COMUNITA' PROVVISORIA

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difesa grande . grande difesa

contiene testo di Domenico Cambria su Difesa Grande + FOTO

 

Alla luce degli ultimi avvenimenti è opportuno continuare la raccolta di firme ospitata sul Blog della comunità provvisoria. È sempre più evidente che i governanti locali e nazionali non si rendono conto che sono loro i primi colpevoli del disastro e non possono scaricarne le conseguenze esclusivamente sulle popolazioni. Pensiamo anche che i sindaci dell’Irpinia d’oriente dovrebbero in segno di solidarietà con Ariano Irpino astenersi dal portare i rifiuti dei propri paesi a Difesa Grande. Questa scelta andrebbe accompagnata da una mai praticata riduzione dei rifiuti, oltre che da un deciso potenziamento della raccolta differenziata. La scelta di riaprire Difesa Grande adesso e poi Savignano nei prossimi mesi non può non essere accompagnata da una rigorosa provincializzazione nella gestione dei rifiuti. In altre parole: d’ora in poi non si può accettare neppure un chilo d’immondizia da altre regioni. Troviamo scandaloso che un gruppo di professori universitari napoletani continuino a suggerire di risolvere i problemi della Campania facendo una grande discarica nelle parti “vuote” dell’Irpinia.   Sono cose che ci fanno capire sempre di più la necessità di portare avanti la “suggestione” di una grande regione del sud interno che vada dal Pollino alla Maiella.  >

 

 

Per chi non è di Ariano, leggere Difesa Grande potrebbe far venire in mente qualcosa che fosse un monte o una fortezza dove magari i sanniti, i romani o i normanni avevano fortificato un’area per difendersi: chissà! Potrebbe anche essere, se consideriamo questo grande pianoro che si estende dal bivio per Villanova del Battista, sino a Zungoli, a Savignano I., a Panni e Monteleone di Puglia, ad una difesa dell’entroterra irpino da quella dauno, dagli attacchi dei bizantini o dei saraceni quando sbarcavano nei porti pugliesi e si portavano verso le zone interne, soprattutto quelle dell’Ofanto. La zona, una volta definita “Selva Mala”, era composta da un’inestricabile bosco di querce che giungeva sino a quello di Bovino, un luogo tristemente famoso come il “Malopasso” o il “Vallo di Lauro”, dove nel 1142 Ruggiero II il normanno vi tenne le sue seconde Assise. Lentamente, sia per ragioni agricole sia per combattere il brigantaggio, il vecchio bosco fu dissodato. Oggi resta poco o niente di quell’aspetto che tanto lo rese famoso, se non pochi ettari in comune di Montelone di Puglia. Il resto è (era) una piana bellissima composta da pascoli che si perdevano lungo dolci pendici e dolci valli tra piane colorate di fiori, dal verde scuro delle erge foraggere e dal verde chiaro di quella fresca posta intorno ai tanti rivoli ed ai tanti ruscelletti che nascono dalle tante colline e poi si perdono nel torrente Lavella, quindi nel Cervaro. Tra i pascoli le “masserie”, tante, alcune vecchie, antiche, composte da pietra su pietra, tenute unite dalla calce, altre ancora in legno, soprattutto le stalle, con le loro traballanti capriate, e con la grande camera-cucina, tipica di tutte le masserie, con il camino in un lato, la “buffetta” al centro, la cucina in pietra in un altro, la madia, le pentole in rame in bella evidenza, il sacco con la farina, la cesta con le mele, magari il letto, e poi la “pertica”, la vita di ogni masseria, con appeso il maiale, tutto, dal piede alle orecchie, con quelle vesciche di sugna che brillavano al sole, spesso nascoste dalla polvere e del fumo che invadeva ogni cosa, ma brillanti come oro colato. E poi cavalli, pecore e vacche, alcune in stabulazione fissa altre lungo le verdi e limpidi valli a rumare: un patrimonio pari a quello di Bagnoli e Montella, considerati per antonomasia i maggiori nel settore zootecnico della nostra provincia. Questa era Difesa Grande, sino a pochi anni fa. Poi la civiltà, la nostra, quella definita del benessere, dell’usa e getta, pensò un giorno di trasformarla in discarica. Dissero che Ariano si sarebbe arricchita, avrebbe dato posti di lavoro a tanti, che dall’immondizia si potevano trarre tanti benefici, che magari sarebbe arrivato anche un “termovalirizzatore” per valorizzarci! Dapprima ci furono delle proteste, poi il “potere”, quello dei forti, quello politico, per intenderci, che può tutto e di più, in peggio ed a danno di tutti, aiutato dai “manganelli”, fece sentire la sua voce; arrivò così la celere a calpestare i prati che una volta aveva calpestato Ruggiero; che Ruggiero aveva reso grande, che i sanniti mille anni prima avevano conquistato combattendo e morendo; e gli uomini di Difesa Grande, la sana gente di Difesa Grande, che da sempre era vissuta per la sua terra e la sua famiglia, fu umiliata, offesa, calpestata, lì, sulla loro terra e su quella che dai tempi dei tempi era stata dei loro padri. Difesa Grande divenne così una delle più grandi ed inquinate discariche d’Europa. Per metà pubblica, per metà privata, l’affare munnezza arrivò anche ad Ariano. Chi cercava lavoro non lo trovò, chi invece nella munnezza aveva intravisto l’ennesimo affare, si arricchì. Ad Ariano arrivò di tutto e di più, anche dal nord Italia e dell’Europa, senza mai che nessun controllo venisse effettuato sui camion che giungevano nottetempo, tanti addirittura a scaricare interi container senza neppure aprirli, coperti dal resto della munnezza che giungeva intanto da tutta la Campania. Tanti trasportatori della stessa Ariano correvano con i loro camion ovunque, pur di guadagnare qualcosa, poi a scaricare chissà cosa. Tutti sapevano ma nessuno controllo fu mai effettuato sulla salubrità di Difesa Grande. La stessa ASL a dichiarare con fermezza che tutto era regolare. Ora lungo Difesa Grande si sente il fetore della morte, intendiamo quella vera, non più l’allegro canto dei contadini o il belare degli agnelli o il correre delle giovenche, una morte lenta ed improvvisa che ha colpiti tanti, per i tanti decessi verificatisi in questi anni in tutta la sua area. Ora Difesa Grande riapre per dire che la tomba può contenere ancora altri cadaveri, i nostri e quelli della nostra società ormai avviata ad essere sepolta non solo dai nostri rifiuti ma dal nostro egoismo che orami non ha più limiti, dove tutto oramai si può in un’Europa globalizzata ed allargata a 27 Paesi che vanno dalla Lettonia a Cipro al solo scopo di permettere ad una piccola oligarchia composta dalle banche, da alcuni industriali e da alcuni politici, infiltrati ovunque, di concludere affari globali a danno di tutti. Pronti a calpestare tutto e tutti, la stessa dignità altrui. Questo il potere politico di oggi, questo il disegno della casta, il loro progetto, il loro pensiero, il loro fine.

Spesso, però, come a volte accade, le ciambelle possono venire anche senza il buco.

C’è un limite a tutto, e quel limite è stato oramai superato da tempo.       

Domenico Cambria

nell’immagine seguente, foto satellitare con elaborazione Google Earth (a.v.), la discarica di Difesa Grande; sullo sfondo: Ariano Irpino 

la discarica (attualmente) misura 500 m. x 300 m. ca. (pari a 25 campi sportivi); si trova tra: ARIANO, ZUNGOLI, MONTELEONE, SAVIGNANO 

difesa-ariano-1.jpg

 La bella ‘piana’ di DIFESA GRANDE, PRIMA della DISCARICA 

 d-grande-003.jpg

 QUESTE SONO LE ECOBALLE CHE VOGLIAMO !!!

ballle-pa.jpg

64 Risposte

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  1. olà volgo irpino,

    asciugati le lascrime e secca la leggera piuma ke ce da battersi.

    … TUTTI A PIANGERE.

    LA VOSTRA TERRA VE LA SIETE VENDUTA …. VOI !!!

    AVETE DATO VOI IL POTERE ALLA CASTA per distruggere le VOSTRE terre.
    In cambio di cosa? … in cambio di “LU POSTO”

    Lo sanno anke i muli ke Ariano é stata immolata in cambio della presidenza alla regione.

    Grazie a questa poltrona TANTI si sono sistemati … tanti.

    A TUTTI COSTORO DICO: MUTI !!! ZITTI !!! tappatevi il naso, scansate le zoccole e STATEVENE A CASA.

    il mio barbiere mi dice ke ad AIR, il neo-brigante di bassolino ha preso 5mila VOTI … ante-monnezza. MA COME SI FA MI DICO?? é ASSURDO !!!

    il barbiere argomenta ke sono “qiuri delle campagne pe’ na lucetta n’anzo casa” si VENDONO IL VOTO AL POLITICO DI TURNO.

    ALLORA COSA VOLETE??

    e poi, di Difesa GRande é stata SCOPERTA solo PER CASO.

    Difatti da 15 anni SCARICANO in quelle terre, la povera gente ke ci abita si batte DA ANNI !!! … COMPLETAMENTE DA SOLA!!!

    QUANDO SI PARLA DELLA DISCARICA DEI NOSTRI AMICI DI SAVIGNANO IRPINO, ad AIR la GENTE SE NE FREGA … bravi, bravi … come se il CANCRO rispettasse i confini comunali

    SOLO NELL’UNIONE e nella SOLIDARIETà di TUTTI I COMUNI DELL’IRPINIOA si puo trovare LA FORZA contro il TAMARRAME NAPOLETANO … perké qui si aprla proprio di questo!!!

    i NAPOLETANI ci stanno imponendo un DICTAT !!!

    Ad ariano la mondezza ed Bassolino e tutta LA SUA SQUADRA ANCORA AI POSTI DI COMANDO !!! anke se certamente a dx non sono meglio, ALMENO BASSOLINO SI VUOLE DIMETTERE e KEIDERE PUBBLICAMENTE !!!!!!!!!! SCUSA !!!!!!!!!!!!!

    invece no. SONO LORO i più forti e se ne fottono!!!

    SE GLI IRPINI FOSSERO UNITI, potrebbero proporre ED OTTENERE ke i rifiuti fossero smaltiti a livello cOMUNALE o al massimo provincia di Avellino.

    OGNI COMUNE SI GESTISCE LA SUA MUNNEZZA!!!

    AL massimo qualke comune puo mettere in VENDITA degli SPAZI ad altri comuni …

    COSI é SEMPRE STATO NEL PASSATO, perké CAMBIARE???

    inoltre, QUANDO inizierà a funzionare VERAMENTE la raccolta differenziata??

    il sindaco Beutifull del tricolle é bravissimo a TESSERE accordi con Prodi (Berluska sarebbe lo stesso …. sarebbe cambiato solo i prezzo … tra qualke mese vedrete cosa voglio dire) e a scrivere lettere STRAPPALACRIME al BISNONNO D’ITALIA il VOSTRO presidente della “Repubblica(?)” Napulit-ano (!)

    ma a parte stringere mani e seminare a piene mani RASSICURAZIONI e PROMESSE, cosa sta facendo per FAR FUNZIONARE VERAMENTE la RACCOLTA DIFFERENZIATA?

    questo prodotto della Scuola DC, visto ke si spaccia come top-manager, non sa neanke organizzare 10 operatori ecologici??

    QUANDO LA GENTE IMPARERà A SCEGLIERE IN BASE A *M*E*R*I*T*O*

    DOBBIAMO CREPARE TUTTI PER IMPARARE KE IL SOTTERFUGIO ALLA LUNGA NON PAGA??? ANZI CAUSA DEI DANNI IRREPARABILI??? QUANDO SI COMINCERà A SMETTERLA DI SKERZARE SU TEMI COSI SERI??? QUANTA GENTE DEVE CREPARE DI CANCRO PER COMINICARE A FARE LE COSE IN MODO PULITO ED ONESTO …… A PRESCINDERE DAL PARTITO KE COMANDA…. VALUTATE ***KI*** VI AMMINISTRA!!!

    SCEGLIETE SOLO GENTE —ONESTA—- non qualcuno ke vi dia una raccomandazione

    INTERESSE COMUNE é INTERESSE DEL SINGOLO

    NEL *FERMO* RISPETTO DI TUTTE LE LEGGI IL CITTADINO TROVA LA SUA VERA LIBERTà

    grax

    22 gennaio 2008 at 11:39 am

  2. Sarebbe giusto sostenere la comunità Arianese e non solo, sarebbe giusto non portare i nostri rifiuti a Difesa Grande. Sarebbe più giusto che i sindaci dell’Irpinia d’oriente si astenessero dal sostenere le politiche locali e nazionali e che alle elezioni ,ormai prossime, rifiutassero il loro consenso a coloro che hanno per noi fatto solo scelte sbagliate, ma ho dei seri dubbi, dubbi anche sulla nostra incapacità di fare scelte radicali, le uniche che potrebbero portarci ad una svolta politica. Questa mattina nel mio studio ho avuto un scontro estremamente violento anche nei toni, con un amministratore locale, paladino di quella politica che contestiamo, o che io sicuramente contesto, e che a riguardo della riunione di Bisaccia, lui presente, ha tenuto semplicemente a dirmi che i presenti ed i miei amici della comunità “ non capiscono e non valgono niente ed che io li avrei sopravvalutati”. Che questo ci serva di lezione, quando pensiamo di invitarli per un confronto civile. Per chi non lo avesse capito, le uniche armi che ci rimangono, visto che le parole e gli atteggiamenti giusti non bastano, sono quelle del ricorso alla magistratura. I politici e gli amministratori locali sono avvisati, da domani mi adopererò, in prima persona, per raccogliere prove e testimonianze di cattiva gestione del nostro territorio, prove documentali da trasmettere agli organi della giustizia. Solo cosi si capirà chi è effettivamente dalla parte del giusto, chi è dalla parte di coloro che hanno a cuore la salvaguardia del nostro territorio. Solo cosi coloro che non vedono o fingono di non vedere vedranno. Continuo a chiedermi come mai negli ultimi tempi, dopo anni di silenzio vergognoso, ci sentiamo tutti ambientalisti. Son cambiatele coscienze? Non credo, lo spererei.
    Incontriamoci per informare nella maniera dovuta i cittadini e per predisporre strumenti di comunicazione più efficaci di quelli adottati finora.
    Tonino Lapenna

    Tonino Lapenna

    22 gennaio 2008 at 12:10 PM

  3. Tratto da laRepubblica di oggi 22.01.08

    ……………
    Precedenza alla rapidità. “Sulla base di queste parametri – ha sottolineato De Gennaro – abbiamo dovuto decidere se individuare un unico ‘buco’ da un milione di tonnellate. Abbiamo messo quindi sul tavolo tutte le ipotesi, compresa l’apertura di siti di stoccaggio provvisorio nei pressi delle nuove discariche individuate, ma servivano 30 giorni. Alla fine abbiamo scelto di puntare su discariche esistenti o su siti di stoccaggio provvisorio di grandi capacità e allestibili in pochi giorni”.

    La lista delle discariche. La decisione finale, ha precisato il supercommissario, è caduta quindi sulle discariche di Difesa Grande, Villaricca, Treponti di Montesarchio, che riapriranno. I siti di stoccaggio saranno invece a Marigliano, Pianura e Ferrandelle. Per Pianura, il luogo sarà fuori dalla discarica e solo per deposito di ecoballe, attuando protocolli per l’inertizzazione. De Gennaro ha indicato anche che “le vasche per la raccolta del percolato saranno disposte a Eboli e Nocera Superiore”. Rimane invece momentaneamente fuori dal piano la discarica di Parapoti “che per ora – ha chiarito il supercommissario – resta di riserva”.
    …………..;

    invece ad AIR circola la NUOVA BUGIA ke raccontano per tentare di INDORARE LA PILLOLA

    nella Difesa Grande scarikaranno “SOLO” 42mila tonnellate. si dice.

    Basta leggere quanto sopra e capire ke de gennaro DEVE SVERSARE 900mila tonnellate in tre discarike. Dovrà cominciare SUBITO > prox 7 giorni !!

    NON c’é TEMPO ERGO NON c’é SCELTA.

    Le tre discarike sono: Difesa ed altre due.

    Difesa GRande é QUELLA CON IL MIGLIOR ACCESSO DA STRADA !!! rispetto alle altre.

    quindi é quella più indicata AD UN GRANDE AFFLUSSO di CENTINAIA DI TIR ke scarikeranno QUANTO NAPOLI HA ACCUMULTATO NEGLI ULTIMI 10ANNI !!

