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appello agli Intellettuali napoletani contro la discarica in alta irpinia
di angelo verderosa _ appello agli Intellettuali napoletani contro la discarica in alta irpinia _28.3.2011
Come Comunità Provvisoria dovremmo a questo punto scrivere almeno un manifesto, un appello contro l’idea di una parte degli intellettuali napoletani (35 firmatari tra cui vari docenti universitari) di istituire una nuova mega-discarica in Alta Irpinia. Come si fa a pensare di imbrattare d’ufficio quel poco di natura che è rimasta all’interno della Campania?
Il manifesto però, oltre le nostre poche prime firme, dovrebbe portare le firme degli amici Intellettuali napoletani (buoni) che sono venuti più volte in Irpinia e che hanno condiviso i problemi e le visioni di questa parte marginale di territorio appenninico.
Penso a Chambers, a Curti, a Cillo, a Gravagnuolo, a De Grenet, a Cappiello, a Mazzoleni, Pica Ciamarra e tanti tanti altri. Ognuno di noi inviterà a firmare un amico napoletano. E questo appello lo facciamo arrivare sulla stampa napoletana.
Da Napoli a Napoli: perché non serve un’altra buca sversatoio in Alta Irpinia !
Ieri pomeriggio sono stato a fare visita ad Antonio Vespucci, appena rientrato da un complicato intervento ortopedico a Siena; Antonio ritiene che, come territorio, possiamo accogliere la frazione umida dei rifiuti napoletani, cioè gli avanzi del cibo, proprio la parte più problematica da gestire a causa della puzza; quello però da cui si può ottenere il compost; compost che può servire all’agricoltura come concime considerato che qui non si produce più letame.
Sul voltare le spalle alla terra
Viviamo nell’epoca dell’impotenza. Nessuno sembra poter fare molto per la propria vita e per quella degli altri. È una condizione di tutto il pianeta. Forse è vero che qui in Irpinia abbiamo più problemi che altrove, ma è altrettanto vero che le opportunità qui ci sono, a cominciare, per esempio, dalla grande disponibilità di spazio e di terra. Il guaio è che nessuno ci insegna a vederle. Mia suocera ha quasi novant’anni e quando arriva il mese di aprile ricomincia a prendere la via della campagna per rimettere in vita il suo orto. Il clima di Bisaccia non consente grandi raccolti, ma il suo conforto sta nel fatto che la terra non si perda. In Irpinia gli orti spariscono via via che muoiono gli anziani. I ragazzi se ne occupano, piantano zucchine e cipolle, ma soltanto nel mondo virtuale. Ogni volta che vedo un ragazzo fare l’ortolano davanti al computer ho la misura esatta della bancarotta antropologica causata dal delirio modernizzatore che ha colpito le nostre contrade.
perché non cominciare ad occuparci delle nostre terre
FILIERE per il PARCO RURALE / Convegno a Sant’Andrea di Conza del 27 novembre 2010. _ intervento di ANGELA IMBRIANI.
Bungiorno a tutti voi…mi chiamo Angela Imbriani, faccio parte dello studio legale Imbriani il quale presta assistenza agli iscritti sia dell’associazione ANTAA (che è un associazione volta alla tutela degli agricoltori e degli allevatori) che della Verde Irpinia Cooperativa di Produzione e Lavoro.
La prima ha come finalità quella di aggregare un gran numero di persone al fine di promuovere politiche unitarie e rispondenti alle necessità reali di quel particolare territorio. Una caratteristica molto importante di questa associazione è che funziona dal basso, sono gli iscritti ad essere protagonisti della loro politica.
Mentre la Verde Irpinia Cooperativa di Produzione e Lavoro ha come oggetto la commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli e dei suoi derivati.
Sia l’ANTAA che la Verde Irpinia Cooperativa di Produzione e Lavoro nascono per dare una risposta, attuale e concreta, alla difficile situazione che si è creata negli ultimi tempi. Per troppo tempo siamo stati spettatori, mancante di qualsivoglia iniziativa su tutti i fronti credendo e sperando al cd. posto fisso. Non è più così!! Oggi i tempi impongono di “accorciarci le maniche” , darci da fare per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti…..e perché non cominciare ad occuparci delle nostre terre, imparare a valorizzarle, a riprendere le colture di un tempo che oggi il mercato tanto apprezza, a valorizzare i prodotti esistenti presentandoli al mercato in un certo modo.
