Posts Tagged ‘antonio luongo’
COLORI d’AUTUNNO a Sant’Andrea di Conza
il programma è in via di definizione; è possibile partecipare ai convegni con proprie relazioni; si prevede la continuazione da febbraio a maggio 2011 con eventi in fase di preparazione.
la comunità provvisoria è naturalmente protagonista delle giornate santandreane; una sorta di cairano 7x ma dilatata nel tempo lungo dell’inverno appenninico.
Ogni suggerimento comunitario è ben accetto. grazie
(c’è tanto da lavorare, domattina -domenica 10 ottobre 2010 alle 10- saremo ad appendere i quadri della mostra che aprirà il 16; poi andremo ad Orsara di Puglia con Antonio Vespucci; convegno su cucina, prodotti e territorio all’azienda di Peppe Zullo e colazione; nel pomeriggio si va alla Masseria Paglicci a San Marco in Lamis)
chi può in generale dare una mano nell’organizzazione di COLORI d’AUTUNNO a Sant’Andrea di Conza è il benvenuto !
Come riportato nei manifesti : “Le manifestazioni non beneficiano di contributi economici pubblici né partitici; si realizzano grazie all’autotassazione degli amministratori comunali e al contributo di : “ANDREONE MARBLES” -azienda locale-
PROGRAMMA : https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/
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bozza locandina
LA TERRA SI È SCOSSA
lunedì, aprile 06, 2009
Oggi la terra si è scossa.
In pochi attimi
è stata distrutta la fatica,
il sudore di una vita;
tanti amici rifiutati dalla terra
si sono sentiti accolti da Dio.
Anche se in luoghi diversi
ognuno aveva l’appuntamento con Dio.
Io sono lontano da quella terra,
eppure anch’io mi sento scosso,
anch’io mi sento strappato,
con il pianto in gola.
Mi sento accumunato
a questo dolore
pienamente,
pur nel mistero
di questo incontro improvviso con Dio.
( Per tutti gli amici dell’ABBRUZZO )
9 gennaio 2010- 1° seminario di paesologia
<<COMPRATE la TERRA, è un bene CHE NON Se ne PRODUCE PIU’>> … “a grande richiesta” il ‘post’ rimane in prima pagina per un altro po’ di giorni; i COMMENTI sul Seminario del 9 gennaio 2010 (ormai è storia) si infilano qui (siamo ben oltre i 200). I commenti sono liberi; non è attivata alcuna moderazione (quando capita è per meri problemi tecnici di wordpress tipo link, sprawl, ecc.)_ E’ possibile inserire i TESTI per l’ALMANACCO come commento, saranno poi ripresi come ‘post’. (viva pasquale innarella) ECCO LE FOTO : http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157623056743917/show/
sabato 9 GENNAIO 2010 la COMUNITA’ PROVVISORIA ha tenuto il 1° SEMINARIO di PAESOLOGIA nel Castello d’Aquino a Grottaminarda (avellino), uscita sulla A16 Napoli-Bari.
Gli atti del seminario saranno curati e raccolti da Mauro Orlando; coordinamento operativo, grafico e di impaginazione : Amici della Terra; gli interventi (corredabili di immagini) devono essere spediti (oltre che messi nei commenti) ad amiterav@libero.it _ Nelle prossime ore Luca Battista pubblicherà un post operativo per la realizzazione del catalogo.
– – Leggi il seguito di questo post »
dopo bonito RIPARTE LA COMUNITA’
testo della ‘comunità provvisoria’
Siamo appena tornati da bonito dove abbiamo tenuto una riunione della CP. Giornata piovosissma, eravamo in tanti, circa 30, ma i comunitari non presenti ci sono mancati. La riunione è stata molto animata e partecipata, come sempre.