    NON LO DICONO PER FREGARE LA GENTE !!!
    VOGLIONO FAR CREDERE KE L’IMMONDIZIA VERRà RIPARTITA !!! NON é VERO !!!

    POI CI VENDERANNO LA **BUGIA** del RISANAMENTO AMBIENTALE … ke vuol dire: COPRIRE lo scempio CON TERRA COSI NON SI VEDE PIù… semmai sul QUARTO COLLE DI ARIANO CI PIANTERANNO PURE UN ALBERO …

    IL VELENO é NASCOSTO DENTRO L’IMMONDIZIA.

    RISANARE VUOL DI: ANDARE A SCAVARE E SELEZIONARE I RIFIUTI URBANI DA QUELLI INDUSTRIALI KE SONO STATI NASCOSTI DALLA CAMORRA ALL’INTERNO DELLE BALLE …. trattasi di AMIANTO, rifiuti radioattivi ospedalieri, resti di processi di raffinazione kimica….

    L’unica VERA speranza é: KE ARRIVI LA NEVE !!! in questo caso SONO FOTTUTI !!!

    con il giaccio per terra é l’incapacità ENDEMICA delle amministrazioni locali IL CORTEO DEI VELENI SAREBBE BLOCCATO !!!

    Aspettiamo il mago di OZ e tutti gli ex-sindaci , personalità politike del tricolle NUDI in piazza a FAR LA DANZA DELLA “NEVE” !!!! nella migliore tradizione ABORIGENA e CANNIBALE !!! gente ke si é mangiata la salute dei propri PAESANI per SETE DI POTERE ed anke per POKEZZA INTELLETTUALE e MEDIOCRITà.

    LORO é LA RESPONSABILITà DI QUESTO SCEMPIO… LORO DEVO SUBIRNE LE CONSEGUENZA

    Tempo fa sentivo il mago di oz parlar delle Codice giuridico edito da Ruggero II nelle terre irpine, le assise di ariano … sto vekio FESSO si riempiva la bocca di Citazioni e esplicazioni da SETTIMANA ENIGMISTICA …. ma questo ebete (né tantomeno la sua corte di Lions-LEKINI al completo) NON SI é POSTO LA QUESTIONE:

    “queste terre erano il lume della civiltà giuridica … nel MEDIOEVO. A distanza di mille anni …. viri come ci simo ridutti pe colpa … MIA!!!”

    A COSA SERVE STUDIARE TUTTE ‘STE MENATE DEL PASSATO SE POI NON SI TRAE NESSUNA LEZIONE NEL PRESENTE??? CE NE FREGA ASSAI VALUATE IL GRADO DI CULTURA DI ex-ministro SE POI TUTTE QUESTO DIRE … LEGGE … DIRITTO … GIUSTIZIA …. ETICA … CODICE … resta LETTERA MORTA!!!!! FREGI VANI E DECADENTI di un POTERE MAFIOSO !!!

    ki sono i responsabili di questo SFACELO?

    grax

    22 gennaio 2008 at 12:46 PM

  4. 22.1.2008
    Il sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, è stato convocato d’urgenza in prefettura a Benevento. Il primo cittadino, che respinge la decisione del commissario di Governo Gianni De Gennaro di riaprire la discarica alla località Tre PontI, si recherà in prefettura alle ore 16, accompagnato anche da altri amministratori.

    comunità provvisoria

    22 gennaio 2008 at 1:37 PM

  5. Alcune associazioni di ambientalisti sono pronte per
    chiedere le dimissioni del sindaco Domenico Gambacorta nel
    caso in cui dovesse essere riaperta la discarica di Difesa Grande.
    L’avvocato Giovanni La Vita, che è responsabile di una delle
    organizzazioni più attente sulle tematiche ambientali, ha sempre
    ritenuto che l’accordo raggiunto l’anno scorso dal primo cittadino
    fosse come una vittoria di Pirro perché non sufficientemente
    motivato e strutturato; dunque, era ben immaginabile che la
    discarica potesse essere riaperta in un secondo momento, anche
    perché la bonifica non è mai stata concretamente avviata. E
    adesso gli ambientalisti chiedono che il primo cittadino si metta da
    parte, ma Gambacorta oppone la forza di una legge votata dal
    parlamento, che affermò espressamente la chiusura dell’impianto
    arianese. da irpinianews 22.1.08

    comunità provvisoria

    22 gennaio 2008 at 1:43 PM

  6. Antonio Romano

    22 gennaio 2008 at 5:05 PM

  7. ariano su la stampa.it

    La fiducia degli italiani è ai minimi storici. Siamo un popolo che non crede più in nessuno. Forse ancora un po’ nel volontariato, ma sempre meno nelle forze dell’ordine, nel clero, nella scuola. Siamo un popolo che non crede più nelle istituzioni, qualsiasi esse siano. Siamo anarchici, menefreghisti, concentrati su noi stessi. Lo rivela il rapporto 2008 dell’Eurispes ma non c’era bisogno di un istituto di ricerca per rendersene conto. E’ sufficiente avere un blog e leggerne i commenti. O andare un po’ in giro.

    Ieri ero a Ariano Irpino, uno dei comuni scelti dal commissario Gianni De Gennaro per i rifiuti campani. Erano arrabbiati, protestavano, minacciavano, ce l’avevano con il governo, con il presidente della Repubblica, con le istituzioni. Esiste una legge – mi hanno raccontato – la numero 87, approvata il 5 luglio del 2007. Con quella legge la loro discarica fu chiusa definitivamente e il territorio di Ariano Irpino escluso da ogni smaltimento futuro di rifiuti. Era un accordo, le istituzioni di Ariano Irpino lo firmarono e in cambio convinsero la città ad accettare ancora 80 mila tonnellate di rifiuti. Le ultime, promisero. Con che faccia ora il sindaco dovrà spiegare ai suoi cittadini che si ricomincia da capo, che non era vero nulla, che quella legge è un pezzo di carta e basta? Come minimo ora lui e i suoi cittadini si sentono presi in giro. E che fiducia possono avere nelle istituzioni? E che Stato è quello che firma una legge e la ritratta pochi mesi dopo?

    Non abbiamo fiducia, infatti. Nè ad Ariano Irpino, nè nel resto d’Italia. Solo il 14,1% degli italiani si fida dei partiti. Un italiano su due (50,8%) non si fida per niente, il 33,1% poco, il 9,6% abbastanza. Qualcuno si meraviglia di questi risultati? Non penso.

    In questo Paese non ci fidiamo più nemmeno della Chiesa. Due anni fa 6 di noi su 10 eravamo disposti a dare credito a preti e cardinali. Dopo un anno a credere nella Chiesa siamo meno di 5 su 10. Un bel calo per un periodo così breve, in Vaticano l’aria di crisi è arrivata e reagiscono attaccando.

    ‘L’Italia è sfilacciata’ , ha avvertito il presidente della Cei Bagnasco. E ha attaccato il governo Prodi per i rifiuti a Napoli, la povertà, la Finanziaria incapace di risolvere i problemi. Sembrava la relazione del governatore della Banca d’Italia. Ma se è sfilacciata l’Italia, a San Pietro e dintorni non sono messi molto meglio. Che garanzie dà uno Stato in cui nessuna legge impedisce il possesso o lo spaccio di cocaina, e sniffare non è reato? Dove la pedofilia e i soldi facili circolano nè più nè meno che altrove? Che credibilità ha chi predica nelle Chiese chiedendo bene, giustizia, solidarietà e offre spettacolo della propria ingiustizia, dei propri giochi di potere, nè più nè meno che alla stregua di un governo medio?

    Gli italiani credono un po’ soltanto nelle associazioni di volontariato, sette su dieci si fidano di loro. Ma è come credere in sè stessi, nelle proprie azioni, e in quelle di chi conosciamo. Degli altri, di quelli che stanno sopra di noi, non ci fidiamo più.

    postato da a.v.

    comunità provvisoria

    22 gennaio 2008 at 6:41 PM

  8. il testo della Legge dello Stato che ha sancito la chiusura di Difesa Grande ad Ariano :

    “Con riferimento a quanto disposto dall’articolo 1 dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3596 del 15 giugno 2007, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 16 giugno 2007, decorso il termine di venti giorni dall’inizio del conferimento
    dei rifiuti nel sito di Difesa Grande, non possono essere ulteriormente localizzati nuovi siti di smaltimento finale nel territorio del comune di Ariano Irpino e il sito di Difesa Grande è definitivamente chiuso”.

    per leggere il testo integrale (fotocopia della Gazzetta Ufficiale), cliccare di seguito:

    Fai clic per accedere a 15PDL0029740.pdf

    comunità provvisoria

    22 gennaio 2008 at 7:01 PM

  9. Cari amici.

    Nel disegno di legge approvato dal Senato il 20 giugno 2007, presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri Prodi e di concerto con il ministro dell’economia Padoa Schioppa, all’articolo 3 (Divieto di localizzazione di nuovi siti di smaltimento finale di rifiuti)si legge:
    “Con riferimento a quanto disposto dall’art. 1 dell’ordinanza del Presidente del consiglio dei ministri n. 3596 del 15 giugno 2007, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 16 giugno 2007, decorso il termine di venti giorni dall’inizio del conferimento dei rifiuti nel sito di Difesa Grande, non possono essere ulteriormente localizzati nuovi siti di smaltimento finale nel territorio del comune di Ariano Irpino e il sito di Difesa Grande è definitivamente chiuso”.

    Invece col c…o che è chiuso il sito di Difesa Grande! E’ stata tranquillamente predisposta la riapertura dal commissario governativo (lo stesso governo Prodi che aveva fatto sei mesi fa la legge) De Gennaro.

    Ora, mettendo da parte per un minuto la questione rifiuti, mi viene subito in mente questo: ma ci si rende conto di cosa vuol dire strappare l’articolo di una legge sei mesi dopo averlo scritto? Ci si rende conto di cosa vuol dire strappare l’articolo di una legge sei mesi dopo, da parte dello stesso governo che l’aveva scritto? Ci si rende conto di quanta immondizia (è la parola!) si butta sulla credibilità del patto minimo stabilito da una comunità e rappresentato da un articolo di legge? Ci si rende conto che c’è una crisi civile e istituzionale paurosa nel nostro paese anche indipendentemente dalla questione rifiuti? Ci si rende conto che il consumo così cinico della parola data (e parliamo della parola di un legge!) è un atto criminale per cui, dopo, la comunicazione è affidata al nulla (o, dio non voglia, alla violenza) ?

    Anni fa (1955) un grande scrittore del novecento letterario (e politico), Carlo Levi, scrisse un bellissimo reportage dalla Sicilia intitolato “Le parole sono pietre”.
    Mi piace offrire ai lettori di questo blog (e agli amici e alla popolazione di Ariano Irpino) una pagina di questo reportage. E’ la presa di coscienza di una donna speciale, a cui la mafia ha ucciso il figlio. E’ la presa di coscienza che avviene quando le parole acquistano senso e inizio di una storia nuova, lontana dalla ipocrisia delle chiacchiere.

    ” Niente altro esiste di lei e per lei se non questo processo che essa istruisce e svolge da sola, seduta nella sua sedia di fianco al letto: il processo del feudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Essa stessa si identifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta, diffidente, astuta, abile, imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta in un giorno: le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre. Parla con la durezza e la precisione di un processo verbale, con una profonda assoluta sicurezza, come chi ha raggiunto d’improvviso un punto fermo su cui può poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia. La giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una volta per tutte e a cui non si torna indietro: non la giustizia dei giudici, la giustizia ufficiale. Di questa Francesca diffida, e la disprezza: questa fa parte dell’ingiustizia che è nelle cose”.

    Affettuosamente
    Michele Fumagallo

    caro michele, cari blogger il motore del nostro Blog, WordPress, è dotato di un filtro automatico sui commenti: se scrivete parole come c…o o c……e, oppure se il testo contiene dei link esterni, il commento viene ‘sospeso’ e messo in coda di moderazione; bisogna quindi attendere qualcuno di buona volontà che ‘aprendo’ il software del sito, prenda i ‘commenti’ sospesi, li pulisca e li pubblichi. sono regole: netiquette ! rispettiamole

    michele fumagallo

    22 gennaio 2008 at 7:29 PM

  10. avellino? irpinia? dove sono?boo
    un avolta esisteva l’ irpinia della tranquillita’ del verde ecc…. oggi invece ci vogliono portare i rifiuti e i signori delle poltrone guardano e magari commentano, questo è lo scenario triste di questa irpinia flaggellata dallo strapotere di un signore che ha fatto della campania una pattumiera.
    difesa grande? cominciamo dall’inizio? intorno al 94 qualcuno decuse di aprire quella verde irpinia come rifiuti…. e negl’anni ci sono stati alti e bassi, ricordo che il 09/08/2007 qualcuno disse che la discarica chiudeva per sempre e aveva promesso che sarebbero arrivati tre milioni di euro per la successiva bonifica, invece la discarica riaprira’ e i soldi non ci sono.
    in paesi democratici come la germania i rifiuti portano energia, ricchezza, e posti di lavoro con 162.000 addetti quindi…… invece noi abbiamo monnezza per le strade e senza lavoro chi ha sbagliato?boo e dove sono? al solito posto a comandare una nave alla deriva da 20 lunghi anni. sapete come la germania ha risolto il problema? inceneritori e termovalorizzatori. vi siete chiesto il perche’ noi ancora non abbiamo questi impianti? non è la c….. ma qualche potere nascosto tra i palazzi questa è la vergogna. spero che ora noi irpini faremo sentire la voce i rifiuti di napoli restano li., noi abbiamo i nostri. vi ricordo che un signore disse allora nell’agosto del 2007 che a difesa grande non poteva concedere questi impiantie magari dobbiamo dire grazie a quel signore.

    gaetano

    22 gennaio 2008 at 8:07 PM

  11. continuo perche’ guardando la tv capisco che è uno scempio, il super commissario … ha pensato di mettere i rifiuti e risolvere i problemi sotto terra … poi si scopre e tutti saranno tranquilli o sbaglio? bee vi dico che ad avellino e provincia la raccolta differenziata la facciamo da circa 10 anni con rifiuti solidi, secchi, e cartone e plastica… quindi vi dico che paghiamo anche la tassa sui rifiuti questo bisogna dirlo perche’ a napoli non la paga nessuno.
    le ecoballe come si vuol far credere sono balle con tutta l’mmondizia riciclata come ‘eco’ … ma forse qualcuno non sa che significa “eco”… comunque un grazie va a chi ha sostenuto questi signori per circa 20 lunghi anni cosi nemmeno si possono lamentare.
    voglio dire : il problema secondo voi si risolvera’? vedremo … tanto l’erba cresce ma non si distrugge.

    gaetano

    22 gennaio 2008 at 8:16 PM

  12. gaetano, a napoli la mia famiglia la paga la tassa sui rifiuti

    sergio gioia

    22 gennaio 2008 at 8:28 PM

  13. cari ‘grax’ e ‘gaetano’
    benvenuti sul Blog della Comunità Provvisoria;
    siamo onorati della vostra presenza e seguiamo i vostri commenti;
    qui ci conosciamo tutti;
    vi siamo quindi ancora più grati se firmate per esteso, nome e cognome,
    lasciando la vostra e.mail in modo da aggiornarvi sulla discussione.
    grazie
    comunità provvisoria

    comunitaprovvisoria

    22 gennaio 2008 at 8:35 PM

  14. Cara Irpinia questa lettera è destinata forse a raggiungerti quando sarò ormai lontano. Anche se ti vedrò ancora domani, ormai tu appartieni per me ad un altro orizzonte, al puntuale bersaglio della freccia. La tua faccia magra, come un’immagine di pietra. Il tuo corpo sempre più esile, che procede verso il regno del crepuscolo. I tuoi piedi, il tuo passo strascicato, forse il primo segno irreversibile del tuo lento morire. Oggi è il giorno del distacco. A quest’ora sto volando verso lidi lontani. Un uccello che attraversa il cielo senza traccia. Ti avevo promesso che avremmo volato così alto, proprio all’altezza del coraggio e senza bisogno di carri armati per nutrirlo, invece ti prepari alla “GRANDE DIFESA” e già hai il senso di una rimembranza sovrannaturale, come se sul quadrante della tua esistenza stessero per presentarsi, tutti insieme, i pianeti della Buona Fortuna. Tu Irpinia sei una meraviglia, perché hai la perfezione delle cose create, sui lunghi dorsi di collina, immensi lenzuola verdi e gialli. Qui vivevo nella libertà sconfinata ascoltando i ritmi di una vita originale. Nel vederti soffrire, il tuo tormento pietosamente composto nella pace di una terapia che ti conduce oltre la sofferenza. E’ un dolore cupo, senza confini, pieno di risonanze che aprono altre ferite. Soffro per te, per me per noi tutti. Ti assista l’atavica vocazione di queste strade a proteggere il silenzio e la verità. La pietra calda del gradino sul quale mi sedevo a guardare la valle. Pensando alla tua verde terra, alle strade sottili, che dall’ombra fresca conducono alle ginestre, alle case dislocate, annodate al paesaggio esteso e minuto come al caucèo, al sigillo di re Salomone. Una radiografia della mancata crescita civile di questa terra, le speranze deluse di quella generazione che voleva un Irpinia migliore.
    Ariano non è lontana dal mio giardino ci fa parte è dentro tutta l’Irpinia.

    antonio luongo, Milano- Cairano

    antonio luongo

    23 gennaio 2008 at 3:17 am

  15. dear comunitaprovvisoria

    cio ke mi kiedi é leggittimo e giusto.

    il GRAX non ha amici e NON NE VUOLE.

