COMUNITA' PROVVISORIA

terra, paesi, paesaggi, paesologia _ il BLOG

BOTTE e RIFIUTI a Savignano – L’IRPINIA E’ LIBERA !!!

la-manna.jpg  La situazione rifiuti peggiora giorno dopo giorno; contadini e lavoratori  protestano pacificamente ad ARIANO, GROTTAMINARDA e SAVIGNANO per difendere la nostra verde terra d’Irpinia. Manganellate all’ambientalista La Manna e a Vigoroso di Canale 58.

La Regione Campania ha svenduto il nostro bene più prezioso, l’ambiente; consulenze d’oro, malaffare, clientele e inefficienza non solo sui rifiuti ma anche nella sanità.

E gli artefici della mala amministrazione si ricandidano.

Da questo momento il blog non ospiterà più POST di natura partitica, nè petizioni. 

Inizia un periodo di silenzio per prepararci al VOTO; come scrive ‘gianni’, in uno dei commenti a seguire, ognuno tragga le proprie conclusioni per cercare di cambiare.

I COMMENTI restano completamente liberi; ognuno può segnalare ai lettori quello che gli pare assumendosene ogni responsabilità di firma come fa Antonio Romano. Per il resto utilizziamo le nostre mailing list. 

il POST “RABBIA” di Franco Arminio del 19.2.2008 è spostato nei ‘commenti’

nella foto, Anselmo La Manna (con gli occhiali, foto cambria)

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VIDEO girato a SAVIGNANO, cliccare sul link seguente : mms://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_3g.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_3g.wmv

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VIDEO servizio di Studio Aperto, manganellate ai manifestanti, cliccare sul link seguente : mms://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv

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La segnalazione della petizione ‘per una battaglia di civiltà : no alla candidatura di de mita’ , avviata da Antonio Romano, si trasferisce in questo POST, il link rimane invariato :   
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Questo POST ne riunisce 4 precedenti; i commenti di litigio irpino sono stati cancellati ; i commenti raccolti vengono importati, alcuni ‘moderati’ -pacificamente- da av.
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www.irpinianews.it  sta fornendo aggiornamenti continui su Savignano
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20 FEBBRAIO 2008

L’IRPINIA E’ LIBERA

50 Risposte

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  1. La solidarietà alla comunità di Savignano ed ai cittadini arianesi è il minimo che possiamo esprimere.
    Queste scelte assurde, arbitrarie, irrispettose di una comunità sempre più indifesa, ci indignano. Come si possono accettare decisioni frutto solo di una volontà politica distorta, prepotente e non di conoscenze atte a progettare interventi risolutivi del problema rifiuti. In un commento ad un post precedente sulla quarta guerra sannita di Gaetano Calabrese, ho riportato un articolo tratto dalla rivista “Le Scienze” a firma di Marco Cattaneo, che vorrei potessero leggere i nostri amministratori regionali ed il commissario straordinario. L’articolo oltre che dare un quadro paradossale della situazione campana, ci testimonia come una nazione civile, Israele, risolve il problema rifiuti per un’area altamente antropizzata, simile a quella napoletana, con una gestione mirabile di una enorme discarica, quella di Hiriya. Una discarica creata a ridosso della città di Tel Aviv, senza creare impatti e problemi ambientali di alcun tipo. Prendiamo esempio, e su questi esempi gridiamo con forza che” la monnezza napoletana” deve una volta per tutte essere gestita da Napoli e comuni limitrofi nei loro territori comunali. I loro rifiuti sono un loro problema, li devono stoccare nel loro territorio, noi non li vogliamo, perché non ci appartengono. Ognuno risolva i suoi problemi in casa sua e per farlo basta poco: investire tempo in impegni seri, fare scelte politiche adeguate, prendere esempi, qualora non si è in grado di farlo, da Nazioni e comunità civili, che questi problemi non li hanno, perché per tempo hanno provveduto a dotarsi di strumenti e di scelte politiche territoriali serie.
    Allego a fine commento l’indirizzo di un sito dove potrete trovare immagini e testi sulla discarica di Hiriya in Israele, che dimostrano la possibilità di creare una megadiscarica anche presso grossi agglomerati urbani. E’ giunta l’ora di crearne una nel comune di Napoli, nel suo territorio e non in quello irpino. Non me ne vogliano i cittadini napoletani, vittime come noi di scelte sbagliate e di politiche poco accorte al rispetto del territorio.
    http://www.comunitaebraica-mi.it/article.php?section=mondo&id=49 o sul sito http://www.hiriya.co.il/hiriya/
    Tonino Lapenna

    Tonino Lapenna

    18 febbraio 2008 at 7:00 PM

  2. Cari amici,

    fate bene ad appassionarvi alla lotta per “difendere” il territorio da quelli che si chiamano soprusi (vengano da Napoli o meno). Mi dispiace per il dolore di Antonio che ama il territorio e vorrebbe far trionfare la giustizia. Considero indecenti le classi dirigenti che non parlano col popolo. Un esempio: ma perchè la presidente della Provincia di Avellino Alberta De Simone non è lì a Savignano a parlare col popolo, magari a dire anche che bisogna aprire una discarica provinciale lì, ma perchè non è a Savignano col “suo” popolo? Il discorso su rappresentanti e popolo ci porterebbe lontano e non si può fare in questo momento. Quello che però si può fare, cari amici, è capire la crisi che viviamo anche da episodi “spiccioli” come quello dei rifiuti. E’ un argomento che ho cercato di affrontare altre volte. Se non si affronta insieme ai rifiuti anche la questione istituzionale, spia di una crisi gravissima del nostro tempo di passaggio, non se ne esce. Oppure se ne esce ma con un pugno di mosche in mano e fino alla prossima crisi. Voglio dire che le persone più avvedute nei territori, mettiamo in questo caso nell’Arianese e nell’Ufita, devono battersi, se ne hanno voglia beninteso (niente moralismi, naturalmente), per un Nuovo Municipio che comprenda i vecchi Comuni del territorio. Solo così, con grande autorità, si può proporre di smaltire in loco tutto il ciclo dei rifiuti prodotti sul territorio (e solo quelli naturalmente). Dirigenti della protesta, sindaci e amministratori, e tutti quelli interessati ai problemi (ai problemi, al plurale, non solo alla questione rifiuti) devono farsi carico della riforma istituzionale e sociale anche se non tutto dipende da loro. Ma senza fare questo, si rischia non solo la protesta “difensiva”, ma la protesta “reazionaria” che lascia tutte le cose come stanno.

    Questo, caro Antonio, è il limite oggi delle nostre proteste e di quelle del nostro popolo.
    Perciò, se non siamo capaci (perchè tutto è maledettamente difficile in un’epoca sostanzialmente atomizzata come quella odierna) di fare questo, di creare una nuova coscienza “pubblica”, di liquidare l’egoismo “familistico” (so che questo non ti piace, ma è così), di costruire un’ Europa come nuovo stato, di costruire il Nuovo Municipio, istituzione locale forte in grado di gestire ben altro che i rifiuti, se non siamo capaci di fare questo, a che prò tanti allarmismi?

