COMUNITA' PROVVISORIA

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riparte il blog / REGOLE di convivenza

Le semplici regole di convivenza possono essere così riassunte:

Prologo

– La C.P. può essere considerata o superficialmente definita come “un volume culturale di controllo” che genera un gruppo dinamico (e variabile nel numero), di uomini non necessariamente conterranei che individuano nella entropia culturale, che così nasce e si esercita, la forza  vitale attraverso la quale si dipana nel tempo il riscatto degli uomini e delle loro terre, guardandoli entrambi con misericordia, aborrendo di conseguenza ogni forma di separazione, di segregazione o di lotta come mezzo atto all’affermazione o al predominio su un altro uomo o su un altro luogo.
Essa non è perciò un partito, una sezione, un circolo, un gruppo, una cosca, una stanza o un territorio.

– La C.P. intesa in tal modo come gruppo di uomini, si sente a casa in ogni luogo dove il singolo Comunitario possa portarla come bene prezioso, non come marchio, né sente il peso della lontananza come limite alle proprie azioni.
– La C.P. si articola e tollera i gruppi solo se finalizzati alla realizzazione di iniziative concrete in cui una gestione assembleare contrasterebbe con l’efficienza;

– La C.P.non ha spazio o luogo, né anima o natura già strutturate da offrire ad alcuno.

La Comunità Provvisoria:

1 – Nella C.P. si entra senza essere invitati e si esce senza essere cacciati, sono entrambi atti volontari e coscienti;

2 – L’atto stesso di partecipazione alle iniziative o quello di uscita dalla C.P. siano essi  espliciti, evidenti e palesi oppure celati, in pectore, taciti, nascosti, segreti o intimi, sono atti la cui genesi è da attribuire alla nostra personale e singola volontà;

3 – La partecipazione rappresenta solo l’occasione di offrire a se stessi e agli altri la nostra forza d’animo nella realizzazione di attività concrete o nelle discussioni via via proposte, ed anche nella possibilità di esternare i propri sogni circa gli uomini e i luoghi in cui agiamo, senza limitazione nelle forme e nei contenuti;

4 – L’uscita rappresenta solo la naturale ricerca da parte di ognuno della propria intima identità non ancora o del tutto soddisfatta nelle attività comuni;

5 – La C.P. pertanto non ha una forma privilegiata di comunicazione, lascia al singolo Comunitario la decisione circa il modo in cui il singolo trasferisce alla Comunità la sua carica in forza, contenuti e sogni;

6 – La C.P. ritiene che le forme partecipative siano comunque sorrette da tre qualità essenziali: il rispetto profondo per le persone con le quali si collabora o si discute, la sobrietà nelle forme, e l’attinenza del contributo portato;
Il Blog della Comunità Provvisoria

1 – Il Blog Comunità Provvisoria rappresenta una delle forme espressive mediante la quale i contenuti portati nella C.P. dai comunitari vengono resi pubblici e tramite esso possono essere offerti alla realtà esterna ed essere emendati o arricchiti attraverso la pubblica discussione;

2 – Il blog Comunità Provvisoria è un blog collettivo per nascita e natura, sicché è privo di proprietà esclusiva e diretta, oltre che di orientamento preferenziale ed esclusivo sui contenuti; ciò non è in contrasto con l’esistenza del solo adeguato e continuo controllo tecnico circa la natura della convivenza;

3 – Essendo la forma espressiva più tradizionale della C.P. il blog privilegia la partecipazione alla discussione, per sua natura, attraverso la scrittura preferibilmente in forma non anonima;

4 – La partecipazione mediante scritti dovrà rispettare in modo ancora più rigoroso le tre qualità essenziali per partecipare alla C.P., e cioè dovrà caratterizzarsi per: il rispetto profondo per le persone con le quali si collabora o si discute, la sobrietà nelle forme, e l’attinenza del contributo portato;

5 – Nel caso la partecipazione avvenga tramite pseudonimo allora lo scritto sarà momentaneamente sospeso fino all’accertamento della reale esistenza e funzionamento dell’indirizzo di posta elettronica usato per la pubblicazione del messaggio; se tale indirizzo risultasse in qualche modo scorretto, non veritiero, non funzionante, lo scritto sarà cancellato senza altro preavviso e l’utente ‘bannato’ permanentemente;

6 – La partecipazione alle discussioni sul blog, non è una dichiarazione esplicita o implicita di appartenenza alla Comunità Provvisoria, così come definita, ma solo un modo non tradizionale per mezzo del quale è offerta a tutti la possibilità di discutere;

7 – Il blog è da considerarsi un luogo delimitato ma non chiuso, sguarnito ed aperto ma presidiato, una “agorà telematica” e profondamente democratica; ciò non contrasta con il controllo serrato per l’eliminazione di interventi lunghi (che in tal modo tolgono spazio di democrazia), offensivi, ironici e persecutori sui Comunitari, sugli autori anche non comunitari, o su singoli argomenti in discussione;

8 – Il blog non è una chat ed i rapporti personali devono passare attraverso altre forme dirette e concordate di comunicazione;

EnzLu (Enzo Luongo)

Written by comunitariamente123

24 novembre 2010 a 7:07 am

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