    NON FARO MAI POLITICA e non voglio PUB. ne saluti per la strada.

    sono una persona ke si inkz con la velocità della luce … NON SONO CIVILE nonostante gli studi, lignaggio e ceto.

    SCRIVO dove mi capita PER SENSIBILIZZARE il popolo nord-africano (VOI) a PENSARE DIFFERENTEMTE … MI FATE TUTTI PAURA QUANDO LEGGO CERTI “RAGIONAMENTI”

    SEMBRA SENTIRE I VEKI di cui NON HO STIMA ALCUNA se non quando sono sottoterra a concimare una TERRA KE HANNO SAKEGGIATO.

    Ho un rapporto di ODIO e AMORE con la terra ke mi ha dato i natali ke non ti posso spiegare perké … work in progress.

    Non credo partecipero alla VOSTRA INIZIATIVA ke TROVO OTTIMA e di cui vi faccio i miei COMPLIMENTI poiké PER LA PRIMA VOLTA SI TENTA DI RIUNIRE TUTTI GLI IRPINI !!!! (l’ideatore di questa portale é degno di nota)

    SE/QUANDO SCRIVERO QUALCOSA KE NON VI VA … CENSURATEMI … il portale é vostro ed é giusto ke sia cosi.

    mfG,
    grax

    grax

    23 gennaio 2008 at 10:10 am

  16. da corriere.it 23.1.08
    «Se lavoriamo tutti insieme il piano funzionerà. Ma non dobbiamo perdere neanche un istante, altrimenti gli ostacoli diverranno insormontabili» ha detto il commissario straordinario incontrando in mattinata ad Avellino i rappresentanti delle autorità locali.
    A loro ha confermato che la discarica di Difesa Grande ad Ariano Irpino riaprirà «entro i prossimi dieci giorni» ma, allo stesso tempo, si tenterà di «bruciare i tempi» per allestire quella definitiva prevista dalla legge a Savignano Irpino».
    All’appello di De Gennaro fa eco quello del presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, secondo cui l’attuazione del piano del prefetto De Gennaro è «la priorità delle priorità», pertanto «vanno isolati coloro che, a qualsiasi titolo, ancora si oppongono e ostacolano la realizzazione di queste scelte».
    Proprio nei confronti di Bassolino però venerdì 25 gennaio, alle 11.00, verrà posta nel consiglio regionale della Campania una mozione di sfiducia.

    conclusioni (ndr): priorità delle priorità, per Bassolino, è portare i rifiuti accumulati a Napoli al più presto in Irpinia : Ariano e Savignano !

    comunità provvisoria

    23 gennaio 2008 at 10:15 am

  17. rileggendo quanto sopra, aggiungo solo …

    leggi tra le righe, interpreta nel giusto senso.

    niente di personale, al contrario.

    grax

    grax

    23 gennaio 2008 at 10:18 am

  18. Condivido l’analisi (nella mail della C.P.), sarebbe opportuno indicare un’alternativa a Difesa Grande.
    Sono assolutamente convinto che il problema dei rifiuti deve essere provincializzato (questo deve essere l’obiettivo prioritario), ognuno per il proprio territorio deve impegnarsi a trovare le soluzioni più idonee per affrontare l’emergenza e costruire un sistema integrato e localmente autonomo, lavorando sul possibile oggi e costruendo le strategie per il domani.
    Quando incontriamo ostacoli e difficoltà come questi li dobbiamo e possiamo usare per avere più ispirazione perchè se veramente consideriamo importanti la partecipazione e l’attenzione questo ci darà il coraggio e la saggezza per superarli se anche da questa fase di grande scoramento e rabbia alimentiamo la saggezza utilizzando questi ostacoli come un’opportunità per evitare che la saggezza diventi un pezzo da museo, finendo per collezionare filosofie, ragionamenti e insegnamenti come persone che raccolgono vecchi modi e vecchi mobili.
    La saggezza necessaria per difendere e costruire una nuova terra deve essere alimentata, curata, non collezionata.
    Il problema è di tutti
    Dario

    dario bavaro

    23 gennaio 2008 at 10:32 am

  19. ringrazio per i puntuali aggiornamenti…
    allo stesso tempo non potete immaginare quale immensa tristezza mi diano.

    Potrei raccontarti decine di episodi che ci porterebbero solo ulteriore amarezza.
    rosario

    rosario del priore

    23 gennaio 2008 at 10:34 am

  20. Emergenza rifiuti in Campania.
    Chi finanzia, chi comanda e chi esegue, chi guadagna, chi rischia

    L’emergenza-scandalo rifiuti in Campania danneggia l’ambiente, le risorse naturali ed ambientali autoctone, danneggia la salute dei cittadini, l’economia regionale: è evidente a tutti che la squallida situazione nella quale si trova ripetutamente il territorio regionale è propedeutica anche per un disastro sanitario. Dopo oltre 13 anni di inconcludenti azioni attuate da vari commissari di governo è evidente che in Campania si è giunti ad una spregiudicata istituzionalizzazione dello stato di emergenza ambientale.
    Analizziamo scientificamente i dati disponibili.
    In questi anni di “emergenza-scandalo rifiuti” si è ben delineata la seguente filiera.
    C’è chi ha finanziato profumatamente le strutture commissariali, le opere finora realizzate, i trasporti e smaltimenti di rifiuti vari in Campania, fuori regione e all’estero. E’ evidente che le risorse finanziarie utilizzate sono risorse pubbliche e sono state alimentate dalla tassazione dei cittadini. Quindi i cittadini sono i finanziatori che hanno sostenuto il proliferare di tutto quanto ha girato attorno ai commissari di governo nominati dai governi nazionali finora succedutisi ed espressione di varie coalizioni politiche.
    C’è chi ha comandato e chi ha eseguito. Il fatto che dopo oltre 13 anni di costosi interventi che non hanno risolto il problema rifiuti in Campania e che i governi non abbiano mai fatto chiarezza sulle cause che impedivano la risoluzione dell’emergenza, reiterando ciecamente gli incarichi a vari Commissari straordinari, può essere attribuito solo al fatto che i governi hanno obbedito a dei comandi imposti da chi aveva forti interessi a mantenere attiva una situazione in grado di facilitare notevoli guadagni.
    C’è chi ha guadagnato. Il flusso di risorse finanziarie pubbliche ingoiato dall’emergenza-scandalo rifiuti è stato consistente. Sono stati realizzati impianti che dovevano essere CDR e che invece sono dei tritovagliatori che non hanno prodotto ecoballe con i requisiti imposti dalla legge vigente. E’ in via di ultimazione l’inceneritore di Acerra in un sito già attualmente inquinato oltre i valori previsti dalla legge. Sono state realizzate discariche per accumulare rifiuti tal quale prodotti fuori legge dagli impianti definiti Ex CDR dallo stesso Commissario di Governo e dai NOE. Tutte le operazioni connesse all’emergenza rifiuti sono state eseguite da imprese che hanno utilizzato migliaia di persone e tratto notevoli guadagni. Naturalmente vi è riconoscenza da parte di tutti i beneficiati verso coloro che hanno permesso, in vario modo, i guadagni.
    C’è chi rischia. Rivedendo le cronache dei tredici anni e oltre di emergenza rifiuti si evidenzia che gravi inquinamenti ambientali, nelle aree urbane nelle quali i rifiuti giacevano per lunghi periodi e spesso venivano incendiati nelle strade, e nelle discariche eseguite spesso in siti non idonei determinando inquinamento del suolo e delle acque superficiali e sotterranee (ad esempio a Lo Uttaro vicino a Caserta e a Basso dell’Olmo sul fiume Sele) hanno sempre accompagnato l’attività commissariale. Tali evidenti situazioni di inquinamento ambientale hanno ripetutamente determinato la diffusione a scala mondiale di un’immagine regionale squallida con conseguenti danni economici per le attività turistiche ed agricole e produttive in genere. I cittadini campani sono stati sottoposti per lunghi anni a ripetute situazioni di rischio sanitario e non hanno goduto del diritto alla salute previsto dall’articolo 32 della Costituzione Italiana.
    L’approccio scientifico applicato all’analisi dell’emergenza-scandalo rifiuti mette spietatamente in evidenza che i cittadini campani stanno ancora finanziando la loro autodistruzione.
    E’ singolare che gli stessi cittadini campani hanno finanziato le attività dei Commissari di Governo le cui azioni, di fatto, non solo non hanno garantito la risoluzione del problema rifiuti ma hanno consentito notevoli guadagni per realizzare interventi che hanno incrementato il rischio per la salute e il rischio di inquinamento irreversibile per le risorse ambientali e naturali autoctone.
    Ma i cittadini campani che rappresentano la maggioranza della popolazione non facente parte della casta dei privilegiati che ha finora guadagnato con l’emergenza rifiuti, hanno capito cosa hanno finanziato finora?
    E che ne pensano?
    Franco Ortolani
    Ordinario di Geologia
    Università di Napoli Federico II
    (postato da comunità provvisoria)

    franco ortolani

    23 gennaio 2008 at 10:37 am

  21. Emergenza rifiuti in Campania e tutela delle risorse naturali autoctone di importanza strategica.

    L’emergenza-scandalo rifiuti in Campania danneggia sempre più l’ambiente, le risorse naturali ed ambientali autoctone, la salute dei cittadini e l’economia regionale: è evidente a tutti che la squallida situazione nella quale si trova ripetutamente il territorio regionale è propedeutica anche per un disastro sanitario. Dopo oltre 13 anni di inconcludenti azioni attuate da vari commissari di governo è evidente che in Campania si è giunti ad una spregiudicata istituzionalizzazione dello stato di emergenza ambientale.
    Il Commissario di Governo non si rende conto che pur di togliere la spazzatura dalle strade sta promuovendo interventi che mettono a rischio anche le risorse ambientali e naturali autoctone di importanza strategica quali l’acqua potabile e quella per l’irrigazione delle pianure.
    Una delle ultime proposte per accumulare rifiuti imballati consiste nella possibile realizzazione di una discarica nell’area militare di Mandrano-Mandranello, sui Monti della Maddalena nel territorio comunale di Padula, lungo il confine tra Campania e Basilicata.
    Tale proposta è veramente straordinaria.
    I Piani di Mandrano e Mandranello costituiscono due bacini di origine tettonico-carsica ubicati alla sommità dei monti costituiti da rocce calcaree che separano il Vallo di Diano dalla val d’Agri e che rappresentano i più importanti serbatoi naturali di acqua potabile che alimentano la Campania, la Basilicata e la Puglia; in tali piani sono evidenti i fenomeni carsici (inghiottitoi) ubicati anche nella carta topografica. I Piani di Mandrano e Mandranello sono molto noti nella letteratura idrogeologica perché alimentano le sorgenti di acqua potabile utilizzata dagli acquedotti della Basilicata. L’assetto geologico che favorisce la circolazione delle acque sotterranee è stato oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche così come la tettonica attiva che ha causato il sisma del 1857 del X-XI grado ed ha riattivato faglie superficiali lungo la dorsale dei Monti della Maddalena.
    La individuazione dei piani di Mandrano-Mandranello risulta del tutto incomprensibile. Una discarica di materiali inquinanti è assolutamente incompatibile con l’assetto geologico dell’area.
    L’importanza strategica delle acque potabili sotterranee, nell’attuale periodo di cambiamento climatico caratterizzato da un decremento delle precipitazioni piovose, è sempre più evidente e devono essere evitati interventi che determinino un pericolo di inquinamento irreversibile.
    L’attivazione di faglie superficiali con spostamenti verticali e laterali decimetrici e la rotazione di blocchi in aree interessate da tettonica sismogenetica rappresentano problemi geoambientali insuperabili relativamente alla realizzazione di impianti pericolosi per l’ambiente e le risorse idriche.
    Credo che la proposta di discarica a Mandrano-Mandranello debba essere considerata come l’ennesimo errore tecnico commesso dal Commissario di Governo relativamente alla scelta dei siti in cui realizzare discariche.

    Prof. Franco Ortolani
    Ordinario di Geologia
    Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
    Università di Napoli Federico II
    (postato da comunità provvisoria)

    franco ortolani

    23 gennaio 2008 at 10:38 am

  22. Fa impressione vedere le foto di DIfesa Grande com’è ora e come potrebbe essere; si insinua un dubbio, ma è un’insinuazione: perchè hanno scelto Ariano? c’è una motivazione politica (colpire l’unico sindaco di centro destra della provincia di Avellino, e lo dice uno che di destra non è di certo)?
    Questa questione della gestione dei rifiuti come se si fosse in guerra è allucinante..Sono con voi nella difesa dei territori come i nostri minacciati con la attenuante dell'”ordine pubblico”.
    stefano

    teoraventura

    23 gennaio 2008 at 11:23 am

  23. Carissimi,
    Conosciano tutti molto bene Napoli ed i suoi napoletani da sempre, nel bene e nel male.
    Purtroppo LA MUNNEZZA non è altro che il naturale epilogo di questa città, dove non solo l’immondizia è un’emergenza, ma le emergenze sono il pane quotidiano da tempi immemorabili.
    Non c’è cosa più stabile a Napoli che l’emergenza.
    Talvolta voluta, “Facimm’e Ammujn’e”, talvolta reale.
    E come è loro costume: non accettano le regole, sono eccessivamente invadenti, in un modo così esagerato da coinvolgere nei loro “casini”, altre comunità come la nostra bella Irpinia, terra: dignitosa, corretta, ospitale, educata, semplice e riservata.
    Oramai siamo nella Me..lma fino al collo. “Ad estremi mali, estremi rimedi” o mali rimedi.
    Non è sicuramente giusto riaprire Difesa Grande e tutti gli altri ex siti di stoccaggio ecc.
    Mi auguro che questa dell’emergenza rifiuti, se un girno finirà, sia l’ultimo misfatto della napoletanità rispetto al coinvolgimento dell’Irpinia e dell’Italia.
    Napoli è un mondo a parte, per il quale ci vorrebbero… leggi speciali ad hoc.
    Penso che le istituzioni debbano tutelare le nostre “piccole” aree interne, le quali hanno già dato tanto ai napoletani. Vogliamo solo ricordare i venticinquemilamiliardi di lire che Napoli ebbe a discapito dell’irpina per il terremoto dell’80.
    Poi, per quanto riguarda LA MONNEZZA, proprio Teora e quella cha ha pagato lo scotto maggiore,negli ultimi anni in Alta Irpinia per aver dato il sito al COMPOSTAGGIO MALEODORANTE.
    Irriguardoso “mi voglio tenere soft” per le tante famiglie che abitano a stretto contatto con la truttura.
    Adesso nello stesso sito, si dice, che dovrebbero arrivare le cosiddette “ECOBALLE”, per le quali mi sono permesso di coniare un nuovo termine: NECROBALLE.
    La cosa da fare, secondo me, è lo sdoganarsi da Napoli e Caserta.
    Le province di Salerno, Avellino e Benevento, dovrebbero costituire una nuova Regione; Sarebbe la prima soluzione per mettere fine al napoletanismo menefreghista
    ed accentratore di potere.
    Sono pronto a costituire un comitato per il referendum del distacco delle tre province citate, da Napoli e Caserta; Distanti da noi anni luce, vuoi per cultura, per tradizioni ed anche geograficamente.
    L’Irpinia era la piccola Svizzera.
    E’ stata sventrata;
    Ora è un letamaio, non solo per l’immondizia.
    L’Ofanto, il Sele, il Sabato ed il calore mormorano, ma chissà se lasceranno passare la straniera o strana MONNEZZA? ZAN ZAN.