Mi rendo conto che quando si intraprende una strada nuova inizialmente è sempre difficile ma ciò non deve scoraggiarci ne vale per la nostra identità. Grazie mille.
IL CONVEGNO DEL PARCO
segue un breve RESOCONTO della giornata dedicata a “FILIERE per il PARCO RURALE” , tenuta sabato 27 novembre 2010 nell’ambito del 4° appuntamento dei ‘Colori d’Autunno a Sant’Andrea di Conza’.
1° messaggio: ENTRO GENNAIO 2011 si organizzerà un tavolo di lavoro per valutare la costituzione di una società consortile ‘PARCO RURALE d’IRPINIA’ col supporto esterno del Gambero Rosso; aderiranno buona parte dei partecipanti al convegno tenuto a Sant’Andrea di Conza oltre coloro che chiederanno di farne parte.
2° messaggio: SOSTENERE i PRODUTTORI LOCALI significa riconoscere la funzione SOCIALE della buona agricoltura : invitiamo ad acquistare i PRODOTTI LOCALI ! Già per la spese di Natale, contattate i produttori che hanno manifestato la volontà di partecipare al PARCO RURALE (vedi elenco e recapiti sopra riportati) : IL PARCO E’ GIà NEI NOSTRI SGUARDI (F.Arminio).
3° messaggio: un grande speciale ringraziamento a tutti voi che avete partecipato e sostenuto questo importante evento.
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FILIERE PER IL PARCO RURALE
Incontro con Francesco Codacci-Pisanelli, Responsabile Sviluppo Gambero Rosso / Città del Gusto Roma (^)
In collaborazione con “Gambero Rosso” , l’Associazione “I Mesali” e le Amministrazioni Comunali di Sant’Andrea di Conza, Teora, Conza della Campania, Pescopagano, Castelnuovo di Conza
Con la partecipazione dei produttori di qualità dell’alta irpinia e lucania (filiere del grano, latte, formaggio, carni, salumi, olio, vino …)
INTERVENTI registrati
PARCO RURALE, l’irpinia è fiera dell’est
Vincenzo Castaldo _ IL MATTINO
sabato 27 novembre 2010
L’attuale difficoltà di mercato, le avversità atmosferiche e la volatilità dei prezzi hanno praticamente messo in ginocchio l’agricoltura campana, già in crisi per l’applicazione di una politica assistenziale e pseudo industriale incapace di garantire sviluppo. Per individuare nuove strade che possano favorire la ripresa del settore agricolo, in un momento in cui anche la politica economica di governo sembra precipitare, diversi amministratori, ambientalisti, ingegneri, architetti, promotori turistici e produttori irpini si riuniranno stamane a Sant’Andrea di Conza per il convegno «Filiere agricolturali per il Parco rurale dell’Irpinia d’Oriente», promosso dall’architetto irpino, Angelo Verderosa, d’intesa con «Gambero Rosso», Legambiente, il portale web «IrpiniaTurismo» e il gruppo «Comunità Provvisoria», nell’ambito della rassegna culturale di idee e progetti «Colori d’autunno». La kermesse, che si aprirà, oggi alle 10, nell’ex Fornace dei laterizi, si rivela un’occasione unica più che rara per rilanciare l’Est irpino, un territorio specificamente agricolo di circa settecento chilometri quadrati – pari a un terzo della superficie della provincia di Avellino – le cui potenzialità sono ben note soprattutto se connesse alle produzioni di pregio.
la terra è la nostra fabbrica
“La terra è la nostra fabbrica” è lo slogan adottato dal blog Comunità Provvisoria e Irpinia Turismo, per promuovere il parco rurale dell’Irpinia d’Oriente, un laboratorio di idee per rilanciare lo sviluppo sostenibile in Alta Irpinia. Amministratori, associazioni locali, artigiani, artisti, e promotori del turismo rurale si incontreranno domani a Sant’Andrea di Conza nei locali dell’ex Fornace alle 10:00 per verificare la disponibilità dei piccoli produttori e ristoratori locali a dare vita al progetto. Il convegno è stato organizzato in collaborazione con “Gambero Rosso” , l’Associazione “I Mesali” e le Amministrazioni Comunali di Teora, Conza della Campania, Pescopagano, Castelnuovo di Conza. Si incontreranno i grandi cuochi de ‘I Mesali’ con i produttori di qualità per siglare un patto di nascita e sviluppo per il parco rurale. L’idea che l’agricoltura possa rilanciare il territorio e promuovere lo sviluppo del turismo, non è stata condivisa dal Ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi, che in occasione del trentennale ha ribadito che “Lo sviluppo passa soprattutto attraverso l’industria”.
