COMUNITA' PROVVISORIA

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a FRANCO ARMINIO

a 3 anni dalla fondazione, COMUNITA’ PROVVISORIA rende omaggio a FRANCO ARMINIO con una raccolta di pagine a lui dedicate e pubblicate, da oggi,  ‘permanentemente’ sul BLOG.

Per accedere >>>  menù laterale destro : “Franco Arminio e la Paesologia”

Ecco le principali sezioni; se ne potranno eventualmente aggiungere altre pur nei limiti di questo tipo di blog  ‘wordpress’ :

CHI E’ FRANCO ARMINIO  https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/chi-e-franco-arminio/

ANDREA DI CONSOLI INTERVISTA FRANCO ARMINIO https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/chi-e-franco-arminio/andrea-di-consoli-intervitsa-franco-arminio/

SALVATORE D’AGOSTINO intervista Franco Arminio su Wilfing Architettura https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/01/11/arminio-su-wilfing-architettura/#more-8205

I POST DI FRANCO ARMINIO SUL BLOG DELLA COMUNITA’ PROVVISORIA  (un importante raccolta e collazionament in ordine cronologico inverso) https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/chi-e-franco-arminio/i-post-di-franco-arminio-su-comunita-provvisoria/

QUASI TUTTO SU FRANCO ARMINIO (raccolta dei principali  LINK) https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/chi-e-franco-arminio/quasi-tutto-su-franco-arminio/

POST, CITAZIONI, COMMENTI su Franco Arminio nell’ambito di COMUNITA’ PROVVISORIA https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/tag/franco-arminio/

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(qui c’erano dei ‘Wiva’, ma è stato fatto notare che erano canzonatori, allora sono stati rimossi. Erano dei viva di ‘bavariana’ memoria; espressione di apprezzamento e di gioia, ma … tant’è!)

Written by comunitaprovvisoria

9 novembre 2010 a 6:45 PM

12 Risposte

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  1. caro angelo,
    grazie dell’omaggio, e grazie a tutti gli altri che più o meno assiduamente passano da queste parti.
    io non sono bravo a gestire la mia immagine,passo più tempo a scrivere che a organizzare le cose scritte. ci vorrebbe un aiuto, penso solo alle poesie. tutti vogliono un mio libro di versi ma non riesco a farlo perché non riesco a raccoglierle, ne ho scritte troppe…..
    le cartoline stanno andando benissimo, ma già sono alle prese con un libro che uscirà a gennaio e devo completare il grande libro paesologico che uscirà a settembre con mondadori.
    tutto questo non mi distrae dalla cp, anzi….
    sto sempre qui, sempre intorno al sogno di una comunità che non ho mai vissuto, perché in questa terra ho sempre vissuto come un randagio, come un esiliato.

    e solo da poco comincio a provare il piacere di st

    Arminio

    9 novembre 2010 at 8:47 PM

  2. Bravo Angelo, Franco merita questo omaggio e molto altro, Franco merita amici sinceri e veri.
    e.

    eldarin

    9 novembre 2010 at 9:37 PM

  3. Incollo qui un commento di un’amica francese apparso sul mio blog, dedicato a Franco e agli echi della sua “letteratura” anche in Piccardia, nord della Francia :

    “#1 05 Novembre 2010 – 11:34

    Grazie per avere segnalato il libro poetico di Franco Arminio, un poeta che amo particolarmente, perché è l’anima del suo paese, il centro vitale dell’Irpina. La sua universalità fa eco fino in Picardia.
    Leggendo la poesia di Franco Arminio, mi sembra meglio conoscere la mia anima.
    (……..)
    Ho innescato un romanzo in francese, tramite lui, posso dire, inventare, parlare di questo paese che parla al mio cuore.

