COMUNITA' PROVVISORIA

terra, paesi, paesaggi, paesologia _ il BLOG

CAIRANO 7X _ cos’è

Cairano 7x  _ piccoli paesi …grande vita

dal 22 al 29 giugno 2009 – dal 20 al 27 giugno 2010 – da maggio a novembre 2011

PAESI / PAESAGGI / PAESOLOGIA _ da un’idea di Franco Dragone con la Comunità Provvisoria  

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ SITOGRAFIA  :

CAIRANO 7X 2009    il sito web 2009     l’organizzazione    la sezione ‘architettura’ curata da Angelo Verderosa   gli ospiti    i convegni 

CAIRANO 7X 2010   il sito web 2010   il ‘giorno del parco rurale’ curato da Angelo Verderosa    il convegno   l’articolo per IL MATTINO

CAIRANO 7X 2011  il sito web 2011  il ‘borgo giardino’ a cura di Angelo Verderosa   programma-convegni-ospiti

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_di ANGELO VERDEROSA

7x c’est un rassemblement de gens  pour se réconcilier une semaine avec la TERRE, à l ’Irpinia d’Oriente,  à partir du jour le plus long de l’année,  le 22 de juin,  jusqu’à le  29 .

Un pays en branle pour 7 jours, un centre de rassemblement et d’accueil, un grand  atelier pour 7 thèmes qui se dénoueront le long d’un parcours processionnaire en 7 stations qui  sont d’ailleurs  les lieux topiques de Cairano, de l’entrée-bibliothèque à les grottes du Calvario au rocher du chateau.

Cairano comme un lieu d’entrelacements, une capitale de frontières.

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Cairano’s one week summer festival of the arts: June 22-29, 2009

The festival is divided into seven subjects, seven experiences, flowing through seven parts of the town, for seven days, starting with the longest day of the year. Inlcuded are events devoted to land/farming, architecture, poetry, and music. The festival will feature individuals–artists and artisans, poets, writers, teachers, community organizers and others from Cairano and beyond.    www.cairano7x.it

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impressioni del primo incontro, febbraio 2009 a cairano :

L’obiettivo è ri-portare a CAIRANO chi lavora per la bellezza.

Per Cairano non bastano foto e scritti, bisogna arrivarci lassù e respirarne l’aria; vedere l’Ofanto e il Vulture, e i Picentini e poi il Formicoso.

E se ci ritorni, ogni mese ti donerà colori diversi e profumi particolari.

Sempre più difficile, però, ormai ascoltare i suoni degli abitanti e gli odori di cucina nei vicoli.

E’ come se la natura all’intorno, man mano che il paese si svuota, si stesse riappropriando del centro antico e delle sue sofferte pietre.

L’ “evento” vuole riproporre un sogno: il paese ri-portato, per 7 giorni, nel suo massimo, sobrio, splendore; con i ragazzi per strada, e i mastri, e le loro botteghe, e le mercanzie e gli affabulatori; e gli anziani e i loro visitatori.

I temi abbozzati si snodano lungo un percorso processionario; ci sono 7 stazioni che sono poi i luoghi topici di Cairano, dall’ingresso-biblioteca alle grotte del Calvario, alla rupe del Castello; luoghi e temi si intrecceranno con idee, essenze, forme, colori, arti.  7 x 7

Ogni stazione sarà fortemente diversa dalle altre ma il filo conduttore è il sogno e la memoria, il futuro che desideriamo e l’antico che abbiamo perduto.

L’evento dovrebbe durare almeno una settimana ogni anno, nel mese di GIUGNO; il più odoroso e il più verde; il mese più dolce per la nostra terra; il primo mese in cui siamo sicuri che l’inverno è passato.

Allegata una mappa con le 7 stazioni e una matrice 7 x 7  con una prima bozza delle 7 variabili  disponibili.

W Cairano.     _______                 angelo verderosa  4.12.08

http://verderosa.wordpress.com/2008/02/16/dal-medioevo-a-internet/

3 febbraio 2009, cairano

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Il sogno è questo: un abitante si sveglia … c’è sole,  sente voci.

Esce … trova persone  per strada

No, non una è festa; è Cairano come lo era quando aveva non 300 ma 3000 abitanti; solo 50 anni fa

Bisognerà attrezzare il paese per ospitare per 7 giorni artisti provenienti da ogni dove; bisogna utilizzare le tante case che ci sono per alloggiare gratuitamente tutti.

