COMUNITA' PROVVISORIA

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COMA MORALE

In Italia c’è la dittatura, ma non pensate al riccone vanitoso. Non è lui che governa. La dittatura che c’è in Italia si chiama autismo corale. È la dittatura che ha ridotto la società a una palude senza fondo. In questa palude i partiti sono moscerini, alghe, rospi, fauna in cui scorre una linfa cieca e fangosa. L’Italia è spenta e gli italiani sono fantasmi gonfi di cibi e di miseria dello spirito. Un popolo di individui in guerra tra di loro. Le amicizie, gli amori, la poesia, la bellezza, la dignità, la libertà sono cose che stanno sui lembi. Il centro della tovaglia è dei furbi e dei meschini. È degli individui che elevano il proprio coma morale a misura di tutte le cose. La dittatura presente ha abolito senza fare ricorso a purghe la possibilità di far circolare il pensiero.  Tutti parlano, tutti hanno opinioni su tutto. Il risultato è che le parole procurano solo affanni a chi le pronuncia. Dall’altra parte non c’è un orecchio che accoglie, ma un altro che sta in agguato con le sue parole in bocca. La cosiddetta politica è uno squallido canile, dove la regola è abbaiare per nascondere il silenzio penoso di un mondo marcito, di una vita che non gode più di alcun prestigio agli occhi di chi la vive.

A un quadro di questo tipo la nostra provincia aggiunge le sue pennellate di un provincialismo piccolo-borghese sempre più disanimato e volgare. Giro per i paesi alla ricerca disperata di un sussulto, di un guizzo di orgoglio. Mi commuove il paesaggio, la sua bellezza offesa ma ancora viva. Mi commuovono le anziane donne che tornano a casa con la busta del pane o della frutta, le donne sedute sugli scalini, accantonate da queste giornate di futili clamori. Racconterò fino alla fine l’agio e il disagio che danno questi nostri paesi, continuerò a cercare compagnie, continuerò a cercare persone che credono ancora a un altro mondo. Un mondo che non sia dominato dall’ossessione di mettere a frutto ogni istante, ogni situazione. Un mondo che non sia tutto infilato nell’intestino cieco dell’economia. Una volta queste cose le pensava la sinistra, ma adesso la sinistra è scomparsa e se ne volete trovare qualche traccia dovete cercare in luoghi inusuali. Non è una ricerca vana. In ogni situazione è sempre possibile trovare bellezza e luce. Ci vuole solo coraggio e capacità di sacrificio.

La vicenda della discarica sul Formicoso da questo punto di vista è sintomatica: sicuramente è un pericolo, ma è anche un’opportunità. Dall’offesa che ci viene portata si può estrarre un sentimento che ci mette insieme come non siamo mai stati. Il sale della democrazia è il conflitto. E noi oggi non possiamo non confliggere con chi  vuole appagare le sue fatue vanità oltraggiando una terra che è già stata oltraggiata dall’emigrazione e dal terremoto.

Non ci sono scuse. Da domani mi aspetto segnali di vita, mi aspetto che qualche politico e qualche cittadino provi a dissociarsi dalla compagnia dei moribondi. La vita è più grande di questa poltiglia a cui l’hanno ridotta gli eroi dell’autismo corale.

Written by comunitaprovvisoria

10 agosto 2008 a 6:29 PM

8 Risposte

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  1. ops….è un pò che vado in giro per parrocchie:……..

    ANNUNCI LETTI SULLE BACHECHE DELLE PARROCCHIE!
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    Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un’area attrezzata per i bambini!

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    Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.

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    Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 7. Per cortesia usate le porte sul retro.

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    Venerdì sera alle 7 i bambini dell’oratorio presenteranno l’”Amleto” di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.

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    Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! E’ un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.

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    Tema della catechesi di oggi: “Gesù cammina sulle acque”. Catechesi di domani: “In cerca di Gesù”.

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    Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l’estate, con i ringraziamenti di tutta la parrocchia.

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    Ricordate nella preghiera tutti quanti sono stanchi e sfiduciati della nostra Parrocchia

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    Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!

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    Il costo per la partecipazione al convegno su “preghiera e digiuno” è comprensivo dei pasti.

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    Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.

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    Il parroco accenderà la sua candela da quella dell’altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno tutti i fedeli della prima fila.

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    Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.