FILIERE
FILIERE per il PARCO RURALE _ di Angelo Verderosa
Il 4° appuntamento di “Colori d’Autunno a Sant’Andrea di Conza” è dedicato all’idea di un ‘Parco Rurale’ per l’Irpinia. Il convegno si pone in continuità con la ‘Giornata del Parco’, tenuta ad Aquilonia a Giugno 2010, nell’ambito di “Cairano 7x” e con l’idea lanciata da Comunità Provvisoria, nell’aprile 2008, come risposta all’individuazione del Formicoso come discarica nazionale.
In questo lungo periodo di stasi economica e governativa, che vede le zone interne dell’appennino meridionale ulteriormente sacrificate dai tagli del lavoro, della sanità, delle ferrovie, necessita avviare un nuovo disegno politico che abbia a cuore le sorti dei piccoli paesi e del paesaggio dell’entroterra.
Sfatata l’illusione del lavoro come posto fisso, bisogna ripartire dall’unica grande vera risorsa del nostro habitat: la ‘terra’. Terra da intendere non solo come luogo fisico della produzione agricola, il ‘terreno’, ma anche e soprattutto come ‘ambiente’ che tiene da secoli in vita paesi e paesaggi; ancora oggi, fortunatamente e incredibilmente, unitari e integri.
APPUNTAMENTO A SANT’ANDREA DI CONZA – SABATO 27 NOVEMBRE
cOLORI D’aUTUNNO A sANT’aNDREA DI cONZA – 4° appuntamento – sabato 27 novembre 2010
“FILIERE per il PARCO RURALE / convegno
Incontro con Francesco Codacci-Pisanelli, Responsabile Sviluppo Gambero Rosso / Città del Gusto Roma (^)
Interviene Alfonso Tartaglia, Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Agricoltura e Ce.P.I.C.A., Avellino
Partecipano i produttori di qualità dell’alta irpinia e lucania (grano, latte, formaggio, carni, salumi, olio, vino …); i produttori espongono i propri prodotti nella ex-Fornace incontrando i ristoratori di qualità.
Con amministratori / associazioni locali, artigiani, artisti, promotori del turismo rurale
COLORI d’AUTUNNO a Sant’Andrea di Conza
il programma è in via di definizione; è possibile partecipare ai convegni con proprie relazioni; si prevede la continuazione da febbraio a maggio 2011 con eventi in fase di preparazione.
la comunità provvisoria è naturalmente protagonista delle giornate santandreane; una sorta di cairano 7x ma dilatata nel tempo lungo dell’inverno appenninico.
Ogni suggerimento comunitario è ben accetto. grazie
(c’è tanto da lavorare, domattina -domenica 10 ottobre 2010 alle 10- saremo ad appendere i quadri della mostra che aprirà il 16; poi andremo ad Orsara di Puglia con Antonio Vespucci; convegno su cucina, prodotti e territorio all’azienda di Peppe Zullo e colazione; nel pomeriggio si va alla Masseria Paglicci a San Marco in Lamis)
chi può in generale dare una mano nell’organizzazione di COLORI d’AUTUNNO a Sant’Andrea di Conza è il benvenuto !
Come riportato nei manifesti : “Le manifestazioni non beneficiano di contributi economici pubblici né partitici; si realizzano grazie all’autotassazione degli amministratori comunali e al contributo di : “ANDREONE MARBLES” -azienda locale-
PROGRAMMA : https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/
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bozza locandina
libero parco d’oriente
Intervento di Tiberio Luciani * ad Aquilonia, 24-6-2010, sul “libero Parco d’Oriente”
L’intervento si apre con una considerazione sullo spopolamento dei nostri paesi e sulle riflessioni fatte nel settembre 2009 durante un viaggio ad Ascoli per l’iscrizione della figlia ll’università.
Nel 2009 da S. Andrea sono partiti 19 giovani per frequentare varie università italiane, di questi forse nemmeno il 10% ritornerà per farsi una vita a S. Andrea.
il parco e gli indiani
Il grano che cresce in Oriente, riflessioni sul parco rurale
IL MATTINO 7.7.2010 _
Nella sua tenuta agricola «La Turchina», vicino Viterbo, la giovane Loretta Di Simone, laureata in giurisprudenza, ha riseminato il grano «Senatore Cappelli». Aveva ritrovato, per caso, un vecchio sacco di semi.