    Emidio

    23 gennaio 2008 at 12:06 PM

  24. basta aver sentito il c….tone f…cio di pecoraro scanio a ballarò contro il sindaco di Ariano per capire la cifra della questione. Di più non aggiungo altrimenti mi picchiano

    c.p.: qualcuno può linkare il video di ieri sera ? grazie

    Antonio Romano

    23 gennaio 2008 at 12:06 PM

  25. Rifiuti e dintorni
    Non c’è nulla nella situazione dei rifiuti nella Regione Campania, che possa far pensare a una di quelle catastrofi naturali che si abbattono, come una gigantesca onda anomala, impreviste e imprevedibili su una costa ignara e indifesa. Questo genere di tsunami, al contrario, era perfettamente prevedibile ed era stato, di fatto, largamente previsto. Che le grandi città producano ingenti quantità di rifiuti, il cui smaltimento comporta, in ogni caso, la soluzione di una quantità impressionante di problemi logistici e amministrativi, non è un mistero per nessuno ed è da almeno quattordici anni che si parla dell’emergenza ecologica in cui versa quella disgraziata area metropolitana, che si nominano ad hoc dei commissari straordinari, che si stanzia, in via altrettanto straordinaria, una quantità di denaro e che, visto che nulla di tutto ciò sembra giovare al governo della situazione, si cercano delle spiegazioni in qualche modo alternative alla messa sotto accusa dell’inettitudine dell’intero ceto dirigente locale. L’unica soluzione in tal senso, finora, è stata quella ingigantire il ruolo e le responsabilità della criminalità organizzata, come se si trattasse di una sorta di ente esterno, estraneo alle strutture politiche e organizzative della regione, un qualcosa che basterebbe rimuovere perché tutto ricominci a funzionare come un orologio svizzero. In realtà, è probabile che l’intervento della camorra sia più una conseguenza che una causa della incapacità amministrativa in atto.
    Eppure ci siamo cascati un po’ tutti. Non so voi, ma ben pochi, ai primi di dicembre, si aspettavano quello che si sarebbe visto appena un mese dopo: le strade bloccate dai mucchi di rifiuti, le proteste e gli scontri di piazza, i roghi, le aggressioni ai pompieri, la guerriglia organizzata, l’intervento dell’esercito, l’intero apparato dell’informazione mobilitato per rendere ragione di questo “improvviso” assommarsi di anomalie. È come se quella che fino a poche settimane fa veniva percepita come una situazione di ordinario disagio sia stata riconsiderata da un momento all’altro come una emergenza insostenibile.
    Cio a conferma dell’incapacità dimostrata, per l’ennesima volta, dalle autorità nazionali e locali.
    Sommamente strana, per esempio, non può non apparire l’idea di tagliare il nodo della crisi conferendo i pieni poteri all’ex capo della polizia, di cui nel pur imponente curriculum, nulla sembra indicare una qualsiasi competenza nel delicatissimo campo dello smaltimento rifiuti.
    Ma anche questo si spiega: la classe dirigente italiana ha sempre fermamente creduto nella propria innocenza e, quindi, nella colpevolezza altrui, e quello di identificare dei colpevoli ignoti è uno dei compiti che l’immaginario popolare affida comunemente alla polizia.
    In più dovendo portare a spasso i rifiuti per le zone verdi e incontaminate della Regione tra popolazioni sicuramente contrarie a tutto ciò, probabilmente un esperto di ordine pubblico necessita di più di un esperto di impatto ambientale.
    E poi quella nomina, per ora, fa notizia e riscuote consensi, tutte cose, dal punto di vista politico, assai più interessanti del banale problema logistico di rimuovere la spazzatura.
    No, francamente, c’è ben poco da essere ottimisti per il futuro di questa Regione.

    il giardiniere

    23 gennaio 2008 at 12:06 PM

  26. l’ALTERNATIVA ESISTE !!

    come ha detto quel f….o di larussa a PaP ieri sera, OGNI REGIONE DEVE PRENDERSI UN PEZZO DELLA TORTA.

    ARIANO VIENE SCELTA PERKé (1) la discarica ESISTE GIà E LORO SONO VERAMENTE IN EMERGENZA (2) ARIANO NON PORTA VOTI NE CONTRO NE A FAVORE PErké l’irpinia é una delle ZONE MENO POPOLATE della regione campania

    COMUNQUE LA SOLUZIONE DEFINITIVA ESISTE ed é semplice NECESSITA SOLO **** FIDUCIA****

    ARIANO irpino in cambio di SOLDI puo AFFITTARE ALLA REGIONE CAMPANIA le zone della difesagrande per stoccare TEMPORANEAMENTE SOLO RIFIUTI URBANI **CONTROLLATI** per un periodo di 5anni.

    SI affitta A ton/mese.

    DURANTE QUESTO PERIODO TALI RIFIUTI SARANNO SMISTATI LENTAMENTE MA REGOLARMENTE IN ALTRI CENTRI di trattamento.

    INOLTRE ARIANO irpini rikiede un finanziamento IMMEDIATO sul suo conto bancario PER UN GRANDE PIANO DI BONIFICA del sito Difesa Grande nel quale si prevede L’ESTRAZIONE DI **TUTTI** I RIFIUTI URBANI(?) INTERRATI ed il loro SMALTIMENTO, FINO AD ESAURIMENTO COMPLETO DEI RIFIUTI STOCCATI IN TALE DISCARICA. Questo su una scala di tempo di 10anni massimo MA CON UN FINAZIAMENTO IMMEDIATO!!!

    ARIANO irpino rikiede alla regione ke l’irpinia SIA STACCATA DAL PROGRAMMA RIFIUTI MADE IN NAPOLI e ke possa GESTIRE AUTONOMAMENTE I RIFIUTI CON GLI ALTRI COMUNI IRPINI.

    In definitiva FACCIAMOCI PAGARE TANTO E SUBITO!!!!!

    POI CON QUEI SOLDI CI LIBERIAMO DI TUTTA, ma proprio TUTTA L’IMMONDIZIA ACCUMULATA NEGLI ULTIMI 10anni !!!!

    riportiamo VAKE sane a DIFESA!!!

    queste non sono KZ-te!!! PUO FUNZIONARE!!!

    pensateci!!!

    grax

    grax

    23 gennaio 2008 at 1:11 PM

  27. Antonio,
    ma come, io scrivo c…o e il blog mi censura e tu usi “c…..tone f…cio”?
    Naturalmente scrivo per dire che un linguaggio del genere è irrispettoso verso una persona, reazionario nella forma e nella sostanza. Noi (noi chi?) siamo per la libertà, ovviamente a maggior ragione quella sessuale. Niente linguaggi discriminatori, per favore.
    Michele Fumagallo

    caro michele, sono andato a controllare nei filtri del Blog; effettivamente le parole c……tone e f…cio non erano nel dizionario ‘filtrante’; le ho quindi aggiunte. a.v.

    michele fumagallo

    23 gennaio 2008 at 1:16 PM

  28. voi di comunitaprovvisoria AVETE UNA OCCASIONE D’ORO PER DIVENTARE IL FULCRO DELLE PROSSIME VICENDE KE ACCADRANNOA A DIFESA GRANDE

    Segendo l’esempio di Super BeppeGrillo
    Vi suggerisco di:

    1.prevedere uno spazio VIDEO da inserire su Youtube con interviste e reportage

    2.scrivere a BeppeGrillo ed invitarlo ad Ariano Irpino (se lo invitate VIENE!! se non lo si invita non va da nessuna parte. IO NON LO CONOSCO MA CREDO ke sia fattibile)

    3.kiedere a tutti gli IRPINI di esser SOLIDARI CON GLI ARIANESI e di presentarsi al presidio PER AIUTARE

    4.cerkiamo di portare 10.000 GIOVANI alla Difesa… in tal caso la CELERE NEANKE CI PROVA a tirar fuori il manganello…

    GLI ARIANESI hanno dato prova di civiltà.
    Lo “STATO” da prova di PUGNO DI FERRO.

    DeGennaro non ha neanke rivolto un appello alla popolazione PER SPIEGARE e per KIEDERE AIUTO.
    NESSUN politico locale o nazionale é VENUTO AD ARIANO irpino per KIEDERE AIUTO.

    La jervolino NON é venuta ad ARIANO con il cappello in mano e la testa bassa a kiedere AIUTATECI PER FAVORE, ABBIAMO SBAGLIATO e CI SCUSIAMO

    …. no no … niente di tutto questo….

    SI PRENDE UNA CARTA

    SI TRACCIA UNA LINEA

    SI PRENDE UNA CALCOLATRICE , somme, sottrazione

    VERDETTO FINALE!!!! a MEZZO MANGANELLO !!!!!

    !!!!! VERGOGNATEVI !!!! ci trattano come BESTIE !!!!!

    la CIVILTà e lo spirito di RESPONSABILITà vengono interpretati come DEBOLEZZA!!!

    ma cosa dobbiamo fare???

    PORTARE IN STRADA I PEGGIORI DELINQUENTI DELLA ZONA PER FARVI VEDERE KE LE MANI LE POSSIAMO MENARE ANKE NOI !!!!!

    VOGLIAMO DIALOGO!!!!

    ANKE LA FORMA é IMPORTANTE!!!!

    Ke venga quel fesso di ROMANO PRODI ad ariano irpino ed a savignano PER KIEDERCI AIUTO !!!! …. SI PORTASSE SOLDI APPRESSO IN UN VALIGIA PER ESSERE PIù CONVINCENTE !!!!

    SE CI DANNO SOLDI SUBITO, l’immondizia ce la leviamo di torno domani … SINDACI LADRI PERMETTENDO !!!

    grax

    grax

    23 gennaio 2008 at 1:25 PM

  29. caro grax,
    le tue maiuscole fanno capire che sei di Ariano e che sei inca….to nero
    noi comunitari siamo annichiliti (si scrive così ?), esausti, sfiancati, impotenti
    forse alcuni stanno solo riprendendo fiato,
    forse altri stanno cercando riparo e bellezza altrove.
    soffriamo e piangiamo sulle parole di antonio luongo (milano-cairano) che meritano la piena visibiità di un post; chiedo ad antonio romano di pubblicarlo domani in home-page.
    difesa grande : violenza peggiore non poteva esserci fatta.

    siamo con te grax, siamo con antonio romano, siamo con ariano

    inizia tu a mandarci video e interviste e testi e ci impegnamo a mettere tutto sul blog.
    grax cerca però di abbassare le maiuscole e di usare meno punti esclamativi.
    insomma fatti leggere da tutti e facci capire meglio _a.v.
    quanti anni hai ?

    comunitaprovvisoria

    23 gennaio 2008 at 2:20 PM

  30. IL “SOGNO” DELLA MUNNEZZA

    Matteo, come ogni giorno, prese il suo zainetto della scuola, se lo mise a tracolla, e si avviò lungo la strada che portava a scuola: il plesso delle medie poco lontano da casa sua. Lungo la strada passava sempre accanto ai contenitori dell’immondizia, che erano stati posizionati sotto un lampione. Negli ultimi tempi, però, per il fetore e per i tanti cumuli, evitava di passarci vicino; quella mattina, chissà perché, soprappensiero, il bimbo si attardò più del solito lungo il marciapiedi, pensando magari ai compiti che non aveva fatto o fatto male, ed a come poteva recuperare l’impreparazione. Giunto nei pressi dei puzzolenti contenitori, la sa attenzione fu attratta da un pianto leggero che proveniva da uno di essi. Dapprima impaurito, poi incuriosito, Matteo aguzzò prima l’orecchio, poi la vista attraverso la fessura che divideva il suo mondo dall’altro, incapace di giudicare quale dei due fosse migliore: in fondo al contenitore, tra rifiuti di ogni genere, un vecchio scarpone piangeva grosse lacrime, sostenuto da un bottiglione di vetro scuro ridotto in mille pezzi, mutande sdrucite, bucce di frutta ed avanzi di ogni genere.
    , piangeva lo scarpone
    .
    , sussurrò la mutanda E si trattenne dall’andare avanti.
    Matteo, prima sorpreso, poi attento ai discorsi dei rifiuti, alzò appena il coperchio e si presentò:
    disse .
    intervenne lo scarpone.
    ribadì Matteo, .
    risposero in coro i rifiuti .
    .
    rispose il bottiglione .
    .
    chiesero i rifiuti .
    rispose Matteo, .
    Proprio in quel momento arrivò il camion per la raccolta dei rifiuti. Un operaio sentì appena quei farneticanti discorsi, prese il bimbo per un orecchio e lo portò lontano. Poi gli disse:
    Matteo, impaurito, non disse nulla ne al professore né a casa, impaurito, stette a letto con la febbre per una buona settimana. Solo nel delirio, sussurrò, tra parole incomprensibili e non, che l’addetto alla mutezza lo aveva minacciato. I genitori, che conoscevano bene i signori EKO-MAFIA, fecero finta di non avere sentito nulla. E tutto continuò come prima, peggio di prima, anche quando Napoli fu invasa dalla munnezza che arrivava al secondo piano dei palazzi, anche quando la puzza ed i topi seppellirono gli abitanti delle strade, e chiusero le scuole, anche dopo tutto questo, perché nessuno disse mai che Matteo era stato minacciata dal signor EKO e dalla signora MAFIA, tutti ignobilmente a lamentarsi, ma nessuno a protestare, a dire una sola parola in sostegno di essi stessi.
    E tutto continuò come prima e peggio di prima
    Domenico Cambria

    domenico cambria

    23 gennaio 2008 at 6:59 PM

  31. aggiornamenti da ariano
    Ieri sera si è riunto in seduta straordinaria il consiglio comunale di Ariano, da oggi in seduta permanente, dove ogni gruppo politico ha manifestato il proprio dissenso verso le Autorità tutte per la riapertura della discarica di Difesa Gradne, chiusa due anni fa con decreto del Presidente della Repubblica. Per protesta, il senatore Luigi Franza si è dimesso da consigliere comunale. Oggi era previsto l’arrivo ad Ariano del presidente della provincia De Simone, che doveva essere ricevuta anche dal vescovo D’Alise, ma il suo arrivo è stato disatteso, probabilmente avvisata per la manifestazione di protesta organizzata dalle associazioni ambientalistiche. Domenico Cambria

    domenico cambria

    23 gennaio 2008 at 7:00 PM

  32. Alla C.p. che mi sollecita,

    parlo da concittadina irpina e da cittadina del mondo.
    L’ evoluzione del problema rifiuti a Napoli e il superamento giuridico di una legge dello stato , per lo più recente, da parte di un commissario dello stesso stato, con la s minuscola, mi dà nausea evoltastomaco, tanto quanto la condotta irresponsabile dei napoletani e il vittimismo dilagante.

    Sono solidale cob gli arianesi, ringrazio Grax per le proposte pratike e il prof Ortolani per lil suo intervento tecnico, geograficamente e geologicamente mirato.

    Come medico globale non sono allarmata : il mio rapporto con la malattia , la malattia grave e la paura della morte o delle possibili cause di morte passa attraverso una storia personale che mi fa pensare alla morte e al morire come “sorella morte “e al mio respiro con la consapevolezza che può essere l’ ultimo.

    Dico questo per cercare di esprimervi che ognuno di noi può essere responsabile soprattutto delle proprie azioni , ma anche delle proprie reazioni a quello che gli arriva dall’ esterno, dal cosiddetto mondo de fora.

    Personalmente , sento il bisogno di alleggerire la tensione emotiva che si aggira nella c.p. e sul blog….altrettanto perniciosa ed iper-tensiva :sono alcuni giorni che conbatto con pressione e cefalea, mentre vi leggo .
    Per me NON è sano, tanto quanto la monnezza stessa.
    Di conseguenza ho bisogno di :
    1) silenzio , dopo l’ abbuffata di parole;
    2) spazio , ovvero aria , ovvero ossigeno fra le righe… scegliete la parola che sentite più consona .Voglio dire : per favore , arieggiate graficamente i vostri commenti e siate più concisi, perchè questo potrebbe facilitare la lettura .
    3)responsabilità personale , sempre, in primis.
    4)una risposta semplice a due domande : a casa vostra, chi si occupa di mettere in pratica la raccolta differenziata ? chi ne parla con i propri figli e ne verifica quotidianamente il comportamento , sia a livello dei consumi che dei rifiuti ?

