Archive for the ‘PAESAGGIO / Architettura’ Category
il modello cairano, una festa per chi crede all’irpinia
In Loco Motivi, un tentativo per salvare l’Avellino -Rocchetta s.a.
Pubblico qui una intervista pubblicata sul sito web Il Cambiamento. Lo scorso anno per sette giorni sette la stazione ferroviaria di Cairano ritornò ad ospitare due coppie di treni giornalieri. L’azione di In Loco Motivi e la rete di associazioni che la sostengono ha prodotto concreti esempi di nuovi usi e di nuove modalità di fruizione del “Treno irpino del Paesaggio”. Il Cairano 7x, potrebbe continuare a ripercorre questa strada, se l’organizzazione lo ritenesse coerente ci sta da inoltrare richiesta ufficiale a TreniItalia e trovare economie necessarie a rimettere il treno sui binari almeno per una volta, casomai a settembre. (Luca Battista ) ******************
La linea ferroviaria Avellino Rocchetta nel dicembre 2010 è stata sospesa dalla Regione Campania perché considerata “antieconomica”. Il problema riguarda tutto il territorio nazionale: per una logica puramente economicista,8000 chilometridi linee minori sono soppresse, abbandonate o in via di soppressione. Abbiamo incontratoLuca Battista, uno degli ideatori del progetto In Loco Motivi. di Virginiano Spiniello – 16 Giugno 2011 (da http://www.ilcambiamento.it )
L’Avellino Rocchetta è una tratta che, sviluppandosi per circa 120 km, unisce il capoluogo irpino alle aree montuose interne e arriva fino in Puglia, toccando la Basilicata. È una ferrovia minore, nata nel 1895 e voluta fortemente da Francesco De Sanctis. Un treno che si inerpica lungo le valli fluviali, salta sui ponti, mastica le montagne, penetra territori dalla forte valenza paesaggistica, sconosciuti ai più, anche nella stessa Campania.
È una tratta considerata antieconomica per il basso numero di clienti. Nel giro di poco più di un anno, però, un raggruppamento di organizzazioni, cittadini e associazioni ha realizzato il progettoIn Loco Motivi, dimostrando che si può fare animazione territoriale dal basso e valorizzare e promuovere a costo zero le aree interne del meridione proprio utilizzando quelle ferrovie che, sempre più, le regioni stanno dismettendo ritenendole improduttive.
Nonostante i numeri e i risultati, nel dicembre 2010 la linea è stata sospesa dalla Regione Campania. Un eufemismo per dichiararne la soppressione visto che, ad oggi, non si ha notizia di nuovi treni in partenza da Avellino. Luca Battista, referente provinciale di Amici della Terra, è stato dall’inizio parte attiva di questa avventura.
A PROPOSITO DI TRENO …
Riceviamo dalla Sicilia questo bellissimo articolo che mostra come se si vuole funzionano le ferrovie.
Risultato straordinario quello conseguito da Ferrovie Kaos, associazione convenzionata dal febbraio del 2010 con Rete Ferroviaria Italiana, in appena un anno di attività ferroviaria vera e propria. Sono trascorsi 365 giorni esatti dall’effettuazione del primo treno speciale Akragas Express (1 giugno 2010) con a bordo un centinaio di giovani studenti della scuola elementare Esseneto di Agrigento. Da allora, grazie al consolidarsi dei rapporti di collaborazione con la direzione commerciale Sicilia di Trenitalia, è stato un continuo crescendo di successi decisamente inaspettati.
Innanzitutto: mai e poi ci saremo aspettati così tante richieste per effettuare un treno speciale lungo la ferrovia dei templi. Segno che gli agrigentini, e non solo, considerano la “Agrigento Bassa – Porto Empedocle” un patrimonio da tutelare e valorizzare. Se consideriamo che tra il primo giugno del 2010 ed il maggio del 2011 oltre 3000 viaggiatori hanno avuto modo di salire a bordo del Treno Akragas Express, di visitare la stazione-museo di Porto Empedocle, e di accedere comodamente alla Valle dei Templi e al Giardino della Kolymbetra attraverso la fermata del Tempio di Vulcano, possiamo parlare di un risultato che ci riempie d’orgoglio e ci ricompensa per gli enormi sforzi posti in essere da tutti i soci di Ferrovie Kaos per recuperare l’area ferroviaria empedoclina.
Un risultato, ci piace sottolinearlo, che nessuna associazione fer-amatoriale del meridione d’Italia è riusciuta ad eguagliare. I nostri più sentiti ringraziamenti vanno dunque ai vertici di Rete Ferroviaria Italiana Sicilia, la direzione commerciale di Trenitalia Sicilia, ed il Polo Territoriale di Ferservizi per aver creduto sin dall’inizio nei nostri progetti. Un grazie anche al sindaco di Porto Empedocle, il recentemente riconfermato, Lillo Firetto che ha sostenuto con forza le tesi di Ferrovie Kaos sul recupero della ferrovia a Porto Empedocle. Un successo che non sarebbe arrivato, inoltre, senza la collaborazione dei nostri partners, ed in particolare del Fondo Ambiente Italiano di Agrigento, di Legambiente, del portale VisitAgrigento.it e dell’ente Parco di Agrigento.
Per il futuro Ferrovie Kaos continuerà a promuovere senza sosta la valorizzazione delle ferrovie siciliane, ed agrigentine in particolare, cercando sempre di sensibilizzare i più giovani all’utilizzo del treno. Vi proponiamo due video dell’Akragas Express realizzati dal socio Marco Morreale l’8 ed il 18 maggio.