Anche in Alta Irpinia, specie sul Formicoso, si coltivava fino a pochi anni fa quella particolare varietà di grano che porta il nome del fautore della riforma agraria negli anni ’30. Le spighe erano alte quanto un uomo.
Loretta Di Simone ha avuto successo: il «grano Cappelli» , essendo un seme antico, ha un glutine molto digeribile e facilmente tollerabile, ricco di proteine; ha ottenuto una pasta buona, di sapore, certificata dall’Università di Firenze come salutare. Loretta ha ripreso l’attività agricola della famiglia con due obiettivi aggiunti : riavvicinare i giovani all’agricoltura e rieducare le persone ad essere consapevoli di quello che quotidianamente mangiano.
il parco, l’appia e la paesologia
Metto qui un pezzo uscito sul mattino dopo quelli di picone e verderosa. penso che su questi argomenti di aver detto veramente tutto quello che avevo da dire. adesso mi aspetto le parole e i pensieri degli altri, anche di quelli che amano tacere. direi che è il momento di pronunce chiare e generose. il giornale di picone è molto disponibile, approfittatene. _ armin
Faccio il paesologo perché non ho idee sul mondo buone per ogni giornata. Il mondo mi fa impressione, mi suscita talvolta meraviglia, più spesso disagio. Il mio lavoro di scrittura è una risposta alla frizione che il mondo esercita sulla cartilagine dei pensieri. La paesologia non ha l’ambizione di salvare i paesi, né di indicare strategie di alcun tipo, più volte l’ho definita una scienza arresa. Non capisco bene il senso della crescita e in un certo senso neppure quello dello sviluppo sostenibile. Mi sembra che si tratti più che altro di un mercato anche delle opinioni, di una bancarella a cui potersi approvvigionare per far finta di avere qualcosa da dire. In un certo senso abbiamo fatto e continueremo a fare Cairano 7x proprio perché le idee, i ragionamenti e le stesse parole in circolazione non ci convincevano. Prima che un nuovo modello di sviluppo io penserei a un nuovo modo di percepire le cose e soprattutto noi stessi. Per me l’idea del parco dell’Irpinia d’Oriente è innanzitutto questo: vedere un luogo con occhi più attenti, vederlo in tutte le sue pieghe, nelle brutture e nelle bellezze. La prima cosa da fare non è parlare del parco, ma viverlo. Oggi al tramonto credo che farò una Leggi il seguito di questo post »
articoli
stamattina su il mattino
c’è un bel pezzo di angelo verderosa che segue quello di picone. domani dovrebbe uscire uno mio. mi pare che si stanno addensando un pò di cose. chi può si rilassi, ad agosto si riprende la serena obiezione all’esistente.
armin
oggi sul mattino, il PARCO rurale
oggi sul mattino è uscito un bellissimo articolo di generoso picone. parla del nostro lavoro. raccogliete le idee e le forze perché ad agosto si torna alla carica.
armin
cliccare a lato per ingrandire e leggere; cliccare sul link seguente per scaricare l’articolo in pdf il parco sul mattino 5.7.2010 pdf
prego tutti coloro che vogliono continuare a lavorare sull’idea del parco di spedirmi un breve testo in modo da iniziare a raccogliere materiale da pubblicare sul blog e in un fascicolo che distribuiremo a metà settembre, all’appuntamento di s.andrea di conza. sul blog ho aggiunto una nuova categoria ‘parco rurale’; sarà più semplice consultare i vari contributi che arriveranno. per iniziare va bene anche una memoria delle cose che ognuno ha detto ad aquilonia.
angelo
Un Parco rurale dell’Irpinia d’Oriente e un laboratorio teorico-pratico sull’antico tracciato della Via Appia. Le due proposte venute dalla rassegna «Cairano 7x» non sono soltanto suggestivi e affascinanti esercizi teorici, ma pongono questioni importanti e concrete all’amministrazione e alla politica della provincia di Avellino: questioni di gestione e governo del territorio, si potrebbe dire se la parola territorio non fosse stata ormai totalmente assimilata a un a insopportabile retorica che ha finito per svilirne il senso e annullarne il significato. Il Parco rurale dell’Irpinia d’Oriente è stato disegnato su un’area di 752 chilometri quadrati di cui 722 in zone montane, coincidendo in larga parte con il perimetro della Comunità dell’Alta Irpinia: Leggi il seguito di questo post »
Irpinia blues: verso una ruralità critica
metto qui un pezzo di Iain Chambers
sulla settimana di cairano. l’idea è che ognuno dei partecipanti, non solo quelli che sono venuti da lontano, ci mandi un suo testo. appariranno qui e poi potremmo fare un libretto.