    Mi viene un dubbio vetero-femminista : la raccolta differenziata , al SUD come al NORD la fanno le donne, ma non hanno il tempo per parlarne!

    Sono solidale con gli arianesi, globale e glocale.
    Saluti Teresa Cella -Fi

    HERA-Klescampania

    23 gennaio 2008 at 8:19 PM

  33. mercoledì 23 gennaio 2008 21.45 da irpinianews
    Ariano Irpino – Il consiglio comunale è riunito in seduta permanente
    e gli organi consiliari sono pronti a compiere gli atti immediati nel
    caso in cui dovesse diventare imminente l’arrivo dei rifiuti a Difesa
    Grande: un’attesa snervante che ricadrà innanzitutto sugli abitanti
    della contrada più famosa d’Italia per aver ricevuto uno degli
    sversatoi più vasti d’Europa. Tutti sanno che gli autocompattatori
    non arriveranno nelle prossime ore, perché occorre mettere
    nuovamente in moto l’impianto e verificare la tenuta dell’ordine
    pubblico, ma il timore che l’area possa essere blindata, come già
    accaduto in altre occasioni, mette comunque l’angoscia addosso
    alla gente, spaventata da quella che viene vissuta come una
    forzatura contro la quale sarà difficile combattere. Le istituzioni
    tenteranno di bloccare i provvedimenti emessi in questi giorni, a
    cominciare dall’ordinanza firmata da Romano Prodi lo scorso 18
    gennaio, minandoli sotto l’aspetto della legittimità, ma questo non
    servirà a fermare i camion pieni di rifiuti, che praticamente già scaldano i motori per giungere quanto prima a Difesa
    Grande e non servirà per fermare chi avverte esasperazione verso un incubo che non finisce più. Per il fine settimana
    dovrebbe tenersi anche il consiglio comunale aperto ai parlamentari affinché la situazione sia portata a conoscenza
    del parlamento. L’avvocato Giovanni La Vita, portavoce delle associazioni ambientaliste, ricorda di aver commentato
    il precedente episodio, che portò alla riapertura concordata della discarica per venti giorni nell’estate del 2007, come
    una vittoria di Pirro, cioè di un inutile e debole contentino fatto ad Ariano Irpino in cambio di nulla e adesso invita a
    riflettere per evitare di commettere altri errori. La sensazione è che al momento manchino assolutamente i presupposti
    per ipotizzare le barricate come avvenne nel 2004, quando una rivolta di popolo costrinse il governo a chiudere la
    discarica, sembra passare la linea della pacatezza, perché Ariano Irpino si sente forte della legge che ha chiuso
    definitivamente quel maledetto impianto di Difesa Grande e continua a sperare nel rispetto dei principi fondamentali
    dello stato di diritto, ma se tutto questo non dovesse bastare la reazione potrebbe essere non immaginabile e non più
    contenibile. Intanto la politica, le associazioni e i cittadini hanno vinto una prima battaglia di civiltà: essere uniti
    evitando le facili strumentalizzazioni che in passato non sempre hanno aiutato a far uscire la città dai momenti di
    difficoltà.

    comunitaprovvisoria

    23 gennaio 2008 at 10:13 PM

  34. Caro Angelo.

    Un pò di divagazioni.
    Sul linguaggio “filtrante” del blog, cioè se ho ben capito la censura preventiva su parole ritenute volgari, mi preme dirti di non essere d’accordo.
    La volgarità è un modo di essere non di dire. Spessissimo il linguaggio cosiddetto non volgare è uno dei più perbenisti che esistano al mondo.
    Perciò, secondo me, urge ripristinare il massimo di libertà sulle parole.

    Michele Fumagallo

    michele fumagallo

    23 gennaio 2008 at 10:50 PM

  35. a Teresa Cella

    complimenti per la voglia di semplicità nel tuo commento,
    ma la domanda da fare al punto 4, forse era più corretta: in casa vostra si fa la raccolta differenziata?????? e se magari si, appunto chi si occuppa di praticarla? Per quanto mi riguarda in casa mia la raccolta differenziata (QUI INVITEREI TUTTI A PRATICARLA) la si fà da quando è nata, come al solito sempre prima che al sud.
    Personalmente la regia è tutta mia, ma gli attori siamo: io, mia moglie, anche se all’inizio era un pò svogliata, e soprattutto i miei due figli, che si preoccupano di selezionarla, anche se qualche volta si distraggono.
    (L’ecologia è presente nel mio DNA, anche la mia attività e basata principalmente sul rispetto dell’ambiente in cui viviamo e non solo nella ragione sociale.
    Poi vorrei farti togliere il dubbio, non è vero che della “SCARSA” raccolta diffrenziata
    si occupano solo le donne, forse qualche anno fa, ma adesso le cose stanno cambiando.

    saluti, antonio luongo, Milano-Cairano.

    antonio luongo

    23 gennaio 2008 at 11:31 PM

  36. Caro Angelo, le parole che mi hai indirizzato a proposito della “munnezza” le ho sentite come “una staffilata” sulla schiena. Posso mai non condividere la rabbia che serpegga, furiosa, in tutta la comunità? Posso mai tacere lo scempio che si sta perpetrando per la nostra terra?
    Amo i campi, silenziosi e tristi, più della vita e puoi ben immaginare lo sgomento che mi assale quando leggo le varie proposte e quando non ascolto una sola voce (di quelle “elette” a tutela, che si elevi in loro difesa.

    Salvatore Salvatore

    24 gennaio 2008 at 12:17 am

  37. Ho trovato in rete questa petizione e l’ho sottoscritta…..anche se ho molti dubbi sulla sua reale realizzazione…comunque puo’ essere una manifestazione del nostro malessere….cosa ne pensate?

    http://www.petizioni.info/modules.php?name=News&file=article&sid=22&mode=thread&order=0&thold=0

    grazie a quanti vorranno rispondermi.

    giovane irpino

    24 gennaio 2008 at 12:45 PM

  38. Il commissario De Gennaro ha detto che devono stivare circa 1.000.000 di tonnellate di rifuiti e questo và fatto entro 10 giorni, altrimenti è emergenza dell’emergenza.

    Ho spesso immaginato quanti fossero un 1.000.000 di euro, o un milione di stelle , o un milione di abitanti ma non riesco ad immagginare (visivamente parlando) un milione di eco balle.

    C’è qualche matematico esperto, ingegnere , architetto , filosofo , pittore , artista che mi possa far comprendere quale spazio occupa un milione di monnezza.

    Perchè la comunita provvisoria non lancia un concorso nelle scuole per far disegnare in un certo contesto ambientale un milione di eco balle ?

    Del disegno o della ricostruzione possiamo farne un manifesto che propone all’attenzione l’obiettivo rifiuti zero.

    Della serie:

    questo è un milione di monnezza che devi smatire anche tu ..inutile che ti nascondi

    questo e rifiuto zero……….se anche tu collabori alla raccolta differenziata.

    diamoci da fare per favore prima che la monnezza ci sotterri tutti!

    Nanosecondo

    Enzo Maddaloni

    24 gennaio 2008 at 1:55 PM

  39. Carissimo Angelo,
    ho letto con attenzione la tua “preoccupatissima” email. Comprendo il tuo (vostro) stato d’animo e colgo tutta l’impotenza che anch’io ho provato alcuni anni fà quando ho fatto alcune importanti scelte di vita.

    Non so se già ti ho detto che quattro anni fà volevo fuggire dalla campania per tutti i motivi che ho scritto e puoi leggere sul sito girodivite.it. (basta cliccare qui sul mio nome e ti colleghi al sito dove c’è tuttoil mio viaggio di Gulliver.

    Mi chiedi se mi fà piacere che vi buttino i sacchetti della spazzatura nella vostra terra?

    Certamente, No!

    Mi sono sempre considerato cittadino del mondo. E considero la vostra terra anche la mia e non solo per questo ma anche perchè sto cercando di praticare un mio sogno…..Quindi la considero tutt’una al luogo dove vivo anch’io, anch’esso martoriato da fitofarmaci , concimi e pesticidi. Quando ero dirigente sindacale feci uno studio sul rapporto salute e ambiente proprio in rapporto all’uso dei fitofarmaci e concimi che si usano in agricoltura nella nostra provincia di Salerno (4,9Kg per ara di fitofarmaci e oltre 150 milioni di quintali di concimi) presentai il rapporto al forum agenda XXI secolo presso la provincia di Salerno, questa ricerca è stata inserita poco tempo fà da alcuni studenti nelle loro tesi di laurea.

    L’anno scorso mi trovavo ad Orvieto. Facevano una raccolta firma a difesa del loro territorio contro il fatto che noi della Campania portavamo i rifiuti li. Firmai anch’io. Mi chiesero il documento e si accorserso che ero cittadino della Campania. Mi guardarono un pò straniti ed io gli risposi: sono d’accordo con voi. Scherzando con loro aggiunsi: Non vi preoccupate pare che hanno risolto il problema. Hanno dotato tutte le famiglie di palloncini e bombole di elio. I sacchetti della spazzatura invece di buttarli dalla finestra li faremo volare. Si misero a ridere…..Certo è che ci potremmo provare… immaginati 10.000 sacchetti (vuoti) chiaramenti attaccati ai palloncini…per testimoniare una protesta.

    Sinceramente penso che (oggi) la soluzione del problema non può essere quella dell’arrocamento in un castello illudendosi che esso diventi magicamente inespugnabile.

    Maddaloni in arabo significa “roccia, fortezza” Vincenzo “vincitore” ho tutte le caratteristiche “genetiche”, come dice Michele, per essere salvarmi anche nella mia provincia. Poi sono un buon guerriero ma cerco di scegliere sempre io il mio campo di battaglia e non farmi condizionare dalle strategie dell’emergenza.

    Per questo mi sono sempre affidato a Paulo Cohelo che mi raccomandato di leggere il suo “Manuale del Guerriero della Luce”.

    Mi dici che è questione giuridica e non questione politica? Credo è già l’ho detto sia solo una questione di dignità e di civiltà. Io sono già morto da un pezzo. Lo stato è morto, Dio non so ma non si fa sentire e tu mi parli di costituzione e di leggi?

    Certo il rischio come ho già detto e che ci costringono a rincorrere il passato. Quasi a rimpiangere la prima repubblica. Come sempre ricorriamo le emergenze che questo “stato” ha prodotto facendoci convincere sempre più che l’unica soluzione possibile è solo il conflitto. Stamattina un collega in ospedale mi ha detto: Enzo tu ce l’hai la faccia del Duce perchè non sali sul balcone? Ed io ma tu sei matto? Io faccio il Clown.

    Ho maturato l’idea ormai da tempo che l’unica cosa possibile oggi per salvare il mondo e non solo la tua, la mia, la nostra terra, è l’amore gratuito.

    Cosa significa per me questa cosa: Testimoniare. Dare un esempio. Ti spiego meglio qual’è la mia (e spero diventi la nostra) strategia.

    In questi giorni mi sono visto, dopo l’assembela di Bisaccia per intenderci, con alcuni giovani amici ed amiche irpine. C’erano ALTI e bassi di tutte le misure, dell’ovest e dell’est,…. Di sotto e di sopra… tranquillizza l’indigeno del luogo Michele…. ci siamo scambiati qualche idea ….sull’idea… di realizzare una “Comunità P..er Sognatori Pratici” nella nostra terra irpina.

    IL 24 Febbraio organizzeremo un incontro dalle parti vostre (mi sento già comunitario irpinico, arianese, (non ariano) forse è per questo che a volte michele mi fà flumerare il cervello intracomunitario e non extra e per questo mi fà venire due bisaccia ……quando parla a grotta e minarda o a marda …credimi mi fà venire la depressione …arminica (nuova forma di depressione da homus politicus).

    Non credo nelle regioni e ne tanto nelle macro credo solo nel micro gobale, credo nel mondo e nelle comunità, nelle comunità provvisorie grandi e piccole… credo nel sogno di costruire una nuova comunità provvisoria fatta di uomini e donne …che uccido il loro passato, e attraverso i loro sogni costruiscono i loro presente.

    Lo so, certo, c’è un problema serissimo che tu poni: staccarsi da Napoli? Ma credi veramente che questa logica puoi sconfiggere la situazione che altra natura semplicemente isolandoti. Ho sempre creduto che “quando vivi su un isola devi farti amico il mare”. E, ti posso garantire che quando ho parlato a molti mie amici napoletani del progetto che vorrei realizzare mi hanno detto enzo veniamo anche da noi……solo che oggi abbiamo un problema teniamo i sacchetti che ci arrivano al primo piano del palazzo. De Gennaro diceva che deve sistemare 900.000 mila tonnellate di monnezza entro dieci giorni.

    Cosa significa questa cosa ? Che voglio far mettere i sacchetti nelle vostre discariche?

    Certamente NO! Mi sto solo ponendo in questo momento un’altro problema non proporre una soluzione sull’adesso; ma, una strategia per raggiungere la soluzione definitiva del problema domani, avendo coscienza che se mi faccio prendere dalla fregola dell’urgenza non risolvo nessun problema.

    Rifletti, sono quindici anni che in campania parliamo di emergenza rifiuti. Come posso illudermi io, oggi che ho 53 anni di salvare i miei (i nostri) figli cosi semplicemente dicendo no a tutto senza pormi il problema del domani …..e considerato che io sono già morto da un pezzo…..come faccio a rinascere in questo mare di merda?

    Nel frattempo? L’ho già detto. I Sindaci facessero il loro mestiere. Scrivessero ordinanze sanitarie sulla base del principio di tutela della salute..bloccando il transito dei tir di monnezza nei loro territori. Si proprio loro come massima autorità sanitaria cittadina. Si pongano ad esempio del recupero della dignità come primi cittadini del ruolo che rivestono. Ciò in linea ed a sostegno della definitiva approvazione della legge sulla provincializzazione.

    Ciò con il duplice obbiettivo: sollecitare l’approvazione in consiglio regionale della legge e costruire una diversa pressione istituzionale e politica per affrontare i veri nodi della questione.

    La regione ha messo a disposizione i soldi per una campagna anti munnezza. Bene come comunità provvisoria “candidiamoci” a fare noi una campagna di promozione “consumi e rifiuti zero”, in linea con le cose che anche tu hai detto. Per questo impegnamo Franco Arminio a rivendicare questa azione locale come Comunità Provvisoria. Perchè non ci fidiamo degli spot pubblicitari.

    Si costruisca un’azione di riflessione in tutti i luoghi sociali ……nelle scuole …sui posti di lavoro…..senza politici e giornalisti…..ma solo con le persone….in particolare cerchiamo di parlare ai giovani…..ed hai vecchi chiediamo di fargli insegnare i cicli naturali della terra.

    Inoltre, avviamo una seria riflessione sui nostri bisogni di consumo partendo proprio dalla tradizione contadina. Il riciclo naturale della natura e dei rifiuti. Apriamo nella sostanza una vera e provvisoria battaglia d’amore per raggiungere al più presto “rifiuti quota zero”.

    Sinceramente l’appuntamento dell’uccisione del maiale per il 9 febbraio mi raccaapriccia un pò, però… potrebbe essere l’appuntamento di riflessione proprio sulla capacità contadina di un tempo di non buttare nulla.

    Per questo non sono d’accordo ne alle discariche abusive ne a quelle legali. Tanto se visto come le hanno fatte funzionare e chi si è arricchito finora.

    SI! (invece) Alle coltivazione biologiche ai controlli ferrei. Coltivazioni che si rapproprino dei cicli naturali della natura ormai stravolti. Lo sai che alle Bufale pare che ci hanno fatto fumare gli spinelli per mangiarsi una zoza di fieno …costretti a trattare la merda anche come rifiuto tossico e nocivo?

    Sono dichiaratamente contrario (non da adesso, ma da quando alcuni anni fà costituimmo a Salerno il “Coordinamento Salute è (verbo non congiunzione) Ambiente di Salerno”…..

    Caro Angelo, Dio è morto, Lo stato è morto. Per fortuna che Mastella si è dimesso. Non piove ….Governo Ladro…..perchè manca pure l’acqua. Io pure sono morto e spero adesso solo di rinascere e per questo grido ancora: voglio più vita padre!