    Véronique Vergé”

    Salvatore D'Angelo

    9 novembre 2010 at 10:17 PM

  4. Franco Arminio,
    io sono orgoglioso di questo sud che si rimbocca le maniche.
    Che sa guardare, senza infingimenti, anche l’aspetto più deleterio della propria anima (paesaggio).
    Saluti,
    Salvatore D’Agostino

    wilfingarchitettura

    9 novembre 2010 at 10:34 PM

  5. Ben fatto e grazie a chi dà sempre un pezzo del suo cuore, Gaetano Calabrese.

    Gaetano Calabrese

    10 novembre 2010 at 1:03 am

  6. L’intuizione arminiana è stata davvero straor dinaria fenomenale direi , ha dato da man giare e da bere a chi aveva fame e sete, a chi ambiva ad essere inculturato acculturato emancipato. Franco rap presenta la sintesi riusci ta bene tra leopardi pasolini e magrelli. Averlo quì tra noi gente di irpinia alta irpinia altra irpinia d’oriente è un privilegio davvero predestinato, molti se lo ritrovano come dono gratuito della misericor dia infinita e della carità intellettuale senza averlo neppure meritato. un caro affet tuoso saluto.
    Rocco Quagliariello

    Rocco Quagliariello

    10 novembre 2010 at 4:42 am

  7. Franco è l’anima critica e allo stesso tempo lo specchio capace di riflettere la vera vita di questa parte d’Italia, le immagini che ne vengono fuori sono straordinarie, vere, crude, a volta dolorose, ma l’ amore per la sua terra è forte come la sua voglia di ribellarsi. Continua a scrivere di noi, continua a raccontare le nostre ansie, le nostre paure, le nostre gioie,solo così potremmo donare al mondo un tracciato reale di quello che sono oggi i figli di quei popoli erranti che si stabilirono in questa terra avara e crudele ma bella, tanto bella e tanto denigrata ed umiliata da scelte politiche incoerenti che non tengono in alcun conto le potenzialità e le vocazioni inespresse. Grazie, Franco per tutto quello che ci sai donare.
    A chi si stina a non far cambiare nulla si potrebbe dedicare uno dei tuoi pensieri estrapolato da Cartoline dai morti ” Una mosca si è posata sulla mia faccia sudata. Io stavo morendo e lei si godeva il mio cattivo odore.
    n abbraccio a tutti i comunitari e non .

    giovanni ventre

    10 novembre 2010 at 12:12 PM

  8. Angelo tu che hai aderenze in “alto” perché non proviamo a farlo nominare prelato della comunità provvisoria dell’irpinia d.oriente? E dai … Proviamoci. Cia nanos

    nanosecondo

    10 novembre 2010 at 4:50 PM

  9. C’era una volta un Angelo.

    Un giorno specchiandosi in un laghetto vide un paesologo arminico….molto, ma molto bellissimo ma francamente, a quella vista, si spavento talmente che cadde nello specchio d’acqua.

    Nella caduta perse le sua ali.

    Passo di li un clown un po diavoletto che gli disse: “tu sarai per sempre mortale perchè hai rinnegato la tua identità.”..per fortuna che un’altro angelo gli accorse in aiuto lanciandogli una corda che lui per errore si mise al collo e nel tirarla si impicco da solo.

    Ooooohhh disse la musa del cenecalo …ma questo chi si crede di essere….un angelo con la corda o un angelo ….che francamente parlando non può rassomigliare ad un paesologo arminico anche se legato al sannio del lago molto vicino a San Giorgio?

    Lo so non c’entra niente ma lei apri il museo dell’aria e scavo un poco profondissimo per mettere dentro il corpo dell’angelo.

    E mise una sentinella della luce a neon a guardia del simulacro affinchè nessuno potesse ..manco gli uomini allegati…con le orecchioni alati del guerriero bianco dalla purezza di razza alata.

    Nel mentre la Musa si prese lo sfizio di essere molto sul serio, francamente c’era chi non aveva ancora capito niente del perchè un angelo immortale come lui volesse somigliare al sommo artistico del paesologico arminio dalla bellezza splendente e folgorante da far cadere gli angeli dal cielo ….e farli affogare in uno specchio d’acqua.

    Adesso basta! Replico l’altro angelo incazzatissimo.

    Parlerò con il padreterno….Qui l’assenza dei limiti si traduce nella perdita del senso di sè …di sà …di ma …qua ….di glia….di riello…..e tutta la compagnia motocilcistica …..della lAndretta che prima era venuta ad aiutare…nella bolgia e poi si erano blogati con un sacco di domande di uno che ogni tanto di chiedeva ……perchè parli qua e non là?