°°°
Con gesto semplice ma profondo possiamo partire dall’idea di una nuova ruralità; una ruralità che ci permette di rivalutare radicalmente concetti abusati come ‘tradizione’ e ‘identità’ ed esporli a un movimento critico in cui il paesaggio acquista forme e possibilità diverse. Contro la sedimentazione di una ‘rivoluzione passiva’ composta da questi luoghi comuni, andrebbe spezzata quella continuità che promuove come destino storico e culturale una visione statica. Proviamo invece a entrare nelle pieghe della narrazione, a muoverci lungo le linee indicate dagli intervalli e dalle interruzioni che negano la banalità lineare dello storicismo, per proporre una diversa poetica (e politica) del tempo. Leggi il seguito di questo post »
il giorno del ‘libero’ PARCO, le foto
CAIRANO 7X
giovedì 24 giugno 2010, il giorno del ‘parco rurale dell’irpinia d’oriente’; l’escursione, la colazione alla Badia di San Vito, il convegno a Carbonara di Aquilonia.
le FOTO :
http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157624235055469/show/
la RASSEGNA STAMPA internet :
cairano 7x
SEGUITE CAIRANO 7X sul SITO http://www.cairano7x.it/2010/
sfoglia il PROGRAMMA, giorno per giorno
il GIORNO del PARCO, giovedì 24 / precisazione :
il sindaco di cairano ci ha gentilmente chiesto di creare uno spazio nella giornata di giovedi per poter parlare di borghi rurali. per creare questo spazio abbiamo modificato il programma del parco. non siamo noi a decidere la politica del sindaco e neppure la sua politica culturale: nessuno di noi è suo assessore. è chiaro che il convegno in questione non porta l’etichetta cairano 7x ma è un momento autonomo gestito dal sindaco.
il PROGRAMMA AGGIORNATO prevede, dopo l’escursione paesaggistica nel parco, una colazione al sacco e un parlamento comunitario sotto la quercia di san vito ad Aquilonia.
qui il programma aggiornato : http://www.cairano7x.it/2010/programma/giovedi-24-giugno/
michele di martino e l’olio di aquilonia al ‘GIORNO del PARCO’ _ giovedì 24 giugno 2010 a CAIRANO 7x
Sette anni a Milano come operaio, poi la scommessa che passa dal bio. I campi di famiglia e un piccolo mercato al Nord. Storia di Michele e del suo paese, Aquilonia Ancora a maggio, nell’oliveto di Michele, si affonda fino al ginocchio nel trifoglio seminato assieme al favino. Erbe alte, ben cresciute. I pantaloni si inzuppano dell’umidità dell’Alta Irpinia. Gli olivi sono stati appena potati: tagli bassi, per non far crescere verso il cielo le piante. Alberi piccoli, ben curati. Il paesaggio attorno è da Grande West: le nuvole di nebbia nascondono, complici le acque del lago San Pietro imbrigliate da una diga, le vallate dei fiumi Osento e Ofanto. Pascoli e campi contendono, ai boschi di quercia, i pendii delle colline del paese di Aquilonia, il più orientale, assieme a Monteverde, dei Comuni della Campania. La Lucania e la Puglia sono a un passo, appena oltre l’Ofanto. Le ramelle della potatura, le foglie e i rami degli olivi tagliati via, sono abbandonati ai piedi della pianta. Leggi il seguito di questo post »
Non buttiamo a mare l’osso del Mezzogiorno
Tonino Perna
Manlio Rossi Doria, un valente economista agrario, alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso analizzando le aree interne e collinari del Mezzogiorno rispetto a quelle di pianura, coniò l’espressione «osso»[aree interne] e «polpa»[pianure] per denunciare la profonda divaricazione – sul piano socio/economico – che le due aree andavano assumendo. Cogliendo i primi effetti della Riforma Agraria e, soprattutto, degli interventi della Cassa del Mezzogiorno che si erano concentrati sulle aree di pianura, Rossi Doria vide lontano, ma la sua denuncia restò inascoltata. Dopo oltre mezzo secolo la divaricazione tra «osso» e «polpa» nel territorio meridionale è diventata un abisso. Le aree interne si sono spopolate, le terre abbandonate e colline e montagne scendono a mare , ogni anno, con le prime piogge. L’osso del Mezzogiorno oggi sta finendo in mare con le sue colline e montagne che franano continuamente. Si tratta, infatti, di una grande area [pari a più di un terzo dell’intera superficie meridionale] che per via dell’abbandono è soggetta a frane, smottamenti, erosioni del suolo e, in alcune aree della Calabria e Sicilia, a processi di desertificazione. Un’area in gran parte spopolata con diversi paesi scomparsi [più di venti nella sola regione calabrese], prive di servizi [poste,scuole, trasporti pubblici] e abbandonate ad un inarrestabile oblio.