    Con affetto
    Michele Fumagallo

    michele fumagallo

    18 febbraio 2008 at 8:24 PM

  3. alla fine : botte e le botte non sono mai buone! (questo sapeva e si aspettava Ziè ‘Ngiulina di Turitera!)
    Le manganellate di stato non sono a difesa delle cosidette istituzioni democratiche ma del potere costituito. Quelle manganellate non le dovevano prendere degli anziani padri di famiglia da figli poliziotti casomai anch’essi figli del sud diseredato.
    Quelle manganellate andavano date agli impostori politici irpini che da 60 anni si sono adoperati a rendere il sud un territorio svuotato di onestà innestando una civiltà servilistica.Quelle manganellate andrebbero restituite ai maggiorenti straordinari che per 60 anni hanno fatto affari nella compiacenza anche di una magistratura sonnacchiosa. Qulle botte per assorbire la monnezza di Napoli andavano e vanno indirizzate al finto Rinascimento Napoletano. Noi non abbiamo niente da spartire con la statuita inciviltà di questo popolo che può scrivere solo canzoni ma che è da sempre pronto all’intrigo e alla illegalità. Quelle manganellate serviranno per la condanna di tutta la classe politica di centrosinistra irpina e campana. Gli irpini se lo ricorderanno bene il 13 aprile e anche quei napoletani onesti asfissiati dalla monnezza.
    Siamo la regione più devastata d’Italia, e ci hanno avvelenati si sogni.
    Quelle manganellate lasciano solo indifferenti i soliti baciapile che mangiano pane a tradimento, cioè i soliti galoppini elettorali che ormai da noi hanno acquistato il diritto di essere privilegiati senza merito da oltre 4 generazioni. Io non ho rispetto per questa gente (mangiapane a tradimento) e quando ne incontro uno so che lui è l’artefice della mia inciviltà. Io sono come Ziè ‘Ngiulina de Turitera che ha 96 anni, so che se la politica candida uno sciocco e dopo un mese me lo ritrovo scienziato. Molti dei nostri politici non sanno cosa sia nemmeno la parola lavoro, ma noi sì e non dobbiamo mai ignorare la parola dignità.
    Perciò, quando incontriamo qualcuno di questi nostri politici-satrapi chiediamoci se li vorremo invitare nelle nostre case per una cena, se li vorremmo ad un nostro funerale, alla festa di laurea di un nostro figlio. Se la risposta è no allora non dovranno ricevere il nostro voto né la nosta civilissima fiducia, perché non hanno e non meritano rispetto, ma se la risposta è sì, allora servllmente votateli e non andate troppo per il sotttile perché, oggi , ogni volto nuovo in mezzo a loro non è dissimile da essi, anzi ha già pronto e affilato il pugnale per uccidere la nostra onesta dignità di persone mature e pure quella dei nostri figli giovanissimi..Gaetano e Ziè ‘Ngiulina ((°_°) + (^_^)):
    Perdonate la digitazione come al solito.

    Gaetano Calabrese

    18 febbraio 2008 at 9:25 PM

  4. in questo momento di tensione manteniamo tutti la calma.
    la nostra violenza la dobbiamo esprimere legalmente nell’urna elettorale il 13 aprile:
    DISCARICHIAMO QUESTA CLASSE POLITICA.

    da giugno è possibile agire tutti insieme in “class action” : uniamoci per far valere i nostri diritti, agiamo uniti contro lo scempio della nostra terra e chiediamo i risarcimenti ai nostri dipendenti politici per i danni ai nostri paesi e alle nostre persone causati dall’immondizia.

    fate circolare queste informazioni, mandate e-mail a tutti i vostri conoscenti e invitate a fare altrettanto. la comunità fà forza.

    gianni

    18 febbraio 2008 at 10:16 PM

  5. Il video delle botte non sono riuscito a vederlo ma in compenso ho visto le foto della montagna della monnezza in Israele. ma come noi la montagna ce l’abbiamo tiene anche il buco e stiamo perdewndo tutto sto tempo?

    Per favore non serve resistere. Rimandiamo la rivoluzione. Proponiamo la realizzazione del “Parco della Monnezza”.

    Realizziamo e proponiamo come Comunità Provvisoria un evento “costruttivo”. Invitiamo esperti internazionali: geologi, chiromanti, astrologi e strologi; ingegneri spaziali (l’architetto lo teniamo già Angelo) per elaborare una propoosta da presentare a De Gennaro per la definitiva destinazione del 1.000.000 di tonnellate di eco balle.

    Il tema del convegno Internazionale sulla monnezza dovrebbe essere “riempiamo tutti i buchi della Campania che sono rimasti vuoti: il cratere del vesuvio!”

    Mi sembra strano che si possa costruire “l’Ospedale del Mare” nella zona rossa e non si possono costruire discariche. E. poi pensate allo sviluppo turistico del parco del vesuvio che diventa la sintesi naturale della rappresentazione nel mondo della Campania.

    Il manifesto da un punto di vista grafico dovrebbe fotografare il tema.

    Diamoci da fare. E smettiamola di prendere solo botte!

    Nanosecondo

    Enzo Maddaloni

    19 febbraio 2008 at 10:41 am

  6. Ops dimenticavo di dirvi ………….

    che, ci sarebbe anche l’alternativa delle molgofiere, ma sinceramente credo che sia più praticabile quella del cratere del vesuvio.

    L’altro giorno sono andato ad un convegno sui tumori in Campania. Ci hanno detto che le malattie tumorali stanno diminuendo rispetto alla media nazionale; che le malattie tumorali sono solo la terza causa di morte; la prima sono le cardiopatie… la prima della prima sapete qual’è? L’uso dei farmaci. Uacc Uaa!!!

    Però anche se ci si ammala di meno si muore di più perchè mancano le strutture sanitarie per curarci.

    Comunque non ci dobbiamo preoccupare, perchè gli esperti ci fanno sapere che la causa dei tumori attuali non sono i rifiuti che oggi stanno nelle eco balle, ma quelli che sono stati interrati negli anni passati dalla camorra.

    Pare che hanno trovato i camion interrati e noi stiamo qui a preoccuparci delle discariche?

    Alcuni giorni fà a Milano hanno analizzato delle mozzarelle. pare che hanno torvato anche li un pò di diossina. E, voi vi preoccupate ancora delle discariche e vi prendete anche le botte? Ma siete proprio scemi, scusate se ve lo dico.

    A parte esprimervi la mia solidarietà che non significa assolutamente niente in questo contesto, Vi prego solo di darvi (darci) una smossa. Realizziamo un evento costruttivo intelligente e non distruttivo.

    Il convegno che vi ho proposto è l’unica cosa seria che possiamo fare adesso. Altro che rivoluzione.

    Nanosecondo

    Enzo Maddaloni

    19 febbraio 2008 at 1:17 PM

  7. Allora, volete pubblicare anche cose serie?
    Anselmo La Manna (foto con occhiali) arrestato ieri a Grottaminarda.
    la Polizia, mentre rientrava ad Avellino, ha bloccato un gruppo che protestava per quanto avvenuto a Pustarza.
    Avvenimento pargonabile a Portella.
    Riconosciuto, La Manna, leader di Legambiente, è stato prima malmenato poi arrestato. Adesso si trova ricoverato in traumatologia ad Ariano.
    Questa è la sinistra al potere.
    Abbiamo finalmente capito che è fascismo con la camicia rossa.
    Domenico Cambria

    mimì cambria

    19 febbraio 2008 at 1:30 PM

  8. A Savignano il paesaggio è bello e santo -tal quale quello irpino in generale-
    Per me rimane un no generale alle discariche ai margini della provincia, margini geografici e politici

    Ripeto il mio pensiero:
    1. abbattere il volume dei rifiuti con l’obbligo ‘militare’ della raccolta differenziata
    2. obbligare gli ipermercati, i produttori di imballaggi (plastica, vetro, lattine, beni di consumo usa e getta) a riprendersi gli imballaggi costituendo centri di raccolta preso gli stessi ipermercati
    3. favorire il consorzio autonomo dei comuni per una politica ‘locale’ dello smaltimento rifiuti
    4. evitare nel modo più assoluto le mega-discariche (come quella ipotizzata a Savignano) perchè in ogni futura emergenza l’Irpinia si vedrà recapitare i rifiuti di napoli e provincia; com’è successo finora per difesa grande ad ariano !
    5. la discarica cosidetta ‘provinciale’ deve essere ubicata nell’hinterland di avellino, quindi in prossimità del centro di produzione di rifiuti più grande della provincia (baiano, monteforte, mercogliano, avellino, atripalda, solofra, montoro); la discarica che si cerca deve essere a massimo 10-15 km. dai 150.000 abitanti che deve servire.
    Non si possono portare a spasso i rifiuti di 150.000 abitanti a 60-70 km. di distanza.