Accorati gli appelli a proseguire sulla strada primigenia della Comunità : Giovanni Ventre, Tonino Morgante, Michele Ciasullo, Agostino Della Gatta, Antonio Luongo, Claudio Calabritto, Sergio Gioia, Erberto di Cairano, Leggi il seguito di questo post »
comunità provvisoria e SUD
di GIOVANNI VENTRE / Irpinando _____ Con grande piacere ho letto stamane sul mattino di Avellino l’intervento di Franco Arminio in cui parla in modo estremamente chiaro di quello che intende essere la comunità provvisoria in questo Sud troppo spesso vituperato e mortificato da gente “inutile” alla causa del Sud, anzi dannosa, che grazie ad una manciata di voti ed alle amicizie influenti amministra i nostri luoghi pur nella povertà di idee e di cultura degli stessi. Franco è splendido quando dice : “ Parlano del Sud quelli che lo hanno ferito e quelli che lo vorrebbero morto” infatti il dramma vero e che non ne parlano coloro che veramente lo amano, che vorrebbero avere le stesse opportunità che si danno al Nord. … “ e comunque noi siamo qui in questa terra sfrangiata, manomessa e comunque incantata” eccolo l’atto d’amore di chi ama svisceratamente la sua terra, la definisce “sfrangiata” Franco, credo che intenda dire dai contorni non ben delineati. E poi ancora “ Comunità provvisoria nasce da una intuizione “certe baracche non servono più a niente” e chiama i politici locali “ professionisti dell’intrallazzo”. Il termine baracche sta a significare Leggi il seguito di questo post »
MANIFESTO PER IL SUD
metto qui un pezzo uscito stamattina sul Mattino.
non ho potuto citare tutti gli amici che avrei voluto citare.
spero di rimediare alla prossima occasione.
saluti a tutti.
armin
p.s.
l’incontro del sedici è rinviato a data da destinarsi
***
Sui giornali nazionali si parla di Sud. Parlano del Sud quelli che lo hanno ferito e quelli che lo vorrebbero morto. E intanto noi siamo qui, in questa terra sfrangiata, manomessa e comunque ancora incantata. Abbiamo poche parole intorno a cui raccoglierci, ma quelle che abbiamo ci possono Leggi il seguito di questo post »
ALPUJARRA – IRPINIA
Workshop internazionale ALPUJARRA – IRPINIA / Immagini di paesaggi del Mediterraneo a confronto
nell’ambito di ” INCONTRI di ARCHITETTURA _ 11° ” IRPINIA , a cura di Angelo Verderosa / viaggio di maggio nel paesaggio dell’Alta Irpinia, crocevia naturale di segni orografici, percorsi, relazioni; luogo di incontro e di pausa nello stazionamento _____ LUNEDI’ 18 e MARTEDI’ 19 MAGGIO 2009
con Università degli Studi di Napoli “Federico II” / CLM5U – Dipartimento di Progettazione Urbana e Urbanistica / Cattedra di Progettazione Architettonica IV prof. Donatella Mazzoleni / Corso di Ecologia del Paesaggio prof. arch. Maria Maddalena Simeone + Universidad de Granada / Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Granada / Area de Urbanistica y Orientaciòn del Territorio / Cattedra di Urbanística y Ordenación prof. Marcelino Martin Montero
Il workshop, in due fasi, si propone di analizzare due casi-studio, con lo scopo di comprendere, rappresentare e confrontare le identità locali, i Leggi il seguito di questo post »
CAIRANO 7X SI VA AVANTI!
