almanacco possa essere considerato come giusta introduzione ai laboratori ed agli incontri che caratterizzeranno la settimana cairanese del giugno 2010, e trovare proprio in quei giorni lo spazio giusto per essere distribuito, offerto, promosso. L’Almanacco è aperto, ovviamente, anche ai contributi provenienti da persone che fisicamente non hanno potuto relazionare , ma che possono contribuire ad una maggiore definizione degli ambiti della paesologia. Leggi il seguito di questo post »
Visioni di paese in paese. Le foto di Iadarola, Di Vilio ed Armino in mostra a Napoli
GIOVEDI’ 21 GENNAIO ALLE ORE 19 al TRIP di Napoli, sito in Via Martucci N° 69, La Stagione della Fotografia apre le porte alla Comunità Provvisoria con una mostra di fotografia di Salvatore di Vilio e Federico Iadarola La serata prevede una presentazione dell’ultimo libro di Franco Arminio: “Nevica e ho le prove” Ed. Laterza.” ad opera dell’autore e di Francesco Durante. Sarà presente una delegazione della Comunità Provvisoria.
“VISIONI DI PAESE IN PAESE”
Dai pensieri di Franco Arminio alle sue fotografie ed a quelle di Federico Iadarola e Salvatore Di Vilio Esperienze visive della Comunità provvisoria A cura di Federica Cerami
Quando le parole riescono ad essere molto evocative avviene una magia; ad occhi aperti ogni parola si trasforma in immagine ed all’improvviso ci ritroviamo tutti dentro ai racconti che stiamo leggendo. Credo che questo evento magico sia accaduto a tutti i lettori degli scritti di Franco Arminio. Non lasciamocele scappare queste occasioni: guardare con gli occhi di un altro che poi diventano i nostri è un esercizio utile ad affinare la nostra sensibilità. Leggi il seguito di questo post »
Accetta il consiglio.
TRE STORIE IMPORTANTI, TRE RACCONTI FATTI DI VIDEO, IMMAGINI, FRAMMENTI DA ASCOLTARE.
Lunedì 21.12.09 pomeriggio h.17.30, al carcere borbonico di Avellino, Cairano 7x è il protagonista principale di una tavola rotonda sui temi dei nuovi percorsi di marketing territoriale. Nell’ambito di Terra di Natale organizzato da Donne in Campo ed Opificiodellearti.
Accetta il consiglio: nuovi percorsi di marketing territoriale
Tavola rotonda
Carcere Borbonico Via Dalmazia _Avellino Lunedì 21.12. 2009 ore 17,30
moderano: Luca Battista (Amici della Terra) Maria Tolmina Ciriello (Rosso Fisso)
raccontano: Mario Festa e Claudio Calabritto (+ A sud)Il Villaggio delle Arti. Paesesaggio
Agostino della Gatta, Pietro Mitrione, Valentina Corvigno (Amici della linea ferroviaria Av_roc) In _Loco_motivi. Il treno irpino del paesaggio.
Angelo Verderosa, Elda Martino,Franco Arminio (Comunità Provvisoria) Cairano 7x . Paesi, paesaggi, paesologia.
Video, foto , suoni e parole su Cairano 7x di Michele Citoni, Alessandra Zarrilli, Mario Perrotta, Carla Nizzolino e Raffaella De Maio (ass.cul.AMT), Elda Martino, Federico Iadarola, Anna Ebreo, Salvatore Di Vilio, Luca Battista, Eleonora Giaquinto, Francesco Cappiello.
Quali strade percorrere per promuovere il territorio? Come attivare il miglior sistema di marketing territoriale? La ricetta non può essere che differenziata per aderire alle diverse tipologie e tipicità territoriali, ma c’è un denominatore comune che può caratterizzare un new deal di animazione territoriale. Un nuovo corso Leggi il seguito di questo post »
Il treno di Rocchetta. Ventinove anni fa.
Ventinoveanni dal terremoto del 1980, evento traumatico che ha mutato definitivamente e per sempre il paesaggio costruito dell’Irpinia ed il paesaggio interiore degli uomini e delle donne che in quella sera riconobbero il vento freddo della morte. La storicizzazione degli effetti della ricostrzuione postsismica, ormai è possibile e può servire a capire meglio lo sforzo che gli uomini e le donne – che allora casomai avevavno solo dieci anni – stanno compiendo per ricreare la costruzione del senso di una scelta fatta : quella di lottare e contribuire all’innalzamento della qualità della vita , la propria e quella dei propri figli, restando in Irpinia.
La concretezza , più recente, di un impegno “politico “, svolto , ad esempio, da Amici della Terra Irpinia, dall’Osservatorio CGIL, da IrpiniaTurismo ed insieme ad altri coraggiosi irpini, è stata quella di rimettere in corsa ogni sabato e domenica, il treno che da Avellino raggiunge Calitri, sull’antica tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio.
Il ramo secco, ancora una volta ha osteggaiato la sua sorte definitiva, vincendo una volta di più. A ventinoveanni dal sisma, offro all’attenzione di quanti vorranno costruire altra memoria, un racconto pubblicato nel 1981 da Pironti Editore nella raccolta scritta a più mani da Salvatore Biazzo, Domenico Carratelli, Aldo De Francesco . Ultime voci dall’epicentro.-
Luca Battista
Il treno di Rocchetta. Racconto da: Salvatore Biazzo, Domenico Carratelli, Aldo De Francesco . Ultime voci dall’epicentro, Pironti Editore, Napoli 1981
Nicola detto Nick tornò per vedere il treno. Era curioso, ma tornò proprio per questo. Gli altri non gli credevano. Lui andò alla stazione. Un po’ lo presero per matto. In quei giorni c’era altro da fare. Leggi il seguito di questo post »
Sabato 14 ! È sempre …importante! e la comunità provvisoria si riunisce.
SABATO 14 NOVEMBRE – ESCURSIONE PAESAGGISTICA della COMUNITA’ PROVVISORIA con AMICI DELLA TERRA _ Programma della giornata, a cura di LUCA BATTISTA organizzatore (347.5322333)
ore 9,30 1° luogo di raduno : Sagrato della Chiesa di Santa Maria dei Carpinelli detta dell’Assunta – Via Libertà Pernosano, Pago del Vallo di Lauro – Leggi il seguito di questo post »