PETIZIONE per la FERROVIA AVELLINO-ROCCHETTA
PETIZIONE per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Al Presidente del Consiglio
Al Presidente della Repubblica
I sottoscritti cittadini italiani chiedono
ai rappresentanti del Governo e dello Stato Italiano, in particolare al Ministro dei Beni Culturali, di riconoscere e tutelare, ai sensi del decreto legislativo n°42 del 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S.Antonio quale BENE CULTURALE di valore STORICO, ARCHITETTONICO e PAESAGGISTICO situato nei territori delle regioni Campania, Basilicata e Puglia.
La tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S.Antonio, fortemente voluta da Francesco De Sanctis con legge statale nel 1879, è un bene paesaggistico in quanto gli immobili e le aree che la costituiscono sono espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio che ricade nelle province di Avellino, Potenza e Foggia; è un bene storico in quanto le sue origini ideative risalgono al 1839, e anche come luogo di testimonianza dell’emigrazione meridionale; è un bene architettonico per la presenza delle innumerevoli opere d’arte di natura ingegneristica che la costituiscono (gallerie, ponti, viadotti, ecc.).
La tratta ferroviaria è assimilabile, ai sensi dell’art.11 lett. c), ad ‘aree pubbliche’, ed è da intendere a tutti gli effetti come ‘museo all’aperto’; la fruizione, che deve avvenire preferibilmente con il treno, è assimilabile ad un ‘museo del paesaggio itinerante’; la tratta, essendo costituita da ’immobili ed aree di notevole interesse pubblico’, rientra nell’art.136 del ‘Codice’ : lett. c) complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale); lett. d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
I sottoscritti cittadini italiani chiedono quindi:
-che il tracciato geografico e la fascia di territorio attraversato per 120 km., parallelo a 3 fiumi (Sabato, Calore e Ofanto), unitamente alle opere d’arte della stessa ferrovia (gallerie, ponti e muri di sostegno in muratura di pietra listata in laterizio, viadotti in acciaio, stazioni e aree di pertinenza), risalenti in gran parte all’epoca di costruzione (1888-1895) siano oggetto di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in quanto concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura;
-che la tratta ferroviaria sia destinata alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di trasporto pubblico e di uso istituzionale, e che ne sia garantita la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione;
-che la valorizzazione sia finalizzata ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e di fruizione pubblica, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e della memoria collettiva;
-che sia avviata la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione e manutenzione degli elementi architettonici costituenti la tratta ferroviaria;
-che, in riferimento al paesaggio, sia attivato lo sviluppo di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati;
-che, ai sensi dell’art.45 del ‘codice’, sia avviata la tutela indiretta mediante la prescrizione di distanze, misure e altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro;
-che, essendo la tratta ferroviaria situata lungo il corso dei fiumi Sabato, Calore e Ofanto, sia inclusa nel perimetro di tutela relativo alle sponde fluviali.
Dichiarando la piena disponibilità -volontaria e gratuita- per predisporre cartografie, immagini e testi, a supporto del riconoscimento della tutela della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S.Antonio, chiedono di essere informati sulle fasi dell’iter procedurale.
Questa petizione è stata redatta da Angelo Verderosa e pubblicizzata –con Comunità Provvisoria- durante l’Assemblea pubblica organizzata dalle Associazioni InLoco Motivi, Amici della Terra, RossoFisso, IrpiniaTurismo, Irpinando, Amici della Linea Ferroviaria Avellino-Rocchetta, presso la sala mensa della Stazione di Avellino in data 7.12.2010.
La raccolta delle firme elettroniche ha avuto inizio in data 10.12.2010 sul sito web ‘Blog della Comunità Provvisoria’: https://comunitaprovvisoria.wordpress.com
L’indirizzo elettronico numerico ‘IP’ connesso al postatore del commento garantisce l’unicità e la certezza della provenienza dell’adesione firmataria.
Ai cittadini che intendono sostenere la petizione pubblica, nel rispetto delle norme sulla privacy, è stato richiesto di inserire al termine del ‘commento’: -nome e cognome, luogo di residenza, occupazione (facoltativo).
Al Ministero, alla presidenza del consiglio e al Presidente della Repubblica Italiana, saranno inviati i link della petizione on-line unitamente ad una stampa su carta.
– – – blog comunità provvisoria 10.12.2010
ALLEGATI
- elenco FIRMATARI presenti all’Assemblea del 7.12.2010
- DATI STORICI
- DATI TECNICI
- DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
- DOCUMENTAZIONE CARTOGRAFICA
- RIFERIMENTI LEGISLATIVI
– – –
6. RIFERIMENTI LEGISLATIVI
-Decreto legislativo n°42 del 22 gennaio 2004 ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’, ai sensi dell’art.10 della legge n°137 del 6 luglio 2002 così come modificato dal D. Lgs. 24 marzo 2006, n°156 e D. Lgs. 24 marzo 2006, n°157 nonché dal D. Lgs. 26 marzo 2008, n°62 e D. Lgs. 26 marzo 2008, n°63
-Legge finanziaria 2008 (Legge 24 Dicembre 2007, n°244)
-Disegno di legge, Senato, n°1170 del 15.11.2006
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
ANGELO VERDEROSA, Sant’Angelo dei Lombardi (Av), architetto
– – – – – – – –
La raccolta delle firme elettroniche ha avuto inizio in data 10.12.2010 sul sito web ‘Blog della Comunità Provvisoria’: https://comunitaprovvisoria.wordpress.com
L’indirizzo elettronico numerico ‘IP’ connesso al postatore del commento garantisce l’unicità e la certezza della provenienza dell’adesione firmataria.
Ai cittadini che intendono sostenere la petizione pubblica, nel rispetto delle norme sulla privacy, è stato richiesto di inserire al termine del ‘commento’: -nome e cognome, luogo di residenza, occupazione (facoltativo).
a_ver
10 dicembre 2010 at 10:41 am
Aderisco alla petizione.
Vincenzo Luongo
Calitri
Ingegere – Docente
enzlu
10 dicembre 2010 at 11:07 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
VALENTINA CORVIGNO, Capriglia Irpina (Av), architetto
valentina
10 dicembre 2010 at 11:11 am
Approvo e sottoscrivo
Francesco Cataldo
Vallata (Av)
Dottore Magistrale in Organizzazione e Gestione del Patrimonio Culturale e Ambientale
Promoter Territoriale
F Cataldo
10 dicembre 2010 at 11:11 am
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Antonio IMBRIANO
Monza
neuropsichiatra
libero professionista
Antonio Imbriano
10 dicembre 2010 at 11:17 am
aderisco
Monica Rosapane
Responsabile e Coordinatrice Servizi di Accoglienza ed Assistenza Pubblico e Biglietteria Teatro Comunale Carlo Gesualdo nonchè Organizzatrice di Eventi e Cerimonie
Avellino
monica
10 dicembre 2010 at 11:18 am
Non si può chiudere una linea ferroviaria che stimola il pensiero e la riflessione, non si viaggia solo per arrivare da qualche parte, si viaggia anche per il solo gusto di guardare il panorama con lentezza ed accendere il proprio pensiero sulle cose che ci circondano, l’irpinia è li per questo. Per dare la possibilità alle persone di fare due viaggi contemporaneamente uno sulle lente rotaie e l’altro con il pensiero. Questo permetterà di rientrare nella quotidianità con l’arricchimento ricevuto dalla bellezza dei paesaggi e dalla bellezza delle proprie riflessioni.
Pasquale Innarella
10 dicembre 2010 at 11:19 am
@ Pasquale : ottimo il commento
ti prego di aggiungere nome, cognome, residenza, occupazione (facoltativa); grazie
a_ver
10 dicembre 2010 at 11:41 am
E’ una battaglia di sopravvivenza da non trascurare. Forza, tutti insieme possiamo sperare di avere il risultato sperato.
nicola guarino
10 dicembre 2010 at 11:47 am
Alberto Saibene, Milano
alberto
10 dicembre 2010 at 11:58 am
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE –
Che sia un primo passo per il riconoscimento
di un territorio tutto da salvaguardare e preservare , per le bellezze dei paesaggi,
per il clima per la sua gente-
C’e’ bisogno tuttavia di fare uno sforzo, abbiamo ancora il tempo, di restare ancorati
alle nostre tradizioni e alla nostra civilta’ di Irpini ,fermiamo l’invasione partenopea ,non delle persone ma della becera
e maligna mentalita’ che cercano di inculcarci quotidianamente-
Autonomia politica e territoriale alle zone interne –
Carmine Rossi – Bologna – Doganalista –
CARMINE Rossi
10 dicembre 2010 at 12:00 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Carla Famiglietti – architetto
CARLA FAMIGLIETTI
10 dicembre 2010 at 12:04 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Pasquale Innarella.
Nato a Lacedonia (AV)
Residente a Roma.
Musicista Internazionale di Jazz.
Pasquale Innarella
10 dicembre 2010 at 12:04 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Carla Famiglietti – Avellino – architetto
CARLA FAMIGLIETTI
10 dicembre 2010 at 12:06 PM
Roberta Gimigliano
Avellino
Insegnante
roberta
10 dicembre 2010 at 12:11 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Paolo D’Amato – Forino (AV)
Asssociazione “Saluti da Forino.it”
Paolo D'Amato
10 dicembre 2010 at 12:18 PM
La ferrovia ha avuto la funzione di unire paesi e comunità in un territorio accidentato; oggi, se opportunamente utilizzata, può costituire l’elemento unificante negli itinerari turistici.
Non troncate il nostro cordone ombelicale! L’Irpinia ne morirebbe.
Aniello Russo
Aniello Russo
10 dicembre 2010 at 12:21 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Si tratta di una storica ferrovia alla pari di altre per cui ci si è prodigati e si è riusciti a trovare una nuova e decente collocazione nell’ambito dei rispettivi territori.
La Avellino – Rocchetta esprime non solo valori storico-culturali ma anche interessanti aspetti paesaggistici.
Le incapacità organizzative delle varie amministrazioni locali non possono portare alla chiusura di questa tratta ferroviaria.
Un piccolo gruppo di volontari con scarsi messi a disposizione è riuscito a rivitalizzarla nei finesettimana per oltre un anno, perchè non dovrebbero fare di più e meglio le organizzazioni preposte?
Napoli, 10 dicembre 2010.
Fiore S. Barbato
Fiore Silvestro Barbato
10 dicembre 2010 at 12:33 PM
assolutamente indispensabile per lo sviluppo e la viabilità del territorio.
Da ripristinare e migliorare il servizio al più presto.
ida stellio
10 dicembre 2010 at 12:34 PM
che magnifica sequenza di adesioni!!!
vi aspettiamo domattina alle sei,prima dell’alba, alla stazione di Avellino per contarci e confrontarci cOn coloro che hanno offerto ,in loco residenti, la loro adesione a parole, mentre semmai domattina nOn ci saranno ,non saliranno sul treno…
CI CONTEREMO E CI CONFRONTEREMO PER VERIFICARE LA DIFFERENZA TRA IL DIRE ED IL FARE. GRAZIE A TUTTI
ROCCO QUAGLIARIELLO
rocco quagliariello
10 dicembre 2010 at 12:37 PM
Paolo Bruschi, Avellino
paolo
10 dicembre 2010 at 12:37 PM
JOHN COULD
CANTAUTORE CAMPANO
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
DI DOMENICO (JOHN COULD)
10 dicembre 2010 at 12:49 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
DAVID ARDITO, BONITO (AV) – Assessore alla Cultura del Comune di BONITO (AV)
david ardito
10 dicembre 2010 at 12:50 PM
luciano malanga, caposele
luciano
10 dicembre 2010 at 1:10 PM
aderisco convinto
mariano
10 dicembre 2010 at 1:14 PM
Salvatore D’Angelo, uomo delle pianure che guarda ad Oriente
Salvatore D'Angelo
10 dicembre 2010 at 1:27 PM
ci sono
egidio iovanna
10 dicembre 2010 at 1:30 PM
ditelo in giro, scrivete agli amici…
scusatemi ma non basta l’adesione personale….
abbiamo salvato il formicoso
salveremo anche la ferrovia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
franco arminio, paesologo, irpinia d’oriente…
aderisce insieme
a fratianni rosetta, insegnante, bisaccia
fratianni antonietta, insegnante, bisaccia
franco arminio
10 dicembre 2010 at 1:31 PM
Un viaggio provvisorio variamente insidiato.
“…Ma i veri viaggiatori sono soltanto quelli che partono per partire; cuori leggeri, simili a palloncini,non si allontano mai dal proprio destino e senza sapere perché, dicono ogni volta:“Andiamo”!Sono quelli i cui desideri hanno la forma di nuvole,quelli che sognano, come fa la recluta con il cannone,piaceri immensi, mutevoli, sconosciuti,di cui l’animo umano non ha mai conosciuto il nome!”