Giovanni Ventre
Memo. Storia e mistero del genere umano
Un’azione di teatro civile per non smettere di fare domande ai nostri decisori politici.
Una azione culturale inedita ed originale per l’Avellino Rocchetta Sant’Antonio, per riportare al centro dell’attenzione il Borgo Ferrovia di Avellino, per valorizzare una delle opere d’arte contemporanea più importanti dell’ITalia: “Il Murales della Pace.Bomba Atomica e Coesistenza pacifica” di Ettore De Conciilis.
Il “Treno Irpino del Paesaggio” ha creato le condizioni affinchè i decisori politici e gli amministratori locali potessero difendere concretamente un’infrastruttura a servizio del turismo, un valore territoriale segnalatore di concreti sviluppi anche economici ed in termini di ricaduta occupazionale; non implementando ideologiche linee di principio, ma partendo da flussi e richieste reali del territorio.
Prima della incombenza della cecità e della sordità di parte della classe dirigente e politica campana, si è proposta una visione di un uso del treno legato alla fruizione del paesaggio ed ai principi di un turismo sostenibile, dove la variabile ambientale è prioritaria.
Oggi, facendoci anche rinvigorire
dalle parole forti, accorate, ricercate, pesate, sofferte, dolorose e ricche di speranza di Paolo Battista che ha dato “voce” alla forza grandiosa delle immagini del maestoso affresco del Murale della Pace di Ettore De Conciilis, chiediamo alla classe dirigente di dare seguito ai loro “spot” sull’Avellino-Rocchetta. E’ il momento di dire ciò che veramente si pensa e di fare ciò che si dichiara. Abbiamo assistito ad un gioco delle parti , ad esempio tra l’assessorato ai trasporti e l’assessorato al turismo della Regione Campania , che hanno vanificato la concretezza di una azione di cittadinanza attiva, mascherando scelte ingiustificate e dolorose, rimandando le decisioni alla correzione – ricalibrando le appartenze politiche sui territori – di programmazioni economico-finanziarie ultra milionarie.
E’ soprattutto un invito a partecipare, per darci ancora forza per difendere l’Avellino_rocchetta s.a.
(Luca Battista)
Pubblico qui la introduzione di Paolo Saggese al libro : Memo. Storia e Mistero del Genere Umano edito dalla Scuderi Editrice.
Grande mistero è la storia del genere umano, è un mistero così come un mistero è la stessa umanità, che è capace di opere immense, di creazioni sublimi, come di atrocità che cancellano ogni bellezza, ogni armonia, ogni pensiero. E la “storia del genere umano”, per parafrasare Giacomo Leopardi, testimonia tutto ciò. D’altra parte, come ricorderà poi Eugenio Montale, la storia non è “magistra” di niente, non ci ha insegnato, non ci insegna nulla, perché ogni generazione compie immancabilmente, quasi per una sorta di legge fisica (ma non è così), gli stessi errori, le stesse atrocità, spesso anzi “supera” gli uomini del passato soprattutto nell’uso della violenza e della spietatezza. Leggi il seguito di questo post »
Un’azione di teatro civile per l’avellino_rocchetta s.a.:”Memo”
Domenica 15 maggio 2011, a partire dalle ore 20.00, la Chiesa di San Francesco d’Assisi (in via Fontanatetta, quartiere Ferrovia, Avellino) ospiterà un’azione di teatro civile denominata “Memo – Voci di pace nella nostra storia”, voluta da Amici della Terra Irpinia – con il patrocinio del Comune di Avellino – per tenere accesa la fiamma dell’impegno per il rilancio della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, attraverso un evento culturale inedito ed originale.
La chiesa di San Francesco d’Assisi ha al suo interno un capolavoro dell’arte contemporanea: “Il Murale della Pace. Bomba Atomica e Coesistenza Pacifica”, di Ettore De Conciilis e Rocco Falciano, realizzato tra il 1964 ed il 1965. Nell’affresco compaiono, attorno alla figura di San Francesco, da un lato immagini di guerra e di distruzione, dall’altro di pace e di giustizia sociale. Accanto a Papa Giovanni XXIII e ai vescovi avellinesi, sono rappresentati John Kennedy, Mao Tse Tung, Cesare Pavese, Guido Dorso, Pier Paolo Pasolini e Fidel Castro. Criticato dai settori più tradizionalisti del cattolicesimo, l’opera ha poi ottenuto l’approvazione della Commissione d’Arte Sacra e di Paolo VI. Paolo Battista, giovane e talentuoso poeta irpino, darà anima e voce a questo straordinario affresco, attraverso una performance teatrale (in un unico atto) ideata con Salvatore Mazza e Andrea De Ruggiero (con la partecipazione del Clan H e della violinista Cristina Fiore), in cui l’uomo viene rappresentato come una metafora della memoria, Leggi il seguito di questo post »
Abruzzo-Irpinia / inchiesta terremoti – ricostruzioni a confronto
ABRUZZO IRPINIA / inchiesta terremoti – ricostruzioni a confronto – – – GIORNALE dell’ARCHITETTURA – n°94 – Maggio 2011 – Allemandi & C. Editore – Luca Gibello Caporedattore
con un articolo di STEFANO VENTURA
E’ trascorso un altro anno, il secondo, e all’Aquila l’unico mutamento evidente sul martoriato organismo urbano è la sua lenta trasformazione in rudere accompagnata dalla progressiva colonizzazione da parte della natura. La città che un anno fa sembrava paralizzata, con gli squarci che rivelavano una vita improvvisamente interrotta, oggi appare, ancora ingombra di macerie e con gli edifici puntellati, svuotati e spogliati, inesorabilmente abbandonata. Le questioni sollevate un anno fa su queste pagine e che già allora ci sembravano improrogabili sono rimaste tutte sul tappeto …
5 pagine PDF in download dal “Giornale dell’Architettura” (clicca sul link seguente) inchiesta Terremoti GAR 94
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appello agli Intellettuali napoletani contro la discarica in alta irpinia
di angelo verderosa _ appello agli Intellettuali napoletani contro la discarica in alta irpinia _28.3.2011
Come Comunità Provvisoria dovremmo a questo punto scrivere almeno un manifesto, un appello contro l’idea di una parte degli intellettuali napoletani (35 firmatari tra cui vari docenti universitari) di istituire una nuova mega-discarica in Alta Irpinia. Come si fa a pensare di imbrattare d’ufficio quel poco di natura che è rimasta all’interno della Campania?