    Nanosecondo

    Post scrittum……..sul blog

    Dal 26 gennaio al 7 febbraio sono in giro un pò con la mia moto del tempo. Gilda, mia moglie, si è fissata che vuole scoprire il segreto della sfinge. Ste donne valle a capire….Faremo un giro di strombazzamenti per diversi mondi; io alla ricerca dell’arca perduta e del santo graal e Gilda… del segreto della sfinge. Non Ti preoccupare tanto torno da dove Ti ho lasciato adesso. Chi sà che non troviamo anche la soluzione di tutti i nostri problemi. Approposito; sai, girando per i castelli ed i borghi dell’alta e bassa irpinia ho incontrato una Principessa. Si chiama Naiza è di origine Rom. Lo sapevi che il Popolo Rom discende da una delle stirpe dei Faraoni? Chi sà! Lei mi ha detto che è una principessa ..io sospetto che è una Dea, poi ti spego meglio perchè….. Chi sà che non incontri qualche sua lontana antenata anche nel viaggio che farò con Gilda…. Ti tengo informato…. Vi porto una bella cosa….. Vi voglio un sacco (non di plastica) di bene.

    Enzo Maddaloni

    24 gennaio 2008 at 7:02 PM

  40. ..ops …dimenticavo……si mi dici ma hai fatto un sacco di chiacchere ma con il milione di tonnettale di monnezza dove la mettiamo.

    io azzarderei una proposta……..che geologicamente ed ambientalmente parlando mi sembra la più idonea ed è quella che taglia la testa al toro….

    NEL CRATERE DEL VESUVIO!

    (ma perchè nessuno ci ha pensato prima … così possiamo risparmiare anche di costruire gli inceneritori ….se scoppia scoppia….perchè non ci facciamo confortare dal nostro esperto ortolano ?)

    Nanosecondo

    Enzo Maddaloni

    24 gennaio 2008 at 7:19 PM

  41. Caro Giovane Irpino (ma perchè non scrivi il tuo nome?),

    ho letto la petizione che tu hai firmato sulla costituzione di una nuova regione Avellino, Sannio e parte della provincia interna di Salerno.
    Fosse stato trent’anni fa, un progetto del genere lo avrei firmato anch’io magari con qualche modifica. Oggi no, oggi quel progetto è sbagliato perchè fuorviante. Temo che non serva neanche all’unica cosa per cui potrebbe essere utile: una piccola provocazione per smuovere le acque e per esprimere il disagio di una parte del territorio italiano.
    Perchè dico che è fuorviante? Perchè oggi è in discussione ben altro, per quanto mi riguarda, dalla costituzione di una nuova regione. La battaglia da fare è esattamente opposta: come liquidare le regioni, istituzioni assolutamente devastanti e fuori dalla storia in un’epoca in cui i vecchi stati nazionali (per esempio l’Italia nella realtà geografica che ci interessa cioè l’Europa) devono cedere (e siamo maledettamente in ritardo, da qui gran parte della crisi che viviamo) i loro poteri al nuovo stato in costruzione (l’Unione Europea). Questo è il problema oggi nella nostra cara e vecchia Europa. Ed è un problema acutizzato da tempo dalla globalizzazione. Praticamente tutte le vecchie istituzioni degli stati nazionali sono in declino e questo è maggiormente sentito in Italia che ha contraddizioni non risolte e che si trascinano (mettiamo la questione Nord-Sud, ma anche altre). Per semplificare, la Regione, che è un’istituzione intermedia tra lo Stato Centrale e l’autonomia locale del Comune (per me va eliminato ogni altro intralcio istituzionale), ha una funzione fondamentale perchè è impensabile e astratto che ci possa essere un rapporto secco e diretto tra Comune e Stato. Soltanto che oggi la Regione vera è l’Italia, punto intermedio tra la Unione Europea (che se non ha i poteri dei vecchi stati nazionali semplicemente è una cosa ridicola e persino pericolosa come tutto ciò che non è nè carne nè pesce) e i Municipi. Naturalmente tutte le istituzioni devono essere riformate. Non possono esistere Comuni che non abbiano almeno 80/100 mila abitanti perchè non è possibile avere una programmazione vera e all’altezza dei bisogni di una società moderna e in continua mobilità.
    Per semplificare, ne ho già accennato altre volte, la sintesi è questa: Municipio con un accorpamento dei piccoli comuni (e statuti adatti che preservino la storia dei paesi) nella gran parte dell’Italia e un decentramento nelle poche grandi città italiane (nell’esempio più o meno dei municipi della città di Roma); Regione, cioé l’Italia che perde in parte i poteri del vecchio stato nazionale; Unione Europea che acquista i poteri dei vecchi stati nazionali.

    Naturalmente questa battaglia richiede intelligenza e tattica adatta. Per esempio, oggi è uitle farsi persino scudo delle vecchie istituzioni come le Province, pur di battere quella davvero distruttiva che è la Regione. I danni, del resto, si cominciano a vedere in tutta Italia, non solo nella regione Campania. E non mi riferisco soltanto alle spese mastodontiche per mantenere la casta, che è tuttavia problema fondamentale oggi in Italia, ma alla disgregazione dell’unità dell’Italia favorita proprio dal grimaldello regionale, non a caso molto amato dalla Lega.

    Perciò io, caro giovane irpino, spenderei le mie energie per questa battaglia che contiene il futuro dentro di sè (ne possiamo discutere ovviamente). L’altra, di cui tu ti sei occupato con la firma della petizione della nuova regione, guarda al passato ed è quindi, come tutto ciò che è vecchio, squisitamente “reazionaria”.

    Cordialmente
    Michele Fumagallo

    michele fumagallo

    24 gennaio 2008 at 10:55 PM

  42. qualke punto per fare IMMAGINE VISIVA

    un MEGA TIR CON RIMORKI TRASPORTA 50Tonnellate

    ergo trattasi di 20.000 TIR CON RIMORKIO …

    NON STO SKERZANDO…. é PAZZESCO MA VERO!!

    dovete capire ke trattasi di rifiuti accumultati da QUEI DISGRAZIATI ed INCIVILI di NAPASTRI negli ultimi dieci anni.

    Napoli produce circa 800 tonnellate di rifiuti AL GIORNO!!

    ergo 1.000.000 tonnellate corrispondonono a circa 4 anni …

    IL PROBLEMA NON SONO I RIFIUTI URBANI… quelli non penso inquinino granké

    IL VERO PROBLEMA sono i rifiuti INDUSTRIALI ed OSPEDALIERI ke sono NASCOSTI nelle ecoballe.

    a viterbo dopo aver ricevuto balle pronte per l’inceneritore, prima di incenerire, hanno estratto delle carote per caratterizzare il “prodotto” e regolare l’inceneritore in temperatura … EBBENE HANNO TROVATO RADIAZIONI !!!

    risultato ???

    MARKA DA BOLLO E SPEDIZIONE AL MITTENTE !!!!

    A TUTTI GLI IRPINI !!!

    TIRATE FUORI LE PALLE ED IL CUORE E VENITE TUTTI AD ARIANO IRPINO AD AIUTARCI !!!!

    AIUTATECI !!!

    SIATE SOLIDALI PORCA EVA !!!!

    grax

    25 gennaio 2008 at 9:59 am

  43. Rifiuti: commissariato lavora per individuare discarica in Irpinia
    Mercoledi 23 Gennaio 2008

    NAPOLI – Sono cominciati alle 14,00 di oggi gli interventi di valutazione per l´individuazione del sito definitivo dove sara´ allestita la discarica della Provincia di Avellino, nel territorio di Savignano Irpino.

    Lo rende noto il Commissariato per l´emergenza rifiuti. Gli interventi di individuazione sono partiti i seguito al completamento delle riunioni tecniche, avviate gia´ da ieri sera e terminate alle 12,00 di oggi, attraverso l´attivazione di un tavolo congiunto dei tecnici dell´Unita´ di crisi del commissariato straordinario per l´emergenza rifiuti e di quelli della Provincia di Avellino (Ing. Sirignano, Presidente del COSMARI 2 ed Arch.

    Spagnuolo, Presidente del COSMARI 1). Il Commissariato rende noto che a Savignano Irpino (uno dei Comuni individuati dal decreto legge dell´estate scorsa) sono impegnati l´ingegner Marco Giangrasso, Dirigente del Ministero dell´Ambiente e responsabile dell´individuazione dei siti nell´ambito dell´unita´ di crisi, e l´ingegner Gianni De Mastro, Vice direttore Generale della societa´ HERA e consulente del Commissario Straordinario.

    metropolis web

    25 gennaio 2008 at 11:13 am

  44. Rifiuti. Proteste a Montesarchio e Flumeri
    redazione – 24.01.08, 12:24 pm

    Per protestare contro la riattivazione della discarica ‘Tre Ponti’ di Montesarchio, nel Sannio, manifestanti hanno bloccato questa mattina la strada statale Appia e la linea ferroviaria Napoli-Benevento via Valle Caudina. A manifestare sono comitati civici. Quello di ‘Tre Ponti’ e’ uno dei siti di sversamento di rifiuti individuato dal piano per la fuoriuscita dall’emergenza del commissario Gianni De Gennaro; la discarica e’ gia’ stata utilizzata per 400mila tonnellate di frazione organizza stabilizzata e sovvalli dall’ex commissario Corrado Catenacci – ora indagato nell’ambito di una inchiesta che riguarda proprio la gestione dello sversatoio – e chiusa nel novembre 2005 con l’accordo di non utilizzarla ancora e di bonificarla. Ora dovrebbe ospitare 21mila tonnellate di ‘tal quale’. Sul sito ufficiale del Comune, un sondaggio mostra che l’80,4% della popolazione ritiene che “bisogna impedirne l’apertura”, solo il 13% che “e’ un male inevitabile” data la situazione e il 6,5% che la riapertura va fatta “con precise garanzie”, ma i votanti sono appena 46.

    ottopagine

    25 gennaio 2008 at 11:16 am

  45. giovedì 24 gennaio 2008
    Flumeri – Sta tornando la calma a Flumeri nel sito scelto per lo
    stoccaggio delle ecoballe. In mattinata i lavoratori avevano
    manifestato perché ritenevano quel sito non idoneo, ma le attività di
    mediazione messe in campo dalla Provincia e del Cosmari Av2
    hanno favorito il rientro della contestazione. In Provincia si è svolto
    un vertice, al quale ha partecipato anche il livello sindacale,
    interessato alla tutela delle legittime esigenze dei lavoratori
    impegnati a Flumeri. Il sito dell’Ufita è fondamentale nell’ambito
    della strategia di rientro dall’emergenza, perché consente di
    liberare il cdr di Pianodardine con la conseguente nuova partenza
    del sistema di raccolta e di trattamento dei rifiuti. In queste ore
    Vincenzo Sirignano, sindaco di Mirabella Eclano e presidente del
    Cosmari Av2 sta lavorando, insieme con la Provincia e gli altri enti
    interessati, per favorire l’applicazione del piano straordinario messo
    in campo da Gianni De Gennaro in sintonia con le iniziative
    approvate dal consiglio provinciale. Ad Ariano Irpino resta alta la tensione, la politica si è schierata contro la riapertura
    della discarica e non sembra molto preoccupata per l’avvenuta pubblicazione dell’ordinanza di Romano Prodi e della
    successiva requisizione del sito di Difesa Grande, ma guarda con attenzione verso la ipotizzata crisi di governo, che
    potrebbe complicare le cose. Nessuno ha voglia di intervenire in questo momento, riservandosi di farlo in serata, al
    termine del voto di fiducia al governo Prodi. Da Ariano Irpino si fa notare che in caso di sconfitta gli impegni
    assunti dal governo e dal commissario De Gennaro sarebbero molto meno credibili e questo creerebbe una
    ulteriore complicazione nei rapporti tra istituzioni. Sconcerto, infine, per la sostituzione nella gestione
    dell’impianto di Difesa Grande, che passa dall’Asidev al Consorzio di bacino Napoli3, attualmente
    commissariato

    irpinianews

    25 gennaio 2008 at 11:19 am

  46. giovedì 24 gennaio 2008
    Ariano Irpino – Il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in
    Campania, Gianni De Gennaro ribadisce: a Difesa Grande
    andranno soltanto i rifiuti prodotti in provincia di Avellino.
    L’impegno è giunto nel corso dell’incontro con la stampa voluto da
    De Gennaro proprio per chiarire i termini del piano, che potrà essere
    applicato solo grazie alla collaborazione di tutti. Intanto questa sera i
    tecnici dell’esercito sono giunti nella discarica di Ariano Irpino senza
    incontrare ostacoli. De Gennaro ha spiegato che il sacrificio dovrà
    essere affrontato nell’ottica dell’uscita dalla emergenza e si è detto
    fiducioso nel risultato. Le attività di sversamento potrebbero
    riprendere già nelle prossime ore. Ma ad Ariano Irpino sale la
    tensione: domani sera riunione allargata in comune per definire le
    tappe della protesta.

    irpinianews

    25 gennaio 2008 at 11:20 am

  47. ECCO LA SECONDA BUGIA !!!

    alla difesa grande “solo” i rifiuti di Avellino ….

    si certamente!!!

    SI COMINCIA CON I RIFIUTI DI AVELLINO E POI…. STABILIZZATO IL CANALE e SPACCATA LA POPOLAZIONE SI SCARIKA TUTTO IL LETAME NAPOLETANO !!!

    ARIANO SI PRENDE TUTTA LA RISERVA !!!!

    ma ki si fida??? la fiducia é morta !!!

    é INOLTRE VERGOGNOSO KE CASINI a PortaAPorta KIEDE APERTAMENTE AI “SUOI” della UDC di Ariano Irpino di AIUTARE DE GENNARO !!!

    ma ki sono questi suoi a cui si riferiva?? MA LUI KI é IL DITTATORE DI PARTITO?? KE DIRITTO HA DI IMPORRE LA SUA LINEA!!!!

    Personalemente SOSPETTO (e posso sbagliare) ke il sindaco ……………… abbia TESSUTO patti con la politica romana secondo i quali accendando l’accordo CI SAREBBE STATA PER LUI UNA POLTRONA DA DEPUTATO/SENATORE a fine mandato comunale ed … in tempi non sospetti

    SONO MALIGNO E NON HO PROVE …. MA TANT’é!! STAREMO A VEDERE!!

    sti polici terroni sono capaci di vendersi le madri a fette pur di dissetare la loro BRAMA e LIBIDO di potere ….

    la sua lettera sul portale del comune é RIDICOLA e sa di vuoto pro-forma …. essa é indirizzata alla popolazione e non al bisnonno di questa italietta sfigata … quel grande ladrone ……….

    ARIANESI NON VI FIDATE DI NESSUNO …………… moderato da c.p.

    grax

    25 gennaio 2008 at 12:25 PM

  48. RIBADISCO LA MIA LINEA PERSONALE:

    1. opzione. CERKIAMO 10.000 UOMINI da porre sul terreno ed é VINTA!!! MANCO SE CALANO I MARINES DA CAMP-D’ARBY si riuscirà a smuovere tutti sti irpini ke saranno pure bravi e buoni MA MEGLIO NON FARLI INKZ-are !!! conosco la razza!!!

    2. opzione. La gente perde fiducia e si RASSEGNA. In tal caso TANTO VALE BATTER CASSA!!! per il pattume hanno speso 2 MILIARDI di EUR in 3 anni … per risolvere un emerito KZ-o!!! allora KIEDIAMO una pigione per AFFIARE IL SUOLO durante max 5anni (il tempo di fare un termo-min-kia) diciamo 2 mila euro la tonnellata …. IN TOTALE SI PUO ARRIVARE FACILMENTE A ***** 400 MILIONI DI EURO per il comune di ariano e savignano **** DA VERSARE IN ANTICIPO DIRETTAMENTE SUL CONTO COMUNALE BLOCCATO !!!

