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la mafia africana

 metto qui un’intervista fatta da andrea di consoli.

nei prossimi giorni tornerò a mettere anche cose mie. giovedì a cairano, prima della riunione per cairano 7x, parleremo del blog e dell’organizzazione di una vera e propria redazione.

armin

Uscirà fra qualche giorno il nuovo libro-inchiesta di Sergio Nazzaro, giovane giornalista investigativo di origini casertane, impostosi qualche anno fa con il libro Io, per fortuna c’ho la camorra (Fazi). Il nuovo libro è intitolato MafiAfrica (Editori Riuniti, 296 pagine, 15,00 euro), e affronta uno degli aspetti meno conosciuti delle mafie in Italia, ovvero l’ascesa nel nostro paese della mafia africana.

Nazzaro, cos’è esattamente la mafia africana che opera in Italia?

E’, in questo momento, uno dei fenomeni criminali più pericolosi e sottovalutati.

Come nasce questa mafia?

A differenza dei russi o dei cinesi, gli africani si riscoprono mafia in Italia. E’ comprovato dalle condanne passate in giudicato: oggi gli africani, da raccoglitori di pomodori quali erano, hanno capito che il crimine paga molto di più.

Da dove vengono?

Il gruppo di comando è nigeriano, ma il loro schema è ormai ampiamente apprezzato dai ghanesi, dagli ivoriani e da tutte le nazionalità dell’Africa dell’ovest che si affacciano sull’Atlantico.

Quanto è presente sul territorio italiano questa nuova mafia?

La cupola della mafia africana è posizionata tra Castelvolturno, in provincia di Caserta, e Napoli. L’indagine Viola dei Ros, che ha portato all’arresto di oltre 150 persone, è stata interrotta soltanto perché sarebbe potuta continuare all’infinito. Comunque è importante affermare il concetto di massa critica. Solo in Nigeria ci sono 150 milioni di abitanti e il 90% è totalmente povero. Non esistendo la possibilità di una emigrazione legale, non è falso affermare che i numeri della mafia africana sono vastissimi, perché la povertà, lo sappiamo bene, produce crimine.

La mafia africana è presente solo in Campania?

La base operativa è in Campania, ma la diffusione è nazionale. E’ strutturata in cellule e ha una capacità di penetrazione che spazia dalla Colombia all’Afghanistan, passando per l’Europa, sia dell’est che dell’ovest.

A quale tipo di attività è dedita questa mafia?

Alla prostituzione, anche minorile, alla droga, e sopratutto alla tratta degli esseri umani. Da schiavi sono diventati schiavisti verso i loro stessi concittadini. Ma si stanno aprendo nuove e più inquietanti possibilità.

Cioè?

Le prostitute africane vengono assoggettate con i riti vodoo. C’è un gravissimo pericolo rappresentato dai sacrifici umani. Sacrifici che servono per propiziare la buona riuscita dei traffici. Si uccide un essere umano con la convinzione che si possa trarne un beneficio. E’ probabile che anche in Italia siano già avvenuti sacrifici umani, ma non ci sono le prove. E’ certo che la mafia africana ha iniziato a trafficare bambini. Per quale motivo? Per la prostituzione infantile o, peggio ancora, per il traffico di organi. Pochissimi sanno che con l’avvento dei mondiali in Sudafrica del 2010 aumenteranno anche i sacrifici umani, ma se i sacrifici disgelano la possibilità di rivendere organi, che scenari avremo in Italia nei prossimi mesi?

Perché in coincidenza dei Mondiali del 2010 potrebbero aumentare i sacrifici umani?

Perché sono riti che propiziano gli affari. Quindi io posso anche avere un chiosco che vende le maglie dell’Italia, e per propiziare il mio business incarico un cacciatore di essere umani di portarmi il cervello di un bambino. Il cervello deve estratto mentre il bambino è vivo. I sacrifici umani hanno effetto solo se le vittime sono vive al momento delle mutilazioni. Non riusciamo neanche con il nostro giornalismo a interessarci a certi brutti avvenimenti che accadono in Europa.

A cosa allude?

Nel mio libro ripercorro la storia di Adam. E’ la storia di un torso di un bambino di colore ritrovato nel Tamigi a Londra negli anni passati. Amputata la testa, le braccia, le gambe e i genitali, Adam è stato il primo caso di sacrificio umano in Europa. Il secondo caso è avvenuto in Irlanda.

Perché questi sacrifici umani sono solo avvenuti in Inghilterra e in Irlanda?