Il manifesto però, oltre le nostre poche prime firme, dovrebbe portare le firme degli amici Intellettuali napoletani (buoni) che sono venuti più volte in Irpinia e che hanno condiviso i problemi e le visioni di questa parte marginale di territorio appenninico.
Penso a Chambers, a Curti, a Cillo, a Gravagnuolo, a De Grenet, a Cappiello, a Mazzoleni, Pica Ciamarra e tanti tanti altri. Ognuno di noi inviterà a firmare un amico napoletano. E questo appello lo facciamo arrivare sulla stampa napoletana.
Da Napoli a Napoli: perché non serve un’altra buca sversatoio in Alta Irpinia !
Ieri pomeriggio sono stato a fare visita ad Antonio Vespucci, appena rientrato da un complicato intervento ortopedico a Siena; Antonio ritiene che, come territorio, possiamo accogliere la frazione umida dei rifiuti napoletani, cioè gli avanzi del cibo, proprio la parte più problematica da gestire a causa della puzza; quello però da cui si può ottenere il compost; compost che può servire all’agricoltura come concime considerato che qui non si produce più letame.
Nucleare. Si torna alla politica ?
La scorsa settimana, con un tempismo “metafisico”, ( rispetto al dramma nucleare giapponese conseguenza del terremoto dell’11 marzo) Caldoro, Governatore campano, ha detto si al Governo centrale. La Campania è a favore del nucleare (lo dice lui ?) ed è pronta ad ospitarne centrali. I consiglieri regionali irpini si sono espressi. Tutti a favore tranne la D’Amelio.La posizione espressa dai rappresentanti del centrodestra irpino è vicino al parossismo, alla elevazione massima del concetto di ambiguità : si al nucleare in Campania , ma non in Irpinia.E’ la solita zuppa, cucinata in tutte le salse e da tutti i partiti nel corso degli anni e che ha consentito , ad esempio, il disastro sulla gestione dei rifiuti. Il problema è che la questione legata al nucleare è pure peggio.Per fornire motivi di riflessione ed approfondimento “copio ed incollo” le dichiarazioni dei rappresentanti politici irpini alla regione Campania, ma anche e soprattutto una sintesi “scientifica” che dimostra e fornisce altro materiale a chi si sta impegnando e si impegnerà nella campagna referendaria contro il nucleare.
L’ultimo week-end di maggio è stata stabilità la prima scena per Cairano 7x.
Il blog vuole raccogliere suggerimenti e proposte.
Mi piacerebbe – indipendentemente dall’offrire un impegno diretto del sottoscritto accompagnato dall’associazione che rappresento – che si dedicasse il primo week-end di Cairano ai temi dell’energia e più in particolare tre giorni densi dedicati esclusivamente a spiegare la necessità di andare a votare e di votare contro il ritorno del nucleare in Italia.
Ecco un bel modo per rimettere in uso modalità e posizioni politiche chiare e differenti, insomma riconoscibili.
Cairano 7x , conserverebbe momenti evidenti di approfondimento dedicati allo sviluppo sostenibile evidenziando anche precise posizioni sulla politica energetica italiana.
(Luca Battista) Leggi il seguito di questo post »
Premio del Paesaggio
da Anne Demijttenaere alla C.P. / << nell’ambito della selezione per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011, Opera Bosco Museo di Arte nella Natura si conquista una menzione speciale >>.
Ho il piacere di comunicarvi che la Commissione dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, composta da dirigenti del MiBAC e da esperti di chiara fama, appartenenti a differenti discipline, incaricata alla selezione della candidatura italiana al Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa, oltre ad identificare “Carbonia città del Novecento” come candidatura italiana al Premio del Consiglio d’Europa, ha inoltre assegnato una menzione speciale a Opera Bosco Museo di arte nella natura individuato all’interno dei 95 candidati pervenuti, quale migliore esempio di buone pratiche per la salvaguardia, gestione e/o pianificazione dei propri paesaggi.
L’esito della selezione, le relative motivazioni, i contenuti del Premio e le iniziative ad esso collegate potranno essere reperite sul sito www.premiopaesaggio.it.
La Direzione Generale, per dare seguito all’iniziativa e divulgare le buone pratiche di applicazione della Convenzione nel nostro Paese, ha programmato una serie di attività per la messa in rete, promozione e diffusione delle proposte progettuali risultate interessanti nei contenuti e ritenute meritevoli di menzione.
La regione campania prima chiude l’Av-Rocchetta e poi sponsorizza le Ferrovie dimenticate.
Con il tempo che trascorre si mette a fuoco la insipienza di una intera classe politica, che non ha ancora compreso il significato del progetto di In Loco Motivi per l’AvellinoRocchetta; paragonadolo , forse, ad una gita da dopolavoro, e non comprendendo la forza della dimostrazione degli effetti di una visione nuova per l’uso della più antica ferrovia irpina.