    Ed io pur avendo visto il settimo cielo e letto l’ottavo capitolo di tutti i libri dei morti e dei vivi di navi fuori rotte e di emigranti in rotta e scoglionati seduti nel mese di giugno ad aspettare che arrivasse un cantante per mettere armonia…l’hanno pure mandato a quel paese ….per farlo mordere dai cani…sulle panchine dell’ultimo piano dell’ospedale dove adesso nasceranno anche gli alberi a forma di croce …..e no! Non è possibile sta storia.

    La villa comunale dei paesologici arminici ….non sapeva di questa storia di angeli anch’essi emingranti di uno squilibrio mentale in cui non si sà più dove finisce il sè ed inizia il ma e il me…e il tu…ed io …ma chi sono io? Sono Io o sono l’altro …..per accorgersi di esser diventato narciso …e specchiandosi in una pozza d’acqua vedersi come altro da “se” ….ed invece di comprendere che come una goccia d’acqua cadendo in una pozza d’acqua …..non somiglia più al mare ma esiste più come “singola” goccia d’acqua nel mare diventando mare essa stessa.

    Ma come angelo singolo forse si pensava che dipendesse dalla presenza di confini e limiti molto umani …e per questo non può essere che sia stato un angelo…gli angeli non hanno confini sicuri che conducono a un sicuro senso e significato della vita…perchè essi dovrebbero essere il significato.

    Un angelo dovrebbe essere fatto di sentimenti autentici e non di scopiazzature di immagini altruie…..i confini di un angelo sono infiniti e non lo spazio di una pozzangara.

    Tutta sta storia mette in crisi la stessa natura e bellezza del paradiso e pure la consapevolezza che oguno di noi è già un angelo che deve imparare a volare di nuovo …..e che per fare questo ..non c’è bisogna di guardare fuori di se ma dentro di se …

    Questa è la vera crsi della struttura sociale di questa nostra comunità …..cosi dannatamente provvisoria….cosi evidentemente disgregata che …proprio nella mancanza di rispetto non solo dell’autorità del sommo ….ma del sommo che c’è in ognuno degli uomini…. e non andare nel sommerso ….da andarlo a ripescare poi …tuffandosi nella pozza d’acqua perchè cosi si rinuncia alle ali per volare.

    Tutto ciò non fa che riprodurre caos …ma solo dal caos di questo specchio d’acqua si puo ricreare una fanno crollare i principi morali dell’essere unicamente al di sopra …e ritornare ad essere Angelo.

    Nanos

    nanosecondo

    11 novembre 2010 at 11:09 PM

  10. “l’assenza dei limiti… si traduce nella perdita di senso di sé”…
    cosa c’azzecca questo commento nel post di omaggio al poeta pae sologo.
    Solo l’educazione ed il rispetto per l’ingegno altrui ci consente di ma ntenere il commento clownesco nel post.
    Tuttavia esso commen to rappresenta una ca duta di stile precipitosa e molto preoccupante. La satira allegorica nel le fiabe favolistiche non ci piace , preferiamo la sobrietà ed il rigore me todologico. Un caro saluto all’Autore del post ed al Paesologo. Rocco.

    Rocco Quagliariello

    13 novembre 2010 at 5:15 am

  11. sono stato tutta la notte al lavoro per sistemare le poesie sul terremoto. è il mio omaggio a chi è morto quella sera.

    arminio

    13 novembre 2010 at 7:15 am

  12. Un grazie dal profondo del mio cuore per il sacrificio arminiano di sistemazione notturna nella notte tra il 12 ed il 13 novembre 2010 delle poesie aventi oggetto il sisma del 1980.

    Chi , tra noi, è capace di fare simili sacrifici??? Io certamente saprei farlo, ma con un modo ed uno stile diverso, se solo fossi capace di scrivre poesie e racconti paesologici .

    Invece sono un medico umanista, medico legale, medico che aspira a modificare il paradigma del sistema del welfare verso una piattaforma inclusiva e di vera sussidiarietà oltre che di autentica cristiana solidarietà.

    chi ha detto , sostenuto che la solidarietà è un valore laico, laicato, di sinistra???

    Non credetegli: la solidarietà come la carità intellettuale e materiale è un valore cristiano, umano, semplicemente umaano, non ideologizzabile né a destra né a sinistra.
    Almeno questo, auspico, sia chiaro!!! Con viva cordialità Rocco Quagliariello

    rocco quagliariello

    16 novembre 2010 at 9:13 am


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