Charles Baudelaire – le fleurs du mal
La comunità provvisoria ha intrapreso un suo viaggio due anni fa! In questo nostro provvisorio viaggio come Comunità , in una sorta di ritorno identitario non nell’inferno conradiano di una contemporanea “Apocalypse now” abbiamo incontrato i nostri moderni ‘demoni’ cattivi di piccolezze ‘umane troppo umane’ che hanno insidiato il gioco “leggero e piano” della ricerca dell’ “io” della nostalgia ,della bellezza,della mitezza ,del silenzio e delle malinconia. Il viaggio è stato la metafora letteraria e concreta della nostra esperienza individuale-comunitaria. Il nostro viaggio comunitario doveva essere il classico “viaggio eterno e simbolico” dove dovevano convivere a loro perfetto agio i profondi e doloranti sconforti dei poeti e dei ‘sognatori pratici’ con le argomentazioni più eterogenee dei cultori del logos,della doxa, dei sogni, della fantasia, dei professionisti delle tèkne e delle arti primarie e secondarie……non dei santi,navigatori ed eroi in cerchi di isole o paradisi perduti. Avevamo scelto di viaggiare senza i confini e osteggiato con intransigenza i pericoli della formalizzazione burocratica…di andare avanti in “ una cornice provvisoria che si allargava e si restringeva, in cui si sceglieva volta per volta di andare e si venire liberamente”. Volevamo inventare anche un nuovo modo di fare un viaggio nelle nostre radici e nostri futuri.Volevamo essere ‘ossimori’ viventi sogni-reali. Con uno spirito multiforme e misterioso guidato assieme da Ermes e Atena, le due divinità che lo proteggevono con una natura molteplice e versatile. Doveva poter assumere tutte le forme, prendere tutte le strade, tendere verso tutte le direzioni in modo sinuoso e avvolgente. La sua natura doveva essere ricca di colori e di geroglifici, come un arazzo, un tappeto o un quadro. Essere artificioso come un’opera d’arte, intrisa di magmi notturni e di voli leggeri e solari e segnato da costellazioni luminose, velato e misterioso come la rotta dei pirati, dei ladri, dei pastori ,dei trovatori , dei mercanti e degli amanti. Non indicavamo mete -ripeto- e isole felici da raggiungere ma volevamo vivere felici nella isola-territorio che ci è stata donata dai nostri padri con fatica e anche con gioia. Non seguivamo le chimere o le sirene che ci cantavano ammaliatrici di mondi da scoprire o da indicare ma volevamo conoscere profondamente e far conoscere il territorio in cui siamo nati e vissuti non sempre con la comprensione e il rispetto di chi lo ha governato e sfruttato.Noi che intellettualmente ci siamo educati ad amare il viaggio per amore del viaggio come Gulliver e Robinson non con la malinconia lacerata di Amleto ma con la versatilità operosa di Ulisse ….forse con la dolce e sconsiderata follia di Quijote “il cavaliere dalla triste figura” . Abbiamo imparato a conoscere le insidie della malinconia e della nostalgia ma avevamo sottovalutato i piccoli rancori, le cattiverie, le pochezze,le idee corte,umane troppo umane, delle rivalse e dei riscatti nelle sacche degli umori neri degli animi senza orizzonti e ideali lunghi. Molti di noi si salveranno dal ‘naufragio’ perché per tempo abbiamo imparato ad amare la solitudine a scavalcare ed evitare i frutti malefici dell’isolamento.Ci salviamo perché sappiamo per esperienza umana troppo umana che sono sentimenti che non si possono temere o tacere ma vivere nella loro diversità. La malinconia è insidiosa e la nostalgia è diversa, perché la nostalgia è un sentimento di assenza, cioè fondamentalmente di assenza ma che può essere recuperata con la memoria ,il ricordo e sopratutto con il ritorno a casa e al proprio passato nei limiti del tempo possibile e della terra ridotta e curata dei padri. A patto che in questo nostro viaggio sia la nostalgia che la malinconia diventino sentimenti belli e attivi che ci costringono a superare la pigrizia, la noia , i rancori e le tristezze stimolando la voglia di intraprendere sempre nuovi viaggi dentro di noi e dentro la terra che ci è toccato di vivere..Queste le motivazioni più alte che in questi anni hanno impegnati allo spasimo alcuni comunitari per ripristinare la mitica linea ferroviaria Avellino – Rocchetta sfidando sordità e incomprensioni,disattenzioni e motivazioni strettamente tecnico-economiche.Nessuna firma “a futura memoria” può salvaguardare una eventuale e postuma “cattiva coscienza” Non ci sono politici o burocrati che in Irpinia possono salvare questo nostro sogno-reale. Questa è la strada ferrata che porta noi ,i nostri amici,ospiti e turisti al cuore del nostro sogno attraverso il meglio autentico e naturale della nostra bella e verde Irpinia e “i piccoli paesi dalla grande vita”.La ferrovia è lo strumento,il mezzo che noi offriamo ai nostri amici “vicini e lontani” per entrare nel corpo e nell’anima della nostra terra. Noi comunitari usiamo tutti i nostri artifici e magicherie per amore dell’Irpinia .Il vecchio e rumoroso treno per noi equivale a un libro o una poesia di Franco Arminio, un racconto intrigante di Andrea Di Consolo, una magica canzone di Vinicio Caposele, uno struggente blues di Pasquale Innarello, le sonorità arcaiche e poetiche di Gaetano Calabrese ….si può entrare nell’anima dell’Irpinia facendosi trasportare in bella e allegra compagnia tra gli stridenti rumori ferrieri di una vecchia e vitale locomotiva .Una locomotiva poco pretenziosa a scrivere Storia come nella canzone di Guccini ma vecchie e “piccole storie ignobili” di contadini e pastori nei viaggi tra paesi,campagna e città. Una locomotiva che ispirava i sogni e le paure dei bambini e “…. sembrava fosse un mostro strano -che l’uomo dominava con il pensiero e con la mano: ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite, -sembrava avesse dentro un potere tremendo…..” Mi piace infine ripetere la citazione di Paolo Rumiz che interpreta l’eventuale dolore e l’ulteriore crepa nella dolorante e terremotata terra d’Irpinia come scongiuro ad una eventualità della sua soppressione .Egli così ce la ricorda: “ Cactus, cicale.- scrive nel suo romanzo “Italia in seconda classe”- Il treno si ferma in stazioncine deserte senza capostazione, senza biglietteria. Alcune sono murate, altre distrutte dai vandali. Sempre i banditi? No, la globalizzazione. Sono i rami secchi, potati dai governatori dei flussi. In burocratese si chiamano stazioni “impresenziate”, astuto eufemismo per mascherare lo smantellamento. La fine dei territori comincia così, col bar e la panetteria che chiude, poi con le stazioni del silenzio. Sento che comincia il viaggio in uno straordinario patrimonio dilapidato. ”
mauro orlando
valida anche come firma di adesione alla petizione
Mauro Orlando
10 dicembre 2010 at 1:36 PM
Preliminarmente mi scuso se sottopongo all’attenzione dei firmatari di questa petizione, nella colonna dei commenti, questa riflessione.. che forse poteva anche aver altra autonomia. Ma la ritengo utile allo sviluppo del dibattito.
Per conoscenza e per rafforzare questa azione , sarebbe opportuno alla causa della petizione tener presente le oltre 500 firme, raccolte durante le escursioni in treno nella primavera del 2010.
Le firme, sottoscrivevano un documento di In Loco Motivi, nel quale si chiedeva :
– la dichiarazione di importanza storico-architettonico-culturale, quindi l’apposizione di un vincolo diretto sulle opere d’arte esistenti lungo la tratta: i ponti ed alcune stazioni; questi sono elementi simbolo dell’ingegneria ottocentesca, oggetti irriproducibili che hanno valore di civiltà, che rappresentano la storia del nostro territorio e come tale vanno trattati al fine della loro trasmissione alle generazioni future;
– la possibilità di riprendere lo studio preliminare di fattibilità, iniziato nel 1995 e di poterlo aggiornare(come già l’Assessorato ai Trasporti della Regione Campania aveva previsto), con la verifica della possibilità di rendere il mezzo totalmente ecologico;
– iniziare un lavoro didattico nelle scuole. È dall’educazione alla conoscenza e al rispetto del proprio territorio che parte l’amore per questo e la voglia di conservazione e valorizzazione dei beni appartenenti ad esso;
– la conoscenza del territorio irpino e delle sue potenzialità ambientali, storiche, architettoniche, artistiche, enogastronomiche.
(Il documento è disponibile anche su questo blog : https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/03/06/in-loco-motivi-un-progetto-territoriale/#more-8811/ )
Quindi nel documento, seppur con sfumature diverse, si chiedeva l’attenzione del ministero dei beni culturali, se non su tutta la tratta , almeno sugli elementi lineari di forte caratterizzazione tecnologica ed ingegneristica.(il valore di percezione paesaggistica è ovviamente fatto salvo dalla natura stessa della mobilità “lenta” garantita dalle asperità tecniche del tracciato).
Voglio far notare che il ragionamento di interessare totalmente la tratta ferroviaria come bene culturale, potrebbe inficiare – se il vincolo non viene correttamente interpretato come azione vitale e non di mummificazione – una possibile riqualificazione e riammodernamento della stessa tratta ferroviaria.
Riqualificazione che mi permetto di sottolineare, che – indipendentemente dalla scelta preponderante d’uso del treno se solo turistico , o r in una visione più strategica ed integrata dello uso stesso treno – resta necessaria.
Resto convinto che una visione di politica ambientale debba porre l’accento sulla necessità di perseguire soluzioni strategiche che ridiano senso infrastrutturale ed economico alla più antica linea ferroviaria dell’Irpinia e tra le più antiche della Campania.
Il treno può divenire elemento di supporto alla crescita economica del territorio, attraverso una gestione più imprenditoriale, ad esempio con società private, ma anche pubblico-private, consorzi di attori istituzionali e privati, certamente vocate alla promozione turistica del territorio e a visioni dell’offerta “commerciale” più attrattive.
Quindi, nella logica – teorica – di attrazione anche di capitali privati, è necessario non imbalsamare la stessa linea ferroviaria.
Pertanto, l’appoggio incondizionato a questa petizione, è legato al fatto che lo stesso momento di informazione e raccolta sul web di potenziali utenti e fruitori, possa rappresentare un primo tempo di confronto serio , dialettico, “multicriterio”, con gli stessi rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali e con i rappresentanti istituzionali del territorio (che hanno già aderito ai documenti di in LocoMotivi) e casomai con qualche voce imprenditoriale , che ci faccia capire alcuni punti di vista.
Insomma , non si tratta di chiedere il vincolo ex..abrupto ma di aprire una seria discussione – con tempi certi di riscontro e sintesi – che possa portare un contributo in quella Cabina di Regia, chiesta a gran voce e accettata dai massimi rappresentanti istituzionali di questa provincia., così come sottoscritto nel documento del 7 dicembre 2010.
(Il documento è disponibile anche su questo blog :
https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/12/09/ferrovia-petizione-consegnata-al-presidente-della-provincia/ )
Luca Battista – Avellino- architetto – presidente di Amici della Terra Irpinia
luca b
10 dicembre 2010 at 1:36 PM
Aderisco: Gaetano Calabrese – Docente di scuola maedia – poeta – Lioni (AV)
Gaetano Calabrese
10 dicembre 2010 at 1:43 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Maria Paola Bellifiori – restauratrice di Beni Culturali.
MARIA PAOLA BELLIFIORI
10 dicembre 2010 at 1:47 PM
aderisco….non lasciamo ai ricordi dei più anziani anche questo pezzo di storia dell’Irpinia!!!
Roberto Esposito
10 dicembre 2010 at 1:47 PM
Aderisco insieme ad Antonella Nittolo e mi prodigherò per coinvolgere altri amici.
Mario Marciano
Avellino
mario marciano
10 dicembre 2010 at 1:50 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Gianfranco Frascione – Bisaccia (AV)
Gianfranco
10 dicembre 2010 at 2:16 PM
sottoscrivo petizione
stefania dondero
data nascita 18/12/1960-genova
residenza:genova
stefania dondero
10 dicembre 2010 at 2:29 PM
Se la petizione sortirà l’effetto voluto, Angelo mandami un fischio della littorina!
Carmine Vitale
10 dicembre 2010 at 2:40 PM
Daniele Carpenito, Marco Cucciniello e Michele Capaldo
aderiscono alla petizione.
Accademia degli incerti/atripalda
Daniele Carpenito
10 dicembre 2010 at 2:41 PM
sottoscrivo la petizione
vediamoci il 15 in “pianura” a Succivo per la presentazione del libro di Arminio….
Salvatore Di Vilio
10 dicembre 2010 at 2:51 PM
ok. gabriella aulisa
gabriella
10 dicembre 2010 at 2:51 PM
IRPINIATURISMO, promotore con il Gruppo In_Loco_Motivi,
PROMUOVE E SOSTIENE LA PETIZIONE per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE:
Lo staff sottoscrive
Agostino Della Gatta
Moreno Pizza
Chiara Favale
Francesco Cataldo
tutti domiciliati presso la sede in Montella (AV) Via Don Minzoni, 61
Irpinia Turismo
10 dicembre 2010 at 3:17 PM
Approvo con vero piacere l’invito ad aderire alla petizione…
La “cultura” è vita ed è un dovere salvaguardare e rispettare tutto ciò che è cultura o la rappresenti…!
Mariangela
Mariangela
10 dicembre 2010 at 3:18 PM
Edda Canali
Desenzano del garda (BS)
Mauro Orlando
10 dicembre 2010 at 3:19 PM
Il nostro contributo fotografico della linea e di alcune iniziative portate avanti con il gruppo In_Loco_Motivi per la fruizione e valorizzazione della storica tratta.
http://www.flickr.com/photos/irpiniaturismo/collections/72157625551094428/
Irpinia Turismo
10 dicembre 2010 at 3:23 PM
un piccolo contributo video:
http://www.youtube.com/user/irpiniaturismo?gl=IT&hl=it#p/u/37/jgRNsCP4hUs
Irpinia Turismo
10 dicembre 2010 at 3:23 PM
I viaggi di In_Loco_motivi:
Domenica 7 marzo 2010 – III Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate – IL VIAGGIO NELLA MEMORIA
http://www.youtube.com/user/irpiniaturismo?gl=IT&hl=it#p/u/23/SMNgti4y2u4
Irpinia Turismo
10 dicembre 2010 at 3:26 PM
…sperando che si possa concretamente contribuire a salvare uno dei modi più belli di viaggiare, anche con la mente, attraverso il paesaggio irpino…
Concetta Mattia
10 dicembre 2010 at 3:32 PM
Aderisco alla petizione al fine di non perdere un bene storico, architettonico e culturale della mia terra.
Francesco Roselli
Calitri (Avellino)
Disegnatore autocad
Francesco Roselli
10 dicembre 2010 at 3:43 PM
Aderisco alla petizione.