    FIDARSI MAI MAI MAI MAI

    grax

    25 gennaio 2008 at 12:32 PM

  49. In riferimento a quanto affermato in varie trasmissioni televisive e su vari quotidiani dal prof. Giovanni de’ Medici, riguardo i siti di stoccaggio dei rifiuti quali Vallesaccarda, Vallata, Lacedonia, Bisaccia ed Andretta, si precisa che lo stesso ha agito autonomamente in quanto non ha ricevuto incarico professionale da alcuna istituzione: Regione, Provincia, Comune, Commissariato, etc. Lo stesso ha indicato, su tutta la Regione Campania, solo quattro siti che ricadono esclusivamente nell’Alta Baronia e nell’Alta Irpinia, dove sono presenti, a suo dire, situazioni territoriali ideali per poter creare mega- discariche.
    Lo stesso ha fornito una visione discriminatoria di queste aree definendole marginali, arretrate, senza alcun valore agrario e prive di popolazione. Tale visione oltremodo offensiva per l’Irpinia e soprattutto per la popolazione ivi residente è maturata nell’Assise di Marigliano che fa capo all’avvocato Marotta.
    Il Formicoso è un territorio dove sono presenti tante aziende agricole e zootecniche che forniscono prodotti di qualità, specialmente in campo, caseario famosi a livello nazionale. Quasi tutte queste aziende hanno usufruito di finanziamenti con fondi europei e quanto pensato dal professore in questione, se preso in considerazione, sarebbe una sciagura per l’economia del territorio.
    Sempre il prof. De Medici ha affermato che il sito in questione (il Formicoso) è già interessato dagli impianti eolici e pertanto la creazione di una mega-discarica non avrebbe comportato alcun problema al territorio.
    Quindi si ha da parte di questo signore una visione di asservimento dal punto di vista ambientale, energetico e dei rifiuti dei territori irpini alle necessità di Napoli e delle aree costiere.
    Stranamente qualche “buontempone” non ha ancora pensato ad una deportazione della popolazione di quelle zone pensando così di creare una sorta di lago d’Aral campano e prevedendo oltre agli impianti eolici, e a qualche megadiscarica anche un bel inceneritore.
    La città di Napoli e la fascia costiera già beneficiano dell’acqua irpinia per far fronte al proprio fabbisogno idrico e quindi si cerca di continuare in questa politica di colonialismo territoriale.
    Inoltre le disposizioni normative regionali hanno, nel campo dell’eolico, preservato totalmente le fasce costiere da questa impiantistica in quanto ne avrebbe deturpato il paesaggio mentre in Irpinia vi è stata una palificazione eolica selvaggia che la porta a produrre il 30% dell’energia del vento in Italia.
    Per quanto riguarda i rifiuti bisogna agire nell’ottica della provincializzazione e quindi ogni provincia deve risolvere la questione autonomamente implementando la raccolta differenziata spinta che deve essere imposta ai cittadini in maniera rapida e combattendo nel contempo le infiltrazioni criminali in questo settore.
    Ovviamente gli intellettuali borghesi dell’Assise di Marigliano dovrebbero insegnare ai cittadini napoletani come si fa la raccolta differenziata e chiedere ai politici ed agli amministratori del mancato “Rinascimento napoletano” di farsi da parte perché l’emergenza rifiuti ha portato all’implosione di un ceto politico ormai usurato.
    Non bisogna dimenticare che l’Irpinia ha già dato e tanto per fronteggiare il problema rifiuti, infatti la discarica di Difesa Grande di Ariano Irpino per anni è stato lo sversatoio regionale, dove Napoli e zone limitrofe venivano a scaricare i propri rifiuti.
    La Provincia di Avellino sta operando nell’ottica del raggiungimento dell’autonomia provinciale nel campo dei rifiuti ed in tal senso il Consiglio Provinciale ha deliberato. Il territorio provinciale è aperto a forme di solidarietà con altri territori (vedi il CdR di Pianodardine) ma respinge fortemente imposizioni illogiche ed offensive da parte di chi non ha fatto niente e non fa niente per alleggerire la problematica dei rifiuti. Le istituzioni napoletane ed i napoletani stessi devono capire che per uscire dalla crisi rifiuti devono operare una revisione dei propri comportamenti e delle proprie abitudini in questo campo facendo partire –soprattutto- il sistema della raccolta differenziata.
    La zona costiera della Campania non può risolvere il problema pensando di portare la propria spazzatura nella terra dei “cafoni irpini” e facendo così diventare le terre d’Irpinia sempre più “terre dell’osso”.

    Avellino, lì 18 gennaio 2008
    Erminio D’Addesa

    Tel. Fax.: 0825 792432 –
    Tel.: 0825 790274 – 0827 91245
    Cell. : 320 4399701

    erminio d'addesa

    25 gennaio 2008 at 2:01 PM

  50. bah….. se le pale eolike sono un elemento ke porta a favorire la creazione di mega discarike …. TIRIAMO PER TERRE QUESTE ODIOSE PALE EOLIKE.

    Vogliamo CAPIRE ke i posti più SONO DESERTI più SONO BELLI, più DEVONO ESSERE VALORIZZATI???

    a napoli al contrario … ke é KIAVICA a CIELO APERTO OVE NEANKE LE ZOCCOLE RIESCONO A STARE PER LA SPORCIZIA… esistono aeree industriali DISMESSE…

    VISTO ke gli inceneritori arrivano presto A CASA LORO.

    perké NON SI RIEMPIONO CASTEL DELL’OVO CON LA ***LORO*** IMMONDIZIA??? perké NON fanno una discarica a ISKIA???

    ma perké? ki dice ke ISKIA sia più bella delle colline dell’alta irpina??

    GLI ARIANESI ACCETTEREBBERO di discutere del problema immondizia a livello PROVINCIA DI AVELLINO, anzi PICCOLI COMUNI IRPINI E BASTA!!!

    I NAPOLETANI, il popolo dei furbi, se la sbrigano DA SOLI !!!

    Bassolino e la Jervolino si sono scusati ed hanno detto ke non sono la causa del problema… ed i napoletani cosa hanno fatto??? NULLA NULLA NULLA !!!

    ALLORA PORTATE PAZIENZA E TENETEVI LE ZOCCOLE DENTRO CASA (tanto siete abituati a vivere come/con le bestie) … tra 3 anni arriva l’inceneritore e … vi ci buttate dentro!!

    grax

    25 gennaio 2008 at 4:28 PM

  51. Ariano – Alta tensione per Difesa Grande. Stasera riunione in Comune

    Ariano Irpino – Sale la tensione in città per l’imminente riapertura
    della discarica di Difesa Grande. Non convincono le dichiarazioni
    rese dal commissario Gianni De Gennaro ed il tono dell’ordinanza
    sottoscritta da Romano Prodi, perché non si fa riferimento ai
    quantitativi ed alla qualità di rifiuti che dovranno essere smaltiti a
    Difesa Grande. Circostanza che incrocia la sostituzione, nella
    gestione dell’impianto, dell’Asidev con il consorzio di bacino
    Napoli3 : la scelta alimenta il sospetto che l’operazione sia guidata
    direttamente da Napoli, scavalcando i livelli provinciali e locali.
    Questa mattina i rappresentanti di Napoli3 hanno preso possesso
    dell’area, già occupata da ieri sera dai tecnici dell’esercito.
    Insomma, ad Ariano Irpino l’affidamento al Cosmari Av2
    avrebbe rappresentato una garanzia perché sarebbe stato più
    agevole verificare che a Difesa Grande non giungessero rifiuti
    da fuori provincia. Inoltre, con quella iniziativa si è voluto premiare
    un consorzio che non ha avviato la raccolta differenziata e che è stato commissariato, contro il Cosmari Av2 che è tra i
    più efficienti d’Italia. Dopo quanto accaduto negli anni trascorsi l’opinione pubblica non crede più a nessuno e, del
    resto, De Gennaro in conferenza stampa non ha assunto alcun impegno preciso, fatto salvo il termine del 30 aprile
    entro il quale la discarica dovrebbe essere chiusa ancora una volta, ma la mancanza di idee chiare sul siti alternativi a
    Difesa Grande rappresenta un’altra fonte di dubbio. Questi temi saranno affrontati durante l’incontro in programma
    questa sera al Comune di Ariano Irpino. Dovrebbero essere presenti le associazioni e i parlamentari irpini, pronti a
    portare il caso alla cognizione del parlamento.

    irpinianews

    25 gennaio 2008 at 5:31 PM

  52. rispondo alla domanda posta in uno dei commenti da enzo maddaloni (in partenza per l’Egitto)

    Ho calcolato l’ingombro di 1.000.000 di tonnellate di rifiuti che, secondo il Commissariato, sono in questo momento da smaltire
    Posto 1 tonnellata = 0,75 mc. di ecoballa
    Occorrono 500 ml. x 300 ml. x 10 ml. di altezza

    Pari a 25 campi sportivi con altezza di ecoballe pari a 10 ml (pari a un palazzo di tre piani)
    GUARDACASO la stessa dimensione dell’attuale discarica di DIFESA GRANDE
    Quindi il raddoppio della stessa

    Buon viaggio caro Enzo e quando vedrai le piramidi sappi che quella di Cheope (230 lato di base x 146 di altezza) come volumetria equivale alla attuale monnezza di Difesa Grande più quella che bisogna smaltire in Campania (Napoli).
    Insomma passato e futuro ad Ariano.

    Quanto alla tua idea del Vesuvio, ho verificato: il diametro del cono è 500 ml, la profondità 230 ml; il volume di questo cono rovescio è pari a 15.000.000 mc. Mettendovi tutto quello che attualmente è a terra, per riempirlo basterebbero altri 4 anni. La Campania produce 3.500.000 di tonnellate di rifiuti all’anno.

    Conclusione:
    per far fronte alle necessità di una popolazione che ricicla pochissimo ma mangia moltissimo, ci vorrebbe un nuovo Vesuvio ogni 5 anni.
    Parlo del Vesuvio ‘vero’ non di quello ‘buono’ fatto a Nola da Renzo Piano.
    .

    comunitaprovvisoria

    25 gennaio 2008 at 9:21 PM

  53. ARIANO HA DETTO: LA MUNNEZZA NON PASSERA’

    Ieri sera si è tenuto ad Ariano un consiglio straordinario.
    A moderare l’incontro il nostro carissimo amico (comunitario) Antonio Romano, che ha introdotto il dibattito.
    Le associazioni ambientalistiche hanno chiesto le dimissioni del sindaco e dell’intero consiglio comunale.
    Il sindaco ha risposto di no e che sarà in piazza con la popolazione e la fascia tricolore. Gli abitanti di Difesa Grande, presenti hanno strappato i certificati elettorali.

    Domenico Cambria

    comunitaprovvisoria

    26 gennaio 2008 at 1:18 PM

  54. cliccate sul link seguente per accedere al VIDEO delle IENE negli uffici di Napoli
    https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2008/01/26/337/

    comunitaprovvisoria

    26 gennaio 2008 at 2:20 PM

  55. «ERRORE» – Gambacorta attacca De Gennaro: «Ha commesso un grave errore strategico, adottando la linea dell’irragionevolezza e continuando a non voler ascoltare chi potrebbe aiutarlo ad uscire dall’impasse in cui si sta cacciando a Tre Ponti, l’altra discarica da riaprire a Montesarchio, in provincia di Benevento, e a Difesa Grande». Gambacorta rilancia il «suo» piano alternativo, sinora bocciato da De Gennaro, che prevede la continuità operativa del Cdr di Pianodardine e l’allestimento di una discarica sul territorio irpino diversa da Difesa Grande, con l’offerta da parte di Ariano Irpino di localizzare sul proprio territorio un sito dove stoccare le ecoballe in eccesso. «I ribelli non siamo noi – sottolinea Gambacorta – perché la nostra parte in termini di disponibilità e solidarietà l’abbiamo fatta per intero, tenendo aperta per nove anni la discarica di Difesa Grande».

    MA KI KZ HA AUTORIZZATO GAMBACORTA AD AVERE UN <> PIANO?????

    MA COSA FACCIAMO??? KIUDIAMO DIFESA GRANDE ED APRIAMO UN NUOVO SITO A CAMPOREALE?????

    MA VI DA DI VOLTA IL CERVELLO???? SIETE DIVENTATI TUTTI SCEMI???

    SARO PURE IN MALAFEDE MA TEMO KE IL SINDACO SI SIA GIA ACCORDATO CON DEGENNARO PER FOTTERE LA CITTADINANZA…..

    A NOME DI KI PARLA???

    HA GIA SEGNATO SUA SPONTE UN CATTIVO ACCORDO…. SI OSTINA A PRENDERE DI TALI INIZIATIVE????

    friend

    28 gennaio 2008 at 12:31 am

  56. dal corriere irpinia 28.1.08
    Difesa Grande, il sindaco: protesta forte ma pacifica
    BIVIO VILLANOVA DEL BATTISTA – «Quello è un poliziotto – dice un ragazzo, riferendosi al commissario straordinario per i rifiuti Gianni De Gennaro – non molla». Un altro accanto a lui, stanno presidiando il bivio di Villanova del Battista da sabato sera, gli ribatte: «E noi faremo lo stesso la protesta».
    Eccola la risposta degli abitanti di Ariano e del comprensorio della valle dell’Ufita, decisi alla lotta per non far riaprire la discarica di Difesa Grande e, tantomeno, di non far mettere mano al sito individuato di Contrada Ischia, a Savignano.
    Tra tanta gente che, ieri mattina, si è data appuntamento al bivio di Villanova per bloccare eventuali iniziative da parte del Commissariato ai rifiuti, la preoccupazione era tanta. Doveva riunirsi il consiglio comunale di Ariano ma, in effetti, ha parlato soltanto il sindaco Domenica Gambacorta.
    E’ stata, più che altro, l’occasione per «ricominciare a mettersi in contatto e tenere alta l’attenzione», dicevano tutti quelli che si sono ritrovati.
    Un territorio di confine, quello della riunione di domenica mattina: come dicono i cartelloni delle indicazioni stradali, ci troviamo a 56 chilometri da Foggia e a 53 da Avellino. Passaggio importante, e più sbrigativo, per raggiungere Difesa Grande: da qui l’allerta di cittadini, associazioni ambientaliste, comitati civici ed amministratori della città del tracolle, per scongiurare di far raggiungere la discarica. Il sentore che bisognava tornare alla tenda della resistenza del 2004, lo avevano dato le camionette ed i cellulari della polizia, sei o sette, arrivati l’altro giorno ad Ariano, quasi ad annunciare una azione di forza. E ieri mattina, quindi, si è formato un fronte compatto ed unito che ha visto «scendere tutti in campo – spiega, quando comincia il suo intervento, il primo cittadino arianese. Sostiene l’idea di mettere in piedi dei gazebo «fin da Cardito, per usarli come simbolo della nostra lotta». E, come è già accaduto quattro anni fa, di affidarsi «al dovere di telefonare tutti: ognuno di noi avverta, attraverso gli sms, almeno dieci amici. Oggi, intanto, siamo già in tanti a intraprendere questa ennesima lotta».
    «La protesta deve essere forte ma pacifica, degna di un popolo civile quale siamo. Ariano è stanca, l’Ufita è stanca – aggiunge ancora, tra gli applausi, Mimmo Gambacorta – di dare un contributo di solidarietà». E al danno si è aggiunta la beffa: «la paura di un’altra possibile discarica a pochi chilometri, in linea d’aria, da Difesa Grande». Gambacorta chiede «una popolazione che reagisca, ma con le mani alzate» e, inoltre, «che le associazioni, i cittadini e le forze politiche facciano vedere l’unità di Ariano stando tutti insieme». L’appuntamento è, allora, per domani mattina quando il popolo del “no” alla «trovata» di De Gennaro marcerà dai Martiri fino ad arrivare al bivio di Villanova.
    Il grande raduno è previsto per le ore 10. «Per avvertire Avellino, Napoli e Roma (sedi del consiglio provinciale, regionale e del Governo, ndr.), sostiene il sindaco di Ariano, anche qui interrotto dagli applausi convinti del presidio – che siamo tutelati dalla legge dello Stato e attenti a non essere scavalcati».
    E se, per caso, dovessero arrivare le pale meccaniche «non troveranno certamente facile passare». Nonostante anche stavolta il popolo della valle sia lasciato «un po’ solo – chiude l’intervento Gambacorta – faremo appello, se è il caso alla magistratura, e difenderemo il nostro territorio».

    corriere

    28 gennaio 2008 at 5:05 PM

  57. da ottopagine 28.1.08
    Attualità/ Istituzioni e Pd sotto accusa «Siamo stati traditi ancora una volta»