    Logica / ECOLOGICA questo vorrebbe, smaltimento nell’immediata vicinanza della produzione.
    A meno che i politici chiamati a decidere non facciano anche i camionisti.

    angelo verderosa

    19 febbraio 2008 at 1:44 PM

  9. caro antonio, come sai il 4 febbraio abbiamo fatto una petizione per il rinnovamento delle liste, per fare pulizia e svecchiare la politica in irpinia e in italia_
    l’abbiamo fatta come gruppo, finora 15 firme, spedendo a vari siti e blog politici, ma non abbiamo utilizzato il nostro blog_
    il blog resta epressione della comunità provvisoria in generale ma non strumento per battaglie personali o di un ristretto gruppo di comunitari_
    sono a disposizione per spedire il tuo invito a firmare la petizione alla mia mailing list, così come penso altri faranno, ma reputo opportuno non utilizzare la home page del blog_
    un affettuoso abbraccio, angelo

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:56 PM

  10. Luca Battista
    In realtà, mi sembra che da questo blog sia emersa una linea piuttosto chiara sul futuro della politica provinciale ed in particolare del partito democratico (solo perchè effettivamente il partito democratico è una cosa che presenta quantomeno un minimo di novità nell’approccio alla campagna elettorale- salvo verifica post-elezioni). La petizione va nella direzione di una ricerca di rappresentatività effetiva dei trentenni, per esempio…quindi se è vero – come è stato anche evidenziato – che questo è un luogo libero dove si confrontano le opinioni, chiarendo lo spirito con cui agisce la C_P_ forse il richiamo alla segnatura della petizione può anche non costituire pietra di scandalo.
    Comunque se i moderatori riterrano opportuno non utilizzare il blog, che si trovi almeno il modo di conservarne un richiamo , una traccia. Per quanto possibile l’invito a firmare la petizione l’ho già girato alla mia mailng list.

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:56 PM

  11. GINO D’AMELIO
    e dove sarebbe la petizione fatta dal gruppo di 15 se nemmeno su questo blog si è vista ?

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:57 PM

  12. FRANCO ARMINIO
    caro antonio
    ti scrivo da in internet point di roma.
    condivido quanto ha scritto angelo.
    più tardi se ho tempo provo a postare un pezzo per spiegare la mia posizione rispetto all’uso del blog.

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:57 PM

  13. ANGELO VERDEROSA
    caro gino d’amelio, siamo entrambi lionesi e non ci conosciamo
    ogni occasione è comunque buona
    questo l’elenco dei siti che hanno pubblicato la petizione del gruppo dei 15

    sul sito di GAD LERNER
    http://www.gadlerner.it/?p=313

    sul blog di JACOPO FO
    http://www.jacopofo.com/node/4214

    sul BLOG di OLIVIERO BEHA
    http://www.behablog.it/dett.php?id=440
    http://assessoreprovinciale.com/dett.php?id=440

    sul sito dei RIFORMISTI CORAGGIOSI, avellino
    http://iriformisticoraggiosi.wordpress.com/2008/02/16/da-comunitaprovvisoria-appello-a-veltroni-sos/

    sul sito di ANTONIO DI PIETRO italia dei valori
    http://www.antoniodipietro.com/2008/02/disinformazione_politica.html

    sui sito del Pd PARTITO DEMOCRATICO
    http://www.blogdemocratico.it/blog/?p=915
    http://pdemocratico.wordpress.com/2008/02/09/il-nuovo-sito-del-pd/

    sul sito elettrorale di ENRICO LETTA PD
    http://www.enricoletta.it/j/x/23?s=2&v=9&c=114&id=1811&n=10

    sul blog di LUCIO SPARTACO
    http://legaspartachista.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1753994

    sul blog di GIOVANNI ORSOGNA
    http://hirpusmephitis.blogspot.com/2008/02/firmate-la-petizione-per-la.html

    altri siti hanno prima pubblicato e poi resettato

    inviato e non pubblicato da

    DEMOCRATICI IN RETE,
    l’UNITA’,
    FRANCESCHINI,
    GIANNI PITTELLA,
    l’ULIVO ,
    IL DIARIO,
    l’INTERNAZIONALE,
    la NUOVA STAGIONE,
    REPUBBLICA,
    CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:58 PM

  14. ANTONIO ROMANO
    Cari signori,
    mi è venuta in mente l’idea della petizione essendomi arrivata una mail dei mitici di ” nessuno tocchi Caino”. Sono andato a firmare questa petizione e mi è venuta in mente la cosa. Stamane siamo stati tutti a Savignano a forzare i blocchi della celere che stavano difendendo i tecnici che dovevano fare i lavori di carotaggio del terreno. Quando lo scontro si stava mettendo per il peggio per i manifestanti sono arrivati 30 trattori a circondare i celerini che mestamente se ne sono dovuti andare con il capo calato come i romani alle forche caudine. (… reset a.v.).
    Non vi dico quello che è successo: in piazza erano gli operai gli studenti i professionisti il sindaco i lavoratori in generale. Gli intellettuali e la classe dirigente non c’era…. Ho sempre diffidato di quelli che leggono troppi libri, mio padre quando ero il primo della classe al liceo d’estate mi portava a governare i conigli… faceva bene……….. il blog è per definizione spazio libero…… si fanno le petizioni per il paesaggio, si fanno pure le petizioni contro chi è stato responsabile dello scempio del paesaggio.
    oggi il fronte è fra Ariano e Savignano.
    Vi invito ad essere qui.
    risposta di Arminio (reset a.v.)

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:58 PM

  15. DARIO BAVARO
    Costruire attingendo dalle proprie risorse, convinti e centrati.
    Costruire un luogo della coscienza profonda, una comunità che accolga il colore degli avvenimenti e che si tinga di tutte le infinite sfumature della vita.

    Contro nessuno, perchè è la strada più facile, ma con ognuno di noi per proporre campi che sappiano accogliere i nostri sguardi ed i nostri ascolti.

    Viva la comunità
    viva la forza dei sogni.