Grazie.
Maria
10 dicembre 2010 at 4:03 PM
Aderisco alla petizione.
Giovanni Tessitore
Giovanni Tessitore
10 dicembre 2010 at 4:21 PM
Aderisco alla petizione.
Giovanni Tessitore
10 dicembre 2010 at 4:22 PM
Irpinando, nalla persona di Giovanni Ventre, animatore del gruppo In Loco_motivi, gastronauta, brigante e “irpino delle selve dal cuore gentile” sottoscrive ed aderisce
Giovanni Ventre via Giacomo mazas 3 Avellino
ventre giovanni
10 dicembre 2010 at 4:23 PM
Consulente turistica, titolare di agenzia di viaggi, Direttore tecinico del turismo, con forza aderisce e firma
Maria Pia salvati via Giacomo mazas 3 Avellino
Maria Pia Salvati
10 dicembre 2010 at 4:25 PM
adesione. sergio gioia. napoli-bisaccia
a carmine rossi: qual’è la differenza tra partenopei come persone e becera e maligna mentalità partenopea che cercano di inculcarti quotidianamente? bisogna avere il coraggio delle proprie opinioni…e prima ancora, mi potresti descrivere esattamente, con compiutezza di fatti e argomentazioni, in cosa consisterebbe la becera e maligna mentalità partenopea? grazie
sergio gioia
10 dicembre 2010 at 5:03 PM
Michela Guadagno
Napoli
Michela Guadagno
10 dicembre 2010 at 5:14 PM
Luca, scusa, cosa significa che un vincolo potrebbe inficiarne il riammodernamento? se questo riammodernamente abbisognasse dell’abbattimento dei ponti…non sarebbe il ponte ad essere sbagliato ma il riammodernamento…l’avellino-rocchetta è un bene così come è, può essere restaurato, possono farsi degli accorgimenti per far sì che si viaggi sempre più in sicurezza,anche in modo più ecologico, ma un bene architettonico va preservato il più possibile per come ci è arrivato, migliorato, al massimo, se ne siamo in grado , fermi restando i valori formali ed intrinseci che a noi sono giunti, quindi se cambiare tutti i ponti e tutte le rotaie, e le gallerie e magari pezzi interi di tracciato occorre per renderla più veloce, avremmo bisogno di un’altra ferrovia, non di questa…e staremmo parlando di altro, noi volgiamo salvare tutto ciò che è questa ferrovia, tutto, i suoi elementi ed il rapporto che questi hanno con il paesaggio che attraversano. Un ponte diverso da quello di Lapio, renderebbe il treno più veloce e con possibilità di carico maggiore, ma sarebbe un altro ponte e avrebbe altro rapporto con il paesaggio. La bellezza di questa tratta è in tutto questo….non il altro, altrimenti non se ne capisce il senso.
valentina
10 dicembre 2010 at 5:15 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Carmelo De Mitri
Carife (AV)
Carmelo De Mitri
10 dicembre 2010 at 5:22 PM
Aderisco alla petizione
Alfredo Petrillo – Assessore Cultura Prata P.U.
PETRILLO MARIO ALFREDO
10 dicembre 2010 at 5:46 PM
Per ulteriore chiarimento ma per una ulteriore specificazione e per quanto possibile.
Non ho mai pensato che riammodernare la linea signifcasse abbattere il ponte principe: tra l’altro mi pare pure ben evidenziata la assoluta importanza di vincolare tali opere dell’ìngegno umano, all’interno dei punti del documento sottoscritto dai fruitori del treno irpino del paesaggio e riportato nel mio comMEnto dellE 1.36.
Mi spiace anche, che dopo dodici mesi di condivisione di una visione e di una esperienza – all’interno di In Loc Motivi – Valentina possa pensare che mi riferissi all’abbattimento del ponte pricipe o altre cose similari.
Il riammodernamento sta nel fatto che potrebbe essere necessario riverificare in alcuni tratti il tracciato, o pensare a bracci ferroviari ex-novo per servire aree industriali; ma il riammodernamento sta nel fatto che potrebbero essere realizzate dei parcheggi di interscambio per bus anche a Calitri o a Nusco o a Montelala, per esmpio in aree vicinissime alle stazioni, e non per questo ricadendo in una fascia più ampia di tutela non potessero essere realizzate. Il riammodernamento sta nel fatto di segnare con episodi -anche minimali -di architettura contemporanea le piccole stazioni che diventano luoghi di promozione del territorio di riferimento.
Luca B.
lucabattista
10 dicembre 2010 at 5:46 PM
sottoscritto
Gaetano Cucciniello
GAETANO CUCCINIELLO
10 dicembre 2010 at 5:50 PM
sostengo la petizione per il mantenimento e riconoscimwento della tratta ferroviaria Avellino Rocchetta S.Antonio
semplicemente una cittadina del sud
antonietta cianfano
10 dicembre 2010 at 6:03 PM
ADERRISCO ALLA PETIZIONE
Gerardo policano-studente (facoltà di architettura-federico II di Napoli- ma vivo in IRPINIA)
GERARDO POLICANO
10 dicembre 2010 at 6:07 PM
sottoscrivo l’adesione alla petizione
Fischetti Pietro Carmine – vallesaccarda -av- ristoratore.
pietro carmine fischetti
10 dicembre 2010 at 6:09 PM
Aderisco volentieri alla petizione. Anna Catapano, Avellino
anna catapano
10 dicembre 2010 at 6:12 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE per conto dell’Associazione culturale Forum Nova Hirpinia di cui sono il Direttore e a titolo personale.
Architetto Antonio Iannece
Antonio Iannece
10 dicembre 2010 at 6:13 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Pasquale Melchionna
Bisaccia (AV) dietista
Pascal
10 dicembre 2010 at 6:16 PM
allego con entusiasmo ed orgoglio le foto delle escursioni proposte ed effettuate dal gruppo In loco_motivi in questo anno.
http://www.flickr.com/photos/gioven/collections/72157625194093111/
giovanni ventre
10 dicembre 2010 at 6:17 PM
Aderisco con convinzione Pietro Calabrese Lagonegro-Salerno
pietro
10 dicembre 2010 at 6:17 PM
agli amici di in locomotivi: possiamo mettere da parte le polemiche visto che stiamo chiedendo al mondo di firmare una petizione per la ferrovia, ma se i binari non camminano paraleli il treno rischia di deragliare … a buon intenditor poche parole !!!
giovanni ventre
10 dicembre 2010 at 6:22 PM
Sostengo questa iniziativa, perchè la tratta Avellino-Rocchetta, è una linea ferroviaria turistica fondamentale per l’economia e la valorizzazione del territorio irpino.
Linda Iurato, Arianese da quattro anni.
Linda
10 dicembre 2010 at 6:25 PM
aderisco alla petizione
Pasquale Cioffari -Calitri
10 dicembre 2010 at 6:26 PM
Questo treno attraversa quasi tutta l’Irpinia, terra stupenda!!!! Togliere questa linea vuol dire impedirne l’attraversamento inteso come ENTRARE, ADARE DETRO alla cultura di questi paesi e alla bellezza paseaggistica così ancora integra e stupendamente suggestiva.
Maria Celeste Parmigiano-reggio emilia-insegnante
maria celeste parmigiano
10 dicembre 2010 at 6:27 PM
Questo treno attraversa quasi tutta l’Irpinia, Terra Stupenda!!!! Togliere questa linea vuol dire impedirne l’attraversamento inteso come ENTRARE, ANDARE DENTRO alla cultura di questi paesi a alla bellezza paesaggistica così ancora integra e stupendamente suggestiva.
Maria Celeste Parmigiano – Reggio Emilia- insegnante
maria celeste parmigiano
10 dicembre 2010 at 6:32 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Luigi Ianniciello , Consigliere Comunale di Flumeri
Luigi Ianniciello
10 dicembre 2010 at 6:33 PM
aderisco con grande piacere, per questa linea ferroviaria,che ATTRAVERSA LA VERDE IRPINIA, cosi come per quelle linee di pari importanza, abbandonate, es. la Sicignano-Lagonegro, tra il Parco Nazionale del cilento e vallo di Diano, ed il Parco Nazionale del Pollini.-
Pasquale Raia–Aree protette Legambiente Campania
Pasquale
10 dicembre 2010 at 6:36 PM
Aderisco alla petizione
Antonio Morgante – San Nicola Baronia – pensionato.
morgante
10 dicembre 2010 at 6:52 PM
fabio nigro, andretta irpinia d’oriente
fabnig
10 dicembre 2010 at 7:12 PM
Aderisco alla petizione
Anna Volturale – Avellino
Anna Volturale
10 dicembre 2010 at 7:31 PM
stefano ventura
teora-siena
scusate il ritardo
teoraventura
10 dicembre 2010 at 9:03 PM
Aderisco con speranza alla petizione, in bocca al lupo.
Pietro Brundu
10 dicembre 2010 at 9:50 PM
Aderisco, ovviamente, oltre che come appassionato (politico, non solo sentimentale: dei progetti su questa ferrovia parlerò un’altra volta), anche come fruitore, spesso solitario, di questa linea.
Avrei tanti episodi da raccontare, da quelli più tristi a qualcuno comico.
Ci sono cose che diventano metaforiche nella vita delle persone.
La ferrovia Avellino – Rocchetta Sant’Antonio è una metafora, politica e civile.
Indispensabile quindi per un futuro nuovo.
Michele Fumagallo, Nusco
michele fumagallo
10 dicembre 2010 at 9:55 PM
Sono pronto e disponibile a fornire il mio modesto contributo per tenere in vita questa linea che potrebbe diventare una linea storica…turistica…per l’ambiente e la natura…per fare conoscere la verde irpinia…con le sue bellezze naturalistiche e gastronomiche….le sue belleze….la sua storia e quant’altro si ossa aggingere.
IO CI STO e firmo con forza e convinzione questa petizione…..non toccate questa linea ferroviaria.
Domenico Santaniello da Lauro AV
domenico
10 dicembre 2010 at 10:01 PM
Aderisco con piacere all’iniziativa, un dovere sociale, per me di più. Mio nonno materno era macchinista di locomotiva e la sua tratta era proprio questa.
anna fierro
Anna Fierro
10 dicembre 2010 at 10:11 PM
Sono con voi.
Il fischio del treno arriva sino al mio studio, la mattina, è familiare. E’ la storia d’Irpinia degli ultimi centodieci anni, un museo all’aperto. Ha salutato i giovani che andavano in guerra, o che ritornavano, che andavano in Belgio e ritornavano. E’ parte delle valli e delle montagne che attraversa, è un segno di fiducia nel futuro.
Paolo Saggese
Paolo Saggese
10 dicembre 2010 at 10:16 PM
Rimetterei il post “in primo piano”, ad inizio pagina del blog.
E’ importante, con un messaggio importante ed un riscontro altrettanto importante e bello.
Lo lascerei almeno fino al 13!!
agostino
10 dicembre 2010 at 10:36 PM
Per un po’ mi sono astenuto dal commentare, ma stavolta non posso esimermi dal sostenere la
Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Francesco Buonanno
Solofra
Ingegnere
Francesco B
10 dicembre 2010 at 10:55 PM
La linea ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio non deve morire.
Giovanni Colucci
10 dicembre 2010 at 11:10 PM
Sottoscrivo
Angelo Vitale
Bisaccia
Angelo Vitale
10 dicembre 2010 at 11:42 PM
nel 1994 costituimmo il Comitato promotore per il centenario della Avellino-rocchetta; quale segretario di quel comitato conservo tutti gli atti, con copia anche della documentazione di tutti gli Enti che vi aderirono. La celebrazione vide il momento clou nel viaggio con locomotiva a vapore e con fermata in tutte le stazioni. Fu stinato che oltre 100.000 persone, parteciparono all’evento, a testimninaza dell’interesse delle genti d’Irpinia verso il treno, primo elemento di rottura di un atavico isolamento territoriale. La manifestazione fu preceduta anche da una approfondita attività di studio da cui, per estrema sintesi, si coglieva la importanza della tratta per la economia irpina: di fatti, fu documentato che il solo utilizzo per il trasporto merci, avrebbe consentito un beneficio per le aree industriali irpine e lucane per oltre 25MLD giornaliere di vecchie Lire. Un suo concreto potenziamento oltre all’ordinario collegamento quotidiano per i lavoratori tra i vari comuni, avrebbe consentito anche agli studenti pendolari di raggiungere con comodità le sedi universitarie di Fisciano e Napoli, facilitando la loro permanenza nei paesi di origine ed evitando il loro spopolamento fisico e culturale. Purtroppo, come avevamo presagito (basti pensare che i contributi economici dei vari Enti che raccogliemmo non furono suffcienti nemmeno a pagare il viaggio della locomitiva, interamente anticipato dal buon NIno Iorlano) dopo la celebrazione restò la solidarietà e l’impegno di pochi. in tutta sincerità, credo che la finalità turistico della tratta (da integrare, eventualmente, viaria con una collaterale pista ciclabile) non può essere sufficiente ad un ipotesi di rivitalizzazione, se non passa come l’idea del suo utilizzo quale asse principlae per il traspoto merci, anche per evitare l’attraversaamento dell’Irpinia dal traffico degli autocarri che dal Sud vanno verso Nord, lasciandoci solo un carico di inquinamento.
Discutiamone.
Raffaele
raffaele capasso
10 dicembre 2010 at 11:48 PM
Aderisco alla petizione
Stefano Meo – Volturara Irpina – architetto.
stefano meo
10 dicembre 2010 at 11:51 PM
Aderisco con vero piacere e farò circolare il più possibile l’invito.
E la prossima volta non vorrei mancare.
Fausto Altavilla
fausto altavilla
11 dicembre 2010 at 12:07 am
Aderisco convintamente con determinazione incisiva e persuasiva alla Petizione
Rocco Quagliariello
medicolegale
santangelodeilombardi avellino napoli
rocco quagliariello
11 dicembre 2010 at 5:08 am
Aderisco alla petizione poichè è molto importante per noi Irpini avere questa storica linea ferroviaria.