avvicinamento al parco
Antonio Vespucci in un video di Michele Citoni – Formicoso 18.8.2008
un contributo di avvicinamento al Parco dell’Irpinia d’Oriente
pasquale stiso e la terra d’alta irpinia
da Laura E. Ruberto / California > Con le notizie del Formicoso, mi metto a leggere il poeta di Andretta, Pasquale Stiso.
“Terra d’Alta Irpinia” _ Pasquale Stiso
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Terra
terra d’Alta Irpinia
estranea
come una matrigna
battuta
da tutti i venti
oppressa
per lunghi mesi
dalla neve.
Plaga del Formicoso
desolata
assetata
di corsi d’acqua
e di verde
ove il grano
cresce rachitico
roso dai geli
flagellato dalla tramontana
e il granoturco
di settembre
è ancora tenero come il latte.
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Una strada ferrata per il paesaggio irpino.
La ripresa dell’orario autunnale per la linea ferroviaria Avellino – Rocchetta San’Antonio (un tempo Ponte Santa Venere), pone per l’ennesima volta l’accento sulla necessità di perseguire soluzioni strategiche che ridiano senso infrastrutturale ed economico alla più antica linea ferroviaria dell’Irpinia e tra le più antiche della Campania , inaugurata nel suo intero percorso il 27 ottobre del 1895.
Se all’origine divenne luogo privilegiato per il trasporto delle grosse cisterne di vino prodotto nei territori attraversati, ed in seguito, le sue stazioni hanno rappresentato il prodromo dei luoghi della emigrazione verso la speranza “amara” di un futuro meno povero, oggi il “ramo secco” di TrenItalia può fornire nuovi germogli vitali. Leggi il seguito di questo post »
ALPUJARRA – IRPINIA
Workshop internazionale ALPUJARRA – IRPINIA / Immagini di paesaggi del Mediterraneo a confronto
nell’ambito di ” INCONTRI di ARCHITETTURA _ 11° ” IRPINIA , a cura di Angelo Verderosa / viaggio di maggio nel paesaggio dell’Alta Irpinia, crocevia naturale di segni orografici, percorsi, relazioni; luogo di incontro e di pausa nello stazionamento _____ LUNEDI’ 18 e MARTEDI’ 19 MAGGIO 2009
con Università degli Studi di Napoli “Federico II” / CLM5U – Dipartimento di Progettazione Urbana e Urbanistica / Cattedra di Progettazione Architettonica IV prof. Donatella Mazzoleni / Corso di Ecologia del Paesaggio prof. arch. Maria Maddalena Simeone + Universidad de Granada / Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Granada / Area de Urbanistica y Orientaciòn del Territorio / Cattedra di Urbanística y Ordenación prof. Marcelino Martin Montero
Il workshop, in due fasi, si propone di analizzare due casi-studio, con lo scopo di comprendere, rappresentare e confrontare le identità locali, i Leggi il seguito di questo post »
la discarica sul formicoso avvelenerà l’acquedotto pugliese
l’allarme AVVELENAMENTO delle ACQUE circostanti l’altopiano del FORMICOSO, lanciato UN ANNO FA da COMUNITA’ PROVVISORIA, viene SCIENTIFICAMENTE recepito dallo studio realizzato dall’Alto Calore Servizi (presidente Franco Maselli), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Napoli Federico II e con il Dipartimento di studi di Geologici e Ambientali dell’Università del Sannio
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. . . ” Si parte dal presupposto che gran parte delle risorse captate da alcuni tra i più importanti acquedotti italiani vengono destinate all’approvvigionamento potabile di oltre 5milioni di abitanti delle regioni Campania, Puglia e Basilicata, per una portata annua media di circa 13 mc/sec prelevata dalle sorgenti di Cassano Irpino, Caposele, Serino, Senerchia, Calabritto.