E’ passato del tempo dall’idea di Cairano 7x,… e ne resta così poco
comuque se sono ancora in tempo a dire qualcosa, l’idea di ravvivare il paese è molto bella oltre che assolutamente azzeccata e focalizzata sulle problematiche di Cairano… condivido ciò che detto nella descrizione dell’evento, inoltre penso che sono molto suggestive, oltre che pertinenti, le associazioni fatte, io Leggi il seguito di questo post »
LA BELLEZZA DELL’IRPINIA (nella comunita provvisoria)
La parola bellezza, si trova in vari post e commenti della comunita provvisoria, rappresentata molto bene in espressioni e contenuti, adesso si tratterebbe di praticarla nei nostri luoghi, attraversarla negli spazi, veicolarla da un tetto all’altro, parteciparla insieme, produrla in qualità, rappresentarla con cuore, Leggi il seguito di questo post »
PARCO RURALE dell’IRPINIA – presentazione a s.andrea
PARCO RURALE dell’IRPINIA
di ANGELO VERDEROSA
Nella mappa una prima bozza dell’area del parco naturale paesaggistico dell’Irpinia. E’ una bozza e serve per iniziare a sognare e a discutere. stamane (24) a calitri, all’istituto d’arte, spontaneamente si è riunita buona parte della C.P. ; è stata proiettata la bozza della mappa del parco >>> docenti e ragazzi lavoreranno allo studio del LOGO del PARCO
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L’area è delimitata naturalmente dal Parco Regionale dei Monti Picentini a sud e dal complesso del Vulture a est; a nord abbiamo la pianura della capitanata, a ovest il promontorio della Baronia. I confini del parco sono dati dalla statale 7 a sud, dall’arcata dell’Ofanto, a sud sud-est; dal confine provinciale e regionale verso la Puglia, a nord-est; dalle sorgenti dell’Ufita a nord; dalla direttrice Sferracavallo – Mefite – Goleto a ovest. Area baricentrica il Formicoso con il Monte Toppo a 988 m. (cfr. zoomata al termine del post). L’area del Parco coincide con la propaggine geografica orientale della Campania, una mammella, un altopiano che si insinua tra lucania e puglia; un pianoro a 800 m. slm che dal Formicoso scende ad abbeverarsi all’Ofanto e all’Ufita. Due laghi artificiali all’interno dell’area, a Conza, sull’ Ofanto e sull’Osento la diga di Monteverde. Densità abitativa tra le più basse d’italia. E’ l’area del viaggio elettorale di Se Sanctis. E’ l’area amministrata dalla comunità montana alta irpinia. Un’area di 720 kmq.; la distanza sulla direttrice Goleto-Monteverde è 40 km.; sulla ortogonale Calitri-La Toppa è 25 km. 50.000 abitanti ca.; 70 ab./kmq. Strade interne all’area : la statale 7 (appia), la 91, la 303 e la 399.
Serve una mano da parte di tutti; finora sono giunte queste disponibilità
(LISTA AGGIORNATA AL 24.4.2008)
Biagio Cillo, con facoltà di architettura II università di Napoli, coordinam.
Luca Battista, con Amici della Terra Irpinia, impianto normativo e urbanistico e riferimenti preliminari per contenuti tecnici
Gianni Fiorentino, struttura normativa ed economica, rapporti col POR
Enzo Luongo, dati statistici e cartografici (lavora anche per elda)
Dario Bavaro, eventi teatrali per la promozione del territorio
Enzo Maddaloni, con Legambiente, passaggi normativi e regionali
Michele d’Onghia, mailing list media, distretto energetico
Stefano Ventura, comunicazione e relazioni con siti e blog
Antonio Luongo, immagini da proiettare e spedire
Elda Martino, aspetti storici e archeologici
Antonio Lapenna, rapporti con enti parco e associazioni ambientaliste
Federico Verderosa, coord. nazionale A.N.A.Bioecologica, architettura /ecologia
Pasquale Matarazzo, settore ecologia regione campania, relazioni
Io metto a posto, man mano, testi, immagini e cartografia
… Franco Arminio fornirà il carburante
La promozione la facciamo tutti con il web e spedendo e.mail; bisogna subito veicolare l’idea e radicare diffusamente l’esigenza del parco; ognuno scriva una mail alla propria mailing list, linkando questo post …
Serve adesso un riferimento in ognuno dei comuni per organizzare una prima presentazione dell’idea con una proiezione e un dibattito, coinvolgendo gli amministratori e invitandoli ad approvare una delibera di intenti e adesione; in ogni comune raccoglieremo almeno 100 firme, iniziando dalle scuole.
Questa idea che sta man mano nascendo… su un blog … è il segno di una nuova democrazia; si sta mettendo in moto energia, in modo orizzontale, gratuitamente, volontariamente, intorno ad una speranza di salvezza di questa terra d’irpinia … un domani forse, su questa stessa strada, si potranno intreprendere altre strade di salvezza.
Inizieremo DOMENICA 4 MAGGIO alle ore 16 a S.ANDREA DI CONZA, probabilmente nella sede della vecchia Fornace o su, all’ex Seminario.