Sollecitare l’ospitalità e la generosità degli abitanti; aprire, aprirsi, ri-aprirsi

Rivivere l’atomosfera vissuta dagli abitanti del posto quando si è girato lì “La Donnaccia”_

Riprendiamo dal film e puntiamo a realizzare un nuovo film sull’evento.

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Questioni arboree, care a Franco Dragone:

già dal 1° anno, alcune specie arbustive e floreali saranno messe a dimora con l’intento di caratterizzare i 7 luoghi che ospiteranno gli eventi; in ogni anno successivo si punterà  a rafforzare  la presenza del ‘verde’ fino a caratterizzare Cairano come nuovo giardino fiorito, l’eden dell’irpinia d’oriente.

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Franco Dragone   http://www.dragone.be/

Cirque du soleil  http://www.cirquedusoleil.com/

Cairano  http://www.comune.cairano.av.it/   _     http://www.liquida.it/foto-cairano/

Il Blog di Antonio  http://cairano.wordpress.com/

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Antefatto:  Franco Dragone / “le cirque de soleil”, originario di Cairano,

ha chiesto a Luigi D’Angelis / neo-sindaco di Cairano e ad Angelo Verderosa (impegnato come architetto nel recupero della sua casa natia a Cairano) , una proposta per un multievento da tenere nel mese di giugno 2009;   multievento di  giorni 7, finanziato dalla Fondazione Dragone.

Una bozza del programma, già visionata da Dragone,  è in  http://verderosa.wordpress.com

Il multievento durerà una settimana, dal 21 al 28 giugno 2009;

saranno 7 macro-eventi  tematici  gestiti ognuno da un coordinatore responsabile.

Un paese in moto 7 giorni  ;  7 macro-eventi e un  vasto gruppo di organizzazione …

non è certamente  un’operazione da cui ci aspettiamo un ritorno economico; per chi si è impegnato significa dare una disponibilità di tempo effettiva e un impegno serio per conseguire i risultati che ci siamo dati .

L’obiettivo è fare questa cosa e ripeterla negli anni a venire

L’obiettivo è portare a Cairano pensatori e artisti da ogni parte d’europa, per 7 giorni

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Il primo sopralluogo a Cairano l’abbiamo tenuto il 3 febbraio 2009.

Qui ci sono alcune immagini  http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157613429954936/

Questi i primi testi scritti dopo l’incontro del 3 febbraio

Inizia Franco Arminio, auspicabile direttore artistico di 7×7 :

METTO QUI LA PREMESSA ALLA STORIA DEI SETTE GIORNI DI GIUGNO, LA GRANDE AVVENTURA CHE LA COMUNITà PROVVISORIA AVVIA ASSIEME A FRANCO DRAGONE E AGLI ABITANTI DEL PAESE.

IL TESTO è “PROVVISORIO”. SCATENATE IMMAGINAZIONI POSITIVE, PENSIERI E VISIONI DA INTRECCIARE AI PENSIERI E ALLE VISIONI PAESOLOGICHE.

Non è facile abitare un paese dell’Italia odierna. Spesso ci si trova assediati dallo sconforto, dalla desolazione indotta dalla mancanza di prospettive per sé e per i propri figli. Spesso c’è un silenzio cattivo che s’infila sotto ogni porta, c’è il rancore di sfinirsi nei soliti giri che non portano mai a niente. Ma c’è una desolazione che è anche beatitudine, c’è la luce di Cairano, c’è il silenzio buono di questo paese piantato come un meteorite nell’Irpinia d’oriente, un sud esposto a sud, un paese che guarda a un mare d’erba, alle alture lucane, ai nidi alti del pensiero meridiano. Saremo ogni anno per una settimana a partire dal giorno più lungo, dal ventuno al ventotto giugno. Portiamo a Cairano chi lavora per la bellezza, chi ancora crede al mondo come a un luogo per amare ed essere amati. Sette giorni dentro un paese, dentro la sua luce che scende dal cielo adagiato sulla rupe e poi sulle case e poi ancora più giù fino alle serpentine dell’Ofanto e dell’Orata. Un paese e un paesaggio, i suoi abitanti, quelli che lo amano da qui e quelli che lo amano da lontano. Il paese di Franco Dragone, la grande arte di un uomo che non a caso nasce qui e si nutre della teatralità bizantina. Sette giorni di giugno per una festa dell’aria e della bellezza. Gli abitanti, gli artisti, i visitatori saranno davanti a un paese sobriamente festoso. Si riapriranno tante porte, chi ha smesso di raccontare le sue storie riprenderà a parlare, a sorridere. L’esperienza di una nuova alleanza con le cose, con gli animali, con le piante. Non la semplice proposizione di eventi confezionati altrove. Non si viene qui per esporre le proprie mercanzie artistiche o dialettiche e andare via. Non si viene qui per fare un numero, per eseguire uno spartito confezionato altrove. Cairano come luogo d’intreccio, come capitale dei confini. Ogni arte, ogni persona si sporge sul bordo di se stessa, si pone in bilico, in ascolto di altre arti, altre persone. Artisti pellegrini che giungono in un paese che diventa santuario di nuova religione, la religione della clemenza. Giovani e anziani, contadini e teatranti, musicisti, scultori, poeti, architetti, pensatori delle panchine, pellegrini e residenti, gastronauti e artigiani, tutti uniti per svolgere una serena obiezione all’esistente. _  FRANCO ARMINIO