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 1:59 PM

  16. dal CORRIERE DELL’IRPINIA
    Giornata decisiva per le deroghe. Stamane l’assemblea nazionale del Partito democratico che si riunisce a Roma approverà lo Statuto del partito. Si vociferava un’opposizione da parte di gruppi del Pd rispetto alla concessione delle deroghe per chi ha più di tre mandati legislativi alle spalle e non sarebbe più candidabile secondo lo statuto.
    Comunque il leader nazionale Walter Veltroni presenterà la sua proposta che prevede una trentina di deroghe da dilazionare ai segretari regionali.
    Saltato Luciano Violante, che ha annunciato di farsi da parte nella competizione del 13 e 14 aprile, per Ciriaco De Mita si è aperto un ulteriore solco e sembra che la concessione di Veltroni sia a portata di mano.
    Anche ieri, nel corso di un colloquio, l’ennesimo, avuto con il segretario regionale del partito Tino Iannuzzi, Veltroni avrebbe evidenziato che il Pd non si priverà di una figura autorevole come quella di De Mita sopratutto per il ventaglio di consensi che l’ex coordinatore regionale della Margherita ancora trascina dietro di sè. De Mita sposterebbe circa 60mila voti.
    E’ la sua collocazione che è in discussione. Oscilla tra Camera e Senato perchè deve essere inserito in una posizione eleggibile.
    E il Pd, mai come in questa tornata elettorale di certezze ne ha poche. Non si ripeterà l’exploit del 2006 quando le liste dell’Ulivo elessero ben nove rappresentanti. In questa occasione si ruoterebbe intorno a sei eletti. Al Senato la partita è ancora più in salita vista la presenza del premio di maggioranza.
    In ogni caso le posizioni di vetta non le reclama solo De Mita. Incombono il ministro Luigi Nicolais, la moglie del governatore Antonio Bassolino Annamaria Carloni. Tra gli irpini tiene banco la vicenda di Rosa D’Amelio.
    Ha già incassato la solidarietà di tutto il partito irpino dopo che Veltroni ha annunciato: niente candidature per chi, come lei, è stata condannata al primo grado di giudizio. E le ambizioni di D’Amelio sono note. Ha esperienza di governo alle spalle, è una quota rosa, si è dimessa dall’assessorato regionale e si troverebbe spiazzata di fronte alla non più possibile investitura. Stamane nel corso dell’assemblea del Pd si discuterà anche di D’Amelio e dei casi simili.

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 2:02 PM

  17. dal BLOG di GRILLO
    Ogni giorno vi inviamo i nostri rifiuti dalla Campania in treno. I nostri politici sono rifiuti tossici, basta aggiungere qualche vagone in più, ben chiuso per farli arrivare a Berlino o a Colonia. Prendete anche loro per favore. All’arrivo termovalorizzateli subito, sono contagiosi più dell’Ebola e della febbre del Nilo. Vi pagheremo bene.

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 2:03 PM

  18. ERWINTHULE
    a proposito dei siti che non hanno pubblicato la vostra ‘lettera a veltroni’

    Mi sono iscritto al Forum del PD, ieri.
    Ho postato UN solo commento, stamani ho letto il seguente messaggio (sul forum PD):

    “L’utente erwinthule è stato escluso dal forum”.

    Tolleranza e libertà di espressione difettano un pò , da quelle parti!
    Cosa aprono a fare giganteschi siti con annessi immensi forum, se non accettano lo scambio di opinioni?
    Lo fanno per parlare tra loro?

    Gratta , gratta, sotto la flaccida faccia , simile ad uno scroto di anziano, il vecchio pelo komunista rispunta fuori!

    Quanto sei scontato e vecchio, vecchio “giovane balilla”!

    comunitaprovvisoria

    19 febbraio 2008 at 2:03 PM

  19. in questi giorni niente giornali e niente televisioni. sono sommerso da un lavoro che devo finire entro giovedì.

    le immagini che ho visto sul nostro sito mi fanno rabbia. è un film che ho visto sul formicoso.

    fa rabbia pensare che i politici regionali responsabili del disastro ora siano solo intenti a brigare per ottenere la candidatura.

    a me fa rabbia che le botte le prendano i contadini di savignano mentre ad avellino c’è un consorzio per organizzare la differenziata e fa solo chiacchiere.

    siamo stati noi a emigrare da tutte le parti del mondo non i napoletani. perché in un modo o nell’altro dobbiamo essere sempre i più penalizzati?

    ora non ho tempo per dilungarmi ma è chiaro che non si può accettare l’idea di fare una megadiscarica a savignano come è accaduto a difesa grande.

    importante è che sia tenuto fermo il criterio che la nostra provincia deve smaltire solo i propri rifiuti. da subito si potrebbero fare quattro mini sversatoi in zone diverse della provincia a corredo di un’impiantisca seria.

    si dice che le discariche non comportino alcun rischio per la salute: allora perché non le fanno vicine ai luoghi dove si produce più imondizia?

    il blog delle montagne difende le montagne, ma è un errore pensare che savignano si salvi rovinando il formicoso (che è già pieno di pale eoliche e fra poco sarà invaso da una megastazione elettrica)

    armin

    franco arminio

    19 febbraio 2008 at 2:08 PM

  20. Caro Angelo,

    rifiuti e questione istituzionale sono legate come il matrimonio cattolico, in modo indissolubile. Dici delle cose giustissime, ma che rischiano di essere astratte se uno non va fino in fondo. Dire che i rifiuti devono essere smaltiti in loco, cioè in un territorio che abbraccia molti comuni, è come dire che tutte o quasi tutte le cose devono essere fatte così, altrimenti perchè solo i rifiuti? E infatti la questione è proprio questa. La crisi che viviamo è crisi di autonomia e di poteri in un’epoca di passaggio. I Municipi che ci troviamo tra i piedi, cioè l’autonomia locale più forte e importante perchè più vicina ai cittadini, sono stati da tempo sorpassati dalla storia e abbisognano di una riforma all’altezza del tempo che viviamo. Che è, tra l’altro, un tempo in cui si decidono le sorti di un nuovo stato in formazione, cioè l’Unione Europea. Ma, questa è la tragedia del nostro tempo quì in Europa, tutte le vecchie istituzioni restano in piedi acutizzando sempre più la crisi. Anzi, asssitiamo, a un rigurgito di autonomie sbagliate (vedi crisi Kosovo). Che fare? Ma è ovvio: approfittare delle situazioni, tipo questa dei rifiuti, per discutere e far passare il discorso sulla nuova autonomia locale, sulla nuova autonomia regionale, sulla nuova autonomia statale. Perchè non se ne parla? Soltanto per ignoranza? Ahimé, no. La questione investe soprattutto gli interessi in gioco. Quel che in Italia è stata giustamente definita la Casta, cioè un ceto politico cresciuto a dismisura e per lo più parassitario, esiste davvero, non è un’invenzione giornalistica. E allora? Vogliamo cominciare da qui a sviscerare la questione? Vogliamo cominciare a capire chi sono i nemici del “nuovo progresso”?
    Certo c’è ovviamente la questione decisiva dei “contenuti”, e dobbiamo anche qui capire chi è che blocca il “nuovo progresso”. Tuttavia, in un’epoca di passaggio come questa, nuove istituzioni e nuovi contenuti marciano insieme. Perchè dunque perdere un’occasione come questa che ci sbatte in faccia, in termini reali ma anche metaforici, tutta la crisi del nostro tempo?

    Ne dobbiamo riparlare.

    Michele Fumagallo

    michele fumagallo

    19 febbraio 2008 at 4:09 PM

  21. you never forget!