Appunti di Arminio:
Sentimenti d’immagini

In natura nessun oggetto esisterebbe se non esistesse la luce. La luce disegna e crea le forme che noi vediamo perché queste riflettendo i raggi luminosi comunicano al nostro cervello la percezione dello spazio e delle cose. La quantità giusta di luce quindi ci permette di avere una nitida visione. Scattare molte fotografie stando molto attenti alle inquadrature e ai soggetti non sempre è il modo migliore di imparare bene, per esperienza molto di più ho appreso guardando e analizzando delle immagini che non scattandole. Per progredire e riuscire a ben comunicare, oltre ad un bagaglio Leggi il seguito di questo post »
543
Mi è venuta un’ispirazione proprio ora, mentre sto andando a dormire….
e allora vorrei parlare di questo, di ciò che ci fa vivere ogni giorno.
Vorrei parlare di qualcosa che fanno tutti, ma in cui pochi credono veramente.
Vorrei parlare di lei, della poesia del sognare…
testo e foto (goleto 24.2.2008) di Antonio Luongo
La notte, il blog, i post e i suoi commenti (prima parte)
Anche questa volta è arrivata la notte, è la notte di sabato. Un sabato come tanti, la temperatura è 3 gradi, sto girovagando per il paese. Insieme a me jmbo tutto allegro e pimpante, nonostante la sua età. Nell’aria si sente ancora odore di legna bruciata. Con me ho la mia ormai inseparabile reflex, un cavalletto, nelle varie tasche dello zainetto un pezzo di pizza, un libro, un notes due penne, del vino, (quello buono che ancora si può trovare a Cairano) e una decina di biscotti. La passeggiata questa volta sarà lunga, infatti dopo aver percorso la strada che porta verso nord, sono arrivato sino ai “gaggi” Leggi il seguito di questo post »
GEOMETRIE del TERRITORIO
_CAIRANO
L’IDENTITA’ DI UN POPOLO NELLE GEOMETRIE DEL TERRITORIO
Sembrerà strano che la descrizione di una piccola località dell’alta Irpinia la presenti proprio io che, sono nato e vissuto per oltre trent’anni, all’ombra della Madonnina del duomo di Milano. L’ho voluto fare, non con le parole ma attraverso alcuni frammenti d’immagini, raccolte in vari momenti della mia permanenza a Cairano. E’ un modo semplice ma pieno di significato, Leggi il seguito di questo post »
Comunità provvisoria, l’Irpinia e il Silenzio
Scrivo con profonda disperazione e con più profonda speranza
Comunità provvisoria
Se la “comunità provvisoria” non è solo una velleità, non si esaurisce nel tempo, è un bisogno autentico, allora esserci dà una grande gioia. La più facile delle sue pagine uscirà da un travaglio lunghissimo. Tutto quello che è necessario , secondo me, si giustifica. Tuttavia è anche vero che è una terribile fatica, perché se l’impressione liberatrice avviene nella forma immediata, la stessa che si può avere discorrendo con un amico, quando si vuole comunicarla agli altri, va contenuta, sfrondata; soprattutto deve non tradire, perché una comunicazione sbagliata tradisce la verità di Leggi il seguito di questo post »
dal goleto a castel del monte con la moto di federico II
Ieri sera, “viaggiando”, come al mio solito con la testa tra le nuvole dell’alta irpinia, sono arrivato all’Abbazia del Goleto… stavolta mi sono perso davvero e sono arrivato un pò tardi. Mi sono perso la prima parte (è stato ricordato un monaco benedettino, P.Lucio, che ha riaperto l’Abbazia 200 anni dopo la soppressione napoleonica; l’Abbate di Montevergine si oppose per 10 anni al proposito di P.Lucio; nel 1973 P.Lucio partì da Montevergine senza un libro e senza un abito di ricambio; con Lui l’Abbazia è risorta) . In compenso ho sentito la Messa …era parecchio tempo. Angelo è stata una “guida” speciale nell’accompagnarci a leggere la storia e l’architettura di un luogo fantastico. Giorni fà Vi parlavo delle “forme della comunicazione” e lì ne ho ritrovata una: “l’ottagono” (nei basamenti delle colonne della Chiesa di S.Luca -1250- opera delle maestranze inviate da Federico