COMUNITA' PROVVISORIA

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ADELELMO RUGGIERI, presente !!

Non ricordo con esattezza quando fu. Era accaduto qualcosa di estremamente grave, e delle studentesche calabre civilissime avevano fatto un corteo con davanti uno striscione bianco dove non ci stava scritto niente.
Quegli studenti e quello striscione colpirono il cuore e l’intelligenza di moltissimi.
Non c’erano più parole.

È diversi giorni che cerco di mettere in fila due parole su questa vicenda orribile della “monnezza a passeggio”, direbbe il saggio amico irpino del filmato.

Riesco a dire solo questo: questa cosa è orribile, ci dice di un Paese nel quale è diventato difficile riconoscersi, e a volte anche stare.

Ma questi amici che camminano sull’Altipiano del Formicoso mi hanno ricordato molto quegli studenti con lo striscione bianco.

Un caro saluto. / Cammino sull’Altura con voi. / Adelelmo

Written by A_ve

3 giugno 2008 a 10:26 PM

8 Risposte

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  1. adelelmo, ingegnere dei versi
    l’irpinia e la comunità provvisoria ti vogliono bene

    verderosa

    3 giugno 2008 at 10:33 PM

  2. Tutto ci parla, anche quello
    che non c’era scritto in quello
    striscione bianco, purchè si sappia ascoltare,
    Adelelmo ti aspettiamo presto
    antonio-cairano

    antonio luongo

    3 giugno 2008 at 11:05 PM

  3. Ciao Adelelmo,

    ritorno la forza del bianco sempre

    dario

    Dario

    4 giugno 2008 at 10:44 am

  4. Grazie della vostra amicizia
    E’ totalmente ricambiata
    A presto. Adelelmo

    ar

    4 giugno 2008 at 7:16 PM

  5. carissimo adelelmo
    quanta voglia di leggerti
    quanto senso di perdita nel non sentirti/leggerti più
    grazie ancora per questo tuo nuo preziossissimo scritto
    grazie per la scorrevolezza delle parole e della freschezze delle immagini
    grazie per la fluidità del tuo sangue che alimenta le tue immagini e i tuoi sentimenti
    grazie per essere stato qui e avaerci dato e lasciato di te

    alfonso

    5 giugno 2008 at 11:00 am

  6. Ciao Alfonso, metto sotto uno schizzo
    in forma di saluto
    Adelelmo

    ***

    PULITO

    Come devo fare a snidare i loro nomi
    Puliti. Stanno lì, cantano sempre
    E io non so nemmeno imitare il verso
    Dei loro versi, quello della cornacchia lo so
    Cra-cra-cra, ma questi qui, che sento sempre
    In quest’ora che riposo un po’ sono pigolii
    Brusii, cinguettii, canti tutti che finiscono
    In “ii”, e non so nemmeno dire dei nidi
    Troppo orbo come sono per visitarli fra
    Le foglie o sotto le gronde o dove stanno
    Che uno non sa mai
    Dove stanno
    I nidi
    E mentre ascolto tutti questi “ii”
    Guardo il ricamo di questo lenzuolo antico
    Bianco, di esso qualcosa so dire: è una doppia fila
    Di rombi mingherlini che si toccano a due
    A due. Lo fece mia madre, era sera
    Mezzo secolo fa, o di più, e un poco richiama
    Un luogo pulito, un canto misurato, quei candidi “ii”

    ar

    5 giugno 2008 at 9:22 PM


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