Per ultimo si aggiunge il paradosso beffardo della sponsorizzazione (economica, se è confermato il medesimo sostegno dello scorso anno) della Regione Campania alla Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate organizzata da COMODO (Confedarazione Mobilità Dolce) per il 6 marzo in tutta Italia.
Il 6 marzo, l’Avellino Rocchetta sarà comunque presente nel cartellone di oltre 50 eventi sparsi su tutto il territorio nazionale. Il gruppo di lavoro di In Loco Motivi spinge perchè almeno per quella giornata ritorni il treno, e verificheremo se l’Amministrazione Provinciale o qualche comune – casomai riuniti insieme – possano investire pochi euro per richiedere l’attivazione almeno di una corsa. Altrimenti, Amici della Terra Irpinia, proverà ad impegnarsi con chi vorrà affiancarsi , affinchè la linea ferroviaria sia interessata per tratti e luoghi differenti, da una festosa e sincera partecipazione , di persone, studenti, associazioni, che “occupino” vari luoghi significativi della tratta (pensiamo al Ponte Principe sul fiume Calore a Lapio, a Castelfranci nella zona dei mulini, a Lioni, e così via) dando vita ad un “trekking” ferroviario di percezione del paesaggio e di costruzione di memoria condivisa.
Da questo Blog il primo appello e speriamo che ci sia adesione.
(Luca Battista)
Di seguito posto una riflessione di Pietro Mitrione apparsa sul Il mattino dell’8 febbraio
Dal 13 dicembre 2010 la ferrovia Avellino-Rocchetta, su decisione della Regione Campania, è stata sospesa, parcheggiata nel limbo delle opzioni da adottare per il futuro del trasporto pubblico locale, regionale e provinciale. Il silenzio calato su questa strana scelta è sintomatico del reale impegno istituzionale: tante promesse, tanti annunci che hanno prodotto Leggi il seguito di questo post »
la discarica che fa sparire il fallimento
Di Generoso Picoone
C’è un’ostinazione insistente con cui si ritorna sulla necessità di aprire una discarica – una maxi discarica regionale – tra le provincie di Avellino e Benevento in modo da sanare l’emergenza rifiuti che continua a imperversare nell’area metropolitana napoletana. È una reiterazione che non soltanto sembra non voler tener conto delle decisioni sancite dal Parlamento, con l’eliminazione del Formicoso, di Valle della Masseria e di Cava Vitiello dall’elenco dei siti dove eventualmente realizzare lo sversatoio di immondizia, ma non intende assumere in alcun modo l’esperienza che in questi anni la Campania ha drammaticamente vissuto in materia. Che lo ripeta il procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore, può suonare come provocazione pesante nei confronti di un ceto politico che – a detta sua – non ha la volontà di risolvere il problema. Risulta più inquietante che lo faccia pure Antonio Bassolino, ex governatore della Campania e già sindaco di Napoli, il quale nel suo libro «Napoli, Italia» e soprattutto nei dibattiti che esso anima ribadisce che sull’emergenza rifiuti si è consumata una battaglia strumentale a fini di lotta politica – e ci può anche stare: l’immondizia, comunque, era in strada – e che non si può non pensare alle discariche per porvi rimedio. Discariche, naturalmente, tra l’Irpinia e il Sannio. Sedici, ormai quasi 17 anni non hanno insegnato altro, insomma. Non hanno insegnato, cioé, quanto per esempio un esperto come Guido Viale ha pure tentato di spiegare a Bassolino nel breve periodo in cui venne chiamato come consulente a Palazzo Santa Lucia: tra i principii di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti fissati dall’Ocse e da una direttiva della Comunità europea di quasi mezzo secolo fa, il ricorso alla discarica è l’ultimo su quattro. Prima c’è la riduzione di imballaggi e oggetti usa e getta, poi il riciclo, quindi il recupero del’energia da ciò che non si può recuperare, infine portare in discarica soltanto ciò che avanza. Dove il sistema funziona, ci va una percentuale del totale di rifiuti addirittura a una cifra. Quando non funziona la raccolta differenziata, quando gli impianti sono costruiti male, quando il compostaggio è una chimera, si pensa alle discariche per far sparire l’immondizia dalla vista. Se oggi si ragiona assumendo all’incontrario i dettami dell’Ocse, qualcosa dev’essere successo. E se si continua a pensare alle aree interne della Regione per sistemare le questioni metropolitane – per carità, qui non c’è alcun piagnisteo di napolicentrismo imperante – vuol dire semplicemente che si è imbrigliati in una sorta di arretratezza culturale che raggela: specie se si pensa che manca a chi dovrebbe o avrebbe dovuto avere una visione larga e completa del territorio ad governare. Che non c’è, e questo è il problema |
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No agli impianti fotovoltaici a terra!!!
_____ di Agostino Della Gatta
E’ davvero un problema che interessa sempre di più il territorio nazionale.
Venerdì ero in puglia per lavoro e durante il viaggio (tra le province di Taranto, Lecce, Brindisi, Bari ecc.) cominciavano a vedersi più impianti che tendoni dei vigneti. Non avevo macchina fotografica e, purtroppo, pioveva, ma alla prossima cercherò di documentare lo scempio dilagante.
Oggi invece ho trovato questo video molto bello e significativo.
