COMUNITA' PROVVISORIA

terra, paesi, paesaggi, paesologia _ il BLOG

Paesologia: le fonti

Cari Comunitari,

in vista dell’incontro del 9 di gennaio, sto iniziando a mettere insieme i testi base della scienza paesologica.

l’idea è quella di offrire a tutti una bibliografia il più possibile completa degli autori che hanno affrontato tematiche relative al paesaggio e che, quindi, hanno contribuito, più o meno consapevolmente, alla fondazione di questa disciplina.

i testi di Franco Arminio sono chiaramente fondamentali.

ora, ad essi, bisogna affiancarne altri per tracciare con ancora maggiore evidenza la trama epistemologica della paesologia e per affermare con chiarezza qual è la base dalla quale partiamo.

Levi, Scotellaro, Augé, Silone, Latouche ed altri sono già stati “ingaggiati” in tal senso.

quello che vi chiedo, quindi, è di collaborare tutti a questa operazione di ricerca,inviando alla mia mail le vostre proposte e le vostre suggestioni.

vi ringrazio sin da ora.

e. m.

p.s. in tal senso io penso che sarebbe importante, adesso, che ognuno di voi scrivesse il più possibile intorno a questo tema sia sul blog che su fb. c’è molta attenzione riguardo a ciò che la CP sta facendo. è molto importante che il nostro messaggio sia chiaro ed inequivocabile. ancora grazie.

Written by eldarin

30 novembre 2009 a 1:53 PM

9 Risposte

Subscribe to comments with RSS.

  1. dopo ampie ed approfondite ricerche bibliografiche e biografiche ritengo che per comprendere le fonti della paesologia è opportuno chiedere lumi dirattamente ad arminio che conosce alla perfezione coloro che prima di lui hanno dedicato passione e vocazione alla scienza paesologica.
    mi sembra una idea concreta per non girare a vuoto alla ricerca di ciò che pochi conoscono e che per molti è assoluta novità
    grazie Rocco Quagliariello

    rocco quagliariello

    2 dicembre 2009 at 8:07 PM

  2. ringrazio molto il Dott. Quagliariello, questa mia richiesta parte da un confronto avuto con lo stesso Arminio e da una necessità da lui espressa in tal senso. Io, in questo caso, mi limito a svolgere semplici mansioni di raccoglitrice. I testi di Franco sono fondamentali, così come i riferimenti che lui ha già fornito e sta tuttora fornendo in vista dell’incontro del 9 gennaio. E’ importante, tuttavia, che tutti gli altri comunitari partecipino a questo processo di raccolta.
    vi invito, quindi, ancora una volta a inviarmi i vostri suggerimenti e ringrazio quelli che lo stanno facendo.
    saluti
    e.m.

    eldarin

    4 dicembre 2009 at 7:39 PM

  3. Cara Elda,avrei voluto scriverti una mail, ma non conosco il tuo indirizzo.Ti scrivo per chiedere aiuto, l’ing. Bartolo che si è messo in contatto con te a proposito di “una pioggia di euro”,è riuscito a portare a casa un importantissimo progetto per il nostro territorio,ma rischia di essere ignorato perchè presentato in collaborazione della minoranza consiliare.PER FAVORE DATECI UNA MANO
    Il progetto è:PROGETTO DI RICERCA PER LA CONOSCENZA, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL BORGO MEDIEVALE DI MONTEVERDE

    fiore primaverile

    8 dicembre 2009 at 6:09 PM

  4. AHHH!!! Dimenticavo di dire che il progetto è in collaborazione con l università di Pisa .é tutto pronto potrebbe partire già a febbraio 2010, manca l’ok dell’amministrazione. Penso che questa possa essere un’ opportunità anche per voi .SE UNIAMO LE NOSTRE FORZE POTREMMO FARE MOLTO PER IL NOSTRO TERRITORIO.

    fiore primaverile

    8 dicembre 2009 at 6:44 PM

  5. Cari amici, ringraziando tutti voi e “fiore primaverile” vi porto delle PRECISAZIONI SUL LABORATORIO UNIVERSITARIO A MONTEVERDE. (laboratorio che come fa notare lo stesso f. primaverile interesserà anche diversi comuni dell’hinterland irpino e lucano)