Salvatore Barbieri
Editore – Radio Magic/Radio Magic 2
Paternopoli (AV)
Salvatore Barbieri
11 dicembre 2010 at 6:24 am
Aderisco alla petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE,in nome di convinzioni laiche,cristiane,universali.renato papa napoli
renato papa
11 dicembre 2010 at 9:15 am
aderisco alla petizione
Anna
11 dicembre 2010 at 10:10 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Alberto Moccia
11 dicembre 2010 at 11:54 am
Appena rientrato dalla stazione, con un bagaglio di altre 500 belle foto della tratta, trovo questo messaggio in posta che pubblico di seguito:
————–
Elvira Iorlano – 11 dicembre alle ore 11.40
Segnala
i sottoscritti studenti, Elvira Iorlano, Antonietta Crispino, Liana Pasquale, Tiziana Iovanna e Sara Palmieri, rappresentanti di una più nutrita compagine di studenti molto preoccupati e frequentanti l’Istituto Vanvitelli di Lioni,
– appresa la notizia in base alla quale la tratta Avellino-Rocchetta Sant’Antonio viene soppressa dal giorno 13 Dicembre 2010;
– considerato che i sottoscritti studenti hanno, fino al giorno 11 Dicembre 2010 usufruito del mezzo di trasporto “TRENITALIA” per raggiungere la sede scolastica frequentata dell’Istituto Vanvitelli nonchè la residenza nei rispettivi paesi (NUSCO, CAMPO DI NUSCO, CASSANO e MONTEMARANO);
– valutato che la soppressa tratta del treno comporterà gravi disagi che incideranno sulla normale frequenza alle attività scolastiche, ovvero costringerà le famiglie a sostenere costi maggiori per garantire l’esercizio del diritto all’istruzione dei propri figli,
CHIEDONO
All’Ass.Regionale ai trasporti Sergio Vetrella di rivedere le determinazioni prese da codesta autorità e concernenti la soppressione del treno, al fine di consentire, per il futuro, agli studenti di beneficiare del servizio ed ottemperare al diritto-dovere dell’istruzione al quale gli stessi studenti sono tenuti.
Irpinia Turismo
11 dicembre 2010 at 12:26 PM
Aderisco alla petizione
Mauro D'Acierno
11 dicembre 2010 at 12:47 PM
aderisco e sostengo la petizione
Federico Verderosa architetto
Federico Verderosa
11 dicembre 2010 at 12:51 PM
aderisco alla petizione
..e condivido!
Chiara Arturo
11 dicembre 2010 at 12:57 PM
io aderisco senz’altro!
queste sono senza dubbio cose che vanno preservate
giulia ester marinari
11 dicembre 2010 at 1:02 PM
Anna Bencic
fiorenzo Sortani
Gianni Sciola
Margherita e Daniela
Sebastiano Argenzi
Vito Mosca
Dante Di Carlo
Titti Riolfo
Enzo Iannarulo
Simone e Elisabetta Saglia
“paesologhi padani”
di desenzano del Garda
Mauro Orlando
11 dicembre 2010 at 1:17 PM
Aderisco alla petizione.
Daniele Bertini
Daniele Bertini
11 dicembre 2010 at 1:30 PM
sottoscrivo la petizione
Luca Penna
11 dicembre 2010 at 1:30 PM
Aderisco alla utile petizione di interesse generale
roberto gelpi
11 dicembre 2010 at 1:33 PM
eccoci…
angela imbriani e virgilio bottiglieri
angela imbriani
11 dicembre 2010 at 2:15 PM
E’ stato uma sorpresa, quando ho letto l’articolo della soppressione.
A queste zone bisogna aggiungere qual’cosa,non sottrarre quel po’ che hanno,spero in bene
Luigi Fiore
U.S.A.
Luigi Fiore
11 dicembre 2010 at 3:08 PM
Le nostre foto….il nostro contributo!!!
Irpinia Turismo
11 dicembre 2010 at 3:25 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
salzarulo giovanni detto nino
11 dicembre 2010 at 3:43 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Luigi Salzarulo
11 dicembre 2010 at 3:48 PM
Sottoscrivo la petizione.
Matteo Renato Imbriano
11 dicembre 2010 at 4:27 PM
TreniItalia e la Regione Campania, sospendono le corse sull’avellino-rocchetta. Dal 13 dicembre 2010 si compie il disegno di smantellamento del trasporto su rotaia in Irpinia, già iniziato con le scelte politiche e di “bottega” , portate avanti sin dagli anni inizi degli anni novanta.
Oggi – sabato 12 dicembre – con l’ultima corsa dell’Avellino Rocchetta si compie anche coscientemente l’atto di spregiare le centinaia di persone che sin dal 1994 hanno lavorato e promosso studi, fatti , azioni per il recupero ed il riammodernamento strategico della linea ferroviaria irpina. In Loco Motivi è stata – in ordine di tempo – l’ultima dimostrata azione concreta e misurabile di un possibile uso turistico della linea.
Va un personale sentito Grazie alla comunità di Conza della Campania con il suo sindaco, Vito Farese in testa a difendere e a testimoniare il significato dell’Avellino Rocchetta per nuove strategie e visioni di sviluppo per queste territori.Alla stazione di Conza_Cairano_andretta , bambini, mamme e cittadini di conza ad accompagnare il treno fino a rocchetta sant’antonio, dove ci attendeva il gonfalone della città pugliese con vicesindaco e altri rappresenatnti delle associazioni di rocchetta.
Dall’irpinia solo gli amministratori del comune di Lioni hanno accompagnato il viaggio dell’ultimo treno. In Irpinia è sempre la solita vecchia storia, senza ordini di “scuderia” non pare che ci sia mai uno scatto di orgoglio sentito e sincero. O alternativamente bisogna credere che per la maggior parte degli amministratori dell’Alta Irpinia e dalla Valle del Calore, l’Av-rocchetta non serva a niente.
E’ necessario non abbassare il livello di attenzione, anche se questa è una storia che ciclicamente, sin dal 1994 , ormai si ripete. Azioni, proposte, convegni, studi di fattibilità, prese d’atto e scelte programmatiche, ma poi mai che nessuno politicamente sia stato in grado di difendere la scelta fino in fondo.
lucabattista
11 dicembre 2010 at 5:51 PM
sostengo la petizione.
Nello
11 dicembre 2010 at 6:04 PM
aderisco e sostengo la petizione
Claudia Scotece – Firenze – architetto
Claudia Scotece
11 dicembre 2010 at 6:53 PM
aderisco e sostengo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO
Maria Antonietta Scotece
Andretta
Maria Antonietta Scotece
11 dicembre 2010 at 6:54 PM
Aderisco e sostengo la petizione
Maria Consiglia Alvino, dottore in Lettere Classiche, Atripalda
Maria Consiglia Alvino
11 dicembre 2010 at 7:10 PM
Aderisco e sostemgo la petizione.
Alfonso Alvino, enologo, Atripalda
Alfonso Alvino
11 dicembre 2010 at 7:13 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Di Martino Michele Aquilonia (AV)Produttore Biologico
Michele Di Martino
11 dicembre 2010 at 7:13 PM
sostengo la petizione…
michele
11 dicembre 2010 at 7:39 PM
sostengo la petizione
angelo cervasio
11 dicembre 2010 at 7:42 PM
SOSTENGO FERMAMENTE la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
emilio mariani
11 dicembre 2010 at 7:48 PM
una selezione di foto scattate stamane
durante l’ultimo (si spera provvisorio) viaggio dell’avellino-rocchetta
http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157625576918754/show/
…penso che le foto dimostrino, se ancora ce ne fosse bisogno, di quale patrimonio paesaggistico stiamo chiedendo il riconoscimento di tutela da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
a_ver
11 dicembre 2010 at 8:02 PM
sono per la petizione…
mirko
11 dicembre 2010 at 8:51 PM
Aderisco alla petizione con piacere e convinzione.
Enzo Filomena
11 dicembre 2010 at 9:05 PM
sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Anna Ebreo – Nusco (AV)
annusca
11 dicembre 2010 at 9:19 PM
sostengo la Petizione
Salvatore Volpe
salvolpe
11 dicembre 2010 at 9:22 PM
Sottoscrivo la petizione da irpina di nascita.
Adele Flammia residente a Perugia.
Adele Flammia
11 dicembre 2010 at 9:22 PM
ecco la mia “firma” per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO
Elvira Pisaniello,
insegnante d’italiano
(Berlino)
elvira
11 dicembre 2010 at 9:26 PM
E’ parte della mia vita, da bambino , quando prendevamo la “littorina” per andare ad Avellino dai nonni durante le feste di Natale e da giovane studente per andare a Napoli all’università (non c’era ancora l’autobus).
Mi ricordo che una sera, mezzo assopito, per sbaglio ho scambiato la stazione di Morra de Sanctis per quella di Conza – Andretta -Cairano. Sono sceso e risalito in un lampo !!!
Geremia Pierri (conzano)
da San Salvo (CH)
Geremia Pierri
11 dicembre 2010 at 9:27 PM
aderisco alla petizione
michele racioppi
11 dicembre 2010 at 9:28 PM
sostengo la petizione
Antonella Melillo da Bisaccia
antonella
11 dicembre 2010 at 9:29 PM
sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Cosimo Chiffi
Consulente in economia dei trasporti
Nardò (LE)
Cosimo Chiffi
11 dicembre 2010 at 9:36 PM
Sostengo, con tutta l’anima, la petizione per il RICONOSCIMENTO della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio quale BENE CULTURALE
Basta!! E’ il caso di parlare di “SILENIA”……
Giuseppe Ciccone – Lioni – Funzionario ASL
Giuseppe Ciccone
11 dicembre 2010 at 9:47 PM
Mi unisco alla comunità provvisoria per fronteggiare il gigante Golia di turno che vuole sopraffare con la forza il pastorello irpino Davide .
Agostino Addesa
Architetto
Avellino
AGOSTINO ADDESA
11 dicembre 2010 at 9:53 PM
Aderisco alla petizione
sonia
11 dicembre 2010 at 9:53 PM
Sottoscrivo con forza la petizione, la linea ferroviaria Avellino-Rocchetta è un bene culturale.
Linda Iurato, irpina da quattro anni!!!
Linda
11 dicembre 2010 at 9:55 PM
michele fumagallo per IL MANIFESTO di oggi 11 dicembre 2010; “c’era una volta il treno”
https://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2010/12/10/avellino-rocchetta-oggi-lultima-corsa/
a_ver
11 dicembre 2010 at 9:59 PM
Mi unisco al coro anch’io affinchè venga riconosciuto il valore culturale della tratta!
Fiorella Delli Gatti- Assessore alla Cultura del Comune di Nusco!
Fiorella Deli Gatti
11 dicembre 2010 at 10:02 PM
firmo per sostenere la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale Bene Culturale di un grande territorio
Titina Russoniello
Titina
11 dicembre 2010 at 10:05 PM
no alla chiusura della linea ferroviaria da tutelare e valorizzare
mauro alifano
11 dicembre 2010 at 10:05 PM
Io sono un Reporter della provincia sempre di Avellino, ma abito nel Vallo di Lauro, quindi firmo anche io per sostenere la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO.
Modestino Annunziata
11 dicembre 2010 at 10:43 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Mariangela Bianco – Bovino (FG)
Marb
11 dicembre 2010 at 10:59 PM
Dove non ci sono si costruiscono..dove ci sono si lasciano morire..quando si arriva a dover difendere l’ovvio, allora vuol dire che siamo proprio alla fine.
Però, attenzione! Ancora una volta nessuno ha pensato di sollecitare le scuole- alunni e docenti- che sono rimaste neppure a guardar passare il treno per l’ultima volta. Se a difendere questi beni del territorio mancano i giovani,allora sarà ancora più difficile che i giovani vi restino; ed il loro sarà un andar via senza rimpianti,
ed a quel punto non basterà più neanche il nostro pianto..
Gerardo Vespucci
11 dicembre 2010 at 11:14 PM
Aderisco alla vostra petizione e spero di rivedere presto passare un treno passare…. sotto Teora!!
Massimiliano Porreca
Teora (AV)
Massimiliano Porreca
11 dicembre 2010 at 11:23 PM
Aderisco alla petizione
Claudia Iandolo
claudia Iandolo
12 dicembre 2010 at 12:00 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Alessandra Altamura, Bologna
alessandra
12 dicembre 2010 at 12:41 am
Aderisco alla petizione e sottoscrivo. Nicola Iacoviello – Architetto – Grottaminarda – AV –
Nicola Iacoviello
12 dicembre 2010 at 7:40 am
Sono con voi!!! Il terremoto ci ha già tolto tutto… NON TOGLIETECI ANCHE LA FERROVIA!!!
Bruno Piccininno
12 dicembre 2010 at 7:44 am
sottoscrivo a questa petizione. http://www.annedemijttenaere.eu
anne demijttenaere
12 dicembre 2010 at 7:53 am
Aderisco alla petizione con la profonda convinzione che la stazione è un simbolo di storia e di civiltà imprescindibile dal contesto in cui è stata fondata.
Antonio D’Agostino
Antonio D'Agostino
12 dicembre 2010 at 8:02 am
aderisco alla petizione:
Sergio Pagliarulo (ZiaLidiaSocialClub)
p.s. ma non si potrebbe avviare una petizione “cartacea” con firme corredate dagli estremi dei documenti? insomma, organizzare degli stand in giro per i paesi dell’irpinia per raccogliere le firme, come fosse un referendum? una iniziativa di questo genere avrebbe, secondo me, una forza maggiore.
sergio pagliarulo
12 dicembre 2010 at 8:07 am
aderisco alla petizione per mantenere in vita la ferrovia avellino-rocchetta. chiuderla sarebbe un ennesimo sopruso a danno dell’irpinia e dei territori interni, che altre regioni valorizzano. In Campania invece servono per le discariche!!!
domenico cambria
12 dicembre 2010 at 8:33 am
Sottoscrivo la petizione anche a nome dell’Associazione che rappresento, l’Associazione per la gestione del Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia” di AQUILONIA.