Guido Giannini…. occhio comunitario e paesologico
Ora |
giovedì 3 febbraio alle ore 18.30 – 04 marzo alle ore 21.30
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Luogo | Libreria ” Feltrinelli “,via Santa Caterina a Chiaia 23 -Napoli |
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Creato da | |
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Maggiori informazioni | Presenteranno il volume:Franco Arminio e Generoso Picone. In contemporanea sarà inagurata anche la mostra di alcune delle foto pubblicate nel libro |
GUIDO GIANNINI : FOTOREPORTER PER VOCAZIONE: IL CHIOSTRO e LIBRARTERIA EDITRICE
“Il fotografo della decenza quotidiana”
L’occhio segreto e radicale di Guido Giannini.
“Uno spettro segreto e inquietante si aggira libero per Cairano…..l’occhio di Guido Giannini! Cairano 7x 2010 sta segnando una sua tappa ulteriore. Lo spazio e il tempo lento e dilatato assieme sconvolgerebbe la stessa ‘ragion pura ‘ kantiana anche se solo al livello della percezione semplicemente estetica senza finalità di ‘razionalizzazioni’ .Qui abbiamo esistenzialmente vissuto il non sentirsi impegnato in nessuna ‘forma a priori’ come obbligo conoscitivo e etico sfiorando in ogni attimo le insidie sofferenti del nihilismo e del relativismo. Abbiamo semplicemente immaginato e concepito il vivere quotidiano e i suoi attimi nelle contrarie maniere di vita come un insieme complesso di contingenza strane e impossibili. Ci ha individualmente aiutati ad apprezzare la ricchezza del possibile e assieme a consolarci dell ‘angustia del presente .Qualcuno ha scritto saggiamente che “ l’universo contiene sempre molte più cose di quelle che al momento è possibile trovarvi”.
FUKSAS CUCCHI PALADINO a FOLIGNO
sekezione di foto _ slideshow http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625890451688/show/
info http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625890451688/
Rifiuti campani, incubo senza fine.
A Strasburgo il 18 gennaio 2011, a seguito delle interrogazioni orali presentate da eurodeputati, la Commissione Europea in seduta plenaria si è confrontata sulla crisi dei rifiuti in Campania; ha esplicitato tramite il Commissario Potocnik la sua posizione su quanto fatto finora dall’Italia per uscire dalla procedura di infrazione e per evitare la condanna a sanzioni pecuniarie a seguito della sentenza della Corte di Giustizia del marzo 2010. Il Commissario ha segnalato che c’è “molto da fare per ottemperare alla sentenza della Corte” e ha proposto un elenco di priorità incoraggiante: ampliare e migliorare le strutture di gestione dei rifiuti tenendo presente la gerarchizzazione dei rifiuti (e quindi ponendo l’incenerimento come opzione ultima ), dare “priorità alla riduzione dei rifiuti, al riutilizzo e al riciclo”, “garantire la differenziata su tutto il territorio regionale” e “offrire alla Campania le capacità di compostaggio”. “Le autorità italiane dovranno svolgere un’analisi delle eco balle prima di decidere come e dove smaltirle”.Inoltre, in regioni di alto pregio antropico e paesaggistico come la Campania , decidere di smaltire i Rifiuti in un parco naturalistico non rappresenta una violazione di per sé del diritto comunitario; cioè è possibile smaltire rifiuti in aree protette , a patto che si attuino misure di compensazione e mitigazione così come derivanti da una corretta valutazione di impatto ambientale. Leggi il seguito di questo post »
CARLO PETRINI sul fotovoltaico e altro
di CARLO PETRINI / Slow Food Italia _
Visto che in tv i plastici per raccontare i crimini più efferati sembrano diventati irrinunciabili, vorrei allora proporne uno di sicuro interesse: una riproduzione in scala dell’Italia, un’enorme scena del delitto. Le armi sono il cemento di capannoni, centri commerciali, speculazioni edilizie e molti impianti per produrre energia, rinnovabile e non; i moventi sono la stupidità e l’avidità; gli assassini tutti quelli che hanno responsabilità nel dire di sì; i complici coloro che non dicono di no; le vittime infine gli abitanti del nostro Paese, soprattutto quelli di domani.
I dati certi su cui fare affidamento sono pochi, non sempre concordanti per via dei diversi metodi di misurazione utilizzati, ma tutti ci parlano in maniera univoca di un consumo impressionante del territorio italiano. Stiamo compromettendo per sempre un bene comune, perché anche la proprietà privata del terreno non dà automaticamente diritto di poterlo distruggere e sottrarlo così alle generazioni future.
Irpinia, terra di cultura, arte, verde e gusto
…di Agostino Della Gatta
Quale nuovo autore vorrei presentarmi.
Da diversi anni ho cominciato a riscoprire ed apprezzare la nostra Irpinia e ho deciso di occuparmi di promozione turistica e valorizzazione per il nostro territorio, soprattutto dopo averlo confrontato con altre località nazionali ed avuto coscienza delle sue enormi potenzialità, anche se privo di un proprio sistema turistico.
Con Irpinia Turismo e con la formula di turismo integrato proposta abbiamo iniziato a promuovere il territorio con tutte le sue caratteristiche e peculiarità, unitamente alle attività socioculturali, turistico-ricettive, immobiliari, commerciali e produttive, con la volontà di creare concrete possibilità di sviluppo con chi crede nell’idea e investe nella propria attività e nel proprio territorio.
Moratoria per eolico e fotovoltaico a terra contro le speculazioni.
Come contributo al dibattito avviato su questo blog, ed in attesa della annunciata petizione, pubblico il documento di Amici della Terra Italia, diffuso venerdì 14 nell’ambito di una rilevante ed affollate conferenza stampa svoltasi a Roma e promossa da Amici della Terra, Comitato Nazionale del Paesaggio, Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia con l’adesione di Comitato per la Bellezza, Fare Verde, Movimento Azzurro, Altura.