    Antonio Romano

    19 febbraio 2008 at 4:45 PM

  22. Gentile Walter Veltroni,
    sono Antonio Romano e scrivo da Ariano Irpino provincia di Avellino, noto alla comunità nazionale per i fatti relativi alla Discarica di Difesa Grande.
    Non so quanto sia approfondita la sua conoscenza dei problemi relativi agli ultimi anni di gestione del potere all’interno della provincia di Avellino.
    La nostra provincia da sempre vive la presenza d…..a e c…..e dell’onorevole Ciriaco De Mita che, come un signorotto feudale, esercita il diritto di vita e di morte su tutti gli aspetti della vita politica e sociale irpina. Non c’è foglia che non si muova che De Mita non voglia.
    I fatti della Discarica di Difesa Grande sono la testimonianza di un esercizio di potere che Ciriaco De Mita esercita nei confronti della comunità di Ariano Irpino che mai ha piegato la sua volontà a quella del tiranno di Nusco e che, democraticamente, esprime un sindaco di Centro Destra. L’approccio utilizzato dalla Provincia retta da Alberta De Simone del PD nell’individuare in Savignano Irpino, che fa parte del circondario di Ariano, il territorio per ospitare la nuova discarica la dice lunga sulla volontà del Rais di Nusco di penalizzare un territorio provinciale a lui ostile. Per questo chiediamo che Ciriaco De Mita sia estromesso da ogni gioco di potere a livello nazionale e locale e che il Partito Democratico si faccia tutore in Campania di un vero cambiamento.
    Ci farebbe piacere ospitare lei, onorevole Veltroni, nel suo giro elettorale ad Ariano Irpino e non solo ad Avellino, simbolo negli ultimi anni della decadenza sociale, morale, culturale, politica dell’Irpinia tutta.
    Esiste una Irpinia sana e pulita, colta e per il rinnovamento che nulla ha a che vedere con De Mita e che individua in De Mita il blocco per ogni evoluzione democratica di un territorio disagiato delle zone interne dell’Appennino Meridionale.
    Con stima
    Antonio Romano

    Petizione contro De Mita: http://www.petitiononline.com/20080216/petition.html

    antonio romano

    19 febbraio 2008 at 7:28 PM

  23. mms://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv

    Questa notte ho deciso di pregare il buon Dio affinchè abbia pietà dei poliziotti e dei carabinieri …
    Arriverà anche per loro il Giorno del Giudizio e Dio sarà molto severo nei loro confronti.
    Non ci abbandoni mai la Fede nella Giustizia.

    Oggi le forze dell’ordine non tutelano più un ordine democratico: non hanno rispetto per le esigenze del DEMOS

    Antonio Romano

    antonio romano

    19 febbraio 2008 at 7:30 PM

  24. il Sindaco di Vallata fa dichiarazioni ignorando nei fatti il senso della battaglia civile del Territorio di Ariano da 10 anni in qua:
    http://www.irpinianews.it/Politica/news/?news=28238

    antonio romano

    19 febbraio 2008 at 7:32 PM

  25. antonio romano

    19 febbraio 2008 at 7:34 PM

  26. irpinianews segue gli scontri a savignano
    http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=28245

    scontri a pustarza, fermato la manna
    http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=28326

    5 parlamentari di SD interrogano il ministro dopo gli scontri a savignano
    http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=28320

    solidarietà al giornalista Vigoroso di Canale 58, malmenato a Savignano
    http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=28302

    photogallery a pustarza / savignano
    http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=28294

    tregua per 62 ore a savignano
    http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=28284

    SAVIGNANO on line

    19 febbraio 2008 at 8:44 PM

  27. Pure Fidel…
    Fidel Castro, 81 anni, si è dimesso dalla presidenza di Cuba. Persino lui..e qua stiamo a fare le pulci a chi sapete voi.

    dal blog di gaetano amato

    dal blog di gaetano

    19 febbraio 2008 at 9:49 PM

  28. Intendo manifestare una ferma e decisa condanna per quanto accaduto ieri a Savignano Irpino ed esprimere nel contempo un messaggio di solidarietà morale alla popolazione inerme, aggredita selvaggiamente e vigliaccamente dalle “forze dell’ordine”. Ho assistito sconcertato alle immagini televisive e non ho parole per commentarle. Ho visto numerose persone ferite, tra cui diversi anziani (inermi!) trasportati all’ospedale con le teste spaccate e sanguinanti. Stavolta i mass-media ufficiali, al servizio delle caste dominanti, non hanno potuto accusare infiltrazioni da parte di elementi esterni, di stampo camorrista, di matrice teppista o “antagonista”. Le manganellate sono state inflitte a poveri contadini indifesi, pronti a difendere la propria terra dallo scempio e dall’arroganza di un potere politico che ormai è assolutamente privo di vergogna e dignità, privo di qualunque senso civico e morale, privo di alcuna legittimità, per cui è costretto a far ricorso alla violenza cieca e irresponsabile. Se queste sono le risposte fornite dal supercommissario De Gennaro, con l’avallo del boss politico della Campania Antonio Bassolino, allora siamo davvero ridotti molto male! Le istituzioni politiche, locali e nazionali, si riconfermano assolutamente inette e irresponsabili, incapaci di risolvere il dramma dell’emergenza (permanente) dei rifiuti, in grado solo di scatenare le brutalità della polizia, offrendo lo spettacolo indecente di cariche squadristiche da ventennio mussoliniano. Del resto, cosa ci si poteva attendere dallo “sbirro” De Gennaro, già noto in quanto responsabile della mattanza di Genova nel luglio 2001? Questa ennesima e scellerata violenza poliziesca compiuta a scapito di inermi e pacifici cittadini che lottano e protestano per non avere altri veleni ed altre bombe ecologiche nei propri territori, dimostra chiaramente che questi politicanti borghesi sanno tutelare soltanto i loro sporchi interessi elettoralistici e di potere, mentre se ne infischiano altamente di chi rivendica il diritto alla salute, all’ambiente e alla raccolta differenziata. Non si tratta tanto di manifestazioni di natura protestataria, motivate da ragioni egoistiche e particolaristiche, di rifiuto e di rivolta, quanto di rivendicazioni e di proposte risolutive che le istituzioni deputate non hanno saputo avanzare e tanto meno applicare. Pertanto, è necessario che alle prossime elezioni politiche le masse popolari partenopee e dell’intera Campania infliggano una sonora batosta ai partiti sia di destra che di “sinistra”, al servizio del medesimo regime, attraverso l’astensionismo, disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco.

    lucio2008

    19 febbraio 2008 at 10:21 PM

  29. in tutto questo i “nostri” politici se ne stanno in silenzio con la coda fra le gambe. non sanno cosa fare. fra poco si vota. schierarsi da una parte o dall’altra significa perdere voti. non parlare sembra più comodo.

    gianni

    19 febbraio 2008 at 10:32 PM

  30. Istituzione nuova Regione: Sannio, Irpinia e Cilento

    alcor ha inserito:

    Ai consiglieri comunali, provinciali, regionali ed ai parlamentari nazionali dei territori interessati.
    Ai cittadini che si sentono umiliati per vivere in una regione a cui per comportamenti e cultura non ritengono di appartenere…

    Affinchè si facciano carico della proposta di legge costituzionale di separare le province di Avellino, Benevento e parte della provincia di Salerno (Vallo di Diano – Cilento – Golfo di Policastro) dalla Regione Campania.
    Queste zone interne e periferiche, sono stanche di sottostare agli umori politici ed amministrativi che arrecano solo danno al funzionamento amministrativo locale, all’economia ed alla cultura di questi territori.
    L’Irpina, il Sannio e altre zone interne come quelle del Vallo di Diano – Cilento – Golfo di Policastro si sono da anni ridotte ad un mero ruolo di sudditanza e di serbatoio di risorse economiche a compensazione di scellerati sperperi, soprattutto in campo sanitario perpetrati sistematicamente dalle province della Campania più popolate e peggio amministrate.
    Via dalla Campania per ridare una concreta speranza alle popolazioni di queste zone!

    alcor

    19 febbraio 2008 at 10:33 PM

  31. NO all’astensionismo. i l******o andranno tutti a votare.
    non facciamoli vincere. tutti noi votiamo contro di loro.