Il direttore
Arch. Donato Tartaglia
Donato TARTAGLIA
12 dicembre 2010 at 9:20 am
sottoscrivo e aderisco. la ferrovia è una risorsa, per tutti noi!
emilia bersabea cirillo
emilia
12 dicembre 2010 at 9:27 am
Aderisco alla petizione.
Pelegrino Marinelli, Roma
pellegrino marinelli
12 dicembre 2010 at 10:46 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Maria Rosaria Vaiano, Roma, insegnante
maria rosaria
12 dicembre 2010 at 11:04 am
La Campania ha bisogno di percorsi nel paesaggio per crescere e far crescere. Questa linea ferroviaria ne è un magnifico esempio.
Vincenzo Passaretti, studente, residente a Napoli.
Vincenzo Passaretti
12 dicembre 2010 at 11:32 am
aderisco alla petizione per la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio.
marcello faletra
12 dicembre 2010 at 11:34 am
Aderisco
Iain Chambers
12 dicembre 2010 at 11:44 am
Aderisco anche io alla petizione per salvaguardare un bene della nostra terra.
alessandra valentino – giornalista
atripalda (av)
alessandra valentino
12 dicembre 2010 at 11:51 am
sostengo la petizione per l’avellino – rocchetta sant’antonio.
francesco arminante – farmacista
montoro inferiore (av)
francesco arminante
12 dicembre 2010 at 11:53 am
Sottoscrivo la petizione
Antonio Viggiano
12 dicembre 2010 at 12:31 PM
Sottoscrivo la petizione.
Antonio Viggiano – Impiegato
Potenza (PZ)
Antonio Viggiano
12 dicembre 2010 at 12:32 PM
SOTTOSCRIVO LA PETIZIONE
Francesco Cappiello – Architetto
Napoli
Francesco Cappiello
12 dicembre 2010 at 12:56 PM
come musa ispiratrice di silenia, la nuova regione, selen, la nota attrice di film impegnati…
sergio gioia
12 dicembre 2010 at 1:08 PM
Condivido pienamente la petizione e la sottoscrivo con orgoglio e rabbia.
Salvatore
Salvatore Salvatore
12 dicembre 2010 at 1:11 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Adelelmo Riggieri
Fermo
adelelmo ruggieri
12 dicembre 2010 at 1:12 PM
aderisco alla petizione
Ivana Ciardiello, studente, Napoli
Ivana Ciardiello
12 dicembre 2010 at 2:04 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Ettore Garofalo, Roma, EM Manager Nano Technology Division
ettore garofalo
12 dicembre 2010 at 2:24 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Massimo Vietri cittadino d’Irpinia
massimo vietri
12 dicembre 2010 at 3:10 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Marcella Rafaniello, Avellino
marcella rafaniello
12 dicembre 2010 at 3:13 PM
Aderisco e sostengo la petizione
Lucrezia Ricciardi- architetto
Sicignano-Paestum (Sa)
lucrezia ricciardi
12 dicembre 2010 at 3:36 PM
Sabato 11.12.2010 da Gaetano Calabrese per gli amici:
Irpinia Turismo
12 dicembre 2010 at 3:53 PM
mi chiamo michele vivo vicino roma.. sono irpino…calitrano…penso che la linea puglia basicalicata campania debba essere solo che rafforzata… fino ad oggi il trasporto di queste linne e’ stato dei pochi privati ammanicati al “bottone”.Hannno fatto un sacco di soldi ma per la gente di questi luoghi che si vuole muovere il disagio e’ rimasto pressochè invariato. Questa linea ferroviaria gia’ esistente potrebbe collegare l’italia dal salento fino a napoli roma e poi a salire verso l’europa… anche così ,con il binario unico…capisco che questo e’ un sogno..ma i sogni aiutano a vivere e di tanto in tanto si avverano! viva la comunità provvisoria… non so quando ci potremmo conoscere di persona con qualcuno di voi.. mi auguro che questo accada presto.. un abbraccio
venditto michele ttuozzolo
12 dicembre 2010 at 4:32 PM
Conza Andretta Cairano, di Michele Citoni
Irpinia Turismo
12 dicembre 2010 at 5:21 PM
riusciremo a farla rinascere
Andrea Gisoldi
12 dicembre 2010 at 5:32 PM
Sostengo con convinzione la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Domenico Frasca- Solofra (Av)
domenico frasca
12 dicembre 2010 at 5:50 PM
firmo e sostengo una giusta battagli . on bocca al lupo a tutti – susi ossorio
susi pssprio
12 dicembre 2010 at 5:58 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
La storia di una terra è fatta dalla storia di ogni persona che in quella terra è nato, cresciuto o semplicemente passato. E in ogni persona dell’area fra Avellino e Rocchetta ci sono pezzi di storia fatti dalla storica ferrovia. Non si può distruggere la storia di tanti di noi in questo modo.
Rosario Serafino
impiegato
Nola (Na)
Rosario Serafino
12 dicembre 2010 at 6:10 PM
Faccio mia questa petizione.
Maria Consiglia Romano
12 dicembre 2010 at 6:34 PM
Sostengo e firmo la petizione. Dopo 115 anni, nel silenzio assordante della chiassosa politica irpina, chiude la Avellino-Rocchetta. Il treno del paesaggio che dall’appennino tirrenico si tuffava verso quello adriatico, attraversando le valli dell’Ofanto ed accarezzando paesi e montagne è considerata un ramo secco. In altre regioni italiane con linee simili hanno sviluppato il turismo e creato occupazione. Direi che a questo punto possiamo chiudere anche l’Irpinia e diventare direttamente provincia di Napoli. Un pensiero ai tanti emigranti che da quei finestrini guardavano in lacrime il paese natio e ai tanti giovani che in questi anni ne hanno scoperto la bellezza storica e naturalistica.
Saverio Pepe
12 dicembre 2010 at 6:40 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Annibale Carmine sepe
Mirabella Eclano
Annibale Carmine Sepe
12 dicembre 2010 at 6:43 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Barbara Pierri – Milano
Barbara Pierri
12 dicembre 2010 at 7:25 PM
Chi prende le firme?
Luigi Capone
12 dicembre 2010 at 8:49 PM
Comunque certo che firmo
Luigi Capone, studente, Nusco (Av).
Luigi Capone
12 dicembre 2010 at 8:56 PM
simona mangone – nusco (av) – impiegata
simona
12 dicembre 2010 at 9:39 PM
Sostengo, condivido e sottoscrivo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Anna Maria Famiglietti
12 dicembre 2010 at 10:28 PM
1861 – 2010: il sacco del Sud continua, anzi si accentua.
L’attacco alla cultura è sempre più virulento.
Sottoscrivo la Petizione perché venga conservata la tratta ferroviaria AVELLINO – ROCCHETTA S.ANTONIO perché “Bene di interesse culturale” e pertanto INALIENABILE.
Lucio Siniscalco – Pensionato
Lucio Siniscalco
12 dicembre 2010 at 11:29 PM
Aderisco e sostengo la petizione
franco lancio
architetto
franco lancio
13 dicembre 2010 at 12:42 am
Sottoscrivo e sostengo la petizione
caterina loffredo
architetto
caterina loffredo
13 dicembre 2010 at 12:55 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Federico Iadarola, fotografo
Mirabella Eclano_av
federico iadarola
13 dicembre 2010 at 1:01 am
Aderisco e sottoscrivo
Maria Cerreta
13 dicembre 2010 at 1:02 am
Aderisco e sostengo la petizione
Giuliana Sandulli
13 dicembre 2010 at 1:46 am
W l’ ITALIA
Lorenzo Vona
13 dicembre 2010 at 3:00 am
Aderisco
Michele Citoni
Roma
Due video sulla giornata di sabato 11 dicembre “cotti e mangiati”:
tripla w.youtube.com/watch?v=-aqGUc6CAj4
tripla w.youtube.com/watch?v=5DNjewqbeGY
Michele Citoni
13 dicembre 2010 at 4:19 am
COME SI INTENDE PROCEDERE A PARTIRE DA OGGI TREDICI DICEMBRE QUALORA TRENITALIA COMUNICHI LA AVVENUTA SOPPRESSIONE DELLA TRATTA FERROVIARIA AVELLINO ROCCHETTA SANT’ANTONIO”’
A QUESTA DOMANDA DRAMMATICA
CHI DEVE DARE RISPOSTA CHI CHI CHI CHI CHI CHI CHI CHI. SI PROCEDA UNITI MA DETERMINATI VIRIBUS UNITIS
Rocco Quagliariello
rocco quagliariello
13 dicembre 2010 at 5:44 am
Sono con voi!
Antonio Cusano.
Ingegnere Gestionale e laureando nella L.M in Produzione Industriale.
Scampitella (AV).
Antonio
13 dicembre 2010 at 8:33 am
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Antonella Frino
Mediatrice culturale
S.Andrea di Conza (AV)
Antonella Frino
13 dicembre 2010 at 8:50 am
Luciano Colucci Albergatore
Luciano Colucci
13 dicembre 2010 at 9:09 am
aderisco alla petizione
Vincenzo Cerreta
13 dicembre 2010 at 9:37 am
Avevo già firmato alla conferenza stampa.
In ogni caso ri-aderisco, ovviamente.
elda martino, Grottaminarda, archeologo
eldarin
13 dicembre 2010 at 9:51 am
Aderisco per non lasciare che un ramo della rete ferroviaria italiana venga reciso. Qui si sta distruggendo una preziosa eredità lasciataci dalle generazioni precedenti in termini di patrimonio infrastrutturale. E’ inutile destinare fior di risorse all’alta velocità (tanto per mettersi a far concorrenza al trasporto aereo) se manca poi il coordinamento tra i vari livelli della rete trasportistica.
Ma si sa, un politico se dicesse “Dobbiamo riqualificare le infrastrutture esistenti” non acchiapperebbe che due o tre voti, molto diverso se spara “alto” esempio, ponte sullo Stretto di Messina…
Foggia, 13/12/10
ing. Alfonso Di Giovanni
Alfonso Di Giovanni
13 dicembre 2010 at 10:13 am
i video di michele citoni girati sabato 11 dicembre 2010
http://www.youtube.com/watch?v=-aqGUc6CAj4
http://www.youtube.com/watch?v=5DNjewqbeGY
a_ver
13 dicembre 2010 at 10:19 am
aderisco alla petizione
giuseppe zezze
13 dicembre 2010 at 10:23 am
aderiamo alla petizione…gli iscritti ANTAA (associazione nazionale a tutela del settore agricolo e zootecnico)
angela imbriani
13 dicembre 2010 at 11:11 am
è bello vedere tante adesioni, ma si può fare di più.
non basta l’adesione personale, bisogna attivamente impegnarsi per raccogliere altre adesioni.
queste battaglie servono anche a costruire un sentimento dell’irpinia che non c’è mai stato….
arminio
13 dicembre 2010 at 11:27 am
Aderisco alla petizione
enrico falcone
13 dicembre 2010 at 12:16 PM
Aderisco completamente alla vostra iniziativa ,cosapevole della sua sostenibilità economica,ambientale ed energetica.
—
Ing.Riviello Antonio
PSS Consultant
PROFESSIONISTI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Antonio Riviello
13 dicembre 2010 at 1:16 PM
Sottoscrivo la petizione
Donato Salzarulo, Bisaccia (Av)
Donato Salzarulo
13 dicembre 2010 at 1:23 PM
documenti nella rete
(1998) giorgio gabriele e il recupero della ferrovia avellino-rocchetta
http://verderosa.wordpress.com/1998/03/01/un-viaggio-sulla-rocchetta-sa-avellino/
a_ver
13 dicembre 2010 at 1:33 PM
sottoscrivo
Pompeo Limongiello
13 dicembre 2010 at 2:04 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
DOMENICO SANTANIELLO, Serino (Av), Studente
Domenico Santaniello
13 dicembre 2010 at 2:15 PM
Adesione anche a nome dell’Archivio Storico della CGIL
di Avellino
marino giovanni
13 dicembre 2010 at 2:22 PM
Sottoscrivo la petizione per IL RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S. ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Di Mattia Antonio
13 dicembre 2010 at 2:22 PM
Sottoscrivo la petizione.
Laura Fischetti
Sant’Angelo Dei Lombardi (AV)- impiegata
Laura Fischetti
13 dicembre 2010 at 2:27 PM
aderisco alla petizione
jean
13 dicembre 2010 at 2:29 PM
Sottoscrivo la petizione per IL RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S. ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Di Mattia Antonio Florange (France)
questo patrimonio infrastrutturale dev’essere salvaguardato. E’ un bene che l’Irpinia ha ereditato dai suoi antenati e noi dobbiamo trasmetterlo ai nostri figli come testimonianza della nostra storia e civiltà.
Di Mattia Antonio
13 dicembre 2010 at 2:35 PM
Aderisco pienamente alla petizione della tratta avellino rocchetta. è la nostra storia nn può essere cancellata.
enrico franco
13 dicembre 2010 at 3:27 PM
S.angelo dei Lombardi(Av) – Designer
Ci vollero ben 30 anni, per passare dalla iniziale fase propositiva nel 1865, al 27 ottobre 1895, data di inaugurazione dell’intera tratta. Tale lentezza gravò non poco sulle popolazioni dell’Alta Irpinia, ISOLATE e SFORNITE di vie di comunicazione. La spinta dei politici locali, soprattutto di FRANCESCO De SANCTIS, che la volle fortemente, e l’esigenza di una strada ferrata per il traffico merci, ebbero, alla fine, la meglio. Non possiamo permettere di cancellare il progresso dei nostri Territori.