II da Castel del Monte al Goleto, in ossequio alla Badessa Marina II). La forma del Graal? La forma della “macchina del tempo” (o configurazioni del mutamento, o moto perpetuo?). Ho ritrovato le “forme della bellezza di molti luoghi” che ho visto nei miei viaggi con la mia moto del tempo. Oltre ai cerchi e alle spirali. Ieri sera ho anche conosciuto tante altre persone speciali (Antonio Vespucci e Antonietta Cassese da S.Andrea di Conza, Tonino Restaino e Emidio De Rogatis da Teora, Giuseppe De Mita senior, Antonio Ressa e Gianni Acquavivola da Nusco, Antonio Imbriano, il giovane Gerardo Policano, i già comunitari Giovanni Maggino, Pasquale Lodise, Antonio Luongo di Cairano, Arcangelo de la Locanda, i monaci goletani Paolo Maria – Roberto e Wilfried-). Siamo partiti dalle dune di silice del Presepe allestito da Antonietta, si cava da 8.000 -ottomila- anni in prossimità di Melfi, siamo passati per il sepolcro di mARCO pACCIO mARCELLO al Goleto da 2000 anni, alla viabilità Romana (da Aeclano per la Traiana e l’Appia), a Santa Felicita, all’asse viario (pellegrinaggi + armenti) Picentia-Monte Sant’Angelo con sosta alle sorgenti dell’Ofanto (e quindi al Goleto), a S.Guglielmo e al suo terzo pellegrinaggio mancato, a Marina II, a Federico II, a Giulio II … alle 10 e 30 eravamo in otto intorno alla colonna ottagonale … in un council improvvisato. Siamo quindi passati da Teora (baricentro tra le civiltà di Oliveto e Cairano), col toro sannita nello stemma a Pescopagano con la petra del Giano bifronte. Abbiamo degnamente ricordato i nostri protostorico-genetici irpino-sanniti, guidati dal lupo che infine ha accompagnato S.Guglielmo -patrono dell’Irpinia- entrando in s.Pietro nella navata principale – lato dx. E i longobardi con il culto dell’Angelo, dell’Arcangelo, da Sant’Angelo (dei Lo/mbardi) a Monte S.Angelo. E ancora le fondazioni abbaziali di Guglielmo (dal Goleto verso l’Oriente a cui tendeva): S.Michele a Monticchio, S.Maria di Pierno, passando per Lagopesole, Venosa e … Castel del Monte. / E’ bella l’idea che Angelo ci ha proposto: andare a visitare Castel del Monte costruito da Federico II -che ne dite di un viaggio a piedi?- La ritengo molto importante e quasi per me una scelta obbligata (poi capirete perchè). Alcune delle “forme” architettoniche che si trovano nel Castel del Monte, Angelo le ha ritrovate nell’Abbazia del Goleto. Ho spiegato, a tutti gli amici presenti nel cerchio di ieri sera, che la ricerca, il viaggio che stiamo facendo, non è casuale. Le “forme” geometriche di Castel del Monte (in primis l’ottagono), delle Piramidi, di Stonehenge e di alcune colonne della chiesa di S.Luca corrispondono al numero aureo di Fibonacci… sull’argomento tempo fa ho scritto delle cose. // Trovate il (vostro) tempo e leggete …(questi i due link) http://www.girodivite.it/Le-nuove-frontiere-della-fisica.html … http://www.girodivite.it/Renato-Palmieri-ci-apre-una-porta.html saluti da Enzo Maddaloni (nanosecondo) e da Angelo Verderosa
info sul Goleto: www.goleto.it
per vedere le foto della Piazza (Premio Intraluoghi 12007): http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157603301906895/
il videoclip nella Cappella di S.Luca
Il “GIARDINIERE” ricorda Padre Lucio
Oggi pomeriggio mi sono recato al Goleto alla commemorazione di Padre Lucio, e mentre guardavo le diapositive con cui Angelo Verderosa illustrava la storia dell’Abbazia, con la mente ritornavo a quei giorni d’estate agli inizi degli anni settanta quando un gruppo di ragazzi e ragazze di cui facevo parte anch’io, provenienti da ogni località d’Italia per le vacanze estive a Nusco, a piedi scendeva alle – allora – rovine del Goleto, per visitarle e per conoscere Padre Lucio. Erano quelli anni di grandi fermenti politici e ideali ed eravamo affascinati dalla scommessa di Padre Lucio di far rivivere quelle pietre, di costruire una comunità attorno a degli ideali che noi giovani studenti alquanto confusamente, mischiavamo con i capovolgimenti di anni belli e terribili. Stavamo ore seduti sulle pietre a discutere con lui anche animatamente ma senza mai perdere di vista la prospettiva che lui ci raccontava come se fosse cosa viva: far rivivere il Goleto. Credo che ci sia riuscito, anche se lui non ha potuto vederlo – e mentre ritornavo in macchina a casa, vedevo le luci dell’Abbazia nella notte della valle dell’Ofanto illuminata come un faro di speranza per viandanti senza meta. Padre Lucio ha vinto la scommessa! __ Il giardiniere 4/1/2008