    gianni

    19 febbraio 2008 at 10:35 PM

  32. alcor

    19 febbraio 2008 at 10:35 PM

  33. Caro Alcor (posso sapere chi sei?),

    come già mi è capitato di scrivere altre volte, la tua proposta dell’istituzione di una nuova regione Irpinia-Sannio è vecchia di trent’anni e più. Se ne è parlato tanto allora (uno dei paladini, non ti scandalizzare, fu Clemente Mastella, allora giovane pupillo di De Mita) e poi anche in seguito. Era, allora, una proposta sensata e sacrosanta, oggi è tutto il contrario: una proposata invecchiata e fuorviante. Noi abbiamo un urgente (urgentissimo!) bisogno di riprendere in mano la “Questione Europea”, il problema per eccellenza che viviamo in questa epoca e in questo territorio (l’Europa, voglio dire). Le istituzioni date bloccano il processo europeo vero, cioè la costruzione del Nuovo Stato Europeo fermo al palo della moneta unica. C’è il pericolo (per me: la vera grande tragedia di questo tempo) che l’Europa si sfaldi con tutte le conseguenze che uno può immaginare in quest’epoca di globalizzazione (questione reale, non invenzione giornalistica). Che le vecchie istituzioni siano in piedi in tutti gli stati dell’UE è una resistenza che si fa al tempo e alla storia. In Italia, tutto questo è più visibile perchè la crisi, dovuta (ripeto) al mancato decollo dell’Europa come nuovo stato, si intreccia con grandi contraddizioni non risolte: per esempio la questione Nord-Sud, oppure la corruzione (figlia di un uso particolare della cultura unica che ci ritroviamo, la cattolica) vissuta come norma. Nella riforma delle vecchie istituzioni è chiaro che una istituzione come la Regione, potere intermedio tra Stato e Comune, è devastante perché usurpa il potere della regione “vera”, cioé il vecchio stato nazionale. La triade Nuovo Municipio-Regione (Italia)-Stato Europeo è la parola d’ordine, per quanto mi riguarda, di ogni lotta o riforma istituzionale. Tutto il resto è vecchio, quindi politicamente reazionario.

    Come vedi, scusami il consiglio paternalistico, puoi occupare il tuo tempo in modo migliore lottando per la liquidazione delle regioni e non per la costruzione di nuove.
    Meglio ancora potresti occuparti delle nuove istituzioni di cui abbiamo bisogno.

    Cordialmente
    Michele Fumagallo

    michele fumagallo

    20 febbraio 2008 at 11:20 am

  34. Candidature Pd, fuori De Mita
    Polemico l’ex dc:«Mi sento insultato»

    Ciriaco De Mita (LaPresse)
    MILANO – Vincenzo Visco e Ciriaco De Mita non faranno parte delle liste del Pd in vista delle prossime elezioni politiche. In una lettera inviata al segretario del Partito democratico Walter Veltroni, il vice-ministro dell’Economia ha affermato che «è meglio valorizzare i giovani economisti». ««La mia presenza in Parlamento non è decisiva», scrive il responsabile della politica fiscale che, dopo sette legislature passate in Parlamento, richiama invece l’attenzione su un gruppo di «giovani economisti interessati alla politica ed ai problemi del Paese». «Ritengo che la mia rinuncia alla candidatura – aggiunge Visco – possa (e debba) essere l’occasione per valorizzare e promuovere alcuni di questi giovani che già hanno dimostrato sul campo le proprie qualità».

    DE MITA – Più polemico l’addio di De Mita. «Sono vittima dell’età – afferma – e per questo mi ribello e vi lascio. Mi sento insultato». L’ex esponente democristiano ha preso la parola per primo al coordinamento nazionale del Pd, annunciando il suo addio. Per De Mita si profila un accordo con Tabacci e la Rosa Bianca, anche se l’ex premier non ha confermato l’indiscrezione. L’unica cosa certa è che «non si tratta di un addio alla politica. «Come diceva un poeta spagnolo, ‘Quando morirò morirò con la chitarra in mano’, io dico che quando morirò farò l’ultimo discorso elettorale» ha assicurato De Mita.

  35. Ragazzi, ho interpellato Ziè ‘Ngiulina. Ha detto: – ‘Nfirlì o nfirlò io il bel servizio ce lo fo! – e sono sicuro che si prenderà tutto il tempo di voler loro ‘no bene paccio, come quello che si vuole a ‘no cane attaccatto! (((G.C. )))

    Gaetano Calabrese

    20 febbraio 2008 at 11:30 am

  36. Vi giro questa mail giuntami dagli Stati Uniti dall’ottimo professore Albanese di Ariano, uno di quegli arianesi che valgono!
    Oggi per l’Irpinia l’Italia è un grande giorno: la fine del rais di Nusco.
    Per noi irpini è come la liberazione di Bagdad da Saddam Hussein.
    Inizierà oggi un periodo di sberleffo e di polemica politica senza eguali con gli esponenti locali del PD.
    De Mita sei una v****gna!
    Grande Walter Veltroni, quasi quasi voto PD pure io…… adesso devi cacciare Bassolino, De Simone, Iervolino

    … e la polizia aggredesce cittadini inermi (per lo piu’ anziani) che protestano in difesa dei propri diritti.

    Una nazione democratica dovrebbe trovare nelle Forze dell’Ordine l’elemento di garanzia delle proprie libertà democratiche.
    La base della convivenza civile sta nella pace, nella capacità di dialogo fra istituzioni e popolazioni per la risoluzione dei problemi, nella relazione non violenta fra le parti. Questa garanzia e’ ormai venuta a mancare, e con essa lo stato di diritto.

    E’ arrivato il momento di ribellarsi a questo stato di cose e, se del caso, far partire una rivoluzione popolare e mandare a casa (se non alla forca!) tutti i politici che fino ad ora hanno solo pensato ad ingrassarsi a spese dei cittadini!

    Se il popolo della Romania nel 1989 ha capovolto un regime dittatoriale (http://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_rumena_del_1989), non vedo perche’ non sia possibile mandare a casa un branco di c*****sti (in primis Bassolino e compagni).

    Vi invito a vedere i video relativi alle brutali aggressioni subite dalla popolazioni di Ariano e Savignano da parte dei Reparti Mobili inviati per consentire l’inizio dei lavori per la nuova Discarica:

    http://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv

    http://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_3g.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_3g.wmv

    Un celerino ha aggredito anche un noto giornalista locale, Gianni Vigoroso, negando di fatto il suo diritto dovere all’informazione.