Mikele Policano
13 dicembre 2010 at 3:29 PM
Sottoscrivo la petizione per IL RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S. ANTONIO quale BENE CULTURALE
Lino Iorlano – Architetto
Lino Iorlano
13 dicembre 2010 at 3:34 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della tratta Avellino-Rocchetta S. Antonio come un BENE CULTURALE
Ing. Carmine MONTANO
carmine
13 dicembre 2010 at 3:51 PM
aderisco alla petizione
gino cerrato
Montoro Inferiore via boschi 27
GINO CERRATO
13 dicembre 2010 at 4:23 PM
sostengo la petizione – tratta Avellino – Rocchetta s, Antonio
Modestino Picariello
13 dicembre 2010 at 4:34 PM
Sottoscrivo la petizione per il Riconoscimento della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S.Antonio quale Bene culturale.
Giulio
13 dicembre 2010 at 4:48 PM
Sottoscrivo la petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Dr. Giuseppe Vito Viggiano
Medico-Chirurgo
UOC Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza
Ospedale Regionale S.Carlo
POTENZA
Giuseppe Vito Viggiano
13 dicembre 2010 at 4:58 PM
Vincenzo Romano
Via Appia, Atripalda (AV)
DISOCCUPATO
Vin
13 dicembre 2010 at 5:08 PM
SOSTENGO LA PETIZIONE
A.FIORETTI
13 dicembre 2010 at 5:23 PM
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch’ esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti…
Boris Ambrosone
13 dicembre 2010 at 6:45 PM
Approvo e sottoscrivo
Andrea Daniele Montuori
Atripalda (Av)
Assessore del Comune di Atripalda (Av)
Andrea Daniele Montuori
13 dicembre 2010 at 6:46 PM
Valentina..sono con voi!Salviamo la ferrovia Avellino- Rocchetta! Viva L’irpinia!
Antonio Lavanga
13 dicembre 2010 at 6:48 PM
Boris Ambrosone
nato ad Avellino il 22/11/1974
residente Avellino
via E. G. Turco 26
Boris Ambrosone
13 dicembre 2010 at 6:51 PM
Aderisco alla petizione e sottoscrivo
Modestino Picariello
13 dicembre 2010 at 7:08 PM
Vi prego di stoppare gli invii di post via e-mail al mio indirizzo.Per errore avevo chiesto l’invio.
GRAZIE
Antonio Riviello
13 dicembre 2010 at 7:15 PM
Aderisco alla petizione.
Daniela vecchione
13 dicembre 2010 at 7:21 PM
ADERISCOOOO….CONVINTO.!
Sabino De Benedetto,Manocalzati
13 dicembre 2010 at 7:25 PM
“Amo viaggiare in treno” ma sopratutto in quello dell’associazione IN LOCO MOTIVI “si scopre l’irpinia in modo divertente e con simpatiche persone
Giamira Ventre
11 anni
Avellino
giamira ventre
13 dicembre 2010 at 7:33 PM
Un treno senza più fermate.
Un treno è l’insieme di più vagoni trainati da un locomotore su dei binari che fungono da collegamento tra due o più luoghi. C’è un treno in Irpinia, un treno che ha 115 anni e che purtroppo qualcuno ha deciso di condannare a morte in nome di un risparmio che non si riesce ad intuire se non nella mente maligna di decisori d’oltre montagna, che probabilmente nulla sanno del treno, della storia e della bellezza dei territori che attraversa, della speranza che il fischio continua a infondere in coloro che eroicamente continuano ad abitare i luoghi sempre più desolati dell’Irpinia d’Oriente. Questa parte di Campania è certamente ed inequivocabilmente uno dei luoghi più ameni d’Italia, non la ressa dei così detti grandi attrattori turistici, Napoli, Palinuro, Ischia, Pompei, Paestum, la costiera amalfitana – sorrentina, piuttosto il silenzio dei luoghi primordiali, lo scorrere lento del tempo scandito dai periodi dell’anno non tanto intesi come mesi, ma collegati ai cicli che in agricoltura richiede la terra, l’aratura, la semina, il raccolto … Questa linea ferrovia fu voluta con forza da uomini come Giustino Fortunato e Francesco de Sanctis, politici di spessore ed uomini di immensa cultura che hanno dato e danno lustro alla nostra terra, per far uscire dall’isolamento questa parte di Irpinia, da sempre la più sofferente, isolamento atavico in cui versava. La speranza nel 1895 era lo sviluppo delle aree interne, il treno il mezzo per attuarla. Nel post terremoto le scelte politiche scellerate, la ricostruzione che ha creato più danni del sisma stesso, con la corsa ai contributi e l’arricchimento facile da parte di molti tecnici impreparati che ben hanno pensato di distruggere la maggior parte del patrimonio unico dei paesi di montagna, inondandoli di milioni di metri cubi di anonimo cemento armato, una vera rapina al territorio, al posto di edifici abbattuti di pregevole fattura costruiti in pietra e legno, anche le stazioni della Avellino Rocchetta furono abbattute e al loro posto oggi troviamo degli anonimi e freddi prefabbricati che somigliano più a pollai che a stazioni. A tal proposito riporto uno scritto che campeggia in Alta Irpinia su una anonima porta di un anonimo paese “ Un soffio geotermico si mosse, breve e infinito apparì l’oltraggio. Poi la lunga stagione degli architetti, dei geometri, degli ingegneri. Salivano le scale dei comuni con mani basse intente a raccogliere la moneta vagante dei contributi. Dall’anima fredda delle loro matite si è materializzata l’Irpinia che vediamo adesso” Si decise poi di puntare tutto sul trasporto su gomma, si costruirono strade a scorrimento veloce, che certamente hanno apportato vantaggi notevoli ma al contempo si lasciò colpevolmente da parte la ferrovia, era quello il momento di ristrutturare anche il trasporto su ferro, con l’elettrificazione della linea, i collegamenti con Salerno, Napoli e Benevento, si parlò di un collegamento di Avellino con la circumvesuviana che è ferma a Baiano. Ma tutto è rimasto lettera morta. Ora si arriva al 13 dicembre, giorno dedicato a santa Lucia, protettrice dei ciechi, anche questa una coincidenza, per attivare la soppressione della tratta. Noi non ci stiamo, noi chiediamo all’assessore Vetrella di ravvedersi, anche in considerazione del fatto che la tratta in questione potrebbe essere ambasciatrice di un nuovo tipo di turismo per queste zone, dove ricordiamolo, si parla di turismo da circa 20 anni e nonostante il fiume di soldi pubblici spesi per far aumentare le presenze sul territorio i report parlano di nessun aumento. Un fallimento naturale visto che il fiume di fondi è stato sperperato per far piacere agli amici degli amici, sagre paesane e feste che fanno solo la fortuna economica di alcuni. Nessuna cabina di regia, nessuna programmazione condivisa con gli attori sul territorio, nessuna selezione sui luoghi che possono attrarre turisti, non tutti i paesi ovviamente hanno potenzialità uguali di attrazione, ed allora bisogna individuare degli obiettivi ed insieme perseguirli, non più nella logica di paese, ma di insieme, d’altronde anche a livello nazionale si protende per progetti di ampio respiro e condivisi, non solo regionali ma anche extra regionali. Mi chiedo, come è possibile non pensare di programmare partendo da un progetto che riesca a coniugare sviluppo e permanenza, sviluppo del territorio e del turismo, permanenza di turisti e di indigeni. Ridare dignità a chi abita i luoghi meno densamente popolati della Campania, imporre una speranza alla agricoltura di qualità, si perché possiamo discorrere di tutto ma quei territori sono a vocazione agricolo pastorale. Prodotti tipici di qualità, non millantati ma certificati da un marchio, che vadano ad affiancare le eccellenze dei vini, pubblicità mirata a far conoscere le bellezze archeologiche, le ricchezze museali, la innumerevole sequenza di chiese, abbazie e santuari, che fanno dell’Irpinia dopo l’Umbria la terra con maggiori testimonianze religiose sul territorio, la suggestiva collocazione ambientale di due parchi regionali, quello del Partenio e quello dei Monti Picentini, caratterizzati da paesaggi unici, dove il verde esplode regalando ossigeno e frescura, la fabbrica dell’acqua, quella del vento e quella del pane, ci vorrebbe un brand che riesca a comunicare al potenziale turista tutte le potenzialità di una terra attraversata da un treno che nell’ultimo anno, grazie alla passione mia e di altri 5 malati cronici hanno dimostrato trasportando in 23 corse tremila persone che quella tratta non è ancora morta come vogliono farci credere e che dal 13 dicembre probabilmente non effettuerà più alcuna fermata, un altro pezzo di Irpinia che si immola in nome di un Napoli centrismo sempre più invadente ed insopportabile.
giovanni ventre
13 dicembre 2010 at 7:35 PM
un’iniziativa così bella..come non sostenerla??
sottoscrivo
rosanna addonizio
venticano (Av)
rosanna addonizio
13 dicembre 2010 at 7:44 PM
grazie giovanni.
valentina
13 dicembre 2010 at 8:09 PM
sottoscrivo
gianluca follo
13 dicembre 2010 at 8:35 PM
Concordo in pieno….
Gerardina
13 dicembre 2010 at 8:59 PM
aderisco anche io alla petizione :-)
salvatore caruso
13 dicembre 2010 at 9:03 PM
aderiscoooooo!
donata
13 dicembre 2010 at 9:07 PM
pellegrino palmieri (Avella)
artigiano
anch’io aderisco alla petizione….
pellegrino palmieri
13 dicembre 2010 at 9:33 PM
Avellino Rocchetta non può e non deve morire facciamoci sentire tutti uniti
Fabio
13 dicembre 2010 at 9:55 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE.
Enrico Grimaldi
Baronissi(Sa)
Enrico Grimaldi
13 dicembre 2010 at 9:58 PM
giovanni il testo sulla porta è mio, ma non so dove l’hai visto,
l’ho messo anche nel mio ultimo documentario.
Arminio
13 dicembre 2010 at 10:02 PM
Aderiamo alla sottoscrizione.
Sergio scordo Lina miele
Sergio Scordo
13 dicembre 2010 at 10:19 PM
aderisco!!
domenico
13 dicembre 2010 at 10:59 PM
Bloccare i mezzi di comunicazione in un paese è indice di grande inciviltà, ci sono servizi che servono unicamente al benessere e al progresso del paese, dei cittadini, fosse anche’esso solo unico e solo, invece nel nostro paese esistono solo servizi a scopo di lucro. Insomma il nostro è una nazione piena di PAPPONI
annamaria liberatore
13 dicembre 2010 at 11:15 PM
aderisco
lepore nicola
13 dicembre 2010 at 11:22 PM
La ferrovia è una testimonianza della nostra storia,un bene culturale ,nonchè paesaggistico.
Lina Miele
13 dicembre 2010 at 11:23 PM
sottoscrivo
filomena d'arcangelo
13 dicembre 2010 at 11:25 PM
sottoscrivo
carmen liberatore
13 dicembre 2010 at 11:27 PM
aderisco
alessandra d'arcangelo
13 dicembre 2010 at 11:28 PM
Finalmente dopo un lungo e impegnativo lavoro oggi, 13 dicembre 2010 alle 23.00, il nuovo portale http://www.irpiniaturismo.it è on-line.
Adesso riprende il lavoro sul territorio Irpino.
Grazie a tutto lo staff.
Con la speranza che questa “ripartenza” possa coincidere, in questa giornata, ad una ripresa dei viaggi sulla nostra ferrovia, voglio condividere questo momento di felicità e…commozione.
Agostino
Irpinia Turismo
13 dicembre 2010 at 11:31 PM
lodevole e giusta iniziativa,
sottoscrivo.
Alessia Verderosa
Alessia Verderosa
14 dicembre 2010 at 12:57 am
Forza!! che tutti insieme e numerosi ce la faremo a riprendere i viaggi turistici sulle mitiche littorine che ci accompagneranno nella stupenda Irpinia.
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Aniello De Falco, Casalnuovo di Napoli(NA), operaio ad Avellino
appassionato cicloescursionista-turista
Aniello De Falco
14 dicembre 2010 at 1:19 am
Caro Franco l’ho letto e copiato se non vado errato a Monteverde, era affisso ad una porta verde di una anonima casa, tutto avrei immaginato, tranne che lo avessi scritto tu. Comunque, complimenti per l’ articolo sulla morte di Salverino de Vito, come sempre metti il dito nella piaga e il ferito continua a non sentire alcun dolore, forse siamo veramente alla frutta !!!
giovanni ventre
14 dicembre 2010 at 9:14 am
STO CERCANDO DI CAPIRE A CHI VERRANNO CONSEGNATE QUESTE SOTTOSCRIZIONI ALLA PETIZIONI
A CHI A CHI A CHI A CHI A CHI A CHI A CHI A CHI???
PER FANRE COSA PER FARNE CHE PER FARNE COSA PER FARNE CHE??????????????????????????????????????????
gli articoli sui quotidiani locali pagine provinciali di quotidiani nazionali, a mio avviso, NON SERVONO A NULLA
SON SOLTANTO UN ESERCIZIO DI RETORICA E DI NARCISISTICA RICHIESTA DI VISIBILITA’ PERSONALE UNA FORMA DI PUBBLICITA’ OCCULTA, FATTA ECCEZIONE PER IL NOSTRO PAESOLOGO POETA OVVIAMENTE
VOGLIO CAPIRE IN LOCO MOTIVI E GLI ARCHITETTI CHE NE SONO IL NUCLEO FORTE COSA INTENDONO FARE OGGI QUATTORDICI DICEMBRE COSA COSA COSA CON CHI CON CHI CON CHI ????????????
Una risposta seria credibile è gradita. Grazie
Rocco Quagliariello
rocco quagliariello
14 dicembre 2010 at 10:06 am
sottoscrivo, sperando che serva.