il GRANO E’ del FORMICOSO
SALVIAMO IL GRANO DEL FORMICOSO
tutti insieme domani, giovedì 2 OTTOBRE, a Pero Spaccone (in Irpinia, tra Andretta e Bisaccia)
inizio corteo alle ore 10 dalla casetta cantoniera
c’è molto da camminare, portatevi scarpe comode, un impermeabile e da mangiare
chiediamo la rimozione del filo spinato e lo stop alla militarizzazione
per circondare mano nella mano il filo spinato che è stato messo dai militari dovremo essere almeno in 3000
a Cairano convegno per il FALCO LANARIO – sabato 27
NO alla DISCARICA – SI al PARCO dell’Alta IRPINIA
DOMENICA 7 la C.P. porterà il PARCO
Qualche me fa in un affollatissimo incontro a Sant’Andrea di Conza lanciammo l’idea di creare un parco naturale dell’Irpinia. L’idea fu prontamente ripresa dal consigliere regionale Angelo Giusto che pochi giorni dopo depositò in Regione una proposta di legge per l’istituzione del parco. Noi pensiamo che è venuto il tempo di reclamare con forza che la proposta di legge venga esaminata e approvata. Noi non chiediamo la creazione di un ente inutile. Chiediamo di dare una prima veste giuridica a una creatura che è già nata e sta muovendo i primi passi.
post-convegno al Goleto 1 / l’AGRICOLTURA
dopo la proiezione de “La voce del paesaggio” e di “Ecovillaggi”, al Goleto abbiamo parlato di AGRICOLTURA … pratica da rilanciare con e per i giovani in Irpinia; il prezzo della pasta, nel’ultimo anno, è aumentato del 30% (come il gasolio); il pane è salito del 13%; … pensare che il Formicoso è il granaio della Campania (produce il 72% del grano duro) … sul Corriere della Sera di ieri -22.8.08- leggo che altrove i ragazzi si stanno già muovendo … (leggete almeno il paragrafo “giovani, campioni innovazione”) _a.v.
Mentre industria e servizi non crescono è boom per l’economia legata alla terra
L’agricoltura ha messo il turbo
In Italia Gli ultimi dati registrano una crescita del 6,9% in un comparto che da anni sembrava in contrazione
FRANCESCA VEGLIANTE, presente !!!!
Commenti alla Relazione Illustrativa sulla proposta di Parco Regionale dell’Irpinia d’Oriente
di Francesca Vegliante, naturalista
La proposta di istituzione del Parco in generale è scritta molto bene, ma manca di una parte fondamentale: l’indicazione esplicita delle specie di animali e di piante e delle emergenze geologiche che sarebbero salvaguardabili solo mediante l’istituzione del Parco. Data l’urgenza dell’attuazione del Piano Rifiuti per la Campania, sarà particolarmente difficile convincere la regione ad istituire un Parco laddove aveva pianificato di istituire discariche.
Qui di seguito commento alcune frasi della vostra proposta:
“Con il Parco non sono compatibili discariche di rifiuti esterni a quelli prodotti dagli stessi abitanti”.
proposta di legge per il parco
cari comunitari
mettiamo qui la proposta di legge che intende presentare il consigliere regionale angelo giusto. già qui si possono presentare valutazioni o anche proposte di modifica. ma credo sia necessario un incontro dal vivo per fare avere a giusto le nostre eventuali osservazioni. è importante che la proposta sia depositata al più presto.