    In serata è stato aggredito, nei pressi del casello autostradale di Grottaminarda, da un gruppo di celerini il presidente del locale Circolo di Lega Ambiente, Anselmo La Manna. Oggi le popolazioni del mio paese hanno un grosso timore nei confronti delle Forze dell’Ordine. Io penso che in Italia dai fatti di Genova del 2001 in poi, si sia rotto l’equilibrio di fiducia e rispetto reciproco che animava le relazioni fra Forze dell’Ordine e cittadini. Penso sia un sentimento diffuso in tutto il Paese, ormai incapace di rialzare la schiena e camminare fiero e dritto verso l’esercizio delle proprie libertà. Ci farebbe un immenso piacere se, tramite Internet o tramite la Stampa, potessi avviare un dibattito ed una riflessione finalizzata a ristabilire una relazione serena fra le parti.

    http://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/190208_4s.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/190208_4s.wmv

    PER FAVORE FATE CIRCOLARE
    Antonio Romano
    http://antonioromano75.wordpress.com
    http://antonio.romano75.googlepages.com
    http://www.myspace.com/arianofolkfestival
    Ascolta Radio Maria:
    http://www.radiomaria.org/media/start.asp?SOURCE=italy-hq&TITLE=italy%20-%20hq

    Petizione contro De Mita:
    http://www.petitiononline.com/20080216/petition.html

    antonio romano

    20 febbraio 2008 at 7:16 PM

  37. Sull’addio di De Mita secco commento del leader del Pd Walter Veltroni:
    «Le regole valgono per tutti. De Mita ha già fatto 44 anni e 9 mesi in parlamento. Mi dispiace per la sua decisione di di lasciare il Pd ma io penso, come hanno fatto personalità come Prodi, Amato e altri, che sia giusto dare spazio ad altri e che l’impegno politico non è legato solo ad una candidatura in parlamento».
    E poi, per un rinnovamente vero e radicale, sollecitazioni e petizioni sono giunte al PD proprio dall’Irpinia

    veltroni

    20 febbraio 2008 at 7:30 PM

  38. Sembrano arrivare i primi buoni segnali dalla politica italiana.
    Lo “svecchiamento forzato” sembra essere il primo vero segno di rinnovamento che speriamo possa a breve essere seguito da altri interventi radicali nel panorama politico del nostro paese.
    I “matusa” coinvolti, quasi increduli gridano tutto il loro sdegno…c’è da capirli, ormai si erano abituati al loro status e non pare loro vero che la situazione possa cambiare.
    Ecco allora che si aggrappano ai seggi a costo di cambiare casacca a campagna elettorale già avviata, ma poco importa…La strada è quella giusta!

    corriere

    20 febbraio 2008 at 7:35 PM

  39. Ma perché i cittadini si ribellano alla riapertura delle discariche? Perché sembrano così folli da preferire i sacchetti che da circa due mesi hanno davanti a casa? Perché temono che insieme a quelli che dovrebbero essere solo rifiuti solidi urbani invece arrivino anche i veleni. Eppure ricevono le massime garanzie che la loro situazione non peggiorerà. Ma da chi le ricevono? Da coloro di cui non si fidano più. Da coloro che hanno sempre appaltato lo smaltimento a ditte colluse, a uomini imposti dai clan di camorra. E chi deciderà quindi davvero la sorte dei rifiuti? Come sempre i clan.

    In questi giorni mi è venuta in mente una scena di un racconto di Salamov, forse il più grande narratore dell’aberrazione del potere totalitario. Quando i soldati sovietici misero in isolamento alcuni prigionieri del gulag, tutti invalidi tranne Salamov, pretesero che consegnassero le loro protesi: busti, dentiere, occhi di vetro, gambe di legno.

    A Salamov che non ne aveva, il soldato, scherzando, chiese: “E tu che ci consegni? L’anima?”. “No, l’anima non ve la do” rispose. Prese una punizione durissima per aver difeso qualcosa che fino ad allora credeva inesistente. Questo è il momento di capire se ancora abbiamo un’anima, e non farcela togliere come una gamba di legno. Non consegnarla. Prima che non ci restino che protesi.

    © 2008 by Roberto Saviano (la Repubblica 4 febbraio 2008)

    comunitaprovvisoria

    20 febbraio 2008 at 8:08 PM

  40. Altro capitombolo veltroniano: dopo Di Pietro, De Mita, che se ne è andato sbattendo la porta dal Partito democratico e ha accusato Veltroni di averlo offeso. Chapeau.
    La ragione di questo piccolo dramma politico è semplice. Veltroni non voleva mettere in lista De Mita perché sostanzialmente lo ritiene ”indecente”, lui vuole un partito tutta fuffa, tutto Colaninno e giovani industriali, dalla lacrimuccia pronta, bello da vedere e da amare, molto. molto trendy. Ma invece di dire in faccia a De Mita la verità, e cioè che non lo vuole in lista perché rappresenta ”la casta” e ”il vecchio” agli occhi degli elettori, il giovane Ualther ha usato mezzucci, roba vergognosa e ha parlato di età. De Mita insomma è discriminato perché troppo vecchio. Fantastico. Fine. Delizioso,
    De Mita ha impiegato 27 secondi per mandare tutti a quel paese e per spiegare che il criterio non deve essere l’età, ma l’intelligenza e la preparazione. Dopo di che ha lasciato il Partito Democratico e ha mandato elegantemente tutti alla malora.
    Il bello è che questo piccolo dramma non è affatto personale, ma coinvolge tutto il Pd della Campania che oggi si sentirà umiliato e offeso, con evidenti ricadute elettorali.
    Scene che non vorremmo mai vedere nei nostri stadi.
    Carlo Panella
    http://www.carlopanella.it/

    carlo panella

    20 febbraio 2008 at 8:27 PM

  41. “Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo e buttatelo per strada. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni, e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate”. Fiorello a w radio 2

    fiorello

    20 febbraio 2008 at 8:41 PM

  42. Il senatore a vita, Francesco Cossiga, ha invece inviato una lettera a De Mita:
    «Esimio Onorevole, da lunghissimo tempo ormai i nostri rapporti si sono definitivamente deteriorati e si sono non interrotti, ma rotti. Ma Lei rimane pur sempre per me uno dei leader più prestigiosi e intelligenti della Democrazia Cristiana e in essa della Sinistra di Base, anche se pessimo segretario politico e ancor peggiore Ministro e Presidente del consiglio: una versione moderna e democratica del clientelismo meridionale. Lei rimarrà sempre nella storia politica del Paese e in particolare in quella della Democrazia Cristiana». «È ingiusto – aggiunge il presidente emerito della Repubblica – che non la vogliano ricandidare! Non immiserisca però questa Sua figura, La prego – anche a difesa della dignità di tutti noi democratico-cristiani -, insistendo per essere candidato nel Partito Democratico che non La vuole. E, La prego! non scivoli nel patetico e nel ridicolo, dando vita ad una piccola e fasulla lista campana! Caso mai, in cambio, si faccia dare… qualche Asl»
    non ho verificato la fonte, l’ho presa dal blog di maurizio poco fa

    ciro aurigemma

    20 febbraio 2008 at 10:35 PM

  43. La non candidatura di De MIta questa sera è su tutte le emittenti nazionali e locali !
    La modernizzazione va fatta radicare su fatti concreti e non solo sulla enunciazione empirica !!!!!!
    Sembra che Veltroni faccia sul serio … almeno rispetto alle cose che ha detto di voler fare per questa campagna elettorale.
    Son contento .. di questa non candidatura di De Mita… anche auspicata nella ormai famosa lettera (per i lettori di questo blog) che alcuni provvisori hanno inviato a Veltroni – non tanto per la persona in quanto tale (oggi forse anche interessante da ascoltare a mò di vecchho saggio della politica italiana) ma perchè è aberrante il pensiero che un uomo possa fare il parlamentare per 44 anni consecutivi e più !!
    Certo potrà anche essere rieletto nella sua nuova lista fai da tè (gia gli è riuscito una volta) visto il clamoroso atto di ultimo servilismo fatto dai sindaci irpini che hanno raccolto le firme per una ricandidatura del grande vecchio (viva il sindaco di Roccabascerana – mi sembra – che non ha firmato spiegando lucidamente il motivo in un fondo del quotidiano Ottopagine) , ma chiunque vinca , le condizioni politiche ed il panorama generale saranno profondamente diversi affinchè De Mita possa perpetuare la sua egemonia politica e di pensiero.
    Forza Franco Arminio… è il tuo turno !!!
    Infine, personalmente posso solo augurarmi -a questo punto -che la pattuglia radicale , forte e chiara nel proprio pensiero (da sempre) accetti l’ultima proposta del Partito Democratico:
    – rinuncia all’apparentamento dei simboli
    – in caso di vittoria 9 parlamentari
    – quota economica del finanziamento pubblico al partito
    – presenza in trasmissioni televisive pari ad una quota del 10%
    e soprattutto EMMA BONINO Ministro !
    Forza, Pannella fatti da parte anche tu !
    Buona campagna elettorale a tutti !