    A tal fine vi riporto un estratto della proposta presentata in Comune e sottoscritta dal presidente del CdLM in Ingegneria Edile Architettura di Pisa….prima però consentitemi, in maniera rispettosa ma “solare”, di parafrasare il post principale “BEATI QUELLI CHE….avranno il laboratorio universitario…BEATI QUELLI CHE ..vivono nell’hinterland monteverdese, BEATI …TUTTI VOI amici di Monteverde perché ne godrete i frutti. J

    Nella proposta presentata in Comune, si legge:

    “Il Corso di Laurea di Ingegneria Edile Architettura di Pisa propone di attivare una convenzione con il Comune di Monteverde, per lo svolgimento di un progetto di ricerca finalizzato alla valorizzazione e alla riqualificazione delle potenzialità storico ambientali e paesaggistiche del borgo di Monteverde e del suo comprensorio”.

    Sin da questo primo approccio col mondo accademico (utile a valutare i reciproci vantaggi), il progetto di ricerca prevede la presenza di docenti e studenti del Corso di Laurea in loco, per lo svolgimento di attività di ricerca e stage formativi.

    “….. Il laboratorio nasce con l’obiettivo di operare sul territorio e per il territorio….Questo significa l’instaurarsi di una politica di cooperazione e sinergia con i soggetti istituzionali chiamati ad amministrare lo sviluppo e la tutela dell’ambiente e del paesaggio, raccordando le esperienze di studio teorico con le esigenze concrete e tangibili del luogo”.

    In concreto la proposta si può tradurre in due fasi:

    una PRIMA FASE della durata di due anni. In cui si da il via al laboratorio didattico ed alla sua organizzazione sul territorio. Per tutto questo, contemporaneamente allo svolgimento di Stage formativi del corso di laurea della Facoltà di Ingegneria, gli studenti e i docenti svilupperanno il primo progetto che avrà i seguenti obiettivi:

    sperimentazione di un metodo di analisi e di studio di carattere multidisciplinare del borgo storico di Monteverde e del suo territorio. “Il borgo di Monteverde, infatti, per la permanenza significativa dei propri tratti storici e per il ricco contesto ambientale, si pone come un oggetto estremamente interessante sul quale impostare studi di ricerca di carattere pluridisciplinare, sia propriamente ingegneristici che storico-umanistici, finalizzati alla conoscenza e alla sua valorizzazione”.

    La ricerca si propone la formazione di uno strumento scientifico di supporto alle decisioni inerenti le trasformazioni dello spazio urbano di Monteverde e del suo comprensorio, strutturato in quattro sezioni principali. La prima sezione è volta alla conoscenza del contesto; la seconda è volta alla determinazioni delle risorse e delle criticità presenti nell’area di studio; la terza é volta alla prefigurazione delle azioni di trasformazione o di conservazione considerate strategiche per lo sviluppo sostenibile di Monteverde; la quarta infine prevede una sorta di valutazione degli scenari che possono riprodursi nel microambito urbano.

    Il fine ultimo è quello di produrre uno strumento molto approfondito, sia in termini di conoscenza che in termini attuativi, che possa costituire una base estremamente utile alle attività di governo e tutela del territorio.

    IN SINTESI (I^FASE) si svolgeranno seminari, lezioni universitarie, conferenze e mostre espositive. Si procederà alla pubblicazione e distribuzione di un testo scientifico su Monteverde e la sua esperienza Universitaria….si realizzerà il progetto di cui sopra, ecc.

    Gli stages avranno il seguente programma di massima:

    Mese di Febbraio
    Stage di Tecnica Urbanistica
    Mese di Marzo
    Stage di Restauro Architettonico
    Mese di Aprile
    Stage di Rilievo dell’Architettura
    Mese di Maggio
    Stage di Storia dell’Architettura
    Mese di Agosto
    Conferenza e mostra espositiva dei lavori a Monteverde in spazi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale

    SECONDA FASE (oltre i due anni) instaurare nel tempo un rapporto continuativo tra il comune di Monteverde e l’Università di Pisa, che possa tradursi nella formazione di un vera “Sezione Universitaria Monteverdese” strutturata sul territorio in maniera permanente, e che nel tempo possa ampliare i temi di ricerca a campi disciplinari esterni alla facoltà di ingegneria, con il coinvolgimento delle scienze umanistiche, archeologiche e sociali.