Anna Serrentino – impiegata – Roma
anna serrentino
14 dicembre 2010 at 10:47 am
@ per l’amico Rocco, sensibile ed intelligente irpino ma sempre ricco di vena polemica, a chi vuoi che vengano consegnate ???
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Al Presidente del Consiglio
Al Presidente della Repubblica
Un abbraccio affettuoso.
giovanni ventre
14 dicembre 2010 at 10:52 am
sostengo la petizione. flavia tucci – impiegata – atripalda (av)
flavia tucci
14 dicembre 2010 at 11:05 am
sostengo e aderisco all’iniziativa.
umberto valentino – attore – atripalda (Av)
umberto valentino
14 dicembre 2010 at 11:06 am
paesologi che hanno già sottoscritto il 13.12
annamaria liberatore da vimodrone mi
nicola lepore – vimodrone mi
alessandra d’arcangelo – milano
alessandra liberatore – milano
filomena d’arcangelo – milano
annamaria liberatore
14 dicembre 2010 at 11:37 am
sottoscrivo la petizione
antonella cuomo
@franco arminio: bellissimo, l’articolo sul senatore. grazie come sempre!
Antonella Cuomo
14 dicembre 2010 at 4:13 PM
sottoscrivo la petizione, Claudia Delli Gatti
Claudia Delli Gatti
14 dicembre 2010 at 4:34 PM
non vogliamo perdere un altro pezzo della nostra storia, sottoscrivo la petizione, Tiberio Luciani
Tiberio
14 dicembre 2010 at 4:47 PM
affinchè non muoia definitivamente un percorso che ci ricorda una parte “dell’anima del sud”
ANTONIO VESPUCCI
Sant’Andrea di Conza
ANTONIO VESPUCCI
14 dicembre 2010 at 5:28 PM
Segnalo altre tre firme di persone che non son riuscite ad accedere al sito tramite il link lasciato su facebook:
1. Erminio Petecca, palazzo ducale, 38018 San martino valle caudina – architetto;
2. Carmela D’Acierno, via vecchia comunale miano, 39, 80144 napoli – funzionarioo pubblica amministrazione;
3. Carmine Fischetti, via g. marconi, Lioni – architetto
valentina
14 dicembre 2010 at 6:30 PM
e ancora una firma:
caterina Landi, viale a. gramsci n. 25, Montoro Inf. 83025 (AV) – studentessa
valentina
14 dicembre 2010 at 6:32 PM
Giuseppe Marra, Piazza San Rocco, 83040 (AV) – insegnante
giuseppe marra
14 dicembre 2010 at 7:26 PM
Lioni-Avellino in treno, un’unica volta, qualche anno fa.
Ho visto scorci della mia terra che tutti dovrebbero vedere.
Sottoscrivo
Maria Rosaria Corona
14 dicembre 2010 at 7:34 PM
et nous voilà
nous soutenons la pétition !!!!
bottiglieri Leducq
14 dicembre 2010 at 8:44 PM
Non possiamo assistere alla morte di una bella ferrovia legata alla storia della Campania. Essa rapppresenta il cuore pulsante di un terrirorio, ricco di interessi naturali, artistici e culturali. Quindi no alla chiusura della ferrovia Avellino Rocchetta S. Antonio, si alla promozione del turismo combinato ferrovia+folclore+tradizioni+enogastronomia+natura!
Salvatore Fioretto – Imp. Tecnico
Piscinola Napoli
Salvatore
14 dicembre 2010 at 9:14 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE e in onore dell’illustre Francesco De Sanctis.
Loredana Colella, San Potito Ultra (AV), Impiegata
Loredana
14 dicembre 2010 at 9:24 PM
sostengo la petizione
Carmen
15 dicembre 2010 at 12:27 am
quando saranno consegnate le sottoscrizioni autografe della Petizione al Ministro Bondi al Presidente Napolitano ed al Premier Berlusconi, andremo tutti i sottoscrittori a Roma per una danza del popolo biancoverderosso tricolore altoirpino altroirpino irpino a stappare una bottiglia di prosecco col Presidente Napolitano in Piazza del Quirinale ascoltando l’Inno di Mameli o verremo citati nel discorso di fine d’anno dal nostro Presidente di tutti dico tutti gli Italiani, ovvero sarà proprio Sua Santità Benedetto XVI a ricordare il problema della tratta ferroviaria avellino rocchetta
santantonio nell’Angelus successivo alla consegna della petizione.
Gradirei una risposta non solo dall’amico Giovanni ma da Chi ha fortememte voluto ed ottenuto la pETIZIONE E RELATIVE SOTTOSCRIZIONI. GRAZIE
CON VIVA CORDIALITA’.
ROCCO QUAGLIARIELLO
rocco quagliariello
15 dicembre 2010 at 6:01 am
sostengo la petizione e spero di venire presto
Auguri
Giovanna
Giovanna
15 dicembre 2010 at 6:38 am
Scusate, forse mi sono persa qualcosa, non ho capito la polemica del sig. Quagliariello? Dubita che la petizione possa avere effetti? la ritiene inutile e forse anche deleteria? non capisco.
valentina
15 dicembre 2010 at 10:01 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
guido cel.
guido celentano
15 dicembre 2010 at 11:20 am
Sostengo la petizione e vorrei segnalare che in Spagna esistono da diversi anni le “vie verdi” ovvero dei tracciati ferroviari, dismessi, che sono stati riconvertiti in bellissimi itinerari ciclistici e pedonali http://www.viasverdes.com/ViasVerdes
Potrebbe essere un’ idea in caso di insostenibilità economica della linea ferroviaria, e consentirebbe di mantenere lo status di bene tutelato dando valore al territorio circostante
diego
15 dicembre 2010 at 11:25 am
caro diego, per carità di Dio, in Irpinia di vie verdi ce ne sono fin troppe, quello che mancano sono le linee ferroviarie, nel 2010 Avellino non è collegato su ferro con il capoluogo di Regione, Napoli, questa è una vergogna ed unamancanza di opportunità. Nessuan dismissione della linea ferroviaria, anzi un rafforzamento della stessa in una ottica di sviluppo sostenibile del territorio, L’Avellino Rocchetta deve diventare l’ambasciatrice di un nuovo turismo, il turismo dell’anima, il turismo della quiete il turismo del viaggiare lenti in nome di una fruizione vera del territorio attraversato. Un treno che possa collegare Napoli, Salerno, Benevento, Foggia con un territorio dalle bellezze naturalistiche riconosciute, una sorta di segmento del buon mangiare, del buon bere, del buon respirare, insomma il treno del buon vivere. Dobbiamo immagginare questo treno attrezzato per accogliere turisti visitatori attenti, capaci di apprezzare la lentezza, lo scorrere del tempo confrontato ai ritmi contadini, magari ammirando paesaggi unici e diversi allo stesso tempo sorseggiando un ottimo vino da meditazione, si dovrebbe pensare ad un treno che indossi un vestito nuovo, senza allontanarsi dalla storia, il fruitore dovrebbe avere la possibilità di una connessione internet gratuita sull’intero percorso. Il treno come maggiordomo che si prenda cura del turista e lo induca a sentirsi a proprio agio, il treno che ad ogni stazione regala emozioni, profumi, sensazioni, per fare questo è obbligatorio coinvolgere le associazioni e le pro loco, il treno del vino, quello del maiale, il treno del lupo e qiello dei rapaci, il treno delle vacche podoliche e il treno della pecora laticauda, il treno del migliaccio e il treno del carnevale, il treno delle cannazze e il treno dei musei, il treno del caciocavallo e il treno dell’archeologia, il treno delle soppressate e il treno delle acque sgorganti, il treno delle tomacelle e il treno della fede, il treno della transumanza e il treno della storia, il treno dei briganti e il treno della neve … questo è il treno che vogliamo, un libro di storia errante capace come nessuno di raccontare il territorio, di collegarlo ai cinque sensi, la vista, l’udito, il gusto, il tatto e l’olfatto.
giovanni ventre
15 dicembre 2010 at 11:45 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Antonio Maddalena
Prata Sannita ( caserta )
Antonio
15 dicembre 2010 at 11:55 am
sottoscrivo e sostengo la petizione per il riconoscimento della tratta……
paolo battista
15 dicembre 2010 at 12:06 PM
Aderisco, sottoscrivo e sostengo convintamente.
Francesco Maselli
Ingegnere
Via Circumvallazione, 4
83011 Altavilla Irpoina (AV)
Francesco Maselli
15 dicembre 2010 at 12:10 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
enzo fedele
15 dicembre 2010 at 12:27 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Carmine Lia
15 dicembre 2010 at 12:46 PM
nell’ultimo viaggio del treno tratta avellino rocchetta santantonio sono salite ad avellino ore 6.37 non più di diciotto persone, cameramen a parte.
poi a lioni studenti si sono”distesi” sulle rotaie simbolicamente, mentre a Conza il caro collega amico Sindaco con fascia tricolore ha accolto la lettorina ed i suoi occupanti come abbiamo appreso dalla cronaca,infine a rocchetta la comitiva è stata accolta dal comitato locale e dall’amministrazione comunale.
nel viaggio di ritorno la cronaca non è stata particolarmente ciarliera di dettagli, mentre non sappiamo ad Avellino ritorno chi abbia accolto il gruppo guidato da Pietro Mitrione. Ritengo nessuno.
Ora invece siamo a circa trecento sottoscrizioni di persone personalità che hanno aderito alla Petizione.
Nessuna polemica, ci mancherebbe.
Mi è sfuggito il senso.
Nella assemblea al primo piano della Stazione di Avellino mi era parso di capire che il documento sarebbe stato consegnato al Presidente Caldoro ed all’assessore Vice Governatore Giuseppe De Mita che ne avrebbe parlato con altro Assessore Vetrella.
La petizione da dove è venuta fuori?? In quale riunione è stata partorita? Da quale Comitato di lotta
Questo non si comprende, ad oggi. Questo è un po’ anomalo. Su questo vorremmo chiarimenti e trasparenza.
Invece leggiamo sulla stampa quotidiana interventi giornalieri di taluno talaltro…
Ovviamente io credo solo a quello che scrive e sottoscrive Pietro Mitrione. Tutti gli altri interventi che leggo sulla stampa mi paiono un esercizio di retorica ,di visibilità a sfondo minuziosamente “narcisistico” se non addirittura “megalomanico”.
Il leader del Movimento e del Comitato, per quelli come me, resta PIETRO MITRIONE.
Grazie. Con viva cordialità
Rocco Quagliariello
rocco quagliariello
15 dicembre 2010 at 12:51 PM
chiudere questa storica tratta ferroviaria…. e non solo questa… per noi sostenitori del trasporto sostenibile;:;:;:;: è delittuoso!!!firmo volentieri questa petizione
angelo vettor
15 dicembre 2010 at 1:06 PM
Aderisco
Ivana
15 dicembre 2010 at 2:06 PM
Le leggi dell’economia, che vanno rispettate anche quando impongono provvedimenti impopolari, debbono sapersi inchinare di fronte ai valori della nostra storia. Non possiamo tramandare ai posteri solo fredde fotografie, ma anche, sia pure in parte, le reali opere dei nostri padri. La tratta ferroviaria condannata a morte, se intelligentemente sfruttata, può essere fonte di sviluppo turistico e creare posti di lavoro, diretti o nell’indotto. Sottoscrivo questa petizione, a favore di una zona che non conosco, da Cittadino Italiano.
Paolo ELIA
15 dicembre 2010 at 3:22 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Giuseppe Senatore
15 dicembre 2010 at 3:54 PM
va beh, evinon voglio fare polimica qui, perchè questo spazio serve ad altro, tengo solo a precisare tre cose:
1. questa petizione è stata richiesta già al momento dell’assemblea del 7 dicmebre, a margine di tutti gli interventi da Angelo Verderosa e da tutti i presenti accolta;
2. il documento sottoscritto da noi e dai sindaci quel giorno è stato portato in provincia subito dopo, sottoscritto da alcuni assessori e lasciato nelle mani del Presidente della Provincia che si è fatto carico di portarlo in regione;
3. il gruppo che ha portato avanti la battaglia contro la chiusura della tratta è, da quando è nato, formato da non più di 4 associazioni e 1 singolo, ci si identifica in Pietro Mitrione quale portavoce, da noi liberamente e molto democraticamente scelto, ciò che lui dice, scrive e dichiara è sottoscritto da tutti noi altri, ognuno di noi, prima di pubblicare qualcosa lo fa leggere almeno ad un’altra persona del gruppo, nessuno di noi, scrive cose per se stesso, le cose che vengono pubblicate da parte di ognuno dei facenti parte del gruppo sono cose che condividiamo tutti. Lei, sig. Quagliariello, con molto rispetto può identificarsi in chi vuole, a me non interessa quale sia la faccia alla quale si pensa quando di parla di Avellino-Rocchetta, mi interessa salvare la tratta e questo territorio, non lavoro per i meriti ma per il raggiungimento degli obiettivi.
valentina
15 dicembre 2010 at 4:26 PM
ecco la mia firma: marco bottigliero, torre del greco
bottigliero
15 dicembre 2010 at 4:50 PM
Aderisco.
Filippo Lioy
Roma
Ingegnere
Filippo Lioy
15 dicembre 2010 at 5:45 PM
Gradirei ricevere risposte dall’Amministratore del Blog e dal Presidente Amici della Terra.
Ne sarei lusingato e soddisfatto se cio’ accadesse, non me ne voglia la giovane archietto Valentina.
