Posts Tagged ‘ospedale’
La SaNITà di CaRTa
di Franco Arminio
Stamattina ero in una piccola stanza dell’ospedale di Bisaccia: riunione per decidere come rispondere ai tagli annunciati dalla Regione, tagli che per Bisaccia comporterebbero la definitiva chiusura dell’ospedale. Ormai sono vent’otto anni che ci occupiamo dell’ospedale più di quanto l’ospedale riesca a occuparsi di noi. Le autorità sanitarie regionali non ci hanno mai creduto all’idea che nelle zone periferiche della provincia si potesse fare una sanità degna di questo nome. E allora è stata tutto un tira e molla in cui quando si conquistava qualcosa subito ci si vedeva sottratto qualcosa di più: in questo modo si è prodotta una sanità di carta, dove i privilegi di pochi sono pagati dalle sventure di molti.
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Cairano Ariano = 70 km.
-COMITATO SALUTE MINIMA GARANTITA-
Nasce dal confronto dalle forze in campo l’istituzione di un comitato super partes per la salvaguardia dell’ospedale G.Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, che promuoverà una serie di iniziative ad oltranza. Gli obiettivi che il comitato intende perseguire sono:
● SALUTE MINIMA GARANTITA: sancito nell’art. 32 della costituzione italiana il diritto alla salute minima per tutti;
● MANTENIMENTO DELL’EMERGENZA OSPEDALIERA E TERRITORIALE: condizioni disagiate di viabilità avallata in molti casi da impervie condizioni climatiche negano la possibilità di curarsi –
OSPEDALE E DISCARICA
di Franco Arminio
Apro il giornale e leggo che hanno deciso di chiudere l’ospedale di Bisaccia. Offende anche il modo come lo fanno. Con queste locuzioni truffaldine: nel piano di Montemarano diventa “ospedale di comunità”. È come la storia dello spazzino che si trasforma in operatore ecologico. Avremo una casa di riposo per anziani. È una cosa di cui c’è bisogno. Ma chi fin dall’apertura di questo ospedale, anno 1980, lotta per il suo potenziamento e si aspettava una cura ricostituente, ora si trova di fronte all’estrema unzione. La giunta regionale deve porre rimedio a sprechi e ruberie trentennali e taglia un po’ per parte. Ma tagliare a chi ha molto significa lasciare abbastanza. Tagliare a chi ha poco significa lasciare niente.
La logica è la stessa che sta portando alla discarica sul Formicoso.
i più vili, i più vacui
Stasera a Striscia la notizia hanno fatto un servizio da Avellino. Forse qualcuno l’avrà visto. Si parlava dei rifiuti sotto le finestre dell’ospedale Moscati. A un certo punto il giornalista è andato a parlare col manager Rosato e gli ha chiesto di provvedere. Rosato ha fatto una telefonata e gli hanno assicurato che l’indomani avrebbero rimosso i rifiuti. Sembrava contento, inconsapevole di aver fatto una figura di merda: c’era bisogno della televisione per fare quella telefonata? Ecco un modo di essere meridionali veramente schifoso. Sembrava perfino compiaciuto il nostro avellinoide. Io non so quanti irpini si siano vergognati di questa scena. Non so a quanti è venuta l’idea che un personaggio come Rosato andrebbe cacciato immediatamente. Questo è il guaio: temo che una scena del genere non produca nessuna lacerazione nelle coscienze. Sembra che le inadempienze dei pubblici amministratori siano un fatto normale, un ingrediente irrinunciabile della frittata rancida a cui si è ridotta la nostra democrazia.
Durante la campagna elettorale avevo chiesto le dimissioni dei manager delle asl irpine. La richiesta mi è servita solo a capire che questi signori hanno alcuni giornalisti servi che gli fanno da cani da guardia. Forse dovremmo riprenderla qui questa richiesta, mettere magari un centinaio di firme sotto la nostra richiesta di dimissioni. Non servirà a mandarli via, ma almeno avremo dimostrato di non volerci rassegnare a questo sistema che premia i più vili e più vacui. f.a.