In Irpinia la situazione non è più felice di altri paesaggi e territori tenuti sotto scacco da speculatori senza alcun scrupolo per il paesaggio, anzi pericolosissimi perchè il loro business è ammantato di “verde” e di “ecologia”.
Qui soltanto per sottolineare che prima di un problema paesaggistico ed agricolo eolico e fotovoltaico rappresentano un problema economico, nel senso che massicci investimenti ed incentivi per favorirne la installazione in grandi centrali sono perfettamente inutili in termini di ricadute energetiche sui consumi finali del sistema Italia. (L.B.)
In questi giorni il Parlamento sta esaminando il decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea 28/2009 che impegna l’Italia a coprire con il 17% di energia rinnovabile i consumi finali di energia entro il 2020. Cogliendo opportunamente questa occasione, il Governo ha predisposto un testo di riforma e di riordino dell’intera partita degli incentivi, definendo nuovi sistemi distinti per fonte e fra impianti di piccola taglia e grandi impianti industriali. Leggi il seguito di questo post »
NO AL FOTOVOLTAICO sulla terra agricola
No al fotovoltaico sulla terra agricola.
Anche l’Irpinia sta cedendo a questo nuovo inquinamento. Basta andare sul Formicoso (tra Guardia e Bisaccia) e nell’alta valle del Sele (Materdomini): vedrete mantelli neri che coprono quelle che erano colline. A fronte di 5000 euro/anno ad ettaro si cedono terreni da ricoprire con pannelli. Perchè non utilizzare esclusivamente le coperture ? ci sono tanti capannoni e tanta edilizia privata e rurale ! Basta col consumo di suolo agricolo; anche se non coltivato il terreno ha un suo ruolo principe sia paesaggistico che geologico e idraulico. Chi rimuoverà i pannelli tra 20 anni ? lo sapete che restano in carico agli agricoltori e che dovranno provvedere a smaltirli ? Un’ettaro di pannelli (circa due campi sportivi) produce quanto una pala eolica.
COLORI D’AUTUNNO a S.Andrea di Conza
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COLORI d’AUTUNNO a S.Andrea di Conza / ANIMAZIONE TERRITORIALE in Alta Irpinia / un’idea di Angelo Verderosa
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un primo bilancio / cos’è stato Colori d’Autunno 2010
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RASSEGNA STAMPA / GIORNALI http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625306860146/
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CONTRIBUTI al DIBATTITO (al 30.11.2010)
testo di Gerardo Vespucci https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/10/19/dal-volontariato-allimpresa-culturale/ + https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/di-gerardo-vespucci/
testo di Anna Fierro https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/di-anna-fierro/
testo di Vincenzo Castaldo https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/fabbriche-dismesse-officine-di-idee/
testo di Micaela Passalacqua https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/di-micaela-passalacqua/
testo di Antonella Garzilli https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/di-antonella-garzilli/
testo di Antonio Iannece https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/di-antonio-iannece/
testo di Luca Gibello https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/contributi-al-dibattito-e-rassegna-stampa/di-luca-gibello/
testi di Angelo Verderosa https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/10/16/oggi-incontro-comunitario-a-santandrea-di-conza/ https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/09/22/autunno-a-santandrea-di-conza/
testo di Gianni Marino https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/07/irpinia-donne-armene-e-colori-d%e2%80%99autunno/#comment-21332
‘fabbriche’ di Salvatore di Vilio https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/09/fabbriche-di-salvatore-di-vilio/
testo di Luca Gibello (su, al nord) https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/15/su-al-nord/
FILIERE
articolo di Vincenzo Castaldo per il MATTINO 27.11.2010 https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/29/parco-rurale-lirpinia-e-fiera-dellest/
articolo di Elisa Forte per ottopagine 26.11.2010 https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/26/la-terra-e-la-nostra-fabbrica/
‘filiere’ di angelo verderosa https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/26/filiere/
Primo resoconto sulla giornata per il Parco https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/11/29/il-convegno-del-parco/
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FOTO
16.10.2010, le foto di angelo http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625064023203/show/
16.10.2010, le foto di irpiniaturismo http://www.flickr.com/photos/irpiniaturismo/sets/72157625188540980/show/
il video messaggio del console in armenia http://www.youtube.com/user/studioverderosa?feature=mhum
23.10.2010, le foto di angelo http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625127519031/show/
23.10.2010, le foto di irpiniaturismohttp://www.flickr.com/photos/irpiniaturismo/sets/72157625115616095/show/
30.10.2010, le foto di angelo http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625306728198/show/
30.10.2010, le foto di irpiniaturismohttp://www.flickr.com/photos/irpiniaturismo/sets/72157625287952828/show/
27.11.2010 “FILIERE”, le foto di IrpiniaTurismo http://www.flickr.com/photos/irpiniaturismo/sets/72157625358877817/
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RASSEGNA STAMPA http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625306860146/
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RASSEGNA STAMPA / WEB Professione Architetto.ithttp://www.professionearchitetto.it/viaggi/notizie/12140/Fabbriche-culturali-Archeologie-industriali-e-nuovi-usi
ARCHIPORTALE http://www.archiportale.com/eventi/2010/sant-andrea-di-conza-(av)/architettura-in-irpinia_7549.htmlIRPINIA
EDILPORTALE http://www.edilportale.com/eventi/2010/sant-andrea-di-conza-(av)/architettura-in-irpinia_7549.html
IRPINIANEWS http://www.irpinianews.it/CulturaEventi/news/?news=77561
OPINIONE IRPINA http://www.opinioneirpina.it/articoli-comunicati/426-colori-dautunno
IRPINIA OGGI http://www.irpiniaoggi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=53821&Itemid=13
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RIPRESE WEB TV della C.P., a cura dell’ing. ENZO LUONGO http://www.livestream.com/cp_tv/
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PROGRAMMA e articoli correlati
https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/
https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/10/09/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/
https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/09/22/autunno-a-santandrea-di-conza/
https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/04/26/ieri-a-santandrea/
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https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2008/09/11/note-sparse/#more-2042
http://inaltairpinia.altervista.org/
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IL CONVEGNO DEL PARCO
segue un breve RESOCONTO della giornata dedicata a “FILIERE per il PARCO RURALE” , tenuta sabato 27 novembre 2010 nell’ambito del 4° appuntamento dei ‘Colori d’Autunno a Sant’Andrea di Conza’.