david, agostino, mario e franco

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Questi alcuni commenti sul blog della comunità provvisoria seguiti al post di Franco:

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“Cairano riflette una luce che non ho mai visto, il dolce paese è qui e sorride. Sono le case, il fumo dei camini, sono la speranza, l’amore, è la sua presenza è un ammonimento: la vita può avere ancora un dolce sorriso solo se lo guardiamo con un cuore pulito.”  _Antonio Luongo

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“Questa iniziativa mi rende molto felice anche se non potrò essere presente e neanche aiutare in qualche modo perché molto lontano da Cairano. Ringrazio tutti gli organizzatori ed in particolare Franco Dragone per il suo affetto per Cairano che continua ad esprimere sempre in modo tanto tangibile e pratico ed auguro un grande successo a giugno e negli anni futuri.
Vorrei anche far notare che Franco Dragone non è più con Cirque du Soleil ma da qualche anno ha formato la sua compagnia, che si chiama appunto DRAGONE, che continua a creare grandi spettacoli ed il prossimo aprirà quest’anno a Macao, in Cina, e si chiamerà “City of Dreams” (Città dei Sogni). Per dettagli suggerisco di visitare http://www.dragone.be   _Raffaele Ruberto

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“Cairano è un “microcosmo eccellente”;  un borgo di grande interesse che attende idee originali e lungimiranti visioni per ritrovare lo splendore nascosto attraverso un’azione compatibile con gli standard contemporanei di sviluppo sostenibile.
i 7giorni di giugno dovrebbero tendere a questo.
nella riunione di martedi ho dato disponibilità per l’organizzazione di un workshop con Fabrizio Caròla con l’obiettivo di lasciare a Cairano un segno (qualcosa di costruito) nelle vicinanze del “castello”; si diceva quindi di coinvolgere anche gli archeologi, oltre che gli architetti, visto che ci sono stati negli ultimi anni ritrovamenti interessanti.
in attesa di suggerimenti e partecipazione”  _Federico Verderosa

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“Bene, mi sembra che si stiano mettendo in moto delle forze importanti. da parte mia posso contribuire con quel che so fare meglio: scrivere, inventare qualcosa, raccontare qualcos’altro. anch’io sono disponibile a collaborare! al prossimo incontro spero di esserci… anche se devo farmi 1000 km a piedi! “  _Serena Gaudino

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“Un cordiale saluto ai comunitari. Premetto che mi spiace di non aver potuto partecipare alla riunione del 3 febbraio. Provo, comunque, a formulare delle proposte. Ho avuto modo di scambiare qualche idea all’incontro di Lapio con Federico e Davide. Partiamo dall’idea. Il testo di Franco individua perfettamente la filosofia della grande avventura. Mi colpisce soprattutto la frase del paese “sobriamente festoso”. E’ questo il punto cruciale. L’Irpinia ha necessità di eventi che riescano a trasmettere ai suoi visitatori la vera essenza del luogo. Anche rinunciando a cento o mille visitatori è necessario mirare ad una organizzazione che colga la vera natura del luogo (l’aria e la bellezza mi sembrano gli elementi da valorizzare), senza aggiungere manifestazioni, suoni e cose estranee al territorio. Chi deciderà di visitare il paese dovrà farlo sapendo che solo lì è possibile ammirare qualcosa. Questa singolarità dovrebbe essere tale da spingere il visitatore a restare 7 giorni, vivendo con una altro ritmo in una dimensione che deve poter percepire unica ed irripetibile.