pensiamo di poter già ringraziare qui a nome di tutti i lettori del blog il consigliere Giusto. la sua mi pare un azione mirabile, frutto dell’ascolto e dell’attenzione a quel che si muove nella società. _ f.arminio
PROPOSTA DI LEGGE
“Istituzione del Parco Regionale denominato Parco Regionale dell’ Irpinia d’ Oriente o dell’Alta Irpinia”
NON SAPPIAMO PIU’ COME DIRLO
non sappiamo più come dirlo / stiamo andando verso il DISASTRO / un’apocalittica discarica in IRPINIA si fa sempre più vicina nella sostanziale indifferenza. / i politicanti tracheggiano. / i cittadini non sanno che fare. / a NAPOLI ancora non parte la raccolta differenziata / bisogna fare un’azione preventiva. far capire in tutti i modi che il progetto regionale è Leggi il seguito di questo post »
PARCO RURALE dell’IRPINIA – presentazione a s.andrea
PARCO RURALE dell’IRPINIA
di ANGELO VERDEROSA
Nella mappa una prima bozza dell’area del parco naturale paesaggistico dell’Irpinia. E’ una bozza e serve per iniziare a sognare e a discutere. stamane (24) a calitri, all’istituto d’arte, spontaneamente si è riunita buona parte della C.P. ; è stata proiettata la bozza della mappa del parco >>> docenti e ragazzi lavoreranno allo studio del LOGO del PARCO
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L’area è delimitata naturalmente dal Parco Regionale dei Monti Picentini a sud e dal complesso del Vulture a est; a nord abbiamo la pianura della capitanata, a ovest il promontorio della Baronia. I confini del parco sono dati dalla statale 7 a sud, dall’arcata dell’Ofanto, a sud sud-est; dal confine provinciale e regionale verso la Puglia, a nord-est; dalle sorgenti dell’Ufita a nord; dalla direttrice Sferracavallo – Mefite – Goleto a ovest. Area baricentrica il Formicoso con il Monte Toppo a 988 m. (cfr. zoomata al termine del post). L’area del Parco coincide con la propaggine geografica orientale della Campania, una mammella, un altopiano che si insinua tra lucania e puglia; un pianoro a 800 m. slm che dal Formicoso scende ad abbeverarsi all’Ofanto e all’Ufita. Due laghi artificiali all’interno dell’area, a Conza, sull’ Ofanto e sull’Osento la diga di Monteverde. Densità abitativa tra le più basse d’italia. E’ l’area del viaggio elettorale di Se Sanctis. E’ l’area amministrata dalla comunità montana alta irpinia. Un’area di 720 kmq.; la distanza sulla direttrice Goleto-Monteverde è 40 km.; sulla ortogonale Calitri-La Toppa è 25 km. 50.000 abitanti ca.; 70 ab./kmq. Strade interne all’area : la statale 7 (appia), la 91, la 303 e la 399.
Serve una mano da parte di tutti; finora sono giunte queste disponibilità
(LISTA AGGIORNATA AL 24.4.2008)
Biagio Cillo, con facoltà di architettura II università di Napoli, coordinam.
Luca Battista, con Amici della Terra Irpinia, impianto normativo e urbanistico e riferimenti preliminari per contenuti tecnici
Gianni Fiorentino, struttura normativa ed economica, rapporti col POR
Enzo Luongo, dati statistici e cartografici (lavora anche per elda)
Dario Bavaro, eventi teatrali per la promozione del territorio
Enzo Maddaloni, con Legambiente, passaggi normativi e regionali
Michele d’Onghia, mailing list media, distretto energetico
Stefano Ventura, comunicazione e relazioni con siti e blog
Antonio Luongo, immagini da proiettare e spedire
Elda Martino, aspetti storici e archeologici
Antonio Lapenna, rapporti con enti parco e associazioni ambientaliste
Federico Verderosa, coord. nazionale A.N.A.Bioecologica, architettura /ecologia
Pasquale Matarazzo, settore ecologia regione campania, relazioni
Io metto a posto, man mano, testi, immagini e cartografia
… Franco Arminio fornirà il carburante
La promozione la facciamo tutti con il web e spedendo e.mail; bisogna subito veicolare l’idea e radicare diffusamente l’esigenza del parco; ognuno scriva una mail alla propria mailing list, linkando questo post …
Serve adesso un riferimento in ognuno dei comuni per organizzare una prima presentazione dell’idea con una proiezione e un dibattito, coinvolgendo gli amministratori e invitandoli ad approvare una delibera di intenti e adesione; in ogni comune raccoglieremo almeno 100 firme, iniziando dalle scuole.
Questa idea che sta man mano nascendo… su un blog … è il segno di una nuova democrazia; si sta mettendo in moto energia, in modo orizzontale, gratuitamente, volontariamente, intorno ad una speranza di salvezza di questa terra d’irpinia … un domani forse, su questa stessa strada, si potranno intreprendere altre strade di salvezza.
Inizieremo DOMENICA 4 MAGGIO alle ore 16 a S.ANDREA DI CONZA, probabilmente nella sede della vecchia Fornace o su, all’ex Seminario.
Appunti di Arminio: