Posts Tagged ‘città’
Riconversione? Diario di un visionario realista
Riconversione? Diario di un visionario realista _ di AMEDEO TREZZA (*)
Da qualche tempo ormai ho lanciato una scommessa a me stesso e chi mi sta vicino: quella di preparare e attuare una micro-riconversione sociale, lasciando la città, con tutti i suoi modelli di sviluppo, e puntando sulla terra meridionale di provincia. E così, dopo aver vissuto 30 anni a Napoli ho deciso di cambiare. 5 anni fa acquistai un piccolo pezzo di terra in Cilento (zona che già conoscevo e frequentavo da turista) e pian piano ho deciso di rimettere a posto il terreno e il rudere annesso. E così, vendendo in accordo coi miei genitori la casetta di villeggiatura a pochi chilometri dal terreno e mettendoci tanti soldi di mio, tempo ed energie, ho ristrutturato il rudere ridonando splendore al casalino ed ho cominciato a risistemare il terreno, che solo ora sta cominciando ad entrare in produzione. Poi ho deciso di trasferirmi e al lavoro ho atteso due anni le liste di trasferimento. Finalmente da un anno vivo in Cilento nel casalino e lavoro a pochi chilometri da casa. Purtroppo non posso ancora lasciare il lavoro di provenienza poiché ho bisogno di un sostegno economico fino a quando più o meno non riuscirò a camminare sulle mie gambe mettendo a frutto le potenzialità del luogo: agricoltura, animali ed eco-turismo. A breve costituirò un b&b in modo tale da cominciare ad ospitare viaggiatori, proprio nel casalino in pietra ristrutturato in maniera eco-sostenibile/compatibile utilizzando materiali naturali e conservando la memoria storica del sito.
Un colloquio con Wilfing Architettura #2
Comunità Provvisoria,
Per Rebecca Solnit* una città è tale fin quando i suoi abitanti, qualunque cosa facciano e qualunque sia il loro reddito, possono ancora incontrarsi “casualmente” per strada. La strada era ed è la chiave della democrazia.
commenti sgorganti
sulle città camposanto / da un commento odierno di Giovanni Ventre sul post di franco Arminio
Amici comunitari, le città come le vedo io sono dei deserti disseminati di cactus spinosi, qui l’acqua scarseggia e la sete aumenta ogni giorno di più. Coloro che vanno in esse in cerca di un’oasi sembrano tanti dispersi che vagano senza una meta. L’assurdo è che quando parli con le persone ti dicono che non riuscirebbero mai a vivere in un luogo dove vi sia acqua che scorre, prati verdi disseminati di fiori colorati, cieli solcati da uccelli che allietano il paesaggio con i loro canti, un luogo dove non esistono i semafori, le interminabili code, le file ai supermercati, le attese alla metropolitana, i tragitti interminabili trascorsi ascoltando musica per non Leggi il seguito di questo post »
…….a Cairanoo !
a Cairano! ______________________ di Mauro Orlando
Viviamo tutti in grande o piccole città, ove l’immagine della città si sfalda e il richiamo alla intimità naturale con la nostra comunità di nascita o di adozione amorosa senile diventa sempre più forte e coinvolgente con l’avanzarsi della età cosiddetta matura. Non sono un architetto e tantomeno un urbanista . Sono tuttavia convinto della non-disciplinarietà dell’urbanistica come delle altre scienze : “Siamo tutti urbanisti senza impiego, abbiamo tutti delle urbanità senza profilo” , abitanti un agglomerato che “un giorno dimenticherà persino di chiamarsi ‘città’.
La via di casa
di Mauro Pianesi
Ogni tanto chiedevo un giorno di ferie dall’ufficio e me ne andavo in giro con la macchina. Non facevo grossi viaggi: mi bastava uscire di città e scendere giù in pianura dove non c’è vento. Lo facevo per allentare un po’ la tensione.
Conducevo una vita senza particolari entusiasmi: gioie e dolori in quantità discreta e di modesta entità. Poche gratificazioni ma anche poche preoccupazioni, tranne quella di vedere crescere bene i miei due figli e cercare di metterli nelle migliori condizioni spirituali e materiali perché un giorno si ritrovassero con un buon impiego e una famiglia come avevo fatto io.
Piano Casa del Governo Berlusconi e possibilità di sopravvivenza dei piccoli centri
La riunione il 17 settembre 2009 tenuta a Roma il 17 settembre 2009 dai vertici dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) per discutere le possibilità di attuazione del Piano Casa varato dal Governo Berlusconi getta una luce strana sul modo in cui il Governo centrale, i governi regionali, le lobby dei costruttori intendono lo sviluppo del territorio italiano nella sua interezza. Leggi il seguito di questo post »