Praticamente si potrebbe pensare di organizzare, insieme agli eventi, una ospitalità all’interno delle case disponibili, contattando i proprietari e cercando di creare una rete di luoghi che permettano al visitatore, mediante una permanenza settimanale, di vivere intimamente il senso dei luoghi. Nessun evento mordi e fuggi, nessun banco per mangiare per strada ma al contrario, valorizzare sistemi di ospitalità locali. Se, per esempio, si immaginasse di organizzare una sorte di competizione artistica ?

I visitatori (i pellegrini) potrebbe sfidarsi nel comporre un testo, dipingere un paesaggio, nell’arte della fotografica, nella composizione di un brano musicale, etc. La sera finale potrebbere essere organizzata come lo sposalizio di cui parlava Franco qualche giorno fa. Durante lo “sposalizio” tutto il paese partecipa all’evento e premia gli artisti (i pellegrini) che sono riusciti a rappresentare il vero senso del paese, il suo legame con l’aria, per esempio. disponibile per collaborare con voi alla realizzazione di questa grande avventura _  cordialmente”  _ Mario Perrotta

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“Ci sono, ci sarò. per quello che so e so fare, desidero dare il mio contributo.”

_ Gianni Fiorentino

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Seguono alcuni spunti di riflessione e le prime disponibilità concrete raccolte durante la riunione del 3 febbraio:

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antonio e luigi 
Luigi D’Angelis

Franco Dragone si lega sempre più a Cairano; adesso sta ristrutturando una casa per le vacanze.

A breve, con la ProLoco e con il gruppo organizzatore di 7×7, dovremo fare un’assemblea invitando tutti gli abitanti di Cairano; serve uno sforzo inammiginabile e corale.

Cairano dovrà aprirsi come successe durante le riprese del mitico film “La Donnaccia”.

Sono sicuro che ci sarà una grande disponibilità e tanta generosità.

I miei concittadini sanno ancora stare insieme.

Nei 7 giorni di ‘raccolta’ a Cairano si creerà e si vivrà.

Necessita scrivere il progetto al più presto e mandarlo alla Fondazione Dragone.

Non dimenticatevi dell’evento arboreo-floreale a cui tiene molto Franco Dragone.

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Angelo Verderosa

Penso a dei “laboratori”, creativi; organizzati con maestri ‘interni’ ed ‘esterni’, a cui possano partecipare soprattutto i ragazzi, di età liceale ad esempio. Bisogna subito avvisare e coinvolgere le scuole di Calitri, Sant’Angelo e Lioni. Si possono pensare dei crediti formativi per quei 20-30 ragazzi che parteciperanno ad uno dei laboratori.

Bisogna evitare la folla indistinta; concordo : non sarà una sagra!

Anzi, bisogna ragionare su un numero di potenziali ospiti; 7 laboratori, ognuno con massimo 20-30 partecipanti; fanno circa 200 ospiti fissi; tanti quanti ne può reggere Cairano al primo anno.

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Luca Battista

Avviare un elenco delle disponibilità dei residenti per capire se c’è posto per 200 persone esterne. Poi c’è la logisitica da avviare: a Cairano non ci sono trattorie in questo momento.

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Basilio Muto

Servirà un banditore in modo che a ogni ora del giorno tutti ‘sentano’ le cose che si fanno nei vari angoli del paese. Ogni laboratorio deve sapere cosa fanno gli altri laboratori.

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Angelo Verderosa

Nei 7 giorni di ‘ritiro’ a Cairano bisognerà avere dei ritmi ‘lenti’; i laboratori si metteranno in moto in tarda mattinata; prima si gira per il paese, si fa colazione …

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Franco Arminio

Cairano non è nel ‘vuoto’;  … è nel cuore del mediterraneo.

Bisognerà, senza farlo trasparire, fare anche promozione turistica per la nostra terra; chi è amico di Cairano è amico della Comunità provvisoria; bisognerà valorizzare gli artisti locali, dando spazio, visibilità, fiducia.