le foto della cerimonia di dedicazione della Piazza a P.Lucio Maria De Marino al Goleto http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157603649051470/
storie da un altro borgo
A settembre in televisione, al telegiornale ho sentito che parlavano di Pagliari, un paese della Val Brembana dove è rimasto solo un abitante: “L’unico abitante fisso è Ettore Riceputi, classe 1920, che da aprile ad ottobre, quando sui pascoli sono presenti le mandrie dei pastori, vive stabilmente nella sua baita di Pagliari. E’ un pensionato, e dopo 35 anni di lavoro in Svizzera, come carpentiere, è tornato a Carona, e fa la spola stagionalmente nella sua vecchia Pagliari.
D’inverno sale fin quassù soltanto per dar da mangiare alle sue galline.” io conosco abbastanza bene i paesi della Val Brembana e non avevo mai sentito parlare di questo paese… così ho guardato su Internet e ho scoperto che è un antico borgo di case in pietra che nell’agosto del 1991 con un amico avevamo attraversato a piedi durante una nostra escursione di trekking (il borgo è lungo la mulattiera che porta al rifugio) “Le case di Pagliari attualmente sono una quindicina, tutte rigorosamente in pietra, adagiate su un pendio: i cultori di storia locale pensano che siano state costruite intorno al 1600, sasso su sasso, su basi prive di fondamenta.” in realtà il telegiornale ha gonfiato la cosa senza specificare che d’inverno il vecchietto non si ferma lì e senza precisare che Pagliari non è un vero paese ma una frazione del più famoso paese Carona, (che ha gli impianti da sci collegati a Foppolo) dove appunto la gente si è trasferita per avere case più moderne… comunque è pur sempre una storia triste e romantica: “I campi vennero abbandonati, il bestiame venduto, e le galline fatte in padella. Le case, le belle case con i tetti in ardesia e le piccole finestrelle con l’architrave in legno, rimasero sole, in silenzio, a veder passare le stagioni fuori dalla porta.” se si vuole sapere di più e vedere le foto: http://www.brembana.info/borghi/pagliari/pagliari.html comunque considerato che anche Cairano sta ammodernando le case, non dovremmo fare la stessa fine di Pagliari!… o no?!…
alla prossima! ciao a tutti, ant. (antonio luongo, cairano / milano)
no media / persone e personaggi / rave party / comunità

cairano, positivo o negativo ?
Alt!!! alt!!! alt!!! per prima cosa vorrei dire: state tranquilli, la giornata si passerà insieme in tutta serenità. ormai da quasi vent’anni sento che il paese di Cairano viene considerato e preso da esempio in negativo da altre parti ( risparmio le citazioni, ma assicuro che ogni volta che vedo e sento, per me è come una pugnalata al cuore ); questa volta si presenta una bella occasione per dimostrare che il paese deve avere ben altri meriti e considerazioni. allora, siccome io ci tengo tantissimo a far si che Cairano desti una buona impressione mi sono impegnato in due cose: preparare una buona accoglienza alle persone che verranno, avvisando qualche signora di preparare alcune specialità da offrire spontaneamente alla comunità provvisoria; spiegare ai cittadini quello che sta per accadere, per tranquillizzarli … a volte si può pensare male quando vengono dei forestieri; ho chiesto inoltre ad alcuni amici di aiutarmi a ripulire un po’ in giro. Cairano vi aspetta tutti, Antonio Luongo