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    P.S. Per quel Dio gioioso ed ilare

    Nanosecondo

    10 agosto 2008 at 10:38 PM

  2. Quanta tristezzain questo scritto! Ed io sto tornando nella mia irpinia con tutt’altro sentimento. Torno a grottaminarda sempre con la stessa fiducia di recuperare un pò di ossigeno per riprendere poi ilmio cammino nel “profondo e piacevole nord. In questo nostro scorcio di secolo che ci è toccato in sorte di vivere una delle esperienze politiche eculturali più deprimenti e depressive ho deciso di non farmi prendere dal meccanismo insidioso e metastatico di questo “autismo corale”.Sul treno di ritorno ho conosciuto una bella famiglia di trapiantati nel brennero nientemeno Sembravano persone felici nonostante la riconosciuta opprimente situazione polica nazionale.Forse anche noi dovremmo imparare aleggere con maggior attenzione il popolo italiano che in tante pieghe sa essere semplice,generoso, propositivo.Io torno a Grottaminarda per ripetere e rinnovare l’intensità e la profondità delmio sentimento di radicamento e di nostalgia (il mio ‘nostos’ personale) che per un nomade privilegiato per scelta e per necessità, come me ,ho coltivato e conservato nella mia mente e nel mio cuore .Grotta ha comunque consevato una sua vitalità che gli deriva dal suo essere sulla traiettoria del tratturo che collega i due mari e le due civiltà fondamentali della nostra Magna grecia sia dal punto di vista linguistico eche da quello più strettamente culturale.Ma io torno sopratutto per il “Festone” metafora della mia viata o della vita ‘tout court’.Torno perla festa e nella festa sempre con la voglia o la speranza di ritovare il tempo perduto della nostra felice e spensierta fanciullezza con il bagaglio di una nostra saggia e ricca di esperienza maturità nelle dura e frenetica modernità bresciana.Sena nascondersi che queste ripetute esperienze del “festone” sono le nostre vite individuali ed è il palcoscenico ideale dove noi consapevoli recitiamola nostra parte del canovaccio.Comparse vecchie enuove, vive di pensieri e sentimenti che con le nostre facce vere, non maschere, di gioie ,amore, sofferenze ,arrabbiature, risate ,speranze ,illusioni, utopie e sogni alimentiamo e realizziamo i progetti e il sogno di un intero anno solare.E quando alla fine ce ne allontaniamo,uscendo di scena come in un film siamo consapevoli che da quel sogno e da quelle nostre visioni delle cose e delle persone ne usciamo un stanchi, illusi, tristi ma noermalmente e umanamente felici e fiduciosi nella necessità di ripetere il tutto.
    mauro orlando
    http://www.mauroorlando.it

    mercuzio

    11 agosto 2008 at 8:26 am

  3. non mi va di “parolare” troppo a commento di questo post intenso e denso
    rimango quasi bolccata davanti allo schermo a leggerlo e rileggerlo…è come un mantra
    sento di ringraziarti per l’instancabilità, la generosità
    per il momento posso esprimere solidarietà e sostegno, vicinanza dell’animo…
    anche se mi sento dentro fino al collo
    un abbraccio come segnale di vita ed un sorriso
    come Monica di Avellino, Irpinia

    Monica

    11 agosto 2008 at 9:36 am

  4. Bellissimo articolo, condivido al 100%

    Neclord

    11 agosto 2008 at 10:58 am

  5. ciao monica, ti leggi e rileggi questo post, intanto non vieni più alle nostre riunioni…

    sergiogioia

    11 agosto 2008 at 11:49 am

  6. Il sale della democrazia è il conflitto?!
    Attendo altre affermazioni da poter commentare.

    marven72

    11 agosto 2008 at 9:55 PM

  7. @sergio
    alle riunioni della cp non sono mai venuta…forse mi stai scambiando con un’altra monica…solo una volta sono venuta insieme a dario all’inaugurazione della chiesa di san felice di capriglia… attualmente, per una serie di impedimenti non posso, ahimè per me, frequentare i vs incontri, ma non vi perdo di vista…mi sono nominata sentinella del territorio e ad avellino dove vivo ho intrapreso una mini battaglia per una piccola discarica a cielo aperto non lontana da casa mia…
    sono irpina e mi sento dentro le cose che fate e quello che dite sul blog…oltre ad essere molto interessata agli scritti arminiani che ho scoperto da non molto tempo…
    a presto conoscerci

    Monica

    11 agosto 2008 at 10:42 PM

  8. Caro Franco, sono l’amico Cosimo Caputo. Ti scrivo per dirti “bravo, forza con le tue idee”. La merda sta per sommergerci ! Dunque, ben vengano le tue battaglie a difesa di queste nostre terre derelitte. E che dire della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, zona di frontiera che tu, forse, conoscerai meglio di me?. Stiamo “accogliendo” tutta la spazzatura della Regione, un invaso già al collasso, un secondo con crepe e feritoie, con Berlusconi che gongola con la ramazza in mano e con l’Amministrazione locale consenziente perchè si è già venduta ( vox populi ). Caro Franco, pensa che la provincia di Benevento produce appena il 5% della “monnezza” dell’intera Campania.
    Scusa, per lo sfogo, ti lascio alla tua nobile causa. Seguiranno altri ??….Chissà, come tu ben sai, qui tirano tutti a campare…hanno famiglia. E la rabbia? e l’indignazione?…

    cosimo caputo

    18 agosto 2008 at 1:57 PM


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