    Permettetemi un’osservazione: Questa seconda fase è la più importante e decisiva per lo sviluppo sostanziale del nostro territorio in quanto interesserà diversi Comuni dell’Irpinia Orientale e si potrà creare dunque un gruppo intercomunale che si interfaccia con L’università.

    PS …Tale esperimento è stato svolto nella città di Volterra ed ormai da 15 anni L’Università è realtà indissolubile col territorio volterrano in quanto è divenuta parte essenziale dello sviluppo economico-culturale e scientifico della stessa Città e di tutto il suo comprensorio. L’intera collettività di Volterra ne trae vantaggi indescrivibili ma assolutamente encomiabili e da inseguire.

    Sostenete la nostra proposta su http://www.amonteverdenews.blogspot.com
    Potete iscrivervi al gruppo “monteverde amonteverde” di Facebook

    Buongiorno a tutti.

    Pasquale Bartolo

    15 dicembre 2009 at 10:04 am

  6. Volterra e Monteverde hanno forse qualcosa in comune?

    A me pare di poter rispondere : assolutamente no.

    Volterra è un borgo incantevole della maremma interna che si incontra partendo dal mare maremmano verso colle val d’elsa direzione Siena.

    E’ un borgo di raffinata bellezza, dove arte natura e cultura si sposano in maniera mirabile.

    Logico che l’Università di Pisa abbia scelto Volterra come sede distaccata universitaria, trattandosi della stessa medesima regione(geopolitica toscana)

    Monteverde è un borgo dell’irpinia d’oriente, famoso in regione campania per lo spettacolo dei fuochi sull’acqua della diga e per il verde della montagna appunto Monte verde.

    La similitudine con Volterra appare velleitaria oltre che inspiegabile.

    L’Università di Pisa puo’ scegliere sedi staccate nella regione Toscana, come le Università della campania possono scegliere sedi staccate nel territorio della regione campania.

    Fa meraviglia che possa essere stata concepita una proposta del genere dal consiglio comunale di Monteverde.
    Evidentemente chi l’ha formulata non conosce i regolamenti universitari imposti dal Ministero della Ricerca e dell’Università.

    Auguro a Moteverde ogni bene possibile, ma l’idea di realizzare in loco una sezione staccata dell’Università di Pisa non appare praticabile sul piano fattuale e concreto.

    Con garbata attenzione Rocco Quagliariello

    rocco quagliariello

    15 dicembre 2009 at 4:25 PM

  7. Caro Rocco Quagliariello
    LA invito, con garbata attenzione, a prendere meglio visione dei regolamenti universitari del Ministero della Ricerca e dell’Università….lo faccio anche in virtü del fatto che il proponente del Laboratorio è stata proprio l’Università di Pisa alla quale non credo lei debba spiegare i regolamenti. Quanto al paragone con Volterra non ne facciamo alcuno tanto sono le bellezze diella città toscana, abbiamo solo detto che l’Università si Pisa trova meritevole di studio il territorio Monteverdese…lo ha scritto anche nella sua proposta PRESENTATA IN COMUNE. La prego di prendere visione anche della proposta prima di formulare le sue idee. Evidentemetne le meraviglie logorano chi non ce l’ha.
    Distinti Saluti

    Monteverde

    amonteverde

    25 dicembre 2009 at 8:45 PM

  8. basta cliccare su amonteverde.. BUON NATALE! Ancora un pò…

    luna

    25 dicembre 2009 at 11:36 PM

  9. NON COMPRENDO PERCHE’ NELLA COMUNITA’ SI IGNORA LA FIGURA DI PAOLO SAGGESE CHE CON IL SUO ULTIMO LAVORO STORIA DELLA POESIA IRPINA DAL NOVECENTO AD OGGI SI FA PORTAVOCE DI QUANTI HANNO IN VERSI(STRUGGENTE AMORE-PASSIONE)ELOGIATO E SOFFERTO PER LE NOSTRE CONTRADE.ANCHE QUESTA E’PAESOLOGIA! SPERO CHE POSSA ESSERE PRESENTE AL CONVEGNO PER DARE UN MAGGIORE ARRICCHIMENTO AL DIBATTITO E CHE LE SUE OPERE SIANO FONTE PREZIOSA PER IL TUO LAVORO DI RICERCA.

    Ezio

    4 gennaio 2010 at 1:13 PM


I commenti sono chiusi.