1° messaggio: ENTRO GENNAIO 2011 si organizzerà un tavolo di lavoro per valutare la costituzione di una società consortile ‘PARCO RURALE d’IRPINIA’ col supporto esterno del Gambero Rosso; aderiranno buona parte dei partecipanti al convegno tenuto a Sant’Andrea di Conza oltre coloro che chiederanno di farne parte.
2° messaggio: SOSTENERE i PRODUTTORI LOCALI significa riconoscere la funzione SOCIALE della buona agricoltura : invitiamo ad acquistare i PRODOTTI LOCALI ! Già per la spese di Natale, contattate i produttori che hanno manifestato la volontà di partecipare al PARCO RURALE (vedi elenco e recapiti sopra riportati) : IL PARCO E’ GIà NEI NOSTRI SGUARDI (F.Arminio).
3° messaggio: un grande speciale ringraziamento a tutti voi che avete partecipato e sostenuto questo importante evento.
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FILIERE PER IL PARCO RURALE
Incontro con Francesco Codacci-Pisanelli, Responsabile Sviluppo Gambero Rosso / Città del Gusto Roma (^)
In collaborazione con “Gambero Rosso” , l’Associazione “I Mesali” e le Amministrazioni Comunali di Sant’Andrea di Conza, Teora, Conza della Campania, Pescopagano, Castelnuovo di Conza
Con la partecipazione dei produttori di qualità dell’alta irpinia e lucania (filiere del grano, latte, formaggio, carni, salumi, olio, vino …)
INTERVENTI registrati
COLORI d’AUTUNNO a Sant’Andrea di Conza
il programma è in via di definizione; è possibile partecipare ai convegni con proprie relazioni; si prevede la continuazione da febbraio a maggio 2011 con eventi in fase di preparazione.
la comunità provvisoria è naturalmente protagonista delle giornate santandreane; una sorta di cairano 7x ma dilatata nel tempo lungo dell’inverno appenninico.
Ogni suggerimento comunitario è ben accetto. grazie
(c’è tanto da lavorare, domattina -domenica 10 ottobre 2010 alle 10- saremo ad appendere i quadri della mostra che aprirà il 16; poi andremo ad Orsara di Puglia con Antonio Vespucci; convegno su cucina, prodotti e territorio all’azienda di Peppe Zullo e colazione; nel pomeriggio si va alla Masseria Paglicci a San Marco in Lamis)
chi può in generale dare una mano nell’organizzazione di COLORI d’AUTUNNO a Sant’Andrea di Conza è il benvenuto !
Come riportato nei manifesti : “Le manifestazioni non beneficiano di contributi economici pubblici né partitici; si realizzano grazie all’autotassazione degli amministratori comunali e al contributo di : “ANDREONE MARBLES” -azienda locale-
PROGRAMMA : https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/colori-dautunno-a-santandrea-di-conza/
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bozza locandina
michele di martino e l’olio di aquilonia al ‘GIORNO del PARCO’ _ giovedì 24 giugno 2010 a CAIRANO 7x
Sette anni a Milano come operaio, poi la scommessa che passa dal bio. I campi di famiglia e un piccolo mercato al Nord. Storia di Michele e del suo paese, Aquilonia Ancora a maggio, nell’oliveto di Michele, si affonda fino al ginocchio nel trifoglio seminato assieme al favino. Erbe alte, ben cresciute. I pantaloni si inzuppano dell’umidità dell’Alta Irpinia. Gli olivi sono stati appena potati: tagli bassi, per non far crescere verso il cielo le piante. Alberi piccoli, ben curati. Il paesaggio attorno è da Grande West: le nuvole di nebbia nascondono, complici le acque del lago San Pietro imbrigliate da una diga, le vallate dei fiumi Osento e Ofanto. Pascoli e campi contendono, ai boschi di quercia, i pendii delle colline del paese di Aquilonia, il più orientale, assieme a Monteverde, dei Comuni della Campania. La Lucania e la Puglia sono a un passo, appena oltre l’Ofanto. Le ramelle della potatura, le foglie e i rami degli olivi tagliati via, sono abbandonati ai piedi della pianta. Leggi il seguito di questo post »
1° maggio
L’architettura, a differenza delle altre arti, non sarebbe possibile senza l’apporto e la concretezza quotidiana di tanti lavoratori. Sono tantissimi, maestranze e artigiani, che con lavoro e passione quotidiana permettono di materializzare sogni, idee, disegni. Colgo l’occasione dell’ultimazione dei lavori di Ampliamento del Municipio di Lioni (in Irpinia non a Berlino) per ringraziare chi ha aggiunto ogni giorno i propri mattoni. I nomi e le foto delle maestranze sono nei miei album di cantiere e sul web; ogni cantiere è luogo di relazione e di crescita intellettuale; al Goleto i nominativi sono nei pannelli-mostra esposti nel chiostro; assieme ai nomi dei sindaci, dei committenti, dei finanziatori, dei progettisti. arial narrow 12 per tutti. _ Buon 1° maggio.
http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157623961802230/show/
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calitri, le foto
CALITRI, le foto http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157623766604095/show/
il Cineporto della film commission torino piemonte
Una destinazione d’uso inedita per il recupero di un ex opificio industriale di particolare fascino. Questo è il Cineporto di Torino, voluto dalla Film Commission Torino Piemonte per ospitare la propria sede e per accogliere le troupes impegnate nelle riprese in esterna e nella produzione filmografica.