    luca battista

    21 febbraio 2008 at 12:12 am

  44. Arminio sarebbe un candidato imporante non per l’irpinia ma per tutti i paesi italiani, quelli del sud in particolare.
    non credo che avrà i sindaci a sostenerlo. gentaglia che ha rovinato i nostri paesi

    nino prisco

    21 febbraio 2008 at 12:23 am

  45. e adesso che farà Giuseppe De Mita? Il professor De Pasquale di Ariano del PD mi ha prospettato uno scenario inquietante: De MIta che va nella Rosa Bianca lasciando i suoi nel PD per comandare le amministrazioni pubbliche e di enti.
    Chiediamo a Veltroni il repulisti di tutto il marcio PD irpino, chiedendo il commissariamento del PD provinciale mettendo Arminio come commissario capo e i provvisori nell’esecutivo.

    Antonio Romano

    21 febbraio 2008 at 3:38 PM

  46. Ciriaco De Mita sembra vivere una sorta di parabola quasi parallela a quella del grande “dittatore” di Cuba (per me questo vocabolo non riveste alcun valore offensivo o negativo, se riferito a Fidel Castro), non tanto nella sua fase ascendente quanto in quella discendente. Nel senso che De Mita è sulla scena politica nazionale dal biennio 1964-65, ossia da oltre 40 anni, un pò meno di Fidel (senza offesa per quest’ultimo), per cui pareva destinato ad essere un protagonista a vita, una sorta di “dittatore” (qui, invece, il senso è intenzionalmente spregiativo), anzi sarebbe più appropriato dire “boss di provincia”, padrone ed artefice del sistema assistenzialistico e clientelistico politico-elettorale vigente da quasi mezzo secolo in Irpinia. Ma, a differenza del leader cubano, l’Uomo del monte (di Nusco) non ha scelto di sua spontanea volontà di farsi da parte e di “andare in pensione” (il che non sarebbe poi una condizione così avvilente e degradante per una persona “anziana”), ma è stato malamente cacciato dall’astro “nascente” e rampante della politica (filo-amerikana, filo-vaticana e filo-confindustriale) made in Italy, il (finto)”buonista”, primo cittadino di Roma “capoccia”.

    lucio2008

    21 febbraio 2008 at 4:06 PM

  47. Pregiatissimo Walter Veltroni,

    sono Antonio Romano e scrivo da Ariano Irpino. Volevo ringraziarla di cuore, penso interpretando anche il sentimento di tanti altri irpini, per aver estromesso Ciriaco De Mita dal PD. Io che sono elettore di Centro Destra penso di votare PD alla Camera, per premiare questa sua favolosa scelta di campo.

    Penso però che l’opera di pulizia non possa finire sul Rais di Nusco ma debba andare in profondità fino ad arrivare ai fedelissimi, onde evitare che De Mita continui a comandare le varie amministrazioni pubbliche locali irpine attraverso i suoi fedelissimi rimasti nel PD, indipendentemente poi dalla collocazione politica che vorrà prendere lo stesso Ciriaco De Mita.

    Il partito irpino deve essere commissariato, visti ad esempio i metodi di selezione ed elezione della segreteria provinciale, viste le metodologie di lottizzazione e gestione ad esempio della Sanità Campana. La necessità è quella di procedere alla “bonifica ambientale” di tutte le amministrazioni dove suoi uomini siano presenti. Gli ospedali, le Asl, i consorzi di bonifica, le comunità montane, gli enti. Se vuole le fornisco l’elenco dei nomi.

    Il presidente del Consorzio di Smaltimento Rifiuti Avellino 2, il presidente della Comunità Montana dell’Ufita, il direttore Sanitario dell’ASL 1 AV sono tutti suoi fedelissimi. Sono solo esempi di come la sua struttura di colonnelli sia stata finalizzata a mantenere lo status Quo irpino e a frenare lo sviluppo della nostra terra.

    L’equilibrio che sussiste fra zone interne e zone costiere della Campania si reggeva grazie al patto fra il Nuschese ed Antonio Bassolino. Fare pulizia totale inoltre di molti esponenti del PD Campano, sapendo inoltre della valenza strategica della Campania per le sorti del centro sinistra italiano. L’Irpinia democratica oggi esulta nella speranza che si crei una contrapposizione politica fra le parti sana, dove il confronto e l’assenza di dittatori democratici come De Mita sia la regola.

    Con immensa stima

    Antonio Romano

    antonio

    22 febbraio 2008 at 11:21 am

  48. Vi racconto una storiella……..

    Il giovane ed il Saggio
    Un giovane ricco di grandi ambizioni chiese ad un maestro di essere aiutato per diventare
    veramente grande.
    Il saggio gli impose uno strano compito: “Và in giro per il paese e paga le persone perché ti insultino. Fa’ questo per un anno”.
    Il giovane cominciò a percorrere le vie delle città e dei villaggi distribuendo denaro
    per farsi insultare nel modo più pesante e colorito.
    Tutti lo ritennero pazzo.
    Terminato l’anno, il giovane tornò dal maestro che gli disse: “Ora puoi andare ad Atene”.
    Il giovane arrivò davanti alle porte della città.
    Proprio accanto alla porta viveva uno strano personaggio che insultava crudelmente tutti quelli che entravano nella città.
    Le persone insultate perdevano le staffe, ricambiavano, minacciavano, schiumavano rabbia.
    Il giovane invece scoppiò in una grande risata:
    ” Pensa che per un anno ho pagato la gente perché mi facesse quello che fai tu!”.
    L’altro si fece serio e disse: “Queste sono le chiavi, entra, la città è tua!”.
    Chi sa dominare se stesso finirà per dominare la sua vita.

    Nanosecondo

    Enzo Maddaloni

    23 febbraio 2008 at 10:39 am

  49. Gaetano Calabrese said, on Febbraio 25th, 2008 at 12:52 am
    ((Una doverosa decisione dopo la Giornata al Goleto al 25.02.08, ore 0:52))
    Amici vicini o lontani, un saluto ve lo devo fare.
    E’ quello di distaccarmi qui da voi per non togliere luce al bog, al proprietario di esso, ai mattoni, al moderatore pacato e solerte, ai sorrisi ricevuti e dati fuori da ogni contabilità, nonchè ai produttori del nulla e ai produttori di sè.
    Scusatemi tutti per questo disturbo, ma non siate preoccupati.
    La distanza porterà riflessioni e forse un sano ma lieve dispiacere.
    Io ne avverto già il vento e Ziè ‘Ngiulina ((^_^)), che aveva fatto già i conti prima, mi sorride ancora.
    Un abbraccio per come sentite e sentirete di ricevere e donare, Gaetano Calabrese distaccato e sereno.
    (Gaetano Calabrese, poeta errante dell’Irpinia sempre ((°_°)),
    ma per Comunità Provvisoria – senza offesa – al posto sbagliato).
    Via Marconi. 76- Tel.0827-42.799, cell.328-74.56.392,
    = posta elettronica:gaetanocalabrese @tin.it =

    Gaetano Calabrese

    25 febbraio 2008 at 12:59 am


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