Ho posto la stessa domanda al rappresentate della comunità nigeriana a Castelvolturno, dove ho passato molto tempo su strada per le mie indagini. La risposta è stata scioccante: “Perché in Italia non c’è ancora piena integrazione”. Bisogna sapere che i riti voodoo e i sacrifici umani hanno effetto se praticati nella terra di origine, dove maggiore è il potere delle divinità. Il rappresentante della comunità mi ha spiegato che in Inghilterra l’emigrazione è presente da oltre un secolo, e quindi ormai è considerato un territorio pronto per i sacrifici umani. In Italia è probabile che se avvenisse un fatto così cruento avremmo un ritorno immediato al medioevo, e bruceremmo gli immigrati in piazza, senza falsi pudori. Ecco perché ancora non accadono in Italia.

Questo avvalora la tesi di chi considera l’immigrazione clandestina un grave pericolo?

All’uomo bianco piace la puttana di colore e la cocaina. Siamo noi che diamo i soldi a loro.

Che rapporto ha la mafia africana con la camorra?

Innanzitutto le rivolte che ci sono state in passato non sono assolutamente moti di ribellione in nome di chissà quale ribellione morale contro le mafie. I rapporti tra mafia africana e camorra sono complessi. La presenza stabile della mafia africana in Campania è permessa dalla camorra. Mentre ciò non avviene in Calabria, anche se gli ‘ndranghetisti lavorano con i nigeriani a livello internazionale.

In che modo?

A livello internazionale le coste africane sono il passaggio obbligato e il più favorevole per stoccare navi cariche di droga, non essendoci nessun tipo di controllo. Gli africani usano i loro canali per immettere la droga nel mercato internazionale e italiano, andando a coprire tutte quelle zone lasciate scoperte dalle mafie italiane.

Per esempio?

A Napoli la piazza è controllata dalla camorra. Però recentemente sono stati arrestati dei nigeriani che lavoravano come corrieri e broker per i napoletani. Da Castelvolturno gli africani fanno arrivare droga in tutto il basso Lazio, e riforniscono anche le piazze di Milano, Torino, Bergamo, Brescia e di tutto il Nord.

Di tutto il Nord?

Sì, di tutto il Nord.

Quindi la camorra è in società con la mafia africana?

Dipende dalle zone. In alcuni casi gli africani pagano la tangente. In altri casi sono i rifornitori primi. In ulteriori casi ancora sono in affari con i clan della zona. E questo è dovuto perché le due criminalità hanno lo stesso tipo di struttura. Sono, cioè, cellule, non costruzioni piramidali.

Alla luce di quello che lei sta dicendo, come cambia la lettura dell’uccisione di 6 africani a Castelvolturno nel 2008?

Da mie fonti la storia si riassume come segue: il gruppo di Steola, volendo imporre nuovamente il dominio dei casalesi su Castelvolturno, ha preteso dagli africani una tangente di 50 euro per ogni spacciatore. I primi che sono stati avvicinati hanno accettato, ma hanno anche sottolineato che non potevano parlare a nome di tutti. L’emissario di Setola, forse perché ha capito male, è tornato dai suoi dicendo brutalmente che gli africani non volevano pagare. La strage è la dimostrazione della banalità del male che regna al Sud.

Sono feroci i mafiosi africani?

Assolutamente sì. Provengono dalla terra delle stragi di un milione e mezzo di persone uccise a colpi di machete. Ne parlo approfonditamente quando racconto la strage di Okjia.

In che modo sono diversi dai mafiosi italiani?

Non ambiscono al rispetto e al riconoscimento sociale. Desiderano soltanto la ricchezza.

La magistratura è consapevole di questa nuova mafia?

Il Pm della Dda Giovanni Conso è uno dei magistrati più esperti di questo fenomeno. E con lui tutto il gruppo dei Ros comandato dal colonnello Casagrande. E’ un gruppo di lavoro che ha saputo intercettarli e decifrare linguaggi e conversazioni da un capo all’altro del mondo. Ma come dice sempre il Pm Conso: “C’è bisogno di attenzione perché le vittime sono donne e bambini di colore che non hanno nessuno che li protegge”.

Andrea Di Consoli

Written by Arminio

3 aprile 2010 a 8:51 am

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2 Risposte

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  1. Alleluia!!!!!!
    e grande Andrea……
    mauro orlando

    mercuzio

    3 aprile 2010 at 11:58 am

  2. sconvolgente !

    Luca b.

    7 aprile 2010 at 10:50 PM


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