Laboratori per scenografie, sale costumi e trucco, casting, un cinema da cento posti, uffici e servizi di ristoro ricavati nell’ex Lanificio Colongo, fabbrica di inizio Novecento progettata da Giuseppe Momo, che torna a nuova vita grazie a un intervento capace di valorizzarne gli spazi reinterpretandone la memoria di luogo di lavoro.
La storia del sito, la genesi e la lettura del progetto di riuso dello Studio Baietto Battiato Bianco, i rapporti con la committenza e un excursus sul recupero degli opifici ex industriali in Italia, in un volume destinato non solo ai cultori di architettura, ma anche agli attori delle trasformazioni urbane e agli appassionati della produzione cinematografica.
Il Cineporto / della Film Commission Torino Piemonte / a cura di Luca Gibello ____ Celid 2009 / Collana Dentro l’Architettura / pp. 120 / €. 18,00 / ISBN 978-88-7661-851-2 / formato cm. 22X22 _ _ _ _ _ _ per acquistare il volume : edizioni@celid.it tel. 011.4474774
tra i casi di recupero di archeologia industriale in Italia è segnalata la “ex- Fornace Clemente e Malanga” di Sant’Andrea di Conza (progetto e d.ll. Vitale, Carluccio, Verderosa).
Il volume sarà a breve consultabile presso la biblioteca comunale di Sant’Andrea di Conza.
Sabato 14 ! È sempre …importante! e la comunità provvisoria si riunisce.
SABATO 14 NOVEMBRE – ESCURSIONE PAESAGGISTICA della COMUNITA’ PROVVISORIA con AMICI DELLA TERRA _ Programma della giornata, a cura di LUCA BATTISTA organizzatore (347.5322333)
ore 9,30 1° luogo di raduno : Sagrato della Chiesa di Santa Maria dei Carpinelli detta dell’Assunta – Via Libertà Pernosano, Pago del Vallo di Lauro – Leggi il seguito di questo post »
Una politica ambientale per nuovi indicatori di sviluppo
12, 14-15 novembre 2009 “Il Parco naturalistico Vallo Lauro-Pizzo d’Alvano”
Presentazione della guida dei sentieri. Itinerari naturalistici attraverso i SIC Pietra Maula e Monti di Lauro
In coerenza con l’azione di politica ambientale che da sempre caratterizza l’operato di Amici della Terra , che appartiene al più importante network internazionale (FOE) di associazioni ambientaliste, va intesa l’azione della pubblicazione della Guida dei sentieri dei SIC (Siti di Importanza (naturalistica) Comunitaria) ricadenti nell’area Vallo Lauro_Baianese : “Il Parco Naturalistico Vallo Lauro_Pizzo d’Alvano. I sentieri montani tra natura storia e cultura”. Tali SIC , che appartengono alla Rete Natura 2000 delle Aree Protette Comunitarie, costituiscono in particolare la ossatura paesaggistica, naturalistica ed ambientale dell’istituito nuovo Parco Naturalistico Regionale “Vallo Lauro – Pizzo d’Alvano” come da L.R.1/2007 art. 31 c.15 e Del. G.R. 343/2005 (BURC 28/20005) e , quindi, caratterizzano specificatamente i valori ambientali, paesaggistici, ma in proiezione anche economici e turistici della nuova Comunità Montana Partenio –Vallo Lauro , parte rilevante del territorio irpino, a confine con la sovraccaricata area metroplitana napoletana. Si tenta di offrire al decisore politico amministrativo una parte della griglia di valutazione delle emergenze e dei valori ambientali al fine di poter più razionalmente stabilire i confini dell’area parco nonché la proposta di zonazione delle aree di salvaguardia ai fini della applicazione della transitoria normativa di salvaguardia.- Leggi il seguito di questo post »
Un viaggio in direzione ostinata e contraria
di Valentina Corvigno
“(…)Da allora, ogni tanto, come un tormentone mi è tornata l’idea di ripartire, magari in direzione ostinata e contraria a quella dei flussi commerciali che governano la logica della rete e delle offerte di viaggio. Mi rendo conto che non si può tenere in piedi un sistema di trasporto complesso come la ferrovia solo per assecondare le velleità di un viaggiatore. Ho però netta la percezione che le modifiche apportate alla ferrovia non siano solo funzionali ad una razionalizzazione delle offerte e a un aumento della produttività per addetto, per chilometro e per mezzo impiegato. Io credo che quelle modifiche raccontino la nostra storia, dicano molto dell’idea che abbiamo del nostro presente; una cosa digitale, va bene, inutile pretendere che sia anche logica(…)”.(Paolo Rumiz – L’Italia in seconda classe)
Il 31 ottobre e il 1 novembre, un treno colmo di gente parte in direzione ostinata e contraria. Raccoglie nella stazione di Avellino, alle ore 8:30 del mattino gruppi di ragazzi dai 17 a 25 anni, molte famiglie con bambini e gruppi di anziane signore che si Leggi il seguito di questo post »