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Angelo Verderosa

L’evento farà curriculum per gli organizzatori e per i partecipanti. … un ritiro formativo sulla rocca arcaica di Cairano … possibilità  per gli organizzatori e i partecipanti di conoscere e scambiare idee con artisti provenienti da ogni dove. Ognuno deve portare in dono i propri talenti mettendoli a disposizioni degli abitanti e della nostra terra irpina; 7x deve essere una gara di solidarietà e di generosità; non bisognerà chiedere rimborsi spese e cachet; chi ha, dà; lo stesso dovrà chiedersi agli ospiti; bisogna coinvolgerli nell’amicizia e nella passione del fare

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Franco Arminio

Attiverò subito i miei contatti per portare a Cairano artisti europei, in uno spirito comunitario però; non si verrà qui per esibirsi ma per vivere e comunicare l’arte. Non un evento televisivo ma un esperimento capce di coniugare alto e basso, nord e sud, ricco e povero.

Alcuni laboratori possono prevedere di utilizzare Cairano come ‘base’ per esplorare il territorio all’intorno: pensate al Vulture, alla Lucania, a Lagopesole, al Formicoso, alle montagne di Bagnoli …

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Franco Archidiacono

C’è bisogno di ‘tornare a mostrarsi’; deve essere un evento diverso, senza passerelle; in controtendenza rispetto allo sperpero delgi eventi che si fanno con i sodi pubblici. Mi piacerebbe occuparmi del “cibo” attraverso il tema della biodiversità, recuperando concetti paesani quali il dono e lo scambio. Possiamo pensare ad un gemellaggio e portare nei laboratori aziende che producono in questo territorio. Bisogna evitare gli stands.

DISPONIBILE per un laboratorio, con Slow Food, sul CIBO

Si possono attrezzare le grotte per questi 7 giorni ?

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Antonio Luongo

Il paese in quesi giorni dovrà risplendere, bisogna avviare già adesso anche un’operazione di messa punto e pulizia. Inotre bisognerà lavorare sulle ‘tracce’ per restituire piena centralità ad un luogo protostorico come Cairano.

Abitando a Cairano, sono DISPONIBILE per avviare subito la logistica.

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Mario Festa

Arte come linguaggio

Riprendere le tessiture

Raccontare storie

Produrre storie

Avviare nuovi cortocircuiti

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Claudio Calabritto

Cairano, villaggio dell’arte

Con spazi per il teatro come luogo di nuova socializzazione

L’evento non deve arrivare all’improvviso per gli abitanti del posto

Bisogna iniziare subito a coinvolgerli.

DISPONIBILE per un laboratorio del TEATRO

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Luca Battista

DISPONIBILE col gruppo ‘Amici della Terra’ per un laboratorio sull’AMBIENTE

7×7 potrà essere un evento ‘epocale’ per l’intera Campania.

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Pietrantonio Arminio

Ho in mente di lavorare con i ragazzi dell’Accademia di Napoli e con ragazzi del posto a 7 SCURI … intagliando un prontuario letterario in ogni scuretto; in 7 case diverse; così non toglono più gli scuri per mettere le avvolgibili; 7 scuri di legno … 7 opere d’arte da toccare all’interno della casa ma anche da vedere dall’esterno delle case di cairano; ogni giorno per far luce si toccherà un frammento di arte.

DISPONIBILE ad un LABORATORIO di SCULTURA; c’è un falegname del posto ?

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Federico Verderosa

Voglio capire ancora meglio il senso dell’evento per pensare poi ad un ‘metodo’ di intervento…

Cairano è un microcosmo eccellente; qui ho studiato per la mia tesi di laurea…

Qui c’è bisogno di avviare un turismo responsabile così come bisogna mettere tanta responsabilità nelle cose che vogliamo fare, così come nel lavoro quotidiano in genere.

DISPONIBILE per un LABORATORIO di ARCHITETTURA, coinvolgendo il maestro Fabrizio Carola; architettura intesa questa volta come ‘sottrazione’ e non come aggiunta. Potremmo ‘scavare’, insieme agli archeologi, una parte del costone del castello e fare con un gruppo di ragazzi (facilmente arriverebbero studenti architetti europei) una gradonata sul paesaggio dove tenere incontri all’aperto.

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Michele Sisto

Mi attiverò presto sia con l’università del sannio per proporre un LABORATOIO sul PAESAGGIO geologico sia con i presidi delle scuole superiori per portare avanti l’idea dei crediti formativi coinvolgendo i liceali irpini.

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Luigi D’Angelis

La manifestazione annuale della festa dell’aria, dedicata al volo libero con parapendio, sicuramente sarà portata all’interno di 7×7.

All’opera.

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Written by A_ve

16 luglio 2011 a 9:36 am