Con Pietro Mitrione ho già avuto modo di parlare personalmente avendolo incontrato in Piazza Libertà di Avellino. Grazie Cordialmente R.Q.
rocco quagliariello
15 dicembre 2010 at 6:34 PM
il commentatore delle 6.34 e pregressi reiterati si attenga alle regole del blog e non si trastulli oltremodo in commenti e supposizioni che niente hanno a vedere con la petizione; il post è dedicato a raccogliere adesioni e a sensibilizzare quanti solo adesso stanno apprendendo della chiusura della tratta ferroviaria.
se il commentatore leggesse bene il ‘contenuto del post’ assumerebbe informazioni approfondite sulla modalità della petizione che è e rimane on-line. Al ministero invieremo il testo; per le firme faranno fede i commenti; così si procede nell’epoca informatica mica siamo nell’era veterodemocristiana tanto cara al nostalgico dottore santangiolese. Cordialmente ci si astenga dall’aggiungere commenti che non siano pertinenti alla causa e si eviti la chat. sempre con molto deferita reverenza nell’abito della pax ripristinata ma pur sempre confinata nei limiti della pazienza.
a_ver
15 dicembre 2010 at 7:14 PM
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
isidoro siniscalchi
15 dicembre 2010 at 7:31 PM
L’esperienza di In Loco Motivi si è concretizzata sin dal settembre del 2009, intorno alla capacità propositiva ed organizzativa di alcune persone che rispetto a tanti altri che pure hanno aderito al gruppo facebook “amici della linea ferroviaria av-rocchetta”, hanno speso energia,tempo, capacità progettuale ed organizzativa.
La forza di In Loco Motivi (per alcuni forse la debolezza)è stata anche quella di aggregare in particolare alcune associazioni di promozione territoriale, sociale , ambientaliste operanti in Irpinia.
Pur nel rispetto delle singole specificità che ogni sigla (Amici della Terra, CGIL, IrpiniaTurismo, Rosso Fisso, Irpinando)rappresenta nell’azione – oserei dire – politico-culturale di ognuna, tali gruppi resi operativi da singoli individui (ovviamente)si sono ritrovate su un progetto unitario con un obiettivo comune: dimostrare un significato altro e possibile che potesse mantenere in vita la tratta ferroviaria avellino.rocchetta, partendo da ciò che ci sta.
Non è questo lo spazio, per dimostrare ulteriormente i risultati ottimi , ottenuti in oltre sedici mesi di attività di In Loco Motivi; del resto tutta la storia di questo periodo è rintracciabile nei cadenzati documenti a firma di tutto il gruppo periodicamente pubblicati ed illustrati alla stampa.
Pietro Mitrione è l’anima di In Loco Motivi, come tutte le altre persone hanno plasmato la stessa anima concretizzando il corpo di In Loco Motivi.
Io non condivido l’approccio verticistico che sembra voler sottolineare e caldeggiare in qualche commento il dott. Quagliariello ; del resto se fosse stato così e cioè con la presenza di un leader “maximo” a guidare il tutto, Amici della Terra non avrebbe mai contribuito all’azione programmatica di In Loco Motivi.
E’ evidente che Pietro Mitrione, anche per la sua forza politica e la sua storia personale (dirigente ferrovie dello stato e sindacalista di lungo corso con la CGIL) , è il giusto e naturale riferimento dell’intero panorama della comunicazione e delle istituzioni; del resto lui chiamò “all’abbraccio salvifico” l’Avellino Rocchetta il 1 settembre 2009. In Loco Motivi, ha rappresentato un piccolo esempio di comunità di persone e di azione orizzontale e di cittadinanza attiva che , ben tenendo presente storie ed obiettivi generali di ognuno, si sono ritrovate graniticamente su un fine. Forse questo mette un pò timore agli “importanti” rappresentanti istituzionali e politici, tant’è che solo oggi, siamo stati convocati ufficialmente da Vetrella , assessore Regionale ai Trasporti.
In merito a questa petizione ho già espresso una personale riflessione in un commento del 10 dicembre dell’1,36 pm e non mi ripeterò.
Con cordialità,
pur sapendo che questo non è lo spazio buono per commenti e riflessioni che vanno oltre la semplice raccolta di adesione. (forse poteva essere utile creare tale spazio di discussione su un altro post dedicato alla av-rocchetta, ma tant’è).
luca b
15 dicembre 2010 at 9:00 PM
Affinche le cose belle non muoiano mai…
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Gaetano Cirillo
Napoli
insegnante
Gaetano Cirillo
16 dicembre 2010 at 12:34 am
Sostengo vivamente la petizione.
Davide Campanella
16 dicembre 2010 at 11:16 am
Sostengo la Petizione per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
Maria Tanga, Vallata.
Maria Tanga
16 dicembre 2010 at 12:03 PM
Aderisco alla petizione in oggetto.
Alfonso Preziosi
Avellino
Consulente Vendite Kare-Design
Laureando in Giurisprudenza
Alfonso Preziosi
16 dicembre 2010 at 12:05 PM
aderisco.
milena saponara, Vallata, Archeologa
fturchina
16 dicembre 2010 at 12:09 PM
aderisco senza dubbi
donatina lamanna
architetto
Sant’Andrea di Conza
dina lamanna
16 dicembre 2010 at 12:16 PM
aderisco volentieri
Cristina Baratta
16 dicembre 2010 at 2:50 PM
eccomi.
Stella Pizzirusso
stella
16 dicembre 2010 at 9:07 PM
andiamo sempre controcorrente. in alto adige riesumano le vecchie tratte ferroviarie e danno incentivi all’uso della stessa che unita ai mezzi su gomma permettono di andare sulle piste da sci da dovunque si venga senza prendere l’auto. noi incentiviamo ed alimentiamo gli interessi dei governi centrali che spigono nella direzione dell’uso del mezzo pubblico: +auto+benzina+pedaggi+soldi allo stato
buona giornata
francesco landolfi
17 dicembre 2010 at 7:30 am
SOSTENGO LA PETIZIONE per il RICONOSCIMENTO della TRATTA FERROVIARIA AVELLINO-ROCCHETTA S.ANTONIO quale BENE CULTURALE
EMILIANO TROISI
17 dicembre 2010 at 8:18 am
Ovviamente sostengo la petizione.
Credo ancora nel “Viaggio nel Futuro”.
“le intelligenze .. non mancano per accettare la sfida e riprendere il cammino”.
Lucia Giorgio
S.Andrea di Conza
Lucia
17 dicembre 2010 at 10:46 am
Sostegno la giusta petizione per la tratta Avellino Rocchetta ponte santa Venere
Luigi Melchionne
Cesinali-AV-
laureato in lettere e lavoratore precario!
luigi melchionne
17 dicembre 2010 at 1:34 PM
Firmo anche io la petizione.
Angelo Galdo
Prata P.U.
Ingegnere Elettronico
Angelo Galdo
17 dicembre 2010 at 4:19 PM
Avellino_Rocchetta S.Antonio memoria storica, della Nostra selvaggia IRPINIA.
ATTENZIONE…
non perdiamo d’occhio la difesa delle ACQUE PUBBLICHE.
Andiamo avanti…
roberto picariello
17 dicembre 2010 at 7:44 PM
Un tempo la locomotiva anche se era un modello in
scala ridotta si regalava ai bambini, diventando così
nell’ immaginario collettivo”la locomotiva dei sogni”
nella nostra terra ormai ci rubano pure i sogni!
Salviamo l’Avellino -Rocchetta.
Concetta Penta
Cesinali_av
luigi melchionne
17 dicembre 2010 at 8:48 PM
Con l’Associazione culturale Taurasia, che rappresento, ho portato avanti tante battaglie per questa ferrovia, che vedo ogni momento dalla terrazza di casa mia, odo il fischio del treno, annunciato dal rumore del suo proseguire sui binari. La vallata tutta, che termina in cima con monte Tuoro, oltre ai paesini come Lapio,S.Mango, Castelvetere, il tracciato dell’Ofantina bis, a valle è segnata dal fiume e dai binari della tratta Avellino-Rocchetta. Se qualcuno mi chiede: “. . .dove corre la ferrovia? Indicando il paesaggio “eccola, fa parte da sempre di questo paesaggio!”- La ferrovia ci lega al passato, è una speranza per la società presente. Mi onoro di aver pubblicato un libro per questa linea.
Antonio Panzone
19 dicembre 2010 at 12:17 PM
Aderisco alla petizione. Auspico inoltre una maggior frequenza dei treni per tutte le linee, in quanto la pratica utilizzabilità di qualsiasi mezzo di trasporto pubblico è legata, sulle piccole distanze, alla possibilità di compiere gli spostamenti di andata e ritorno in giornata, senza dover pernottare fuori sede.
Salvatore Comenale Pinto
19 dicembre 2010 at 8:31 PM
Aderisco alla petizione
TIZIANA BATTISTA, Atripalda (AV)
tiziana
20 dicembre 2010 at 11:03 am
Aderisco e sostengo la Petizione. Bravi per l’iniziativa!
Caterina Pontrandolfo
20 dicembre 2010 at 5:02 PM
Aderisco con forza alla vostra azione per la sopravvivenza della linea ferroviaria Avellino- Rocchetta, che potrebbe continuare ad esistere integrandola con autobus in modo da rendere raggiungibili in tempi non biblici i mille paesi irpini. Un’idea: perchè non collegare con bus navetta le stazioni ferroviarie di Baiano e di Avellino tra di loro? con opportune coincidenze si assicurerebbe una circolazione accettabile,anche su strada ferrata, tra Napoli (olim “la Capitale”) e l’Irpinia.
Antonio Nazzaro
20 dicembre 2010 at 5:49 PM
perchè non si vuole una irpinia collegata con il resto del mondo, si vuole una sorta di piccolo mondo antico ad uso e costume di chi lo governa
giovanni ventre
20 dicembre 2010 at 6:35 PM
Per me la Avellino–Rocchetta S.Antonio rappresenta uno dei più vividi ricordi delle mie vacanze da figlio di emigrato. I ritorni estivi dalla Svizzera erano segnati dalle soste, in partenza o in arrivo, alla stazione di Rocchetta. Ogni tanto ci torno, oggi che è ormai un luogo abbandonato e spettrale, e mi sembra a volte di rivedere tutte quelle valigie in fila, tutti quei cartoni, quella folla in attesa di prendere la littorina…
Aderisco quindi con piacere e affetto alla petizione che chiede il riconoscimento della tratta ferroviaria Rocchetta S.Antonio-Avellino quale bene culturale.
Giuseppe Cordasco
di Conza della Campania
Residente a Roma
Giornalista
Giuseppe Cordasco
21 dicembre 2010 at 4:29 PM
.
luisa
21 dicembre 2010 at 4:34 PM
Ancora una volta la Regione Campania si dimostra forte con i deboli e debole con i forti:la ferrovia Avellino-Rocchetta resta chiusa.
La nostra colpa è quella di vivere in un territorio destinato all’abbandono.Ed anche qualle di avere/non avere il supporto di pensiero e politico della nostra classe dirigente ed amministrativa. Stamane da Napoli la conferma di ciò che era scritto nell’orario ufficiale di Treniitalia.
Stamane , inoltre , il mattino di avellino aveva dato spazio ad un ulteriore contributo di riflessione e di pensiero del sottoscritto sul futuro dell’Avellino _rocchetta e soprattutto sulle mistificazione che si sono fatte nelle ultime settimane dalla calesse politica , che subdolamente speculativamente ha legato la salvezza dell’Avellino_rocchetta al fatto che non fosse finanziato un progetto PAIN. Quasi un canto del cigno. appunti buoni per la memoria a questo punto.
Certo, come recitava una bellissima canzone di GAng, “la lotta continua”, parole forse un pò fuori moda e direi anche prive di senso per i più, ma non resta che andare fino in fondo. Chiedre a questa benedetta classe politica irpina di fare scelte . subito, e di stabilire priorità. Per esempio decidendo – politicamente ovvio . Di far camminare i treni sull’avellino-rocchetta, invece che altri su altre linee. Insomma, SCEGLIERE.
luca b.
21 dicembre 2010 at 11:27 PM
il processo decisionale sfugge, oramai, ahimé,alle prerogative di pochi(potere decisionale reale) mentre le trattative si interrompono a tradimento, non si rispettano più i diritti dei lavoratori, si confonde pubblico e privato, si realizzano iniziative pubbliche con danaro di banche assicurazioni holding private.
Il Governo bonifica aree territoriali di pproprietà del Presidente di Confindustria per realizzare il G8, dopodiche fa marcia indietro e realizza il G8 medesimo a l’Aquila per spettacolarizzare la visibilità dei potenti della Terra in ambiti disastrati terremotati …
Questo non l’ha scritto nessuno, ovvero se è stato scritto è stato dopo 24 ore dimenticato sotterrato tra i rifuti tossici dell’abbruzzo dell’umbria e dell’irpinia per ricordare gli ultimi tre terremoti della recente storia contemporanea italiana.
Ci meravigliano le mancate decisioni della Regione campania o della Provincia di Avellino sulla questione dei rifiuti e dei lavoratori dell’ASA Cosmari 1,mentre ci si appiglia alle storie senza le quali non avremmo motiv per lottare e difendere la storia della nostra Illustre Irpinia…
Per cortesia, non decontestualizziamo le problematiche.
Grazie Rocco Quagliariello
rocco quagliariello
22 dicembre 2010 at 7:23 am
Aderisco alla petizione.
Andrea Rinaldi
14 gennaio 2011 at 11:51 am
Per riattivare l’esercizio ferroviario sulla Avellino-Rocchetta SAL, non solo a fini turistici, si dovrebbe coinvolgere anche la regione Basilicata, in quanto la tratta da Conza a Rocchetta potrebbe essere utilizzata per il trasporto delle maestranze per l’area industriale di San Nicola di Melfi ove trovano lavoro circa diecimila dipendenti( quasi tutti vi si recano con mezzi gommati) , la metà solo alla Fiat SATA . Qualche anno fà degli amministratori di Melfi e Rionero in Vulture fecero la proposta di realizzare una metropolitana di superficie ( per l’occasione denominata circumvulturina) utilizzando le linee esistenti partendo proprio da Conza per Rocchetta sino a San Nicola di Melfi e Spinazzola con relativo interscambio con la Foggia-Potenza nella stazione di Rocchetta. Saluti Pietro Calabrese
pietro
22 gennaio 2011 at 10:35 PM