    Tra le curiosità di questo primo raduno di protesta contro la riapertura della Discarica di Difesa Grande, la presenza di un gruppo di manifestanti napoletani, giunti ad Ariano a portare la loro solidarietà. I partenopei si sono presentati con cartelli di contestazione nei confronti dell’operato di Bassolino, Iervolino e Pecoraro Scanio. Le contestazioni maggiori da parte degli Arianesi, sono nei confronti del Commissario Gianni De Gennaro, ma soprattutto nei riguardi dei politici provinciali, in particolare della Presidente della Provincia Alberta De Simone e conseguenzialmente nel mirino vi sono i consiglieri provinciali arianesi di maggioranza, rei di non aver difeso abbastanza il proprio territorio in sede di consiglio provinciale. Ma soprattutto ce l’hanno con Ciriaco De Mita che ha dato il suo assenso al Piano De Gennaro. «Chi ha seguito l’incontro che hanno avuto ad Atripalda gli esponenti del Partito Democratico – dice Carmine Castagnozzi, esponente di Sinistra Democratica, ma soprattutto cittadino amareggiato – capisce subito da dove sono arrivate le indicazioni di non tutelare questo territorio. Anche per questo siamo arrabbiati. Dalle testuali parole di Ciriaco De Mita che ha fatto la sua campagna elettorale qua ad Ariano Irpino, dove ha preso tanti voti nel passato, si capisce che oggi si dimentica di tutto e addirittura ci vuole affossare con la spazzatura. Non credo che in provincia stiano facendo la cosa più giusta. Anche i nostri validi esponenti provinciali, uno in particolare, ha anche la sfacciataggine di essere qui a questo raduno contro la riapertura della Discarica. Il problema è che noi arianesi siamo un popolo pacifico, non siamo come quelli di Pianura, altrimenti queste persone non sarebbero state accettate tra noi per la protesta in strada. Noi siamo molto arrabbiati, potevano e dovevano tutelarci di più, laddove è stata organizzata questa cosa, ad Avellino. Come potremo mai più fidarci? Anche rispetto ai tempi di apertura della Discarica, non crediamo più a nessuno». Conclude così il suo sfogo Castagnozzi, interpretando il pensiero di molti presenti al raduno. Franco Lo C o n t e , A s s e s s o re Provinciale, presente al Bivio di Villanova, sottolinea come si vada a colpire sempre lo stesso territorio, per il caso Savignano afferma che anni fa, quando furono individuate dai tecnici le cave abbandonate e fu scelta Contrada Ischia, nel momento in cui il sito risultò inidoneo, bisognava proseguire la scala in questa graduatoria. Inevitabile far notare a Lo Conte che è stata la sua amministrazione provinciale a fare certe scelte. «Non ho paura di dire che alla De Simone avevamo fatto, anche insieme al Comune di Ariano, un’altra proposta, avevamo chiesto di realizzare prima la discarica provinciale, poi di chiudere il Cdr, distribuendo nel frattempo equamente le ecoballe sul territorio, lei non mi è sembrata ferma nel dire no, invece De Gennaro è stato irremovibile ». Rispetto alla battaglia contro la riapertura di D i f e s a Grande, Lo Conte lascia intendere che è una battaglia contro i mulini a vento. «Un senso di profonda ingiustizia ci invade tutti – dice- sono stato io uno di quelli a convincere gli amici e gli elettori a far riaprire per venti giorni la Discarica a giugno a seguito della telefonata del Presidente del Consiglio Prodi. La prima considerazione è: come si fa ad andare contro una legge del popolo italiano? Perché il Parlamento rappresenta il popolo italiano. Ci troviamo ormai in quello che io definisco il “triangolo delle morte”: Sant’Arcangelo Trimonti, Savignano Irpino e Ariano, tre discariche sullo stesso territorio a distanza di pochi Km» Alla manifestazione al bivio di Villanova c’era anche G e n e r o s o Cusano, che si è definito svestito dal ruolo politico che lo ha molto deluso. In qualità di consigliere provinciale di minoranza, ha tentato di far sentire la propria voce a palazzo Caracciolo sulle questioni legate all’ambiente in particolare sulla Discarica. «E’ stato come parlare con un muro – spiega Cusano – ho ribadito più volte la mia posizione rispetto a Difesa Grande, nemmeno più un chilogrammo di spazzatura a Difesa Grande. Ma quello che voglio sottolineare, e da lì viene il mio rammarico, è il comportamento della Presidente De Simone, che dopo aver fatto tanti incontri, all’approvazione del Piano, (lei mi ha sempre invitato a votare a favore, sostenendo che Difesa Grande fosse fuori da ogni discorso), è invece venuta meno. Nel corso della lotta per tutelare Savignano, che pure ci riguarda direttamente, lo sentiamo quale nostro territorio, la De Simone, tentava di smontarmi, dicendo sempre che Savignano entrava a far parte di un decreto legge e solo per fos e sovvalli. A distanza di pochi mesi dall’approvazione del Piano della De Simone, è stato sconvolto tutto, non vi è rimasto nulla, forse solo la provincializzazione. Dunque un piano che non può vederci d’accordo per una lunga serie di motivi, primo fra tutti la decisione di sversare di nuovo a Difesa Grande, ma quello che ci impressiona di più è l’idea di aprire una nuova discarica a poche centinaia di metri dalla Discarica di Difesa Grande». Cusano poi commenta l’atteggiamento del Pd, definendolo di menefreghismo: «Non ho condiviso il modo di fare del Pd che si riunisce come se il “caso dei rifiuti provinciali” appartenesse solo al Pd. Se l’onorevole De Mita voleva dimostrare che una volta per tutte bisognava uscire dalla Regione oggi lui doveva fare un incontro con tutti i partiti e con tutte le istituzioni che rappresentano questo territorio per aprire un dibattito costruttivo. Invece hanno espresso chiaramente la loro non curanza verso l’arianese». Infine Cusano rivolge un appello a tutti i sindaci dei paesi limitrofi, a cominciare da quello di Grottaminarda, affinché si uniscano ad Ariano e si rendano conto che la discarica o le discariche che saranno aperte da qui a qualche giorno rappresentano un problema che riguarda anche loro.

    ottopagine

    28 gennaio 2008 at 6:31 PM

  58. Medici per l’ Ambiente di Caserta e Napoli INVOCANO un IMMEDIATO INTERVENTO SANITARIO per gran parte delle popolazioni di città con più di 20.000 abitanti della provincia di Caserta e Napoli coinvolte senza possibilità di iniziative positive e lasciate già da 30 giorni in balìa di in un DISASTRO ECOLOGICO che non ha precedenti. Gran parte delle amministrazioni locali di moltissimi comuni e le AASSLL spesso hanno OMESSO ogni più elementare e costruttivo intervento di prevenzione precipitando in una RESPONSABILITÀ SANITARIA e PENALE di una gravità incommensurabile. Il percolato in quantità sempre maggiore ad ogni angolo di strada e ai bordi di ogni condominio sta già causando le prime patologie e la insignificante rimozione non è seguita da alcuna iniziativa e informazione pubblica che coinvolga la COMUNITA’ come la Legislazione prevede. Avendo riscontrato e documentato tale OMISSIONE, E ‘ NECESSARIO che si imponga immediatamente il DIVIETO ASSOLUTO di SVERSAMENTO di OGNI PRODOTTO CHIMICO in FORMA LIQUIDA e di OGNI tipo di FARMACO o PRODOTTO CONTENENTE METALLI. Per quanto riguarda i RESIDUI ORGANICI (Umido) dovrà essere OBBLIGATORIA sia per gli esercizi pubblici che per i privati cittadini ( soprattutto per i condomini) la SEPARAZIONE COMPLETA da ogni altro rifiuto solido urbano. (Comunicato dal dott. Gaetano Rivezzi per Il Comitato Direttivo Medici per l’Ambiente ISDE CASERTA)
    La DERATTIZZAZIONE e la DISINFEZIONE deve essere FATTA ADEGUATAMENTE e deve essere PERSEGUITO PENALMENTE ogni INCENDIO di rifiuto.
    SI DIFFIDANO LE AUTORITA’ COMPETENTI ad OTTEMPERARE ALLE MISURE IGIENICHE AMBIENTALI previste dalla Legge.

    medici per l'ambiente

    28 gennaio 2008 at 7:20 PM

  59. Dopo il V-Day, tocca all’Mu-Day, che ovviamente, parlando di Napoli, per Munnezza day. È la manifestazione organizzata a Napoli dal meetup di Beppe Grillo per il 23 febbraio. Sul blog del comico genovese, nella sezione del meetup di Napoli, già procedono i preparativi per organizzare la manifestazione , con un video su youtube che ha per protagonisti un sacchetto «condannato all’incenerimento» e un pulcinella, nero per la schifezza in strada e rosso di vergogna.
    FIRME PER LA DIFFERENZIATA – «Sarà una giornata di protesta dei cittadini contro la situazione di estremo disagio in cui si trova Napoli e la nostra Regione», si legge sul blog. Si raccoglieranno firme per richiedere di avviare la raccolta differenziata porta a porta.
    guarda il video-invito :

    beppe grillo

    28 gennaio 2008 at 7:21 PM

  60. … Un avviso ai naviganti: De Gennaro è lo stesso del G8, e ha dimostrato di essere spavaldo non solo nell’utilizzo della forza pubblica, ma anche della comunicazione. Una delle vittime più illustre a Genova, con tutto il rispetto dovuto al ragazzo morto, è stata l’informazione. Non fatevi fregare su questo punto e tenete aperti tutti i canali di comunicazione possibile, è l’unica strategia che permette almeno di perdere con l’onore delle armi.

    Un abbraccio fraterno da un irpino in trasferta.

    Giuseppe

    giuseppe

    28 gennaio 2008 at 8:52 PM

  61. dal corriere dell’irpinia . it 29.1.08
    Ariano Irpino si ferma per un giorno In 15mila per dire “no” alla discarica

    ARIANO IRPINO – La sensazione è che, per la prima volta, ad Ariano, i cittadini si sentono tutt’uno con l’amministrazione comunale guidata da Mimmo Gambacorta. Perché, adesso, non è più questione di destra o di sinistra, di appartenenze politiche: bisogna rimboccarsi, tutti, le maniche e sbarrare il passo a chi vuole aprire, dopo averla ufficialmente chiusa, la discarica di Difesa Grande.
    Lo sottolinea Anselmo La Manna, del circolo Hirpus, da anni ormai sulle barricate a difendere il territorio. «L’amministrazione darà una grande mano alla protesta e questo fa sentire unita la città – afferma l’ambientalista. Chi, negli anni scorsi, non si è esposto a partire da questa mattina sicuramente lo troveremo in prima linea». Il coraggio, insomma, è venuto fuori, secondo La Manna che non le manda a dire e ripete quello che ha sottolineato nel consiglio comunale di Ariano aperto ai cittadini: «Il sacrificio lo deve fare la politica, quella regionale e provinciale. Soltanto dimettendosi e andandosene a casa, i nostri politici, daranno un segnale forte e una ventata nuova, non solo nei confronti della vicenda dell’emergenza rifiuti ma anche dell’intera Regione».
    Quello che si augura il componente dell’associazione Hirpus, dovrebbe avverarsi proprio stamane. Ariano farà sentire la forza, e la propria ritrovata unità, con lo sciopero generale programmato dall’amministrazione comunale, cittadini, associazioni ambientaliste, comitati civici. Non dovrebbe mancare nessuno all’appello, perché questa è probabilmente l’ultima occasione per dire «basta alla valle dell’Ufita presa per un immondezzaio». Un contributo notevole lo daranno anche io commercianti, pronti ad abbassare le saracinesche, le scuole, che rimarranno chiuse, così come gli uffici.
    A pochi chilometri dal presidio di Villanova del Battista, intanto, nel paese vicino di Monteleone di Puglia, c’è stato il consiglio comunale: oggi esponenti politici di Monteleone, regione Puglia, sono attesi a sfilare nel lungo serpentone che si darà appuntamento, al quartiere Martiri, alle ore 9 e 30. E da lì fino al bivio di Villanova, dove piantona da giorni il presidio. Previsto anche un servizio navetta per gli alunni degli istituti scolastici.
    Fino all’ultimo minuto continuano gli sms, le telefonate: un passaparola che dura da tempo, ormai, e che si è mostrato efficace. Sarà uno schieramento politico trasversale a tutelare questo territorio. Previste 15mila presenze. In definitiva è l’ultima carta da giocare. I dettagli della manifestazione sono stati limati nel corso di una riunione in Comune, con le associazioni, che è terminata solo in tarda serata. I più duri nella vertenza hanno addirittura ipotizzato di svolgere un consiglio comunale davanti la sede della Provincia ad Avellino e i palazzi della politica a Roma.
    «Finiamola, una buona volta, con il triangolo della morte – dice Franco Lo Conte, assessore provinciale – e le discariche della stessa Ariano, di Savignano Irpino e S.Arcangelo Trimonti a pochi chilometri di distanza». L’assessore provinciale, inoltre, lancia un’ancora di salvataggio alla sua presidente di palazzo Caracciolo, Alberta De Simone, «la quale ha sì stabilito il piano provinciale dei rifiuti, la zonizzazione, ma non accetta che il sacrificio venga distribuitosi in un’altra zona di questa provincia». Altrimenti, aggiunge ancora Lo Conte, sarebbe un vero e proprio «accanimento». «Ancora una volta esorto la De Simone a valutare meglio la situazione – aggiunge ancora l’assessore provinciale – perché altri territori facciano la loro parte».
    Mobilitato sulla questione rifiuti anche il Pd. Ieri incontro-fiume presso la sede del partito dal quale si sono autosospesi i consiglieri comunali Pasqualino Santoro e Luciano Leone. Anche ieri Quest’ultimi hanno ribadito che sono pronti a tornare al confronto con il partito a patto che il Pd si impegni ad avallare soluzioni diverse dalla riapertura di vecchie discariche.

    corriere irpinia

    29 gennaio 2008 at 4:35 PM

  62. giungono segnalazioni da parte dei comitati ambientalisti di Marigliano
    SEGUE DRAMMATICO MESSAGGIO DI NUNZIA LOMBARDI.
    GUARDATE IL FIMATO DELL’ATTACCO DI MARIGLIANO: 6 FERITI, tra cui un bambino di 8 anni!!!
    28 Gennaio 2008 : A Marigliano stiamo vivendo un ennesimo disastro. Ieri sera abbiamo incontrato un collaboratore di De Gennaro,siamo stati umiliati, chiamati incivili ed ignoranti.. insomma, siamo veramente in un regime militare vi chiedo aiuto, non credo che supereremo la notte senza ruspe che allestiranno il sito temporaneo per accogliere 98 mila t di tal quale. Il sito in questione si trova all’interno dei depuratori di marigliano, ed èp sotto sequestro giudiziario per fuoriuscita di fanghi provenienti dalla depurazione sui terreni circostanti. De Gennaro ha requisito il sito. dovrà allestirlo. Il presidio è 24h su 24 sul posto. Per raggiungere il presidio prendere l’asse di supporto e seguire per Nola. Uscita Marigliano zona industriale – alenia.
    IL FIMATO DELL’ATTACCO DI MARIGLIANO: 6 FERITI, tra cui un bambino di 8 anni!!!

    http://www.skylife.it/html/skylife/tg24/cronaca.html?idvideo=61707

    Commento dal portale Alto Casertano-Matesino & d.
    Viviamo nella guerra dei rifiuti. Lotta alla sopravvivenza fino all’ultimo. Fermiamo i mostri che ci stanno divorando la storia, la vita e la salute !!!

    comunitaprovvisoria

    29 gennaio 2008 at 8:40 PM

  63. Chiedo solo a tutti gli amici di Ariano e dintorni di non lasciare sola Savignano, come è già successo in passato: solo con il vostro aiuto potremmo aver una benchè minima possibilità di successo! NON PASSERANNO!!

    redstar

    29 gennaio 2008 at 9:43 PM

  64. Partendo da Ariano sulle strade che recano a Monteleone,Zungoli,Villanova,Accadia ho trascorso in gioventù tante felici ore sulla mia bicicletta. Il percorso preferito era Ariano,Bivio Villanova,ponte sul Cervaro,salita di Difesa Grande,bivio Monteleone,discesa verso Savignano e rientro sulla statale o,talvolta,percorso inverso.
    Mi esaltava in particolare la strada sterrata che si inerpicava dal ponte sul Cervaro verso Difesa grande immersa,secondo le stagioni,nel verde dei campi o nel giallo del grano od in mezzo ale coltivazioni di mais : mi saziavo di quello spettacolo e per molti decenni sono stato accompagnato da quel ricordo s i n o a q u a n d o due anni fà ho fatto la sciocchezza di rifare quel percorso in auto e così ho conosciuto l’inferno !
    Un vecchio immalinconito arianese

    luciano Mascia

    4 febbraio 2008 at 4:07 PM


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